Politica – Le prostitute della partitocrazia.

Non vi è dubbio che quello che stiamo vivendo in Italia con questa partitocrazia, ma soprattutto con questo governo , insieme ai partiti e al partito del suo capo che lo sostengono, è una sorta di dittatura sottile, un regime poco visibile ma concreto. Regime che, non bastando già i tagli alla giustizia, vorrebbe imbavagliare e limitare anche l’azione della magistratura. Figuriamoci se poi dovessero essere approvate le prossime riforme costituzionali!

Quello che colpisce, anche perché non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, non  sono tanto le vicende personali di numerosi adepti e uomini del partito del capo del governo, già ampiamente note, ma il clima che vi si respira: volgare, mediocre, mafioso, dove la prepotenza, l’intimidazione, il ricatto, l’arroganza, il nepotismo, il clientelismo e il favoritismo sono eletti a sistema, a prostituzione partitocratica. Per non parlare dei transfughi e dei salti della quaglia da un partito all’altro, da parte di tanti parlamentari e amministratori pubblici, non certo nell’interesse dei cittadini.

Ciò è evidente, e ne sono convinto come tanti altri,  ma, soprattutto, mi sento legittimato, considerate le inchieste della magistratura su scala nazionale, a ritenere che questo sistema vige, come nel 1992 successe con Tangentopoli, in tutto il Paese.

È un clima di prostituzione diffusa, morale e materiale. Si prostituiscono gli amministratori pubblici vendendo gli appalti, gli imprenditori comprandoli, si prostituiscono assessori, ministri, uomini e donne delle pubbliche istituzioni, si prostituiscono giornali, scrittori e giornalisti, chiedendo privilegi e contraccambiando favori sulle pagine, si prostituiscono attricette, artisti, conduttori e conduttrici Tv, intellettuali e belle dame, aprendo i loro salotti alla trionfante nomenklatura partitocratica. Si prostituiscono persino le puttane, non più per soldi, a dire il vero, ma per essere protette dai magnaccia di questa partitocrazia.

Non vi è assunzione, vincita di concorso, dal bidello all’infermiere, dall’impiegato al dirigente, dal medico al manager, senza il necessario placet di partito. Diventi Direttore Generale di un’ASP o vinci un concorso di primario non perché sei un luminare, ma perché potrai garantire tot voti al momento opportuno. E a chi non sta al gioco, vengono tagliate le gambe. E molto probabilmente fra qualche tempo ci vorrà, anche per la pensione, la raccomandazione dei partiti.

Ormai in questa nostra povera Italia, dominata dalla prostituzione di questa partitocrazia, c’è tutto tranne la politica, la vera politica, la politica con la P maiuscola, la politica per il bene comune, la politica per i cittadini italiani. È questa una vergognosa “tessera del pane”, di fascista memoria, che questa partitocrazia, cosiddetta democratica, ha imposto a noi cittadini italiani.

Di fronte alle recenti indagini della magistratura il capo del governo e la dirigenza del suo partito hanno perso il ben dell’intelletto. Si comportano come quando al tempo di Tangentopoli alcuni illustri politici fortemente indagati ed arrestati, avevano la pretesa, come ebbe a dire qualcuno che adesso non ricordo, ”di dichiararsi diversi per reati uguali”.

Questo capo di governo, i suoi uomini e il suo partito, adesso scoprono che i giudici “non sono infallibili”.  Vero! Ma se non lo sono quando incriminano gli uomini di questo governo e del suo partito, non lo sono nemmeno quando incriminano gli esponenti degli altri partiti e forze politiche, sulle cui disgrazie, sempre questo partito, attualmente al governo del Paese, ha costantemente fatto e cerca di fare, ancora oggi, la sua fortuna, come successe durante Tangentopoli.

Ancora questo governo grida, contro la magistratura,  al complotto. Ma dove può essere la sede di questo complotto se non nella mente smarrita e nella testa bacata di questo governo e del suo partito? L’altra, poi, ridicola accusa, è che hanno tutti contro, soprattutto i mass media. Se ci sono un partito e un governo, nei cui confronti i giornali italiani e quasi tutti i mass media usano benevolenza, fanno il bacia piedi e praticano la più becera piaggeria, sono proprio l’attuale governo e il partito che lo sostiene, a cui viene sempre accreditata la presunta “diversità”, nonostante siano oltre 102 i loro uomini arrestati, più inquisiti e condannati.

Oggi questo governo e il suo partito, con maldestri tentativi, cercano di trascinare nel fango, in cui loro sono immersi fino al collo, taluni che con i fatti e i comportamenti, sin dall’inizio della loro scesa in politica, stanno combattendo tutto il sistema partitocratico, tutto il marciume e la corruzione di quest’Italia. Marciume e corruzione di cui questo governo e il partito che lo sostiene, insieme a tutta la partitocrazia, sono totalmente responsabili.

Infine questo capo di governo, in questi ultimi giorni, ha dichiarato: “La questione morale riguarda tutti”. Altro tentativo, altrettanto maldestro, di schizzare per ogni dove il fango di cui si è abbondantemente ricoperto, sempre nel tentativo, sciocco e goffo, di giocare l’indecente carta del “tutti colpevoli, quindi tutti innocenti”.

Un conto, a mio avviso, è essere indagati per truffa, ruberie di denaro pubblico, peculato, evasione fiscale, turbativa d’asta pubblica, corruzione e concussione, per associazione a delinquere, e un conto è essere indagati, come atto dovuto, perché si è sbagliato nel cercare di correggere un qualcosa che non andava.

Certo, una mela marcia può anche stare ovunque, ma quando tutto il cestino è pieno di mele marce è tutta altra cosa. Con una differenza notevole: c’è chi una mela marcia la butta via, e c’è chi le mele marce, tutte, le rimette nel cestino, cercando di rivenderle per mele buone e sane.

Fino a quando i cittadini italiani pensano di poter continuare a farsi insultare, nella loro intelligenza, da questi signori che si credono intoccabili?

Fino a quando questi signori, che si credono intoccabili, pensano di poter continuare a insultare l’intelligenza dei cittadini italiani?

Pietro Giovanni Spadafora

Politica – Le prostitute della partitocrazia.ultima modifica: 2016-05-08T20:51:24+02:00da pietrogiovanni1
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