Ai cittadini con la C maiuscola!

Questi partiti, loro adepti e seguaci vari, vecchi e nuovi, attaccano quotidianamente il M5S.

Ѐ ovvio che lo fanno per paura!

Ma veramente il M5S è il male di questa nostra massacrata Italia? Cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe governato? Cosa avrebbe guastato?

Il M5S non è un partito! Il M5S è la società civile! Il M5S sono i cittadini che non hanno un lavoro! Il M5S sono i pensionati e le famiglie che non ce la fanno più! Il M5S sono i giovani disoccupati e precari! Il M5S è la sanità pubblica, la scuola pubblica e l’ambiente sano! Il M5S sono coloro che sono contro i privilegi di pochi e contro coloro che hanno portato l’Italia allo sfascio! Il M5S sono coloro che sono contro questi partiti di corrotti e di lestofanti che hanno sempre e comunque pensato al proprio tornaconto a discapito dei cittadini!

Di fronte ad un linguaggio politico che è un artificio per far sembrare vere le menzogne, il pupazzo BOMBA, che oggi guida il Governo, sostenuto da questi partiti, ormai non più credibili, non può essere credibile! Come può essere credibile (vi ricordate una riforma al mese?) se poi in circa un mese e mezzo non è successo niente? Come può essere credibile se promette 85 euro in busta paga a tutti i dipendenti e poi sa che non ci sono le coperture prendendo in giro la gente? Come può essere credibile se dice di vendere 100 auto blu e poi ne acquista altre 210 nuove? Come può essere credibile se fa una finta abolizione delle province con un conseguente ulteriore aumento dei costi della politica, degli incarichi e dei privilegi?

Come può essere credibile se dice che vuole governare con un ampio consenso e poi con una becera manovra di palazzo rovescia un suo compagno di partito che guidava un governo con il beneplacito di un Presidente della Repubblica che non  garantisce più le istituzioni né la democrazia?

Ѐ questo il punto! Il resto sono chiacchiere da Bar!

Di fronte allo sfascio locale, comunale, provinciale, oggi regionale, nazionale ed, oggi, anche europeo, a cui questi partiti, con i loro vecchi e nuovi seguaci di ogni genere, ci hanno portato, il M5S è l’alternativa!

Si, proprio così! È l’alternativa!

Oggi si tratta di  ritornare ad essere cittadini con la C maiuscola, o rimanere sudditi di questi partiti e di questa Europa!

Qui di seguito i 7 punti programmatici del M5S per una nuova Europa, un’Europa nel senso di comunità e non un’Europa di privilegiati!

Un’Europa di cittadini con la C maiuscola e non di sudditi!

I sette punti:

1. Referendum per la permanenza nell’euro.

2. Abolizione del Fiscal Compact.

3. Adozione degli Eurobond.

4. Alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica comune.

5. Investimenti in innovazione e nuove attività produttive esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio.

6. Finanziamenti per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni.

7. Abolizione del pareggio di bilancio.

Meetup M5S SGF 

M5S SGF simbolo

Il prossimo futuro di San Giovanni in Fiore.

Governare una città come San Giovanni in Fiore, con così tanti milioni di euro di debiti (miliardi di lire) non solo sembra sia diventato impossibile, ma, forse, anche inutile!

Caro cittadino sangiovannese onesto, persona responsabile e corretta, sia intellettualmente che eticamente, diciamocela tutta, se ti si chiedesse di impegnarti in politica e di assumere un incarico amministrativo in questo momento storico e particolare della nostra comunità,  che si sta vivendo, in fondo al cuore, con sommo dispiacere, la risposta che potresti dare potrebbe essere la seguente:

“No grazie, ho altro da fare! E poi, impegnarsi per che cosa? Per il nulla? O per litigare dalla mattina alla sera con i propri compagni di partito, con gli amministratori, con i sindacati, con i dirigenti, con i cittadini, con la stampa, con chi cerca solo polemiche o provocazioni?”

Ormai, dopo tanti anni di politica marcia, si è venuto a creare un clima generale e complessivo che non invoglia tanto, che è quasi senza speranza!

Le persone di buon senso, equilibrate, che sono rispettose della propria immagine sociale e culturale, che svolgono con rigore e dovere etico la propria attività, perché mai dovrebbero fare politica? Per quale missione? Per quale passione? Forse per amministrare debiti contratti da altri? O forse per avere il potere? Potere su “chi” e su “che cosa”, quando forse non avrebbero neanche il potere di decidere di comprare un rotolo di carta igienica, non avendo nemmeno la disponibilità di un centesimo di euro nel capitolo di spesa dell’ente locale che amministrano?

C’è un colpevole? Sì, no? Di sicuro c’è stata una politica marcia, del deterioramento, dell’arraffare e delle ruberie varie, con il solo scopo di arricchirsi a discapito di un’intera comunità!

Così come stanno le cose, penso che, oggi, governare una comunità come la nostra sia un’ impresa non solo difficile, ma anche, come ho già detto, forse inutile! Inutile perché quel che si farà, sarà sempre inadeguato, inutile perché alla “logica della ragione”, della politica con la P maiuscola, s’impone sempre la “logica delle ragioni”, quasi sempre viziate dal bisogno ideologico di creare consenso elettorale attorno a sé stessi, o ad altri referenti superiori.

In un contesto sociale e politico come quello sangiovannese, nel quale tutto pare sia artefatto e in cui certi personaggi politici e non, assumono anche il ruolo di “mestolo”, che ora attizzano scontri ora tentano di far da pacieri, ora insinuano, ora nascondono, perché mai una persona che tiene al suo buon nome dovrebbe dunque entrare nella mischia? Per diventare un eroe, un martire, o per diventare un’ulteriore vittima sacrificale sull’altare delle contestazioni, o addirittura per cadere in qualche tranello giudiziario?

Chi leggerà questo post, forse coglierà in questa mia riflessione paura o viltà … né l’una né l’altra! Sicuramente tanta amarezza, tanta tristezza, tanta rabbia. Ma anche tanta speranza, e come ho già scritto qualche giorno fa, anche dalle macerie e dalle ceneri si può risorgere.

Questi miei stati d’animo non sono altro che legati alla realtà delle cose, ai fatti che quotidianamente in questa nostra realtà ci travolgono e ci travolgeranno. In primis la prospettiva, non senza le dovute lacrime e sangue, di un periodo di commissariamento, speriamo con persone oneste,  necessario, congruo e sufficiente, con l’augurio di consegnare alla comunità un ente risanato sotto diversi aspetti.

La speranza: i cittadini onesti, soprattutto i nostri giovani, le nostre donne, chi quotidianamente porta avanti, in tutte le difficoltà, la propria famiglia. Chi lotta contro i soprusi e le ingiustizie sociali. Chi intende la passione politica come servizio verso i cittadini, verso la comunità sangiovannese. Ma in un clima diverso, senza i vecchi parrucconi, senza i politicanti, senza i capi-bastone, vassalli, valvassori e valvassini. Quindi la società civile, dovrebbe testimoniare la sua capacità di “esserci” e di “fare” senza i difetti del vecchio sistema e della vecchia, marcia politica.

PGS

Ecco dove la nuova casta di Renzi, agli ordini della Merkel, prenderà i soldi per il suo strano progetto!

Renzie ha assicurato alla Cancelliera Merkel che gli italiani saranno  pronti a morire per lei e la sua Germania. Infatti, speriamo di no, ecco alcune delle cose che accadranno agli italiani nei prossimi mesi:

meno polizia e quindi meno sicurezza per i cittadini;

meno dipendenti pubblici e quindi più disservizi per i cittadini;

meno turnover e meno assunzioni nel pubblico: per ogni dieci pensionati solo due assunti;

meno sistema pubblico e quindi meno welfare e meno assunzioni;

un anno in più  di lavoro per le donne prima della pensione;

meno ricambio generazionale e quindi meno occupati;

meno giovani a lavoro e quindi più anziani a lavoro finché non moriranno;

riduzioni retribuzioni e quindi più povertà;

meno servizi esternalizzati e quindi meno servizi ai cittadini;

meno trasporto ferroviario, ancora, e meno servizi di trasporto pubblico;

meno sanità, ancora, e meno salute per i cittadini;

forse, e dico forse, perché ancora da decidere, meno soldi a tantissimi pensionati dopo una vita di lavoro;

ma la cosa che più raggela, è che ci sarà meno illuminazione pubblica: cari cittadini, saremo anche al buio, come, oggi, lo è, tutta la Corea del Nord!

Assurdo!

La domanda sorge spontanea:

ma quand’è che si incomincia a RIDURRE il numero dei parlamentari, i loro stipendi e i loro privilegi, le spese con gli stipendi FARAONICI del personale impiegato a Montecitorio? Al Quirinale? Al Senato? Alle regioni? Alle province? Gli stipendi degli ambasciatori, dei generali, gli incarichi e le poltrone e gli enti inutili?  I loro vitalizi?  I doppi, tripli quadrupli ecc. ecc. incarichi? Quando si ridurranno i finanziamenti ai partiti e ai giornali pennivendoli? Alla Rai e a tutti i suoi inviati speciali nel mondo per raccontarci tutti la stessa notizia?

In bocca al lupo, cari cittadini!!!

PGS

Speriamo non si verifichi!

Renzi ci tassa i cellulari.

“In commissione telecomunicazioni abbiamo discusso della tanto contestata tassa di concessione governativa (TCG) sui telefoni cellulari. Se passerà questa norma “vergogna” gli italiani continueranno a pagare un’imposta annua di 62 euro per il solo fatto di possedere un cellulare e se sei un imprenditore l’imposta lievita a 155 euro. Alla faccia della promessa di riduzione delle tasse sbandierata dal nuovo Esecutivo. Il Governo Renzi e la sua maggioranza ha dato il parere favorevole a questa norma volta a condizionare la decisione della Suprema Corte di Cassazione in merito alla legittimità della tassa di concessione governativa sui telefoni cellulari. La norma interpretativa da noi contestata in commissione equipara il cellulare, anche se loro lo chiamano “apparecchiatura terminale per il servizio radiomobile terrestre di comunicazione” alle stazioni radioelettriche su cui si applica la tassa. Inoltre nella relazione non ci convincono le cifre dell’eventuale ammanco, infatti il Governo stima 8 miliardi mentre la sezione tributaria della Corte di Cassazione parla di 3 miliardi e mezzo. Questa tassa crea anche una differenza incomprensibile tra chi usa il cellulare con contratti post-pagati, che è soggetto al pagamento, mentre chi preferisce i contratti pre-pagati è esente, visto che gli utenti fanno uso del medesimo strumento, non capisco il motivo di questa differenza, non sarebbe meglio eliminarla a entrambi? Come peraltro il governo si era impegnato a fare approvando un ordine del giorno al Senato che prevedeva appunto l’abrogazione di questa contestata e tanto odiata tassa!”

M5S Camera

Solo i gonzi credono alla televendita di Renzi.

Ma guardatevi intorno, non è successo niente!

A parte la stampa e i media pennivendoli di regime che gonfiano le aspettative degli italiani, in realtà non vi è nessuna novità concreta. La disinformazione fa credere ai gonzi che i mille euro all’anno siano già in tasca dei dipendenti italiani. E poi? Per i lavoratori autonomi, pensionati e disoccupati? Nisba! Anzi, il televenditore vuole colpire tanti di quei pensionati che con sacrificio hanno lavorato una vita!

A sentire i tromboni dell’informazione pennivendola, tutto sembrerebbe già deciso, ratificato e irreversibile, ma in realtà non si è verificato nulla, niente! Perché non c’è nulla di concreto e poi non ci sono i fondi, i soldi. Oltre la televendita non c’è alcunché!

Soprattutto ai gonzi vorrei dire che non esiste alcun disegno di legge né un decreto legge per far ciò. E soprattutto non ci sono le coperture reali: quelli venduti da Renzi, più che realtà sono solo sogni. Sono solo delle boutades per racimolare qualche consenso per le prossime elezioni europee, se poi i conti non dovessero tornare non ci sarà alcun problema, perché si rimanderà tutto alla prossima televendita, mentre i gonzi abboccano come pesci.

D’altra parte c’è soltanto una relazione di Mr. Renzi approvata dal Consiglio dei Ministri. Ci sono soltanto slogan pubblicitari e promesse varie come al solito distribuiti dalla stampa pennivendola con volantini pubblicitari. Insomma cari gonzi, non è successo proprio nulla, ma proprio niente!

Senza coperture il cannone di Renzi non spara!

PGS

No allo smantellamento del tratto della linea ferroviaria San Giovanni in Fiore-Camigliatello.

Il Piano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e di trasporto ferroviario regionale calabrese prevede la soppressione della vecchia linea ferroviaria San Giovanni in Fiore-Camigliatello a discapito di un eventuale rilancio del settore turistico silano e, soprattutto, sangiovannese.

Noi del Meetup M5S SGF siamo nettamente contrari ad una eventuale decisione del genere.

Pertanto auspichiamo che tutte le forze sane, le associazioni ambientali, economiche, amministrative e istituzionali locali, facciano sentire la loro voce. Inutile fare demagogia se poi nei momenti clou non si difende il territorio.

Bene ed apprezzabile la denuncia del consigliere regionale Mimmo Talarico al Presidente e all’Assessore ai Trasporti della Regione Calabria. Ma non si può sperare solo in questo.  In molti, in questo nostro paese, si riempiono la bocca di ambiente, montagna, turismo, cultura, iniziative e progetti, ma poi non se ne fa mai niente. Chi di dovere, e in particolare il nostro Consesso Civico, tutto, intraprenda delle iniziative concrete per bloccare ancora scelte scellerate che non fanno altro che penalizzare ulteriormente il  nostro territorio!

Noi del Meetup M5S SGF riteniamo che un viaggio lungo la nostra linea ferroviaria possa  restituire a turisti e viaggiatori  un occhio in più, capace di leggere il territorio e la sua cultura, attività praticamente impossibile sulle linee ad alta velocità.

I binari dimenticati si immettono, si arrampicano, scendono, fiancheggiano, corrono, a volte, su antiche vie tracciate nei decenni, attraversano fiumi sospesi su ponti mirabili, ma più di tutto creano reti di relazioni in aree altrimenti isolate.

In conclusione, siamo convinti, che questa nostra rete ferroviaria inutilizzata rappresenti un patrimonio culturale e turistico, unico e tipico, e crediamo che, anziché sopprimerlo, sia arrivata l’ora di valorizzarlo e utilizzarlo. Siamo fortemente convinti che i tempi siano maturi per avviare un progetto  in cui, partendo da una seria ricognizione di tutta la tratta, si arrivi alle azioni di riuso, combinando con sinergia un insieme di diversi ambiti, trasformando, così, il tutto, in attivatori economici.

Meetup M5S SGF

M5S SGF simbolo

San Giovanni in Fiore distrutta dalla partitocrazia.

imagesCAUYYH8SAvevamo una buona comunità con buoni servizi, uffici e istituzioni. Avevamo una città in cui vivere abbastanza bene. Avevamo una comunità con ottimi commercianti, artigiani e professionisti. Eravamo una comunità.

Certo, i problemi non mancavano, ma c’era anche una ferrea volontà di risolverli, senza alcun dubbio, più a favore dei cittadini e del bene comune che solo a favore delle oligarchie dei partiti e dei loro adepti come si verifica adesso.

In questi ultimi  decenni il paese è stato distrutto. Distrutto da questi partiti e dai loro rappresentanti. E le macerie sono sotto gli occhi di tutti. Non è mai esistita una politica come “servizio civile”. Anzi!

Come in Italia, nelle regioni e nelle province, anche qui nel nostro paese, non sono mai esistiti politici che si sono davvero dedicati ai propri territori per il bene comune.

Questi partiti sono gli unici responsabili dello sfacelo della nostra comunità. Ci sono esponenti di partiti e loro adepti che vivono da trent’anni di stipendi e pensioni esagerati, alla faccia della meritocrazia, e ancora hanno il coraggio di proporsi come nuovi, come salvatori della patria. E ci parlano di soluzioni, di strategie politiche, di alleanze programmatiche. Non sono riusciti neppure a far funzionare i servizi minimi e hanno ancora il coraggio di parlare e criticare gli altri, come se loro provenissero dalla luna, e non formati e indottrinati negli apparati di partito.

Basta con questa classe politica! Con questi partiti! Con questi nomi ammorbanti, con i soliti riciclati, trasformisti, anche se si presentano sotto nuove giovani maschere. Hanno indebitato il paese, lo hanno distrutto, hanno distrutto il commercio, l’artigianato, il turismo, la cultura, la sanità, l’ambiente, hanno abbandonato il nostro monumento simbolo, l’Abbazia, tutte cose che potevano garantire un futuro alle nuove generazioni sangiovannesi. E oggi ci vengono a dare lezioni. BASTA!

Stiamo pagando a caro prezzo la miopia, nonché l’incapacità di questi partiti e dei loro uomini.

Purtroppo ancora c’è una parte della popolazione che si beve tutto. Però , fortunatamente, c’è anche quella consapevole, che si informa e che, proprio per questo, si sente presa in giro. Da qualche settimana siamo costretti ad ascoltare le ricette politico-amministrative dalla classe politica che ha governato quasi trent’anni e che ha portato il nostro paese sul lastrico. Una schiera di incapaci, ignoranti, conservatori e privilegiati. Eccola qui, da destra a sinistra passando per il centro, la nostra classe dirigente sangiovannese. Guardateli, sentite ciò che dicono. Ci raccontano da decenni le stesse cose, ci fanno le stesse promesse. Non è vero che qualcuno è migliore e qualcuno peggiore. Sono tutti gli stessi! E il punto è un altro: sono tutti complici e tutti colpevoli per avere distrutto la Città di San Giovanni in Fiore, la Città di Gioacchino, e ora sono tutti al lavoro per farci credere che le responsabilità della distruzione di essa sarebbe da attribuire ad altri.

Errare è umano, perseverare però è diabolico! E tra seguaci, adepti, riciclati, trasformisti, certa stampa lecchina e codarda, famigli vari di questi partiti politici e cittadini tristemente ancora poco avveduti, la Città di San Giovanni in Fiore sembra non voler trovare scampo.

Ma come si dice: anche dalle macerie e dalle ceneri si può risorgere.

Che siano movimenti, liberi cittadini, associazioni, intellettuali, scrittori e giornalisti liberi, liste civiche, comitati ecc. a riprendersi il paese, non ha importanza. L’importante è che non lo si lasci più in mano a questi partiti politici locali, alle loro piccole oligarchie, alle loro nuove giovani maschere, ai soliti riciclati, trasformisti e seguaci incalliti che prendono ordini dalle alte scuderie, strumentalizzando il tutto per interessi personali ed elettoralistici. Sarebbe veramente ora che i cittadini liberi della comunità sangiovannese, per il prossimo futuro, diventassero protagonisti del loro destino e del paese tutto.

Pietro Giovanni Spadafora