Elezioni amministrative a San Giovanni in Fiore.

 

Nel nostro paese la grande sfida è a tre.  Audia Salvatore, Barile Antonio e Belcastro  Giuseppe si contenderanno la  vittoria per la poltrona di Sindaco.

Audia mette insieme l’acqua santa e il diavolo, ossia Prc e Udc. Belcastro  unisce le due  diverse anime dei socialisti, molto diffidenti tra di loro.  Barile invece con coraggio e testardaggine va da solo.

Per quanto riguarda i candidati nelle liste, nomi  poco nuovi (e vecchi) . Tutti votati al cambiamento? Con tutti i problemi che affliggono questa nostra comunità, si  potrà amministrare con stabilità e serenità?

Per le imminenti elezioni amministrative l’elettorato sangiovannese avrà  l’imbarazzo della scelta, dodici liste a sostegno dei tre candidati a sindaco. La rosa dei candidati  nelle liste è ampia. Il contenitore è veramente colmo: 228 persone candidate. Siamo alle prime battute, ma il 28 marzo è praticamente domani, e c’è poco da scommettere che la rincorsa al voto non sarà facile per nessuno.

Le competenze politiche e amministrative per il Comune di San Giovanni in Fiore.

 

Nei giorni scorsi qualcuno ha dichiarato che è stato invitato a candidarsi a  sindaco della città e che scriverà una bella pagina di storia democratica.

 Mi viene da dire che, di questi  tempi, a parte l’abuso delle parole democratico, democrazia e altro, credo che non ci sia bisogno di inviti per candidarsi a sindaco, ma di idee, di competenza, di capacità, della cocciutaggine e della testardaggine giuste per  risolvere i tanti problemi che affliggono questa nostra comunità, e bisogna avere  anche i titoli.

A prescindere dai colori politici e dalle possibili coalizioni che si formeranno, non mi pare che i probabili futuri candidati a sindaco, tranne uno solo, abbiano i titoli, le competenze e le capacità adeguati per poter amministrare questo nostro  paese.

Con tutto il grande rispetto per le categorie, ma non abbiamo bisogno di infermieri, sindacalisti e portaborse per mandare avanti l’amministrazione comunale.

Oggi bisogna guardare alle persone.

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INFORMAZIONE

 

Il Presidente della Provincia Mario Oliverio contro la chiusura dello sportello dell’Ufficio Postale di Lorica.

Il Presidente Mario Oliverio esprime contrarietà alla chiusura dello sportello dell’ufficio postale di Lorica e chiede un immediato incontro con il direttore provinciale di Poste Italiane di Cosenza che nei giorni scorsi ha predisposto la chiusura dello sportello nella località turistica silana. E’ una scelta che penalizza fortemente i residenti e gli operatori dell’importante centro turistico, ma soprattutto i numerosi turisti che, anche a causa delle forti nevicate, mai come quest’anno affollano la ridente località silana.  Una tale decisione significa isolare un pezzo di territorio contribuendo al suo progressivo spopolamento ed  impoverire l’intera comunità locale di un servizio essenziale, spingendo quanti abitano in loco a spostarsi altrove e scoraggiando quanti amano trascorrere alcuni giorni della loro vita all’interno del Parco Nazionale della Sila, ai piedi del monte Botte Donato, sulla riva del lago Arvo.  Oliverio si auspica che la sua  richiesta possa essere tempestivamente accolta e che enti ed istituzioni possano guardare al nostro patrimonio turistico, ambientale, marino e silano, con maggiore attenzione e riguardo.

Il Sindaco Antonio Nicoletti e molti cittadini  sangiovannesi che lavorano a Cosenza, esprimono soddisfazione per i nuovi orari e corse degli autobus delle Ferrovie della Calabria.

Il Sindaco e tanti sangiovannesi esprimono soddisfazione per la decisione  assunta dalla dirigenza delle Ferrovie della Calabria di adottare scelte aziendali che vanno nella giusta  direzione per dare risposte positive alle esigenze di molti lavoratori che quotidianamente si recano  nella città di Cosenza . Allo stesso modo , dichiara il Sindaco Nicoletti, apprezziamo la volontà espressa dalle Ferrovie della Calabria, di giungere nel medio termine ad istituire delle corse festive da e per Cosenza.

La coerenza politica.

 

Nei prossimi giorni sarà certamente definito il quadro politico sangiovannese. Una volta noti  tutti i nomi dei candidati sindaci, le liste  e le scelte, sarà possibile (spero) conoscere anche i vari programmi che intenderanno portare avanti nel corso del loro eventuale mandato che la città vorrà affidargli. Leggendo i programmi, i cittadini saranno in grado di farsi un’idea e valutare i candidati e scegliere verso chi far propendere il proprio voto.

 In questi giorni si parla moltissimo di questione etica, di corruzione e anche di coerenza politica, ma bisogna dire una cosa semplice: “la politica ha senso solo se c’è grande coerenza nei comportamenti”.

Costituisce ancora oggi  un valore professare le proprie idee, fare una battaglia da più anni per cambiare un certo sistema, credendo di potercela fare per la propria gente e amare veramente la propria città, sempre e soltanto in un dato schieramento politico, al fine di poter vincere le elezioni amministrative?

Senza ombra di dubbio, posso  rispondere che una volta colui il quale apparteneva  a un partito e successivamente, magari dopo molti anni di onorata militanza, si iscriveva  a un altro partito, veniva punito dagli elettori che sovente lo additavano di essere un “trasformista” e un “opportunista”, che per finalità di affermazione personale ripudiava il proprio passato ed i propri compagni di partito, a maggior ragione se poi il nuovo movimento era  situato nell’opposto schieramento di alleanze.

Oggi non potrei più essere sicuro che l’opinione pubblica sia così intransigente verso i “transfughi” al punto di punirli ed emarginarli dalla vita politica locale o nazionale, anzi non è raro il caso che questi elementi vengano accolti dall’altro schieramento a braccia aperte, incentivando il loro passaggio offrendogli ponti d’oro, ma quello che stupisce di più è che l’elettorato di riferimento li vota tranquillamente come se fossero stati dei loro da sempre.

In questo nuovo modo di fare politica chi cambia casacca non è nemmeno notato, se non magari perché un qualcuno lo racconta o scrive un pezzo su di lui. La nostra vita è inoltre imperniata sul cosiddetto relativismo morale, ovvero sull’adozione di regole di condotta imperniate sui bisogni di un gruppo sociale o di un individuo e non su principi assoluti.  In un clima come questo la coerenza, nella fattispecie politica, che potrebbe costituire un valore assoluto, diventa invece un impedimento al raggiungimento di altri obiettivi sociali, merita di essere quindi messa da parte, sacrificata, anzi coloro che continuano a praticarla diventano anacronistici e finiscono addirittura per passare per stupidi, in quanto non adeguano il proprio agire ai continui mutamenti che lo scenario politico propone.

Si potrebbe dire che l’incoerenza di un candidato, di un politico o di un sindaco, passa per essere una grande manovra politica d’indubbio successo anche nell’opinione pubblica, mentre l’essere rimasti sempre fedeli alle proprie convinzioni e posizioni,  passa per una sconfitta politica.

Forse si è tornati al relativismo di Machiavelli de “il fine giustifica i mezzi”, ne prendo atto. Ormai si compiono solo azioni spregiudicate per la conquista del potere e del suo mantenimento ad ogni costo, nel quale l’elettore rappresenta solo un oggetto da asservire allo scopo, all’occorrenza anche raggirandolo.

Solo un dolce trucco per far fuori qualcuno.

Ieri si sono svolte le cosiddette  primarie per scegliere il candidato Sindaco nella sinistra sangiovannese tra i socialisti del sindaco uscente e il PD locale.

Ho sbagliato ad individuare la vittima, ma la “vittima sacrificale” c’è stata. Perché dico vittima? Perché la sconfitta non è stata una sconfitta democratica, ma a mio avviso una sconfitta truccata. Probabilmente, sempre a mio avviso, anche a causa di qualche uomo all’interno del partito del sindaco uscente. Forse la vittima era troppo sicura di vincere, ma non aveva capito che ormai non c’è la politica dei mesi e delle settimane, ma la poltica delle ore e dei secondi. Alla fine ci sono state una vittoria e una sconfitta truccate. Certamente una cosa sono le consultazioni all’interno di una coalizione, un’altra cosa sono le elezioni amministrative vere e proprie, e da qui in poi ne vedremo sicuramente delle belle.

Anche se non sono state primarie vere e aperte per tutti, bisogna riconoscere almeno, che comunque un tentativo di democrazia per scegliere il candidato Sindaco c’è stato, e che contrariamente alle mie previsioni vi è stato anche un elevato numero di partecipanti. Cosa che non è avvenuta nel cosiddetto terzo polo, o polo dei dissidenti del PD, cosa inaccettabile e pochissimo democratica,  dove l’autocandidato sindaco rappresenta la vecchia politica e la vecchia logica di gestire la cosa pubblica, ma ancora cosa più grave, inaccettabile e vergognosa, è che tale candidatura è appoggiata dal partito non dei due forni, ma dal partito dei sette, otto, dieci forni, partito dove vi sono interessi vari.

Ritornando alle primarie, c’erano due  nominativi tra cui scegliere: due candidati scelti  e imposti dai partiti. I nominativi, visti i tempi e i modi, non si sono battuti per conquistare il podio, non hanno partecipato a dibattiti o confronti, e tutto ciò denota che queste non sono primarie vere, aperte e per tutti.

Non si vuole discutere il valore dei prescelti, ma solo ed esclusivamente mettere in discussione il METODO utilizzato. Un metodo con cui si è chiesto agli iscritti e ai simpatizzanti di recarsi a votare due nominativi già imposti e scelti dai partiti.

E’ questo il modo giusto per far crescere il nostro paese? E’ questa la giusta via per riavvicinare i delusi alla politica e  quelli che hanno smesso di andare a votare? Ma soprattutto: è questo il metodo per valorizzare i meriti e le qualità delle persone che si sono scelte per rappresentare un territorio?

Le primarie sono un metodo che aiuta a fare emergere i talenti veri, le “vocazioni” vere per la politica. Le primarie devono aiutare il ricambio, e non confermare la vecchia politica, la vecchia logica. Per essere “vere” le primarie devono potersi svolgere in un contesto di neutralità degli organismi di partito rispetto ai candidati in corsa. Il partito assicura rispetto delle regole e pari opportunità a tutti coloro che hanno i requisiti per accedere alle primarie, ma non si schiera, non simpatizza, non sponsorizza. Aspetta l’esito e poi unisce le componenti in una prospettiva comune. Primarie con candidati “designati” sfidati da candidati di facciata o truccate per fare fuori qualcuno poco simpatico, sono una caricatura tipicamente sovietica.

Strana esperienza davvero, questa delle  primarie di domenica 21 febbraio 2010 qui a San Giovanni in Fiore. Scrivo per  manifestare con chiarezza la mia perplessità e, se vogliamo, una certa delusione. Ovvero, la delusione di un cittadino della cosiddetta società civile (quella società civile che i partiti dovrebbero ascoltare) e che si trova, suo malgrado, ad osservare un gioco truccato che non gli piace per niente.

Gli elettori non sono sciocchi e hanno capito benissimo che venivano chiamati semplicemente a ratificare un qualcosa di truccato. Ovvio che tutto si è risolto in una sospetta mancanza di trasparenza, alla faccia del rinnovamento e della meritocrazia. Perché, se dovevano essere primarie “vere”, senza dare l’impressione di essere altro, occorreva che la competizione, fosse altrettanto “vera”. La democrazia di facciata, qualunque giustificazione venga addotta, è dannosa.

A quanto ne so, il disagio non è solo mio, ma di molti. E c’è chi ha parlato dell’ennesima occasione persa.

E’ fin troppo facile obiettare che la responsabilità di questo tipo di primarie ricade sulle spalle di chi ha voluto, a priori, svuotarle di senso, per garantirsi in ogni caso il risultato. Insomma, lo strumento funziona solo se si è intenzionati a farlo funzionare. Lavora bene laddove la competizione è reale. Si risolve in un fallimento della politica quando la gara fra candidati è chiaramente truccata: ed ecco che c’è stato bisogno di un assai poco dignitoso “sforzo muscolare“, fra sms, telefonate e quant’altro, pur di convincere qualcuno a recarsi al seggio nonostante la poca voglia di andarci.

In definitiva qualcuno continua a non comprendere che le regole del gioco devono essere pulite e trasparenti, che l’insoddisfazione è tanta, che la società civile non si accontenta più di bella retorica e frasi rassicuranti. Un certo tipo di ipocrisia politica non paga più.

San Giovanni in Fiore: “Le Primarie di Pulcinella”.

Non si dicano primarie una semplice consultazione interna ad un organismo , partito, sezione o altro.

Le primarie aperte, vere e  per tutti sono tutt’altra cosa.

La consultazione che i socialisti del sindaco uscente sangiovannese e il PD locale terranno domenica 21 febbraio 2010, e che vorrebbero far passare come primarie, non è altro che un’intesa per primarie fasulle.

Non sono primarie, è un gioco fasullo. Siamo ai limiti della democrazia.

Tra pochi giorni con le false primarie avremo il candidato sindaco della cosiddetta sinistra sangiovannese, il quale, esattamente come si voleva in “alto” loco, non conterà un fico secco  proprio perché figlio di false primarie.

Perché false? Semplice. Perché voterà solo qualche iscritto ai partiti che le hanno promosse, ossia un numero di persone più basso di quelle che eleggono un segretario o un reggente in una normale sezione di partito. Sì, più basso. Primarie clandestine, altro che apertura delle decisioni di partito alla società civile, agli elettori più attivi e più impegnati. Un bel fico.

Le primarie aperte, vere e per tutti sono tutt’altra cosa.

Questa consultazione è  una presa in giro. E’ perfettamente inutile farla quando gli organismi dirigenti hanno già deciso chi sarà il candidato sindaco.
«Consultazione già blindata, tardiva, quindi inutile». Consiglierei «all´amico che si è detto disponibile al «sacrificio supremo» di sfidare il sindaco uscente, di «lasciar perdere, perché presentarsi servirebbe solo a legittimare una decisione già presa».

Poi ognuno è libero di decidere come vuole.

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Lettera aperta di François Xavier Nicoletti

All’On.le Franco Laratta

CREDO ANCORA IN FRANCO LARATTA COME SINDACO

 

Caro Franco,

Apprendo che a SGF il PD di cui, mi sembra tu sei di nuovo il segretario intende promuovere delle primarie per la nomina a candidato sindaco di Pino Belcastro, CISL e il sindaco uscente. Se questo dovesse essere vero non ti sembra, che questo evento rappresenti una vergogna per SGF ma anche una beffa per tutti i cittadini?

Anche se siamo a carnevale!

 

Se tu intendi non presentarti a sindaco a me tutto questo dispiace perchè sono convinto che non vi puo’ essere volontà di fare senza coraggio.

Quanto da te dichiarato all’ansa e alle agenzie calabresi è incompatibile con la decisione da te presa.

 

Se poi penso ai tuoi propositi a me trasmessi in riguardo ai tuoi progetti sullo sviluppo economico, culturale, morale e civico del nostro paese, credimi grande è la mia pena.

 

Sai bene che adesso sorgeranno le liste dei “pavones” di destra e di manca e che il sindaco eletto sarà ancora la scelta scellerata di colui che non porta certamente nel cuore il suo paese natio…ma che in tutti i modi la sua lunga mano guiderà  ancora le sorti del nostro sportunato territorio.

 

Se tu non mantieni la tua candidatura a sindaco, anche con una lista tua che potrebbe formarsi immediatamente in caso di disguido con gli organi che tu rispetti, la mia delusione e di tanti emigrati come me’ e della MAGGIORANZA dei nostri concittadini sarà grande e penosa.

 

Certo infine ti perdoneremo, ma ti perdoneranno i giovani della futura generazione che fra cinque o dieci anni analizzeranno  con amarezza la situazione nella quale il loro paese permarrà, perché tu sai bene che l’amministrazione comunale di SGF sarà peggiore delle tre precedenti ?

 

Prego Dio che tu possa accettare il mandato di guidare il nostro paese, ma se tu dovessi per ragioni che io ignoro, poiché sento di rifiutare quelle evocate nel tuo comunicato alle agenzie di stampa, ti prego di farmelo sapere.

 

Finisco col dirti che i giochi, e i giochetti, le primarie e le “frassie” alle quali possono dedicarsi i politicanti di SGF non dovrebbero turbare la tua serenità, ma inculcare CORAGGIO è vigore per meglio dedicarti al servizio del paese dove sei nato.

 

Resto convinto che questi miei sentimenti sono condivisi dalla grande maggioranza dei nostri paesani sangiovannesi che, delusi dovranno ancora sopportare un’ amministrazione civica deludente e disastrosa per altri cinque anni, se le prossime elezioni comunali si svolgeranno con il metodo ormai famoso delle clientele di famiglia dei candidati delle svariate liste in lizza.

 

Faccia Dio che io mi sbagli e che il buon senso possa prevalere, perchè SGF sono ormai decenni che ha un destino che non merita.

 

 Con un fraterno abbraccio

 Francois Xavier Nicoletti           

 Geneve 18.02.2010

San Giovanni in Fiore: ancora nessuna novità politica, ma una sola certezza.

 

Ma quale novità! Quale rinnovamento per San Giovanni in Fiore! I nomi che si sentono sono la dimostrazione di come il vecchio cerchi di riciclarsi. Con scarsi risultati. I cittadini non amano essere presi in giro. Un Comune Nuovo, sotto ogni punto di vista, fresco, che dovrà essere burocraticamente  snello, all’insegna delle nuove tecnologie, della partecipazione della gente, può davvero essere affidato nelle mani di ex assessori, ex sindacalisti, ex presidenti, ex portaborse, ex sindaci? Vogliamo forse un’Amministrazione che sin dalla sua nascita porti con sé  il fardello di tutto ciò che la gente non sopporta più della vecchia politica? La risposta è scontata: no. Per il futuro del nostro territorio è bene fare chiarezza da subito. A meno che non si voglia far nascere una ‘Ex Amministrazione’, ovvero un ente già vecchio in quanto affidato a personaggi che, con i dovuti cambi di casacca, si ripropongono sotto veste nuova. Dietro all’esteriorità, agli annunci sulla stampa, ai tanti proclami (tra l’altro privi di contenuti concreti) sono i fatti a parlare. Politicanti prima e politicanti poi. Quale progetto di novità potranno portare?

Intanto il quadro politico resta confuso, i partiti si arrovellano con le candidature, nessun dibattito serio sui problemi veri. I partiti  sono presi dai problemi interni e per ora nessuno ha ufficializzato nomi e candidature. Completamente assenti i programmi.  Elementi di incertezza che oramai da un quindicennio caratterizzano la scena politica sangiovannese.

L’unica certezza per noi sangiovannesi, a mio avviso e senza alcun dubbio, è rappresentata dall’opposizione di questi ultimi anni al vecchio sistema di fare politica. Una opposizione che può tramutarsi in proposte politiche serie e di prospettiva.  Il resto, è solo un salto nel buio, un viaggio nella fitta nebbia della ragione, una crociera in acque limacciose di uno stagno.

Voglio rivolgermi a quei cittadini che non appaiono , ma possono  far sentire la propria voce attraverso tutti quelli che fino ad ora hanno fatto opposizione seria, attraverso la loro passione di fare politica e risolvere alcune questioni di fondo per questo nostro paese, attraverso la loro cocciutaggine e testardaggine di buttarsi a capofitto nel denunciare le anomalie di questa nostra comunità, attraverso la loro onestà intellettuale  informando costantemente la cittadinanza sulle varie problematiche. Voglio rivolgermi a quei cittadini che non appaiono, ma che sono chiamati ad esprimere la propria volontà elettorale.

Chiedo a questo popolo sangiovannese, ai giovani, alle donne e agli anziani di rompere gli indugi e di “venire fuori”.  È necessario invertire la rotta lasciando per strada la rassegnata inclinazione al declino sociale ed ambientale.

L’On.le Franco Laratta molto critico nei confronti dei socialisti del sindaco uscente e di Salvatore Audia.

 

Leggo sui giornali che i socialisti di Lopez mi avrebbero mollato!
Non mi hanno mai mollato per il semplice fatto che non sono mai stati
con me.
Salvatore Audia rappresenta sè stesso, qualche dissidente, e
nulla più. Non è un soggetto politico.
A me è stata offerta la
candidatura a sindaco dal Pd (all’unanimità), dai Socialisti di
Zavettieri, dal gruppo Ambientalista di Tiano, condivisa poi dal
segretario cittadino dell’Udc e dalla grande maggioranza del partito
locale (una fetta è fuori ed ostile). In tutto 7 liste pronte ad
andare in campagna elettorale con un ‘Progetto nuovo per la città”. In
sostanza: è forte la possibilità di una vittoria alle amministrative,
forse anche al primo turno. Cosa confermata da sondaggi in nostro
possesso. I socialisti dell’attuale sindaco, pur avendo proposto per
primi una ‘candidatura istituzionale’ per superare le difficoltà del
momento, hanno sempre difeso il sindaco uscente. Mentre Audia e i
dissidenti ex pd non hanno mai parftecipato ad alcun tavolo.
IO non ho
chiesto nulla e non ho preteso nulla. Quando sono stato chiamato in
causa- in quanto parlamentare- ho dato la mia disponibilità,
riservandomi di accettare a determinate condizioni. E cioè: che la
candidatura fosse di rasserenamento del complicato clima politico
locale, che unisse e allargasse la sfera del centro-sinistra, che io
avessi mandato pieno e senza alcun condizionamento, che ci fosse un
forte rinnovamento ( cose da tutti condivise).
I socialisti del
sindaco Nicoletti, dopo averle rifiutate per mesi, due giorni fa hanno
proposto le primarie, a tempo ormai scaduto. Il che, a mio personale
avviso, sa di provocazione.
Ho detto ieri sera al mio partito di
verificare se ancora sussistano le condizioni che hanno portato alla
proposta di una mia candidatura. Se così non fosse, la mia
disponibilità semplicemente non c’è più, non esiste. Ovviamente
ringraziando tutti per avermi proposto, cosa che ha creato in tutta la
mia città un clima di attesa e di grande interesse, testimoniato da
centinaia di messaggi e mail, alcune perfino dagli emigrati all’estero
e dalle loro associazioni. Una cosa molto bella, che mi ha
personalmente fatto piacere. Non vorrei deludere nessuno, ma la mia
candidatura può essere spesa solo nell’interesse superiore della
comunità. A giochi e giochetti, a provocazioni e piccole beghe di
periferia, non sono interessato.
franco laratta

Sarà vero che l’On.le Franco Laratta vuole dare una svolta alla politica sangiovannese?

 

Leggendo attentamente la lettera aperta di François Xavier Nicoletti, è indubbio che la candidatura dell’On.le Franco Laratta a Sindaco di San Giovanni in Fiore è una candidatura autorevole.  Ma ancor di più è importante e veramente significativo il fatto che l’On.le  Franco Laratta  abbia intenzione di proporre candidati nuovi e dare un taglio netto al vecchio modo di fare politica. Certamente, se così sarà e lo si vedrà dai fatti, avrà tutto l’appoggio della maggior parte della popolazione sangiovannese nonché quello di tutti i cittadini  e, soprattutto, quello dei giovani, che ormai sono delusi del vecchio sistema e della vecchia logica di fare politica, e sembrano non avere  più nessuna speranza  di un futuro migliore per il proprio paese.

Invito l’On.le Franco Laratta ad accelerare i tempi, ormai brevi, e a fare subito i nuovi nomi che  lo accompagneranno  in questa nuova fase di vero rinnovamento politico sangiovannese.

Se son rose fioriranno!!!

Pietro Giovanni Spadafora

Un anno di Linea Amica: anche 22 cittadini scelti dal Ministro Brunetta (tra cui la Prof.ssa Militerno Maria Gabriella docente della Sez. Classica del Liceo Scientifico di San Giov. in Fiore) alla conferenza stampa sui risultati e le novità per il 2010.

  
 

 

 

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Un anno fa il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta inaugurava Linea Amica, il contact center multicanale della P.A. italiana realizzato dal Formez, che mette al centro della sua azione l’ascolto, la cortesia e l’accompagnamento del cittadino-cliente.
Linea Amica, con una conferenza stampa a Palazzo Vidoni, ha tracciato un bilancio del primo anno di attività insieme a 22 cittadini provenienti da tutta Italia.

Nel pomeriggio i cittadini hanno incontrato gli operatori di Linea. L’incontro si è svolto nella sede del contact center presso il Formez.
Linea Amica è contattabile tramite telefono (numero verde 803001 da fisso, 06828881 da cellulare), tramite web (
www.lineaamica.gov.it) e sms (44001). Il servizio è attivo i giorni feriali dalle 9 alle 18 (anche il sabato per Linea Amica Abruzzo) ed è stato operativo per tutta l’estate e durante il periodo natalizio.
In un anno di attività il contact center di Linea Amica ha registrato circa 240 mila contatti, di cui 60.000 relativi al servizio Linea Amica Abruzzo attivato a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma del 6 aprile 2009.
Finora sono circa 110 mila i casi trattati: di questi, il 71,7% dei casi è stato risolto dagli operatori di front office. Otto ore e 37 minuti il tempo medio di risoluzione dei casi riferito all’insieme dei quesiti trattati sia dal front che dal back office.
Ammonta a 39 secondi il tempo medio di attesa per la risposta telefonica.
Le indagini sulla customer satisfaction rivelano che il servizio è efficiente secondo il 92% degli intervistati ed efficace per l’83,3% dei casi.
Sono circa 700 le strutture di contatto con il cittadino coordinate dal Network – la rete di contact center ed URP che collaborano con Linea Amica su tutto il territorio nazionale – che nel complesso ha totalizzato circa 60 milioni di contatti, di cui 41 milioni con operatore. Finora, inoltre, Linea Amica ha formato 1000 operatori pubblici di front office appartenenti al Network.
In seguito al terremoto in Abruzzo Linea Amica ha gestito:
oltre 30.000 richieste di informazioni e assistenza dei cittadini in tutti i rapporti con la P.A.
circa 14.000 accompagnamenti per gli allacci delle utenze
oltre 13.000 assistenze telefoniche per la realizzazione del censimento del fabbisogno alloggiativo degli sfollati.
Da novembre 2009 Linea Amica Abruzzo ha attivato il nuovo Numero Verde 800.155.300, dedicato ai cittadini delle aree terremotate e gratuito anche dai telefoni cellulari.
Dal lancio del portale www.lineaamica.gov.it, il gruppo redazionale di Linea Amica ha realizzato: 74 edizioni di Radio P.A. Amica e circa 1330 news testuali (9 le edizioni dell’approfondimento P.A. senza barriere). Da fine giugno 2009 la redazione ha anche attivato il canale You Tube “Linea Amica Video – La P.A. che si vede” in cui sono presenti: i servizi giornalistici sull’attività di Linea Amica, i video realizzati dai partecipanti al Premio “La P.A. che si vede”, altri video realizzati dalle P.A. italiane. Sono 365 i video pubblicati ad oggi sul canale.
A febbraio 2010 partiranno tre nuove iniziative di Linea Amica:

LINEA AMICA IMMIGRAZIONE
: servizio di informazione e supporto multilingue ai cittadini stranieri ed italiani sui temi dell’immigrazione, in particolare sul lavoro domestico.
LINEA AMICA TI AVVISA: servizio di recall per i clienti che desiderano essere informati sulle novità relative a particolari ambiti di interesse (social card, proroga bonus, novità in materia di semplificazione, ecc.). Saranno attivati servizi di aggiornamento automatizzati (e-mail, sms)
ENCICLOPEDIA DELLE DOMANDE E RISPOSTE: una raccolta delle domande e risposte a disposizione dei cittadini, realizzata con la collaborazione delle amministrazioni del Network. Assieme a INPDAP e INAIL (SuperAbile) è stato messo a punto un sistema di pubblicazione federato delle D&R, aperto a tutte le altre P.A. per un’immediata fruizione sul portale www.lineaamica.gov.it.

Guarda la sintesi videogiornalistica dell’evento

Guarda gli interventi dei partecipanti alla conferenza:

CARLO DEODATO parte I (Capo Gabinetto Ministero P.A.)

CARLO DEODATO parte II

CARLO FLAMMENT parte I (Presidente Formez)

CARLO FLAMMENT parte II

ANTONIO MASTRAPASQUA (Presidente INPS)

PAOLO CRESCIMBENI (Presidente INPDAP)

FEDERICA CARPINETA (Assessore alle Risorse umane Regione Abruzzo) 

Lettera aperta di Francois Nicoletti.

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“Perché amo il paese dove sono nato, dove riposano Mamma, Papà, il mio adorato figlio LAURENT, la cara sorella LIDIA….e tanti amici e parenti che hanno saputo rendere felice la mia infanzia e la mia prima gioventù….il paese dove un giorno io ritornerò per sempre….il mio paese in Fiore”.

 

 

Il nuovo Sindaco di SGF

 

La necessità di accettare la candidatura dell’Onorevole Franco Laratta da parte di tutti i Sangiovannesi è evidente, giustificabile e provvidenziale. Perché?

Primo: Franco Laratta non fa parte di coloro che hanno nel passato operato sempre male e mai in favore dello sviluppo economico del paese.

Semmai dobbiamo a lui tante iniziative che hanno permesso un’apertura verso uno sviluppo CULTURALE GENERALE e un’attenzione particolare verso i GIOVANI.

Secondo: Franco Laratta ha sempre considerato il suo impegno verso i PARTITI ai quali ha aderito con onestà e abnegazione e ora, sempre onestamente, sta assistendo al naufragio del sistema “ PARTITO – POLITICA” e questi recenti eventi ci obbligano a pensare e credere che Egli ne saprà trarre le più sagge conclusioni, delle quali la più importante è quella di dedicarsi al bene, allo sviluppo e alla serenità del paese dove è nato, restando per ancora 3 anni al servizio dell’Italia, rappresentando il SUD, nel Parlamento Nazionale. Dopo si vedrà.

Terzo: I francesi dicono: donant-donant, che vuol dire: Io ti do, tu mi dai !

           I Sangiovannesi daranno il voto e la loro fiducia a Franco Laratta…..Franco Laratta darà al popolo Sangiovannese una NUOVA AMMINISTRAZIONE, sana, onesta, trasparente! Franco Laratta saprà scegliere i suoi collaboratori e assessori della Giunta Comunale non in merito ad un’appartenenza partitica, ma in MERITO ALLE CAPACITA’ che devono essere e rappresentare l’identità dei nuovi responsabili del Governo Comunale di SGF, seguendo questa svolta epocale che l’Onorevole Franco Laratta invoca a chi vuole intenderlo.

           Bastano queste due condizioni per fare di Franco Laratta l’eroe del nostro futuro e dei nostri giovani in questa terra tormentata della Sila e del Marchesato e anche un Onorevole del Parlamento Italiano con la O maiuscola, nel vero senso della parola, dell’onore e de l’onestà. Il nuovo sindaco sarà un Sindaco libero e lavorerà per il popolo e con il popolo per quanto riguarda lo sviluppo economico e la vita amministrativa di SGF. Al Parlamento Italiano agirà secondo la sua coscienza con trasparenza e onestà politica: di tutto questo SGF sarà fiero e potrà certamente beneficiarne.

Quarto: I partiti e i partitini, le associazioni e i clan che hanno voluto nel passato e come ancora tentano nel presente, di voler “CONTARE”, per ragioni e interessi personali o di casta si sbagliano…..i tempi sono cambiati, gli usi e i costumi anche.

Non si può più concepire il “compare” che pretende CONTROLLARE più di 700 voti che mette a disposizione del candidato a sindaco a condizione che suo figlio o suo nipote divenga assessore ai lavori pubblici! E’ tempo di vivere e operare Cristianamente, con responsabilità e senso etico, sperando nella saggezza di tutti i cittadini, uomini e donne che vogliono un futuro migliore: il nostro Onorevole Franco Laratta può essere tutto questo, perché è un uomo libero.

 Quinto: Ognuno di noi, deve agire con coscienza e per il bene comune…..ognuno di noi deve rinunciare ai sogni impossibili, alle conquiste ingiustificate e alle pretese egoistiche, al personalismo e all ”affare”, non tanto chiaro che si potrebbe presentare!

           Così si lavora per gli altri e la serenità è assicurata….come sereni saranno gli Amministratori che lavorano per tutti i cittadini.

Per finire, vorrei dire a TUTTI i miei compaesani, amici e fraternamente uniti in Gesù Cristo nel quale crediamo, che se noi tutti abbiamo capito come stanno le cose e se Franco Laratta, candidato a Sindaco di SGF ci dice e ci ripete che ha capito anche lui, non pensate che sia venuto il momento tanto atteso di unire tutte le forze del paese e governarlo con sapienza e onesta?

Che Dio protegga SGF e che l’Abate Gioacchino ci guidi…..dopo 9 secoli è tempo che si decida a farlo veramente e con impegno, prima che diventi Santo!.

 

                                                                                                

 

                                                                                                 Con fraterno affetto,

                                                                                              Francois Xavier Nicoletti