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Appena possibile il MoVimento 5 Stelle al Governo del Paese!

Spesso il Governo Renzi ed i promotori del SI invitano i cittadini a capire, a leggere, ad aggiornarsi e ad entrare nel merito delle riforme costituzionali per le quali nel prossimo autunno si terrà il referendum.

Questa è un’altra delle tante fandonie di questo Governo.

Bisognerà dire NO, con forza, a questa riforma costituzionale, a prescindere, per alcuni semplici motivi:

1) Una riforma costituzionale non può essere fatta solo da alcuni membri di qualche partito e partitini, ma sarebbe necessaria una costituente di persone oneste, preparate, esperte e fuori dai partiti, come quella costituente che ha scritto la nostra Carta Costituzionale.

2) Gli autori di questa riforma non possono essere corrotti, condannati, indagati per reati vari, ed eletti con una legge elettorale (Porcellum) anticostituzionale.

3) Una riforma costituzionale deve essere fatta per il bene di un popolo e non per il bene di alcuni partiti e partitini politici.

Ecco! Bastano questi semplici motivi per dire NO a questa riforma costituzionale e di conseguenza mandare a casa questo governo e questi partiti.

Partiti politici che ci governeranno, se non apriremo gli occhi, in saecula saeculorum.

Basta anche leggere il seguente articolo del giornalista e scrittore Massimo Fini per capire e rendersi conto cosa sono i partiti politici e perché bisognerà mandare il Movimento 5 Stelle a governare questo Paese!

“Non c’è niente da fare. Nel corso degli ultimi due secoli i partiti hanno preso il sopravvento e il pensiero liberale che voleva valorizzare capacità, meriti, potenzialità del singolo è stato tradito a favore delle lobbies di cui i partiti sono la principale incarnazione. Questo processo è avvenuto in tutte le democrazie occidentali ma è particolarmente evidente e scandaloso in Italia dove i partiti si sono impadroniti di tutte le Istituzioni (Presidenza della Repubblica, governo, parlamento, consiglieri regionali, provinciali, comunali, sindaci) delle aziende di Stato e del parastato finendo per lottizzare tutto, dai vigili urbani ai netturbini.

Poco importa che oggi il Pd sia “magna pars” di questa spartizione, la questione è di sistema. Prendiamo la Rai che è l’esempio più emblematico ma anche quello forse più comprensibile al lettore. La Rai è un ente pubblico che, in quanto tale, dovrebbe appartenere a tutti i cittadini. Invece non c’è direttore di rete, direttore di telegiornale, giornalista e nemmeno usciere che non sia al posto che occupa in virtù del legame con un partito (non è necessario avere una tessera, questo lo fanno solo gli sprovveduti, perché tutto avviene con accordi sottobanco). In Rai c’è una Commissione di Vigilanza che dovrebbe, appunto, vigilare sulla equa distribuzione delle libere opinioni. Ma da chi è composta la Commissione di Vigilanza? Maggiormente da rappresentanti dei partiti. Cioè i controllati sono anche i controllori.

Ma Rai a parte tutto o quasi il settore dell’informazione, anche quella privata, vitale in una democrazia, vive sotto il tallone, a volte di ferro, a volte in modo più soft, dei partiti. Il grottesco e anche patetico caso della sostituzione alla direzione di Libero di Maurizio Belpietro con Vittorio Feltri è dovuto all’interesse dei proprietari, gli Angelucci, a legarsi a Denis Verdini a sua volta legato al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. La stessa sorda lotta per assicurarsi la proprietà del Corriere della Sera non è una lotta per impadronirsi di quote di mercato e trarne profitto, ma per compiacere i politici in questo momento dominanti.

In questa situazione torna l’eterna e cernysevskijana e leniniana domanda: che fare? Con il proprio voto ai partiti i cittadini non riusciranno mai a liberarsi della loro invadenza perché i partiti non rinunceranno mai a ridurre il loro potere, dato che, come ha detto Simon Weil, il loro fine primo se non anche ultimo è quello di costantemente autopotenziarsi. Ci vorrebbe una rivolta sociale. Ma gli italiani sono troppo deboli, fiacchi o rassegnati per una soluzione del genere. E così continueremo in questa agonia in saecula saeculorum”.

Massimo Fini

Il Fatto Quotidiano, 22 maggio 2016

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Editorial

Italy – As soon as possible the 5 Stars Movement must go to the Government of the Country!

Often the Renzi government and promoters of the YES invite citizens to understand, to read, to update and enter into the merits of the constitutional reforms for which next autumn will be held the referendum.

This is another of the many lies of this government.

We must say NO, strongly, to this constitutional reform, regardless, for a few simple reasons:

1) A constitutional reform can not be made only by members of a single party, but it would require a constituent of honest people, prepared, experienced and outside from political parties, as a constituent wrote our Constitution.

2) The authors of this reform can not be corrupted, convicted, under investigation for various crimes, and elected with an electoral law (Porcellum) unconstitutional.

3) A constitutional reform must be done for people and not for the sake of some political parties.

There! It takes these simple reasons to say NO to this constitutional reform and consequently send home this government and these parties.

Political parties which will govern us, if we will not open our eyes, in saecula saeculorum.

Just also read the following article by journalist and writer Massimo Fini to understand and realize what are the political parties and why Italian people must send the 5 Star Movement to govern Italy

“There’s nothing to do. Over the last two centuries, the political parties have taken all over, even the liberal thought which wanted to enhance skills, merits and individual potential has been betrayed in favor of the lobbies of which the parties are the main embodiment. This process took place in all Western democracies, but it is particularly evident and outrageous in Italy where parties have gained control of all the institutions (Presidency of the Republic, government, parliament, regional, provincial, municipal mayors) State Companies and the para-state and eventually carve everything from the traffic cops to the street cleaners.

It matters little that today the Democratic Party is “greater part” of this division, the issue is system. We take the Rai (Italian Pubblic Television) which is the most emblematic example but also perhaps more understandable to the reader. RAI is a public entity which, as such, should belong to all citizens. However there is no network manager, news director, journalist and even usher who is not in the place that occupies by virtue of the link with a party (you do not need a card, only the unwary do it, because everything is done with backroom deals). In Rai there is a Supervisory Commission which should, in fact, supervise the equitable distribution of free opinions. But who are those who make up the Supervisory Commission? Most of them are epresentatives of political parties. The controlled are also controllers.

But Rai apart, everything or almost everything of the pubblic information sector, including the private one, which is vital in a democracy, lives under the heel, sometimes of iron, sometimes in a softer way, of political parties. The grotesque and even pathetic case of replacing the direction of the newspaper “Libero” Maurizio Belpietro with Vittorio Feltri is due to the interest of owners, Angelucci’s, to bind to Denis Verdini, member of the Italian Parliamente, in turn he also tied to the Prime Minister, Matteo Renzi. The same dull fight to make sure the property of the “Corriere della Sera” is not a struggle to seize market share and profit, but to please the dominant politicians in this moment.

In this situation returns the eternal cernysevskijan and Lenin’s question: what to do? With their vote to political parties the citizens are never going to get rid of their intrusiveness because the parties never give up to reduce their power, because their first target, if not even the last, as said Simon Weil, is to constantly potentiate themselves. All this it would take a social revolt. But Italians are too weak, weak and submitted for a such solution. And so we will continue in this agony in saecula saeculorum “.

Massimo Fini

“Il Fatto Quotidiano” daily newspaper, May 22, 2016

Appena possibile il MoVimento 5 Stelle al Governo del Paese! *****English version down below.ultima modifica: 2016-08-18T11:54:31+02:00da pietrogiovanni1
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