San Giov. in Fiore – PALASPORT

536204841.jpgFiniscono con un nulla di fatto i tentativi del Comitato sgf riguardo agli appuntamenti per una discussione pubblica sulla questione del Palasport. In 15 giorni due rinvii senza alcuna spiegazione né motivi seri.

Non si può pendere dalle labbra di chi è disponibile e di chi non lo è, ad un confronto serio sul Palasport.

Credo che sia giunto il momento, a prescindere dal dibattito pubblico, anche per il Comitato sgf e tutte le associazioni che lo compongono, di attivarsi in modo concreto: allestire banchetti per la raccolta firme della petizione che il Meetup M5S ha già iniziato e sta continuando. Poi mettere tutte le firme insieme e mandare la petizione alle istituzioni preposte all’apertura del Palasport per la nostra comunità. Allora si vedrà chi è disponibile o no affinché i cittadini usufruiscano del loro Palasport.

Non si può elemosinare una discussione o un confronto su una questione che riguarda tutta la comunità!

Siamo sicuri che un dibattito pubblico consegnerà il Palasport alla comunità sangiovannese?

Bisogna agire in modo concreto!

Si è già perso molto tempo!

Dobbiamo essere noi cittadini a volere il Palasport e non gli altri!

Meetup M5S SGF

Politica – Per dare realmente una svolta a questa nostra Italia e soprattutto a questa nostra Calabria!

logo_movimento.gifPer cambiare realmente questo stato di cose, per avere più onestà, più trasparenza, più legalità, più meritocrazia e più opportunità per i giovani, in questa nostra Italia e soprattutto in questa nostra Calabria, il MoVimento 5 Stelle è l’unico ad avere un programma serio:

– Abolizione delle province – Abolizione dei rimborsi elettorali –  Abolizione dei finanziamenti ai giornali – Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti – Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico – Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica – Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo – Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato – Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali – Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato) – Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati – Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come già avviene per Camera e Senato – Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action – Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum – Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare – Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria – Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini.

C’è bisogno di fare una bella pulizia!

Meetup M5S SGF

http://www.meetup.com/MOVIMENTO-5-STELLE-SAN-GIOVANNI-IN-FIORE/

Programma M5S

http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf

Politica – SCANDALI, SCANDALI e ancora SCANDALI!

untitled.pngChe dire?

VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA?

Non basta più!

Ancora nessun taglio allo stipendio dei parlamentari, a quello dei consiglieri regionali e provinciali!

Al numero dei mandati in Parlamento!

Ai finanziamenti pubblici ai partiti!

Ai finanziamenti pubblici ai giornali!

Nessuna abolizione delle province (enti inutili, ma utili a distribuire poltrone e privilegi)!

Nessuna riforma della legge elettorale “Porcellum”!

Nessun taglio a privilegi e prebende!

Altissima la pressione fiscale!

Tantissime tasse ai cittadini!

Altissima la disoccupazione giovanile!

Morte dello stato sociale!

E per chi ha un lavoro?  Morirci fino a 70 anni!

Cosa si vuole di più dalla vita?

Grande Governo!

Governo e ministri zitti sullo scandalo della Casta in Lazio: paura di irritare i partiti che lo sostengono?…

Grandi partiti politici!

Grande classe politica!

Ho dimenticato qualcosa?

PGS

San Giovanni in Fiore – Più controllo in città!

Immagine3.pngAdesso anche qui nel nostro paese aumenta la paura tra commercianti e cittadini sul fronte sicurezza.

Dopo il gravissimo episodio nei confronti del nostro concittadino, giovane imprenditore, non si può più fare finta di nulla! Non si può più dire, “tanto è successo”, e poi va tutto nel dimenticatoio. Per carità, nessun allarmismo inutile, né alcuna caccia alle streghe, né alcuna ricerca di un qualche colpevole! Auspichiamo solo che gli autori dell’ultimo vile e ignobile fatto, vengano assicurati alla giustizia! Ma come Meetup M5S vogliamo lanciare l’allarme e invitare tutte le istituzioni (anch’esse, tante volte, colpite in modo ignobile) preposte alla sicurezza e alla tutela dei cittadini tutti, a frenare l’escalation degli episodi criminosi. Vanno bene la solidarietà e il diritto di cronaca, ma non ci possiamo più soffermare solo su questo. Prevenire è meglio che curare! Bisogna che la politica in primis, e poi tutti gli altri organismi locali e non, preposti alla sicurezza, si attivino in modo concreto.

Ѐ più che normale che atti ed episodi di questo tipo generino paura e al tempo stesso un senso di solitudine crescente ( come se non bastasse la crisi) tra tutte le categorie del commercio, nessuna esclusa, più esposte rispetto ad altre e quindi più facilmente vittime dei ladri o di rapinatori seriali, ma ciò si verifica anche tra tutti i cittadini, anziani, bambini, istituzioni stesse, donne e giovani, i quali, andrebbero tutelati come si deve. La percezione della sicurezza, anche qui a San Giovanni in Fiore, si sta abbassando, come del resto manca, visti i gravissimi episodi passati e recenti, una risposta adeguata e ferma di fronte al crimine.

La sicurezza dei cittadini va anche tutelata con un’intensificazione del pattugliamento e dell’azione di monitoraggio dell’intero territorio comunale. Indispensabile, adesso, è aumentare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio medesimo e tra la gente. In che modo, poi, questo sia possibile, non spetta a noi definirlo, semmai spetta alle istituzioni preposte alla tutela della sicurezza dei cittadini.

Il Meetup M5S di San Giovanni in Fiore chiede, oggi, risposte immediate e concrete, senza rimandare la soluzione del problema. Sarà pertanto imprescindibile non abbassare la guardia e accentuare ogni tipo di azione volta alla prevenzione e alla repressione del crimine.

I contribuenti sangiovannesi tutti, cittadini, famiglie, commercianti, imprenditori, anziani, donne e bambini, hanno il diritto di essere tutelati e pretendere maggiore sicurezza. Lo Stato e le istituzioni locali hanno, invece, il dovere di assicurarla.

Meetup M5S SGF

http://www.meetup.com/MOVIMENTO-5-STELLE-SAN-GIOVANNI-IN-FIORE/

San Giovanni in Fiore – Comune: la richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio Dott. Luigi Astorino è solo pura demagogia!

Luigi_Astorino.jpgA San Giovanni in Fiore le preoccupazioni dovrebbero essere  altre: la mancanza di lavoro, la scarsa cura dell’ambiente, il mancato decollo del turismo, lo scadente decoro urbano, la negazione di alcuni diritti ai cittadini, la vera illegalità, quindi la mancanza di sviluppo. Potrei fare un lungo elenco di tutte le questioni negative che attanagliano la nostra comunità da molti anni. La richiesta di dimissioni del Presidente del Consiglio del nostro Comune è un falso problema, serve solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini con lo scopo di far distogliere lo sguardo dalle vere tematiche di questo nostro paese. A mio parere non sussiste alcun conflitto di interessi nella posizione del Dott. Astorino.   Non mi pare che la posizione del Presidente del Consiglio costituisca una prova che siano state commesse delle scorrettezze, non mi pare che abbia, fino ad oggi, influenzato il risultato di una qualche  decisione,  per trarne un beneficio,  in seno alla Giunta Comunale o in seno allo stesso Consiglio Comunale. Non mi pare che siano stati posti in essere atti o fatti, da un qualche organo amministrativo ed esecutivo che abbiano potuto agevolare in qualche modo la persona del Presidente del Consiglio. Insomma nessun vantaggio ad personam!  Nessun conflitto di interessi!  Certo, se in un consiglio si dovesse votare o discutere di argomenti che avessero una qualche attinenza col suo lavoro, dovrebbe perlomeno uscire dall’aula.  

Il Dott. Astorino svolge, da anni, con abnegazione, un servizio lodevole per tutti quei bisognosi della casa di riposo. Un conto è utilizzare beni immobili pubblici senza alcun corrispettivo da parte di privati, anomalie che certamente vanno immediatamente corrette, altro è svolgere un lavoro che non può che fare onore al Presidente del Consiglio. E poi il lavoro non è una colpa!

Credo che i consiglieri di opposizione abbiano preso un abbaglio, forse dettato dalla bramosia, di qualcuno, nel voler sostituire il Presidente  Astorino, o forse nel volere strumentalizzare il tutto per far dimenticare i veri problemi della città, che l’opposizione stenta a fare emergere, per non affrontarli in modo libero e trasparente.

Se fossi in lui non mi dimetterei da alcun incarico!

Se fossi l’opposizione, più che presentare mozioni demagogiche e strumentali su presunti conflitti di interessi, farei pressione per affrontare le questioni dell’Abbazia e del Palasport, insieme a tanti altri problemi reali che mettono in ginocchio la nostra città, in modo serio e concreto!

PGS

San Giovanni in Fiore – Legalità e diritti negati.

1920109299a.jpgIl nostro paese è fermo e bloccato ai box, da anni!

A parte l’acqua e l’aria buone, come si suol dire, ma forse anche questi due elementi, oggi, non sono più genuini, non c’è granché qui a San Giovani in Fiore.

Avremmo un paio di strutture: una antica, trascurata e umiliata da un’evidente illegalità, come ci ricordano le recenti vicende, e l’altra moderna, oggetto di lucro e speculazioni politico-elettoralistiche varie.

Abbazia Florense e Palasport, due strutture importanti per la nostra comunità, ma per le quali nulla si è fatto e,  pare, nulla si stia facendo. L’Abbazia Florense, monumento simbolo della nostra città, anziché essere rilanciato, salta alle cronache locali, regionali e parlamentari solo per delle irregolarità. Il Palasport, anziché essere consegnato alla comunità per poterne usufruire, si ricorda per l’ennesima volta che sono passati due anni e mezzo dal suo completamento, diventa oggetto di contesa politica e di consenso elettorale, nonché spreco di ulteriore denaro pubblico. Basterebbe un minuto e un po’ di buon senso per risolvere alcune questioni, anziché rinviare sempre il tutto e continuamente. Qualcuno potrebbe obiettare che c’è la giustizia di mezzo. Ѐ vero! Ma non sempre è necessario che siano i giudici a redimere determinate questioni e conflitti. Esistono anche la correttezza, la diplomazia, l’onestà e la politica vera, finalizzate al bene comune.

Sembra un paese sull’orlo di una crisi di nervi, il nostro. Un paese che,  più che avvertire, “vive”, quotidianamente, una decadenza politica che tradotta in parole povere significa precarietà, incertezza, poco rispetto dell’ambiente, conflitti di interesse, immobilità, illegalità, aumento della “conflittualità interpersonale”, assuefazione alla paura, all’indolenza, alla sciatteria.  La disponibilità delle nostre istituzioni religiose, parlamentari, regionali, provinciali ecc., nei confronti della collettività è latitante, anzi, per certi versi, sembra che sia  all’anno zero.

Le istituzioni locali e non, recuperino il significato di cultura e scienza delle cose pubbliche. Oggi più che mai, per la società civile, le istituzioni tutte, devono essere un vero punto di riferimento e non dei privilegi lontano dagli interessi reali della collettività.

Ѐ arrivata l’ora di superare le vecchie logiche del “do ut des” e di recuperare il rapporto con i cittadini.

Ѐ indispensabile che le istituzioni, e soprattutto la politica, diventino anche etica. Politica ed etica sono infatti due dimensioni assolutamente interconnesse e inscindibili se si vuole garantire una convivenza realmente civile e responsabile. Una politica senza etica diviene gestione del potere e autoritarismo. Ѐ vitale per il futuro del nostro paese che si recuperi un sano ed autentico senso di rispetto delle regole, oltre che un concetto di impegno politico finalizzato all’affermazione della cosa pubblica, dei progetti e degli interessi collettivi. Soltanto così le azioni potranno orientarsi in maniera concreta verso un obiettivo prioritario: migliorare la vivibilità del nostro territorio.

I problemi del Palasport e dell’Abbazia devono essere affrontati in maniera risolutiva, subito, con consapevolezza e determinazione. Ma affinché possano raggiungersi risultati forti, dobbiamo contribuire tutti, e soprattutto i politici, a maturare una coscienza civica, che imponga un nuovo modo di agire basato sul rispetto della persona, dei cittadini e della cosa pubblica.

Solo da questa convinzione si può davvero ripartire, con umiltà e senso di responsabilità, per la rinascita della politica e il riscatto della nostra San Giovanni in Fiore!

PGS

Politica – Alle prossime elezioni si spegnerà del tutto la credibilità dei partiti.

finimax.jpgDi Massimo Fini

I partiti che si accapigliano sulla riforma elettorale, sulla Rai, sulla giustizia, sulle tasse, sul rigore, per accaparrarsi ancora qualche fettina di potere e nell’illusione di conquistare consenso, assomigliano molto ai polli di Renzo che si beccavano l’un l’altro senza rendersi conto che sarebbero presto finiti sullo spiedo dell’Azzeccagarbugli. Se non proprio allo spiedo i partiti rischiano di finire sulla padella dell’irrilevanza. È infatti molto probabile che alle prossime elezioni, si tengano in autunno o nel 2013, le astensioni e i voti dati a Grillo riducano il parterre degli elettori ai minimi termini. Certo il Pd, il Pdl e gli altri potranno ancora ottenere, dal punto di vista puramente matematico, percentuali di una certa consistenza, ma su un numero di elettori più che dimezzato. E se dal calcolo si detraessero gli uomini degli apparati, gli adepti e tutti coloro che sono legati alla classe politica per ragioni clientelari, si vedrebbe che il voto liberamente dato, quello che esprime un vero consenso, riguarda ormai una percentuale infima e che la credibilità dei partiti è ridotta a un lumicino cimiteriale, sul punto di spegnersi del tutto. Ed è quanto i partiti si meritano; dopo trent’anni di grassazioni, di latrocinii, di spudorato clientelismo, di lottizzazioni, di abusi, di soprusi, di prepotenze, di disinteresse per il bene pubblico e anche della totale mancanza di quella capacità di previsione che dovrebbe essere, forse, il compito principale di una classe dirigente. Prendiamo, ad esempio, il drammatico problema delle pensioni. A metà degli anni ’80, non ci voleva un indovino per sapere quale sarebbe stata la composizione per età della popolazione italiana del Duemila. Bastavano le statistiche demografiche. È da allora che si sarebbe dovuto metter mano alla questione invece di sperperare denaro, per ragioni clientelari, nelle pensioni baby, nelle pensioni d’oro, nelle pensioni di anzianità fasulle, nelle pensioni di invalidità false.

Per trent’anni la classe politica non solo si è rifiutata di autocorreggersi, ma ha impedito in tutti i modi qualsiasi cambiamento dello «statu quo». Un esempio emblematico viene dalle inchieste di Mani Pulite. Un’occasione unica per una correzione del sistema, per un giro di boa. Invece bastarono pochissimi anni alla classe politica, con la complicità di quasi tutti gli intellettuali, per trasformare i ladri di regime in vittime e i magistrati nei veri colpevoli. Ancora oggi Piero Ostellino scrive sul Corriere della Sera (30/1) che la «ragion di stato» deve prevalere sull’etica e il diritto (quale «ragion di stato» legittimi i furti alla collettività è davvero difficile da capire). Così si è continuato come prima, peggio di prima perché da metà degli anni ’90 si è aggiunta una devastante campagna, di matrice berlusconiana, di delegittimazione della magistratura italiana che, insieme ad altri fattori, ci ha impedito di arginare la frana che ci sta rovinando addosso. Sono trent’anni che noi cittadini veniamo trattati come sudditi, privi di capacità politica che non sia quella di andare ogni cinque anni a legittimare, col voto, i padroni di turno. E dai e ridai ci siamo stufati. Non ci crediamo più. Non alla politica, come surrettiziamente ci si vuol far credere, ma ai partiti, che è cosa diversa. E la crisi economica ha contribuito a incrementare questo discredito, questo disprezzo nei confronti di coloro che dovrebbero essere i nostri rappresentanti. E io penso seriamente che le prossime elezioni segneranno la fine della democrazia rappresentativa, almeno così come l’abbiamo conosciuta e, purtroppo, subita.

San Giov. in Fiore – A Salvatore, l’uomo con la valigia di cartone che sperava in un sud migliore.

558695_4309705382120_648592867_n.jpgDi Francesco Foglia

Deputy Director de “Il Quindicinale” – Periodico Silano

 

Portava dietro la sua valigia di cartone, Salvatore. Simbolo dell’emigrazione del sud. Pesante come il distacco dalla terra natìa. Quella valigia era piena di ricordi, di speranze, di sogni. Ingombrante come un’eredità da non voler lasciare ai propri figli, al proprio futuro. Salvatore ha lottato per un sud migliore, per un città migliore. Lo ha fatto sempre scendendo in piazza, tra la gente e per la gente. Per i diritti e i servizi che ogni giorno ci vengono negati, giù al sud. Un uomo semplice, che credeva ancora in una nuova politica, che molto spesso lo ha deluso e ha cercato di fargli gettare la spugna. Leggeva sempre il giornale su cui scrivo e partecipava sempre ai dibattiti, ai convegni, alle iniziative. Ripeto: scendeva fisicamente in piazza. Era un cittadino da imitare, Salvatore. Ci lascia la sua valigia di cartone, affinché possa diventare un pezzo da museo e non l’unica alternativa, qui al sud.

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