Lunedì prossimo ultimo giorno per la nomina della giunta di San Giovanni in Fiore.

Entro lunedì prossimo bisognerà procedere alla formalizzazione dei decreti di nomina e alla convocazione del primo consiglio della nostra città.

 Il nuovo Sindaco, Dott. Antonio Barile, è alle prese con la formazione della giunta che lo sosterrà nell’azione amministrativa. Entro lunedì  si dovrà procedere anche alla convocazione del primo consiglio comunale da tenersi nei successivi dieci giorni, nel corso del quale avverrà l’insediamento della nuova amministrazione. Sebbene ci sia del  riserbo, pare che comunque la giunta sia stata quasi del tutto definita. Nel primo consiglio, il Nuovo Sindaco esporrà anche le sue linee programmatiche.

La situazione finanziaria del nostro comune, come è noto, è ridotta all’osso, e questa è una prima constatazione di fatto. Per trovare qualche  soluzione e dare un po’ di ossigeno alle casse comunali, il neo Sindaco avrebbe già convocato un incontro con tutti i commercialisti, i ragionieri e i responsabili dei CAF della città che si stanno preparando ad affrontare la campagna fiscale 2010. Con loro vorrà capire se ci sarà la possibilità di avviare una massiccia campagna informativa fra i cittadini sangiovannesi, per diffondere la normativa del 5×1000 che dà l’opportunità al contribuente di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, fra gli altri, anche ai comuni, e in questo caso quindi al comune di residenza, per il sostegno alle attività sociali.

Al momento nessuna “Giunta”.

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Ancora a tutt’oggi  ciò non è avvenuto. Speriamo di conoscere i nuovi assessori nelle prossime ore. E se ciò ancora non è avvenuto significa che il dibattito politico di queste ultime ore si è scaldato sul tema dei nomi degli assessori che comporranno la prossima Giunta Comunale.

Sicuramente  il neo Sindaco è tirato per la giacca e vi sarebbero anche delle pretese assurde. Certamente non mancano le forti pressioni.

Ratificate le nomine dei consiglieri comunali adesso tocca scegliere gli assessori. Sembra facile. Qualcuno potrebbe, ingenuamente, suggerire di nominare persone preparate, capaci, qualificate, che amano San Giovanni in Fiore e interessate al bene comune e non agli interessi personali. Se fosse così il Sindaco potrebbe farlo chiunque, ma la realtà è decisamente più complessa.

Tuttavia una cosa al Sindaco la voglio suggerire.

Spero che, con coraggio e determinazione, nelle sue decisioni si manterrà libero, trasparente, onesto, e che romperà con la vecchia logica spartitoria politica e con il vecchio sistema  che in campagna elettorale ha, con tenacia, più volte ribadito e ne ha fatto un suo slogan personale.

Detto questo provo allora ad elencare i requisiti che devono soddisfare i magnifici sette o sei assessori, ovviamente tenendo conto dei numeri:

 

1.  Di norma ogni partito della coalizione  dovrebbe avere un assessore, ma qualcuno di questi partiti potrebbe accampare pretese più consistenti. Come far quadrare il cerchio?

 

2.  La carica di assessore è incompatibile con quella di consigliere comunale e  dunque se nomini assessore un consigliere questi decade e subentra il successivo in ordine di voti di preferenza. Conviene? Chi accetta è conscio che il Sindaco può dimetterlo in qualsiasi momento? Al Sindaco, poi, il nuovo Consiglio Comunale, già con una opposizione forte,  sarebbe più o meno “fedele”?

 

3. Tra gli assessori quale nominare Vicesindaco e tra i consiglieri tutti chi nominare Presidente del Consiglio?

 

4. Come incastrare le nomine di assessore con quelle delle Commissioni Consiliari e relative presidenze?

 

5.  Quanti sono gli “impegni” presi in campagna elettorale dal Dott. Antonio Barile e che adesso deve onorare?

 

6. Di norma ogni partito presenta una rosa di nomi (2 o 3) e il Sindaco sceglie tra questi. Quindi la scelta è tra più persone. Non è poco.

 

7.  La politica poi non si è esaurita con questa ultima tornata elettorale. Tra qualche tempo, non me lo auguro, potrebbero esserci nuove elezioni. Al neo Sindaco conviene ingraziarsi un po’ tutti e quelli che lo hanno aiutato in campagna elettorale? Se si, qualcosa va riconosciuto a costoro?

 

8. E infine, ma sicuramente ho dimenticato altre variabili, quali deleghe e a chi?

 

Adesso provate a sbrogliare la matassa se ne siete capaci!!!

 

Commovente proclamazione del nuovo Sindaco di San Giovanni in Fiore, Dott. Antonio Barile, e di tutti i consiglieri eletti.

Visibilmente commosso, il Dott. Antonio Barile è stato proclamato nuovo Sindaco della Città di Gioacchino.

Nel suo primo intervento da Sindaco, il Dott. Antonio Barile, dopo aver ringraziato tutti, ha dichiarato: “Da oggi si è aperta una nuova fase politica ed amministrativa. Bisogna guardare avanti e non al passato, senza rancori, odio, rabbia, e lavorare per il bene di questa nostra comunità. La nuova fase politica è aperta a tutti e soprattutto è aperta a tutti i consiglieri, nessuno escluso, che hanno a cuore questa nostra città e il suo futuro.

Anche gli emigrati, i giovani, i cittadini,  dovranno collaborare, e per le loro istanze sarà aperto un apposito sportello presso il Palazzo Comunale. La strada  da fare è  lunga e difficile, è un cammino in salita, ma con l’aiuto del Signore e di tutti ce la faremo. E’ una sfida che vinceremo insieme”.

 

Una San Giovanni in Fiore migliore, adesso, è possibile.

 

Auguri a tutti e buon lavoro!

Una Proposta.

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Perché non istituire qui a San Giovanni in Fiore la “Festa dell’Emigrante”, magari per una settimana nel periodo giugno-agosto, per salutare il ritorno di tanti concittadini che vivono lontano dalla nostra terra, e che per mille ragioni hanno dovuto abbandonare il paese natio e che oggi vi fanno ritorno per le vacanze estive?

Si potrebbe promuovere ed organizzare una serie di iniziative dedicate agli emigranti. Per esempio: premiare dei cittadini emigrati che si sono distinti particolarmente nelle loro specifiche attività professionali, convegni e mostre fotografiche, bella musica in piazza, e magari abbinare anche l’elezione di Miss San Giovanni in Fiore.

Sono convinto che la nostra città si riempirebbe di tanta gente con ricadute positive sotto ogni aspetto.

In un tale momento di condivisione e di festa, si riuscirebbe a dare senso e valore a quei sentimenti di appartenenza e di fratellanza altrimenti sviliti dalla lontananza e dall’assenza.

Se piace la proposta, diffondiamola e facciamola conoscere anche al nuovo Sindaco!

I giovani del Pd sangiovannese fanno i complimenti al nuovo Sindaco e chiedono l’azzeramento dei vertici locali del partito.

 

Il circolo dei giovani democratici di San Giovanni in Fiore “A. Acri” ringraziano il Partito Democratico e soprattutto il candidato a sindaco Pino Belcastro per la campagna elettorale delle elezioni amministrative 2010. Così in una lettera i giovani del Pd di San Giovanni in Fiore. Poi però, chiedono l’azzeramento dei vertici locali del partito dopo la cocente sconfitta al ballottaggio di domenica scorsa. Si dicono “orgogliosi” di essere stati parte attiva e propositiva nella stesura del programma elettorale prima, e poi divulgatori, attraverso un lavoro capillare, della bontà del progetto della coalizione del centrosinistra. Siamo convinti che il progetto elettorale del centrosinistra possa portare dei benefici alla nostra città, per questo continueremo a portare avanti le nostre idee con forza e convinzione. E’ doveroso fare i complimenti e congratularsi con il nuovo Sindaco di San Giovanni in Fiore, Dott. Antonio Barile. La nostra speranza è che il neo eletto assuma piena e profonda consapevolezza delle difficoltà che dovrà affrontare non solo nella gestione della macchina amministrativa, ma anche nel gestire e guidare un Consiglio Comunale che si presenta totalmente sbilanciato a sinistra. Ci aspettiamo una squadra di governo che metta al primo posto il merito, le competenze, i giovani e la voglia di lavorare per San Giovanni in Fiore. Lo diciamo sin da ora, NOI VIGILEREMO IN CONSIGLIO COMUNALE per far sì che si faccia il bene della nostra comunità. Innanzitutto, per ciò che riguarda, invece, il nostro Partito, crediamo sia urgente partire da un’analisi profonda interna. E’ necessario, infatti, affrontare le problematiche del Partito Democratico partendo dalla realtà locale, ovvero quella della nostra città. La sconfitta che si è registrata il 12 Aprile ha radici profonde all’interno dei partiti che hanno formato la coalizione di centrosinistra, e il Partito Democratico non è estraneo a tutto cio’.

Instabilità e ingovernabilità a San Giovanni in Fiore?

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I cittadini sangiovannesi hanno dato la massima fiducia al nuovo Sindaco Dott. Antonio Barile. In questi momenti si parla di ingovernabilità e instabilità, insomma si dice che il nuovo Sindaco non avrebbe una maggioranza stabile in Consiglio Comunale. E’ necessario costruirla! Con il vasto consenso che i sangiovannesi hanno dato al Dott. Barile, si è indicato un percorso. E va seguito!

Dico a tutti i consiglieri eletti che, con responsabilità, occorre realizzare un progetto intorno al quale riunire una grande e forte maggioranza che dia stabilità e governabilità e con la quale lavorare sinergicamente e univocamente per realizzare una serie di interventi condivisi  e che rispecchino le esigenze della città, del territorio, dei cittadini. È quello che ha chiesto il popolo di San Giovanni in Fiore. Non bisogna essere interessati a posizioni di potere, ma solo alla realizzazione di un piano progettuale per il rilancio della realtà sangiovannese, in termini socio-economici ed occupazionali. A chi fa nomi, dico che non sono i nomi o le poltrone che sono importanti, ma la crescita e lo sviluppo di San Giovanni in Fiore.

La nostra Città di San Giovani in Fiore non può permettersi eventuali crisi, commissariamenti vari o elezioni anticipate, sarebbe veramente un ulteriore vulnus inguaribile per la nostra collettività, che la spingerebbe veramente nel baratro più profondo. Poi ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità. Noi cittadini tutti ci  saremo e vigileremo.

Ha vinto la Città di San Giovanni in Fiore!

Il nostro paese ha riconosciuto un patrimonio civico da difendere e preservare. Questo voto va al di là di ogni previsione, significa che tutta San Giovanni in Fiore si è voluta bene. I sangiovannesi hanno dato prova di grande maturità confermando il processo di cambiamento avviato da un po’ di tempo dal nuovo Sindaco Antonio Barile. Nel dargli il voto c’é una tendenza della comunità a voler proseguire su una strada sicuramente difficile, ma positiva. Mi pare evidente come questo dato stia a significare una preferenza che travalica gli schieramenti. Si è andati al di là del voto alla persona. È un dato molto forte che dimostra una condivisione dell’opposizione fatta e degli sforzi politico-morali portati avanti in questi anni dal Dott. Antonio Barile. E’ il Sindaco di tutta la città, un Sindaco amico, ma anche rigoroso. San Giovanni in Fiore è una città che ha dato a queste elezioni un significato civico straordinario, la ripresa civile e di riscatto morale profondo di tutta la comunità. I sangiovannesi hanno capito che l’Amministrazione Barile non sarebbe stata l’Amministrazione del centrodestra, ma la loro Amministrazione. Ha vinto San Giovanni in Fiore, la Sangiovanni più bella che abbiamo nel cuore. C’é tanta gente che ha vissuto questo voto come un voto di liberazione, e ci sono altri che hanno utilizzato il voto con ricatti, con il potere economico per condizionarlo e per far tornare San Giovanni in Fiore indietro. Ma la città indietro non è tornata. Un grazie a  tutti i cittadini di San Giovanni in Fiore perché hanno deciso di confermare la scelta di cambiamento. Sicuramente il Dott. Barile sarà il Sindaco di tutti i sangiovannesi, nessuno escluso.  Adesso si spera che si possa collaborare serenamente e nel reciproco rispetto istituzionale con la Regione e la Provincia. Si dice che ci sarà opposizione dura da parte degli sconfitti. Mi auguro che ci sarà, invece, un’opposizione responsabile e costruttiva che andrà verso gli interessi di tutta la comunità e di tutti i cittadini, non pregiudiziale, quindi un’opposizione che possa dare valore e merito agli stessi consiglieri che l’attueranno. Il nuovo Sindaco non smetterà certamente di dedicarsi con il cuore all’Amministrazione del Comune per avviare quel grande lavoro di rinnovamento, di ricostruzione, di libertà e di tutto ciò di cui la città ha bisogno.

Auguri e buon lavoro!

“Cade il muro della paura”. Dott. Marco Militerno, consiglire uscente del Comune di San Giovanni in Fiore.

A San Giovanni cade finalmente il muro, il muro del ricatto e della paura.
Il ricatto di votare come vuole il padrone, la paura di non opporsi contro il padrone perchè oppressivo e vendicativo.
La vittoria di Antonio Barile è la vittoria della gente che ha visto in lui, svestendosi dei panni di false ideologie e di fedeli servitori, il rinnovamento, l’attenzione per una terra che non ha mai smesso di amare e incoraggiare.
In questi cinque anni di mandato consiliare, appena conclusi, ho trascorso con lui momenti di tensioni emotive e di condivisione di denunce che, spesso, ci hanno animato in consiglio, seppure con toni e contenuti differenti.
In altre occasioni l’ho visto distante, assente, perchè preso, forse troppo, dalle giuste istanze di un vasto popolo di senzalavoro.
In lui ho visto l’unico oppositore, nonchè sostenitore delle mie denunce, contro un sistema politico corrotto e in rapida decomposizione sociale e culturale.
La sua rabbia, delle volte inopportuna, ma comprensiva, se si considera la spocchia con cui alcuni padroncini della maggiornaza interagivano con lui, ha investito come un ciclone una rete partitico- lobbistica che ha gettato la città in una palude di immobilismo e decadenza.
In tanti momenti abbiamo interpretato un modo di opporsi a tale sistema senza essere strumentali e faziosi.
Fu proprio nell’ultimo consiglio sulle vicende dell’Abbazia che invocai uno scatto d’orgoglio da parte della cittadinanza, affinchè riuscisse a discernere, nelle imminenti elezioni, un operato politico saggio e attento da altri, sciagurati e dannosi.
La denuncia sulla conduzione dei lavori dell’Abbazia penso che riassuma bene come si possa essere idealmente vicini nonostante le diverse radici politiche.
E questo lo hanno capito bene Salvatore Audia e i suoi amici che, con estremo coraggio e amor patrio – esiste ancora questa espressione? – hanno alzato il capo in nome di un autentico rinnovamento, vera linfa vitale per la democrazia.
Spero lo capiscano bene anche i neoeletti del centrosinistra che innanzi alla cittadinanza dovranno rendere conto di un’ eventuale opposizione strumentale e manovrata.
Anzi credo che, all’interno di tale gruppo, ci siano le risorse giovani e libere, idonee per sostenere anche dall’esterno Barile nella sua opera, alquanto ardua, di ricostruzione sociale ed economica.
Si allontanerebbe così lo spettro di un potenziale commissariamento che, in realtà, si sarebbe dovuto porre in essere in ben altre legislature, non ultima quella uscente.
Tuttavia, il 12 aprile deve essere ricordato come il giorno della rivoluzione, anche all’interno di un centrosinistra che, da anni, ormai, ha smarrito la retta via della giustizia sociale e del rinnovamento politico e culturale.
Un centro sinistra troppo attento alla cultura del profitto politico, degli affari e delle clientele che, spesso, ricorda una brutta copia della vecchia democrazia cristiana della peggiore prima repubblica.
Un centro sinistra arrogante e autoreferenziale sempre!
Anche innanzi ad opere di innovazione politica come le primarie aperte le quali, da questa Caporetto di centrosinistra, dovranno riprendere più slancio e vigore.
Un modello di primarie inclusivo e vero e non come quelle celebrate in fretta e in furia per investire nuovamente il responsabile di cinque anni di rovine amministrative.
La notte dei lunghi coltelli, però, all’interno del centro sinistra era già iniziata alla viglia di quelle primarie, poiché dal cilindro è uscita una candidatura diversa e destabilizzante.
Una notte lunga che ha terminato di affondare i suoi coltelli la notte del 12 aprile dove a furor di popolo, da destra a sinistra, San Giovanni ha fatto pagare il conto di anni di sconcertante oblìo.
Se Barile e il popolo di San Giovanni risultano vincitori da questa tornata elettorale, Oliverio e Laratta ne escono sconfitti rovinosamente: l’uno per non aver mai consentito da laeder di partito di favorire quella voglia di cambiamento che proveniva dal basso, preferendo trincerarsi dietro una cortina di gente servile e senza idee; l’altro per non aver osato di più, sulla via di un cambiamento, che pure inizialmente aveva sposato, mediante l’accordo sulle primarie aperte siglato proprio con Barile.
Onore anche a Vattimo che, cinque anni fa, sdoganò, in un affollato incontro al Polifunzionale, la figura di Barile, aprendo nelle coscienze dei sangiovannesi una breccia nella direzione del cambiamento e contro un centro sinistra smarrito e mutato sempre più in forza di affari piuttosto che di popolo.
Onore ad Emiliano che, con la sua toccante affermazione elettorale, ha segnato un’esperienza di autentica passione civica dove il coraggio e l’onestà hanno fatto di più che del sostegno di un partito che in realtà non c’è stato.
Onore a tutti coloro che, con questo voto a Barile, intenderanno pensare ad una nuova San Giovanni, da dove l’unica cosa da far emigrare, da qui in avanti, siano l’arroganza e l’arrivismo politico, male estremo di un sud tutto da ricostruire.

Marco Militerno

 

SAN GIOVANNI IN FIORE ESPUGNATA!!!

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Svolta storico-politica a San Giovanni in Fiore. San Giovanni in Fiore liberata ed espugnata. Il Dott. Antonio Barile del PDL è il nuovo Sindaco di San Giovanni in Fiore. Partito con una sola lista sembrava dovesse combattere contro un muro e l’impossibile, invece c’è stato un trionfo. Con un colpo solo sono stati sconfitti, qui nella città di San Giovanni in Fiore, il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, l’On.le Franco Laratta, tutti i vari socialisti, tutti i vari verdi, tutta la vecchia giunta e tutto il loro vecchio modo di fare politica.

Complimenti San Giovanni in Fiore!!!

RISULTATI BALLOTTAGGIO:

Votanti  11.447

BARILE ANTONIO  (PDL)  7.297  voti  (64,5%

BELCASTRO GIUSEPPE  (PD)  4.019  voti  (35,5%)

Liberiamo la città di San Giovanni in Fiore!

 

NO!

a una San Giovanni in Fiore segregata, imprigionata, ingabbiata, legata, vecchia, stanca, isolata, esiliata, confinata, incarcerata.

SI!

a una San Giovanni in Fiore, slegata, rinnovata, emancipata, aperta, dignitosa, energica, grintosa, giovane, sciolta, svincolata, affrancata, libera.

In bocca al lupo… sangiovannesi!!!