Una San Giovanni in Fiore gelida rende omaggio ai suoi cinque ragazzi.

Immagine1.pngUn cielo plumbeo, freddo, con una pioggerellina fitta, come se anch’ esso si fosse messo a piangere. Le bare, coperte di fiori, erano allineate davanti all’altare dell’Abbazia dell’Abate Gioacchino con sopra i poster con i volti dei giovani. Lo strazio dei familiari si è concretizzato con le mamme dei ragazzi accasciate a terra, abbracciate a quelle bare bagnate dalle loro copiosissime lacrime. All’uscita dell’Abbazia la bara bianca di Emanuela Palmeri, appena 15 anni, la più piccola del gruppo, e le quattro degli altri ragazzi, i fratelli Robert e Frank Laurenzano, di 20 e 22 anni, Domenico Noce 20 anni, Samuel Crivaro 21 anni, sono state accompagnate da un lunghissimo applauso nonché dal lancio di petali di fiori,  palloncini bianchi insieme ad alcune colombe liberate in cielo e da cinque forti botti, uno per ciascuno di loro. Tutta San Giovanni in Fiore ha partecipato alle esequie dei giovani. L’Abbazia non è riuscita a contenere tutte le migliaia di persone ed esse si sono sistemate negli spazi adiacenti per assistere alla funzione dai maxschermi allestiti per l’evento. Il nostro paese era deserto, spettrale, gelido, sbalordito, stretto interamente alle famiglie dei giovani. Questa mattina si presentava così la nostra San Giovanni in Fiore. Tutti i negozi avevano abbassato le saracinesche in segno di lutto ed in giro non si vedeva anima viva. Non molto lontano dall’Abbazia si percepivano le grida e i pianti strazianti dei genitori, degli amici, dei giovani e dei tantissimi convenuti a dare l’ultimo saluto ai nostri ragazzi,  grida e pianti che rompevano in ogni istante il silenzio surreale della fiaccolata della sera precedente.

PGS

Una San Giovanni in Fiore gelida rende omaggio ai suoi cinque ragazzi.ultima modifica: 2011-12-28T17:54:30+01:00da pietrogiovanni1
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