San Giovanni in Fiore – L’importanza degli antichi mestieri e del dialetto.

imagesCAUYYH8S.jpgUn tempo a San Giovanni in Fiore si svolgevano numerosi mestieri legati alla vita quotidiana degli abitanti: contadini, fabbri, falegnami, sarti, ciabattini, tessitrici… Gli strumenti usati per svolgere questi mestieri erano molto semplici: zappe, pale, aratri manuali o a trazione, macchina da cucire a pedali, incudini, scalpelli, martelli, pialle, asce, ecc. Molti di questi mestieri  antichi sono andati estinguendosi nel tempo, poiché oggi non hanno più quell’appeal  e quella originaria importanza economica, sono stati soppiantati dall’avvento della lavorazione industriale dei prodotti agricoli e artigianali. Anticamente le donne sangiovannesi lavoravano all’uncinetto, realizzando centrini e piccoli pizzi che applicavano su tovaglie e lenzuola. Erano molto brave anche a ricamare e a filare calze e maglie.

 

Nell’epoca della globalizzazione, in cui Internet regna sovrano, dove le comunicazioni avvengono attraverso congegni elettronici che, da una parte sono il frutto di un progresso inevitabile, ma dall’altra ci tolgono il piacere di comunicare guardandoci negli occhi, parlare del dialetto può sembrare anacronistico. Non è così: il dialetto fa parte del bagaglio culturale che ognuno di noi porta sulle spalle ed è l’inevitabile segno che ci fa dire che apparteniamo ad un certo luogo, ad un certo tempo e che ci identifica e ci colloca nel posto preciso della nostra storia personale.

Il dialetto rappresenta la nostra etichetta, le nostre radici, la nostra carta d’identità.

 

Dimenticare tutto ciò è negativo, perché è una parte  delle nostre radici e della nostra memoria storica che viene meno.

 

Allora recuperare le nostre tradizioni culturali, i nostri mestieri, il nostro dialetto,  riconoscere l’importanza delle nostre radici, ritrovare la memoria storica della nostra gente sangiovannese, considerare originale ed autentica la nostra identità territoriale… deve essere indiscutibilmente auspicato e realizzato.

 

Ancora più urgente è difendere e promuovere gli aspetti più significativi di queste attività antiche presso le nuove generazioni in particolare, che, pur vivendo nel nostro contesto nativo, rischiano di non venirne più a conoscenza.

Un immenso patrimonio storico, quello sangiovannese, che rischia di essere totalmente dimenticato, sopraffatto dalla modernità e dalla tecnologia.

 

Scoprire i valori delle tradizioni, usi e costumi che hanno fondato la nostra Cultura e caratterizzano la nostra Storia, deve consentire di instaurare con il passato un rapporto che possa permettere  di conoscere, capire e vivere in modo più consapevole il presente.  Inoltre deve consentire di salvaguardare, recuperare, valorizzare e tutelare il patrimonio storico e sociale della nostra terra, recuperando il significato civico e la memoria collettiva, valorizzando, infine, ciò che hanno compiuto i nostri progenitori.

 

 

 Bisogna considerare anche l’opportunità di poter realizzare, con l’Amministrazione Comunale, le associazioni di categoria,  con tutti gli esperti del campo, gli intellettuali, i documenti, le testimonianze, il Museo Demologico locale, la pubblicazione di un grande libro riguardante la storia di San Giovanni in Fiore. Ciò potrebbe costituire un prezioso contributo storico-culturale per i posteri e per la nostra cittadina.

 

 

 Insomma c’è bisogno di iniziative coraggiose intese a creare nuovi interessi attorno a un mondo che rischia di essere inglobato dal disinteresse e dalla globalizzazione.  Un lavoro non facile, ma che potrebbe trovare nuovi spunti e idee coinvolgendo l’universo giovanile, e magari trovare anche sbocchi occupazionali in una cittadina come la nostra dove le occasioni sono abbastanza rare.

 

 

 “SAN GIOVANNI IN FIORE IN PIAZZA” lancia la sfida.  Adesso dipende da noi  sangiovannesi non far dimenticare il nostro dialetto e difendere e promuovere i mestieri di una volta.

San Giovanni in Fiore – Strategico il distaccamento dei Vigili del Fuoco.

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Nei giorni scorsi, non appena giunti qui nel nostro paese, i vigili del fuoco sono stati subito allertati per un primo intervento: un incendio si era sviluppato sulla vecchia strada provinciale che da San Giovanni in Fiore porta a Castelsilano e Cerenzia. Questa è una prima dimostrazione di quanto sia importante la presenza sul nostro territorio di un presidio dei vigili del fuoco. L’inaugurazione dell’insediamento vero e proprio avverrà  fra qualche giorno, con una cerimonia a cui prenderanno parte diverse personalità e rappresentanti istituzionali, ma il comando provinciale ha voluto anticipare i tempi rendendo operativa sul territorio, da subito, una squadra che in prevalenza si occuperà dell’emergenza incendi boschivi, considerato il periodo critico, pronti comunque ad intervenire per qualsiasi altra necessità dovesse verificarsi. “Soddisfazione” è stata espressa dal Sindaco della città, Antonio Barile che, presso la sede del distaccamento in Via Re di Sole, ha incontrato il Caposquadra Imbrogno e i suoi uomini per fare il punto rispetto all’avvio di questo importante servizio. «Abbiamo operato in questo senso sin dal nostro insediamento, dice Barile, e oggi possiamo essere contenti di vedere nel nostro comune all’opera i mezzi e gli uomini di questo prestigioso corpo dei vigili del fuoco. La loro presenza qui, è il frutto del nostro impegno tenace e dell’altrettanta volontà politica e amministrativa dimostrataci a livello romano, ma soprattutto dell’appoggio e del sostegno del Sen. Gentile che ci ha accompagnati a Roma e sostenuti negli incontri in cui abbiamo esposto l’importanza e la necessità di aprire il distaccamento a San Giovanni in Fiore nel cuore della Sila, quale irrinunciabile presenza sul territorio. Finalmente un presidio che apre nella mia città, afferma il Sindaco Barile, e non la chiusura di tanti uffici e istituzioni varie che si è consumata negli anni, sotto lo sguardo corresponsabile delle amministrazioni che si sono succedute e che non hanno difeso abbastanza tutti quei presidi e quei servizi di cui questa città era dotata. Quello che conta, dice ancora il Sindaco, sono i fatti e la temporalità degli eventi, e un fatto è che dopo il nostro impegno si è dato l’avvio all’apertura». Il distaccamento allo stato funzionerà in maniera mista stagionale, ma l’auspicio del primo cittadino è che «a breve si potrà cercare di rivedere il progetto, nel tentativo di farlo diventare a tutti gli effetti un distaccamento permanente».

San Giovanni in Fiore – Firmata l’ordinanza che sancisce la revoca della ZTL.

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Dal 23 agosto 2010, la ZTL istituita da qualche settimana, nella centralissima Via Roma,  pare sia stata definitivamente revocata. Ci si poteva aspettare delle modifiche, ma non una soppressione totale della ZTL nel cuore della città.  Non si vuole polemizzare con l’Amministrazione Comunale, ma si vorrebbero conoscere in modo civile e trasparente le motivazione che hanno portato a tale decisione, se la volontà di cancellare la ZTL è stata quella di anteporre le ragioni economiche a quelle della salute, e se agli interessi di molti cittadini si sono anteposti gli interessi di pochi. Se cosi fosse, rischierebbe di suonare come una  beffa per quei cittadini e quelle associazioni che hanno diligentemente provveduto a raccogliere centinaia di firme per istituirla. Si chiede conto e ragione in termini politici ed amministrativi al Sindaco e all’Assessore competente di una decisione cosi drastica, e forse anche dannosa.

Detto questo da oggi in poi ci si attende  da parte di tutti ( Sindaco, amministratori, partiti, associazioni di categoria, ecc.) un piano del traffico decente per la nostra cittadina, e a tale proposito, se può essere utile, il Blog “SGF IN PIAZZA” vuole lanciare una proposta seria e fattibile:

perché, in modo tale che nessuno possa più lamentarsi e vedere i propri diritti  e interessi lesi, non istituire più ZTL a macchia di leopardo, magari in  tre o quattro strade cittadine (per esempio  oltre che su Via Roma, anche su Via XXV Aprile, Piazza Abate Gioacchino e Via Vallone, Via San Francesco d’Assisi, ecc.) in modo alternato e con orari distribuiti nei vari giorni della settimana con una certa rotazione? Forse cosi facendo si rivaluterebbero diversi quartieri, storici e non , ormai morti sotto ogni aspetto, commerciale, artigianale, sociale, culturale ecc., e forse i cittadini tutti avrebbero anche enorme piacere a riscoprire le nostre antiche strade passeggiandoci sopra e non transitandoci solo con l’auto.

Infine, in queste zone e in questi quartieri, perché non  concedere lo sconto sulle tasse e sui balzelli comunali per l’apertura di nuovi esercizi commerciali e botteghe varie?  E perché non stipulare anche delle convenzioni tra l’Amministrazione Comunale e  le banche (numerose sulla nostra piazza per raccogliere solo fondi e portarli altrove) per  l’accesso e l’agevolazione al credito,  stimolando  e incentivando cosi l’economia e la crescita della nostra  San Giovanni in Fiore?

Cosa aspettiamo?

SGF – Festa al TimpOne 28 agosto 2010. A gentile richiesta il Blog “SGF IN PIAZZA” riceve e pubblica.

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Timpone

Festa al TimpOne 28 agosto 2010

Qui di seguito il programma di sabato 28 agosto

dalle 16.30 alle 18.30 giochi popolari a cura dell’ass Social Work

alle 18.00 presentazione del primo murales tratto dal Libro delle Figure di Gioacchino da Fiore,

alla presenza del presidente del centro studi gioacchimiti, saranno presenti le alte cariche istituzionali del paese.

A seguire concerto di musica popolare con il gruppo “Cantamu e Cuntamu” da Santa Severina.

All’interno del concerto, Salvatore Audia e Barbara Marrella reciteranno poesie di Pasquale Spina e Giuseppe Oliverio.

L’evento si terrà nel quartiere TimpOne, si consiglia se possibile di raggiungere il centro storico a piedi, chi viene con la macchina, può utilizzare i parcheggi sulla destra alla discesa della scuola

f.lli Bandiera, all’interno della scuola stessa, nello spiazzo dell’asilo Bellini, su via Verdi.

cordiali saluti
Alfredo Federico

Esposto contro l’uso errato del termine “anfiteatro” da parte di diversi enti locali ed associazioni varie nella Regione Calabria.

 

Al Presidente della Regione Calabria

Dott. Giuseppe Scopelliti

 

All’Assessore alla Cultura della Regione Calabria

Prof. Mario Caligiuri

 

 e, per conoscenza

All’Accademia Nazionale dei Lincei

 

All’Accademia della Crusca

 

Al Sindaco del Comune di San Giovanni in Fiore CS

Dott. Antonio Barile

 

All’Assessore alla Cultura del Comune di San Giovanni in Fiore Cs

Dott. Giovanni Iaquinta

 

Oggetto: esposto contro l’uso errato del termine “anfiteatro” da parte di diversi enti locali ed associazioni varie nella Regione Calabria.

Il presente esposto al fine di porre all’attenzione del Suo Ufficio la cattiva ed errata consuetudine di adoperare il termine “anfiteatro” al posto del termine teatro, per indicare luoghi di svolgimento di eventi culturali e di spettacolo riconducibili esclusivamente alla struttura del teatro creata in epoca classica dagli antichi greci.

Tale struttura si contrappone, infatti, come Lei ben sa, all’anfiteatro (vedansi Colosseo e Arena di Verona), creato dai romani, come struttura adibita, nell’antica Roma, a giochi vari, come lotte di gladiatori, corse di cavalli o cani, battaglie navali, che gli imperatori romani proponevano al popolo e che aveva una forma circolare, diversa, chiaramente, da quella del teatro greco (vedansi Teatro di Taormina e di Siracusa) di forma semicircolare, con la scena disposta di fronte a cui si ispirano gran parte dei teatri presenti oggi in Regione per la rappresentazione di spettacoli vari.

Il presente esposto si rende necessario anche  perché ormai su tutti gli strumenti di divulgazione di eventi di cultura e di spettacolo, si abusa del termine “anfiteatro” nonostante gli stessi vengano celebrati in strutture assimilabili alla forma del teatro greco.

Nella culla della cultura classica, già notoriamente denominata Magna Grecia, tale errore di terminologia non può essere assolutamente tollerato, né tanto meno ignorato al fine di rendere giustizia alla cultura classica che ci è stata tramandata nei secoli nonché riportare nel giusto alveo la vera accezione dei termini.

Confidando in suo tempestivo e fattivo intervento presso gli organi pubblici competenti, prima che il caso assurga a fama nazionale, Le invio i più cordiali saluti.

Pietro Giovanni Spadafora

Blog “SAN GIOVANNI IN FIORE IN PIAZZA”

 

Alcune considerazioni sugli “EVENTI SILANI” sangiovannesi.

    

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        Anfiteatro                         Teatro                                 

Ieri sera ho assistito (in parte) allo spettacolo “Mia Martini. Una donna. Una vita.” con la regia di Lindo Nudo. Ora nulla togliere in sé e per sé all’evento culturale come fattore di sviluppo locale, ma alcune considerazioni di ordine tecnico e amministrativo mi sia consentito di farle: l’ audio era pessimo, la scenografia anche, per non parlare di tutte quelle erbacce che circondavano e il cosiddetto  teatro  dell’abbazia, e i gradini dello stesso, con una incuria evidente e sporcizia un po’ dappertutto. Per non parlare delle difficoltà di una persona disabile sia sotto l’aspetto delle barriere  architettoniche che dei servizi: bagni, gradini ecc… Spero che per i prossimi eventi si prendano provvedimenti.

Poi, senza voler assumere alcun atteggiamento da insegnante, o come si dice da professore, vorrei fare alcune precisazioni circa l’abuso e  l’uso, parlato e scritto, dei termini anfiteatro e teatro.

A San Giovanni in Fiore non esistono anfiteatri. L’anfiteatro è un edificio di forma ellittica o circolare (una specie di “doppio teatro”, più o meno della forma di un attuale stadio sportivo), adibito a giochi vari, come lotte di gladiatori, corse di cavalli o cani, battaglie navali, come nell’ antica Roma. A differenza del teatro, i sedili sono disposti intorno all’area intera di spettacolo. Il teatro, possiamo dire, che è la metà dell’anfiteatro, con la scena disposta di fronte.

Sono anfiteatri Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio o semplicemente come Amphitheatrum, è il più famoso anfiteatro romano. O anche l’Arena di Verona altro famoso anfiteatro romano.

Sono teatri  il Teatro di Siracusa, o quello di Taormina in Sicilia, o anche quello di Marcello, altro teatro di Roma antica.

A San Giovanni in Fiore abbiamo due teatri, se cosi si possono chiamare, e cioè: quello vicino alla Scuola Florens, ruvido, grezzo, sporco e mai completato, e quello vicino alla nostra Abbazia di cui ho descritto poco prima.

anfi- , amfi-,  primo elemento di composti di origine greca o di formazione moderna, dal gr. amphí; vale ‘intorno, da entrambe le parti, doppio’ ( anfiteatro, anfibio) e sim.

San Giovanni in Fiore – Premiato S.E. Cardinale Tarcisio Bertone Segretario di Stato Vaticano.

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Heritage Calabria

Ieri sera, a San Giovanni in Fiore, 18 agosto 2010, in una cornice di spiritualità, alla presenza delle massime autorità civili e religiose, cittadine  e regionali calabresi, il Segretario di Stato Vaticano S.E. Cardinale Tarcisio Bertone, ha varcato, per la prima volta, la soglia di una gremita e festosa Abbazia Florense, l’Arcicenobio di Gioacchino da Fiore, per ricevere l’ambito Award “The Man of the Year”, Uomo dell’anno, per il suo esempio di Santità dato alle nuove generazioni, da parte di Heritage Calabria (Associazione degli emigrati calabresi) e del suo Presidente Internazionale Comm. Dott. François Xavier Nicoletti.

L’Alto Prelato, dal canto suo, nel discorso di ringraziamento, portando direttamente a tutta la cittadinanza sangiovannese e calabrese il saluto del Papa, Sua Santità Benedetto XVI, ha definito il Presidente François Xavier Nicoletti, un vero “Padre della Chiesa” per il suo elevato discorso spirituale e la sua straordinaria accoglienza.

Poi il Cardinale Bertone nel suo messaggio alla cittadinanza ha sottolineato l’importanza della preghiera, dell’unità tra i popoli e della vera moralità sociale per lo sviluppo e il benessere dei cittadini tutti.

Infine, il Camerlengo di Santa Romana Chiesa ha sottolineato e ringraziato tutti i calabresi nel mondo per il loro spirito religioso e per il loro straordinario lavoro che mettono a disposizione di tutte le nazioni in cui sono emigrati.

Grazie a Heritage Calabria e al suo straordinario Presidente François  Xavier  Nicoletti, un Grande Evento per una Grande San Giovanni in Fiore.

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E’ ufficiale! Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, a San Giovanni in Fiore.

 

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Heritage Calabria

E’ ufficiale! Il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, il prossimo 18 agosto sarà a San Giovanni in Fiore per ricevere il premio “The Man of the Year”, l’ uomo dell’anno, da parte dell’Associazione “Heritage Calabria”.

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CARDINALE TARCISIO BERTONE

SEGRETARIO DI STATO VATICANO

 

18 agosto 2010

San Giovanni in Fiore

Ore 18:30  ABBAZIA FLORENSE

 

AWARDS”

“ The Man of the Year” 

 

SGF – Denunciati due sangiovannesi appartenenti a un’associazione culturale.

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Due sangiovannesi, rappresentanti di un’associazione di promozione culturale, sono stati denunciati per avere occupato e gestito abusivamente, senza alcuna autorizzazione né concessione, un’area di pic-nic del patrimonio forestale dello Stato in una rinomata località montana nei pressi di Camigliatello Silano, fitta di pini silani altissimi e gestita dall’A.FO.R.

I due membri dell’associazione culturale facevano pagare ai turisti dagli otto ai dieci euro per tavolo. La guardia di Finanza dopo una serie di accertamenti ha sequestrato alcune centinaia di euro per illecito provento e ha intimato ai due di liberare l’area pic-nic per restituirla all’uso della collettività e dei turisti.

 

Sicurezza edifici scolastici. Anche a SGF in arrivo fondi per l’adeguamento antisismico.

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San Giovanni in Fiore è rientrato a far parte, insieme ad altri 11 comuni calabresi, del piano degli interventi di adeguamento strutturale ed antisismico da ammettere a finanziamento sui fondi assegnati alla Regione Calabria. I piani di interventi, per complessivi circa 3.000.000 di euro, consentiranno di mettere in sicurezza scuole ubicate in dodici comuni.  Il piano è stato approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Gentile. La selezione degli interventi è stata effettuata con avviso pubblico, emesso dal Dipartimento Regionale ai Lavori Pubblici lo scorso 31 maggio 2010, in esito al quale sono state presentate oltre 140 istanze dai Comuni e dalle Province calabresi. L’istanza per ottenere il finanziamento per gli interventi di adeguamento strutturale e sismico degli edifici scolastici era stata avanzata il 12 giugno scorso. Così in meno di due mesi è arrivata la lettera a firma dell’assessore Gentile sulla concessione del finanziamento.  I sindaci dei comuni interessati hanno detto che questo esecutivo regionale dimostra la massima operatività che ci vuole in questo momento per questa terra. In meno di due mesi è arrivato il finanziamento.