SGF – Ecco, come annunciato, il resoconto di fine anno dell’operato dell’Amministrazione Comunale.

San Giovanni in Fiore – Gli annunci in “Pompa Magna”, lo stallo politico e il flop piano neve dell’Amministrazione Comunale.

Con la neve di questa fine d’anno siamo arrivati al paradosso. Molti cittadini  lamentano, per gli innumerevoli disagi, l’inesistente piano neve mai allestito dal Comune. Eppure da quando è nato il mondo, qui a San Giovanni in Fiore, comunità di montagna oltre mille metri s.l.m., è sempre nevicato.

Ma andiamo ad esaminare l’operato di questa Amministrazione.

San Giovanni in Fiore è una comunità in grave difficoltà e di tutto ha bisogno fuorché di una situazione di stallo come quella che da mesi sta vivendo l’attuale Amministrazione Comunale. Non che le precedenti amministrazioni siano state più lungimiranti ed efficaci, ma dopo circa un anno e mezzo di governo dell’attuale non c’è una programmazione e si procede a vista, mentre il “Sistema Comune” perde terreno.

Da mesi le questioni politiche, amministrative e contabili riguardanti il nostro Comune amplificano il divario tra la narrazione dell’attuale classe politica locale e regionale che amministra la Città, e la realtà percepita dai cittadini sangiovannesi. Solo annunci, soppressione di servizi vari, poi qualche ripristino facendolo passare per una grande conquista, ma nulla di nuovo. Le lancette dell’orologio politico-amministrativo sangiovannese sono ormai ferme da anni.

Nella nostra comunità si continua a mantenere una situazione di stallo e di totale incertezza, ma, oltre a non esserci segnali di miglioramento, se non di peggioramento, pare ci siano solo poche idee che galleggiano in un mare di parole. Il livello di vulnerabilità è grande! Se poi vengono bypassate anche le regole fondamentali della democrazia e della trasparenza, allora siamo messi proprio bene!

È vero, San Giovanni in Fiore è una comunità che ha molte potenzialità per salire sotto ogni aspetto, ma, a nostro modesto parere, non ha motivazioni profonde e forse neanche le capacità perché possa realmente risalire la china. Ѐ chiaro che la responsabilità, oggi come ieri, è della consolidata rancida politica nonché della solita obsoleta partitocrazia, insieme al sindacato dei due pesi e due misure che pensa solo ai suoi privilegi, a cui oggi, fortunatamente, la Corte dei Conti sta ponendo un freno, con tutti i loro adepti, accoliti e riciclati di ogni sorta. Ormai i vari cambi di amministrazione, perennemente pieni di promesse non mantenute, sembrano inefficaci, e l’unico obiettivo è quello di tirare a campare.

Ma andiamo per ordine.

SANITÀ – La sanità qui a SGF è in una situazione quasi inesistente, checché ne dica qualche dirigente medico politicizzato insieme agli amministratori locali con i loro annunci, proclami e promesse.

Allo stato attuale non sono garantiti i cosiddetti LEA, negando, di fatto, ai cittadini, il diritto costituzionalmente previsto per la tutela della salute. Il servizio urgenza-emergenza non esiste. Non vi sono le condizioni per dare risposte sanitarie efficienti ed efficaci in tempo utile. Il pronto soccorso, più che prestare le prime cure in tutti i casi di urgenza ed emergenza (traumi, infarti ecc.), è semplicemente ridotto ad un ufficio di smistamento utenti e pazienti di qua e di là. Se qualche vota qualcosa va bene dobbiamo davvero dire che siamo fortunati.

Certo, l’Amministrazione Comunale, lo sappiamo, non è che abbia molte competenze in merito, ma la si smetta di prendere in giro la cittadinanza con proclami e annunci roboanti di chissà quali servizi sanitari. E poi, si sa, una rondine non fa primavera. Quello che si è visto sinora e di cui si annunciano servizi sanitari in “Pompa Magna”, sono semplicemente incarichi politici senza alcun servizio reale per i cittadini con ulteriori costi per i contribuenti tutti, in previsione, ahinoi!, anche di ulteriori tagli.

Se l’attuale situazione della sanità sangiovannese, grazie alla vecchia politica e ai suoi assessori che si sono avvicendati nel tempo, viene raffrontata con quella di qualche decennio fa, emerge chiaramente che il rapporto è di uno a dieci.

AMBIENTE – La situazione ambientale, in generale, sul territorio comunale peggiora quotidianamente e nessun provvedimento è stato, finora, intrapreso. Della raccolta differenziata, sebbene diversi cittadini siano stati forniti dei relativi kit da oltre un anno, ancora non se ne intravvede nemmeno l’ombra.

A proposito di regole e di ambiente, siamo sicuri che sotto l’aspetto igienico, sanitario e di profilassi in questo nostro territorio vada tutto bene? Il rispetto delle regole non è un optional, e non può essere usato con due pesi e due misure!

URBANISTICA, TURISMO ECC. – A parte qualche addobbo natalizio, per carità, molto belli, nessuna crescita e rilancio del territorio sotto l’aspetto turistico, nessuna rivalutazione e recupero di alcuni immobili storici abbandonati e inutilizzati. Non si capisce perché ci sia un’incapacità innata ad utilizzare fondi europei che pure esistono. Nessun progetto o idea per l’agricoltura e la forestazione sul demanio comunale, checché ne dicano i soliti epigoni delle vecchie salme ancora al potere regionale e nazionale.

CULTURA, COMMERCIO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE – La cultura, intesa innanzitutto come elemento identitario del territorio, non è stata messa fino ad oggi, al centro del suo processo di trasformazione e di rivalutazione dei beni culturali, delle tradizioni, della tipicità dei beni e prodotti eno-gastronomici locali, nonché delle peculiarità naturali che il territorio comunale possiede.

La cultura dovrebbe essere la forza motrice di ogni attrazione sotto diversi aspetti.

La cultura dovrebbe essere, soprattutto per SGF, un elemento costitutivo di un modello di sviluppo territoriale. In questi 18 mesi di governo si è appena assistito a qualche blanda manifestazione su cui è stato spruzzato sopra semplicemente un velato senso di cultura.

Riteniamo che la cultura sia il perno attorno al quale si dovrebbe costruire l’identità della Città. Per essere elemento costitutivo, la cultura deve permeare tutti gli strati della città, così da essere leva di crescita economica, da determinare creazione di ricchezza, creazione di lavoro, applicazione di tecnologie.

La cultura è identità, ed un comune, insieme all’assessore delegato, dovrebbe fungere da regista della politica culturale della propria città.

Infine con le nuove norme sul commercio ambulante e grazie ai nuovi spazi fissi concessi, che di certo non migliorano la situazione, il decoro urbano sarà sempre più deturpato e quindi inesistente, soprattutto nelle ore di punta del traffico e del trasporto pubblico.

PATRIMONIO, TASSE E POLITICHE DEL BILANCIO – Che dire? In questi 18 mesi non sono diminuite le tasse che i contribuenti sangiovannesi pagano. San Giovanni in Fiore ha i tributi e le tasse al massimo, ma i servizi, almeno sino ad oggi, sono quasi al minimo, raso terra. Il risanamento del dissesto finanziario, checché ne dicano gli attuali amministratori, è ancora molto lontano. E le stesse forze politiche e partitiche che nei decenni hanno creato questo enorme buco finanziario, responsabili pro quota di questo disastro, oggi, annunciano e proclamano che a breve non ci sarà più. Speriamo! Comunque sia, i danni per i sangiovannesi continuano.

INFRASTRUTTURE E LAVORI PUBBLICI – Oltre ad annunci, messe in cantiere, riparazione di qualche buca, stesura di qualche metro di bitume per alcune strade e stradine, semplici e ordinarie cose, che qualcuno vorrebbe far passare come un’efficiente e adeguata azione politica per quanto riguarda i lavori pubblici, per il resto la viabilità è a zero, per non parlare del periodo invernale quando la neve, più che una risorsa diventa un incubo (vedasi la nevicata di oggi) insieme, come abbiamo già detto, alla sempre più caotica situazione del traffico, della regolamentazione dei parcheggi e del trasporto pubblico (vedasi gli autobus).

Certo fra qualche tempo, dopo anni, chissà perché, di ritardo, (ma non sappiamo ancora quando!) ci sarà l’inaugurazione del Palazzo Comunale messo a nuovo. Poi intorno ad esso nelle vie adiacenti, centro città a ridosso del Palazzo, e non in zone periferiche, si nasconde la polvere come la si nasconde sotto al tappeto (vedasi i nostri filmati di qualche tempo fa: oggi la situazione è di gran lunga peggiore!). A parte qualche fiore secco sul suolo dove giaceva il vecchio baraccone a ridosso dell’Abbazia Florense e dove si potrebbe realizzare qualcosa di diverso, il verde comunale attrezzato anch’esso è quasi a zero. Non parliamo dell’Abbazia e di tutto il patrimonio immobiliare comunale, come abbiamo già ribadito, abbandonato a se stesso e lasciato a marcire.

Infine vogliamo sperare, per quanto riguarda la revoca, comunque tardiva e votata in un Consiglio Comunale in seduta straordinaria, probabilmente illegittimo, senza la partecipazione delle opposizioni, di alcuni lotti del PIP, che sia avvenuta tutelando coloro che avevano già investito in tali suoli, ma soprattutto, che la nuova assegnazione con nuovo bando, avverrà con la dovuta onestà e con la dovuta trasparenza, senza favoritismi alcuni.

SERVIZI SOCIALI – Apprezziamo, nonostante tutte le difficoltà, l’impegno profuso verso i più bisognosi, ma i voucher non sono altro che dei palliativi che non risolvono i problemi della povertà. Ci sarebbe bisogno, in particolare in una comunità montana come la nostra, del reddito di cittadinanza, in modo tale che nessuno rimanga indietro, ma possa essere formato e avere una qualche chance in più di lavoro. Quasi in tutti i Paesi europei esiste già, lo sta sperimentando anche il Canada, ma anche tanti comuni italiani. Perché non potremmo farlo anche noi? Lo si dica alla Regione, visto e considerato lo stretto rapporto che questa amministrazione ha con essa!

Insomma non ci resta che piangere! Nessuna programmazione, pianificazione, investimenti e progettazione a largo respiro per quanto riguarda ogni settore di questa nostra comunità da parte dell’attuale governance. Nessuna strategia, non diciamo per bloccare, ma almeno per diminuire lo spopolamento del paese. Nessun progetto serio per poter minimamente rilanciare il tessuto imprenditoriale sotto ogni profilo. Già, ma c’è il dissesto! Vero! Ma allora non prendiamoci più in giro!

Inutile tirare fuori la consueta, retorica e contrapposta domanda: soluzioni?

No! Non abbiamo soluzioni né palliativi né “panem et circenses” da proporre! Non spetta a noi! Per il momento. Ma ciò non ci impedisce, come cittadini di questa comunità, di denunciare la realtà dei fatti.

Basta panzane, annunci e proclami in “Pompa Magna” e si realizzi di più!

Basta cazzari!

Meetup M5S SGF

Video allegati:

SGF – Ecco, come annunciato, il resoconto di fine anno dell’operato dell’Amministrazione Comunale.ultima modifica: 2016-12-29T13:34:34+01:00da pietrogiovanni1
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