Esteri – Negli U.S.A.

1) Stop a immigrati, Google crea fondo da 4 milioni: “Siamo con voi!”

2) La risposta di Starbucks a Trump: “Assumiamo 10mila rifugiati!”

Vabbè, ho capito, non può che far piacere, ma possibile che per il ceto medio americano, prima dell’elezione del Presidente Trump, non vi fosse una beata mazza?

Qualcosa non quadra!

PGS

Disoccupazione giovanile.

Ultime – Istat, disoccupazione giovani oltre il 40%.

Grazie e complimenti al governo Monti (legge Fornero sulle pensioni), al governo Letta e al governo Renzi (jobs act)!

Governo Gentiloni? Copia e incolla dei tre precedenti!

Poi ci si meraviglia se i giovani odiano la politica e alcuni leader politici.

San Giovanni in Fiore – Riscaldamento civile: o si muore per assideramento o si spende il triplo rispetto a tanti altri comuni, “tertium non datur”.

Di Meetup M5S SGF

A seguito della “metanizzazione” di numerosi comuni e località italiani, un apposito decreto interministeriale ha revisionato l’elenco dei comuni non metanizzati (cosiddetti di “fascia E”) che godono delle agevolazioni fiscali sull’acquisto di gasolio e GPL da riscaldamento.

A partire dal 1° gennaio 2016, i cittadini dei comuni interessati dalla suddetta novità non potranno più godere dei benefici in questione. Le amministrazioni comunali devono individuare, tramite apposita delibera, le eventuali frazioni non metanizzate che conserveranno le agevolazioni.

Detto questo, San Giovanni in Fiore, essendo un comune di montagna con un clima freddissimo per circa sette mesi all’anno, ma essendo anche un comune ormai “metanizzato”, appartenente alla fascia E della classifica dei comuni italiani, non gode più, e forse non ha mai goduto, di agevolazioni fiscali. Comunità situata ad oltre mille metri s.l.m., da quando è nata, per le famiglie sangiovannesi, riscaldarsi durante il periodo invernale, è stato sempre un dramma rispetto alle famiglie che non vivono in montagna.

Il riscaldamento è un bene primario e necessario, ed è desiderio, ma soprattutto un diritto, di ogni famiglia sangiovannese e non solo, avere, soprattutto d’inverno, un ambiente riscaldato in modo civile e salubre. A seconda delle possibilità economiche ogni famiglia utilizza il combustibile che più gli aggrada. Chi la legna,chi il pellet, chi il gasolio, chi il GPL, chi il metano e così via.

Chi non ha possibilità, qui a San Giovanni in Fiore, muore quasi assiderato: andrebbe aiutato, anche facendogli avere, perlomeno, considerevoli sconti circa l’acquisto del combustibile. In un Paese civile nessuno dovrebbe rimanere indietro.

Detto anche questo, secondo alcuni parametri, una famiglia sangiovannese spende quasi il triplo rispetto ad una famiglia che risiede in un comune al di sotto dei seicento metri s.l.m.

Ѐ vero che siamo un comune “metanizzato”, ma ciò non significa che il gas metano viene erogato gratuitamente. Anzi, se alla bolletta del gas metano, già di per sé esosa, si aggiungono tutti gli altri balzelli comunali che sono al top, essendo il nostro un comune in dissesto, per una famiglia media con reddito minimo o senza alcun reddito, riscaldarsi diventa proibitivo.

Da qui un invito alle nostre istituzioni provinciali cosentine, perché ancora esiste la Provincia di Cosenza e domani, in secondo grado, si nominano il Presidente e il Consiglio, ma soprattutto all’Istituzione Regione Calabria, di attivarsi per far sì che si possano avere delle condizioni e dei costi più ragionevoli per la spesa del riscaldamento civile per ogni famiglia residente in montagna oltre una certa altitudine.

Auspichiamo, altresì, che anche la nostra Giunta Comunale possa attivarsi e bussare alle porte della Regione amica, nonché tramite essa, anche alle porte del Governo Centrale, per poter ottenere le dovute agevolazioni e per non, oltre alle innumerevoli, pesanti e deleterie condizioni e situazioni economiche, sociali e di lavoro che riguardano la nostra comunità, morire di freddo.

Infine, per ciò che ci concerne, come Meetup SGF del M5S, ci attiveremo, attraverso la Piattaforma Rousseau (Sistema operativo del M5S) per segnalare una qualche proposta. Inoltre, con questo nostro post, invitiamo pubblicamente tutti i parlamentari portavoce del M5S, rappresentanti di tante pubbliche istituzioni, affinché si attivino per studiare e proporre un adeguato disegno di legge a tutela di tutti i comuni italiani di montagna sotto ogni profilo. Se non sarà possibile con l’attuale legislatura, almeno si spera lo si possa fare con la prossima insieme al nuovo Governo, formato, si spera ancora, dal M5S.

Meetup M5S SGF

San Giovanni in Fiore – Disoccupazione

Di Meetup M5S SGF

Il reddito di cittadinanza potrebbe essere la soluzione anche per i tanti disoccupati sangiovannesi, purché, quando sarà il momento, si voti il M5S e lo si mandi al governo del Paese.

Il resto è solo chiacchiere.

Il reddito di cittadinanza esiste in tutti i Paesi europei tranne che in Grecia e in Italia. Addirittura in Francia, ma lo sta facendo anche il M5S, si è già iniziato a parlare del reddito universale, mentre in Finlandia è già una proposta, anzi un progetto del suo Primo Ministro Juha Sipila. (Con questo progetto si vuole portare gradualmente il reddito di cittadinanza fino a 1000 euro, per tutti, facendo dunque del lavoro un’opzione e non una necessità. Una vera rivoluzione copernicana).

Il reddito di cittadinanza proposto dal M5S non è assistenzialismo come qualcuno vorrebbe far credere.

Leggasi attentamente!

http://www.beppegrillo.it/2017/01/rinascere_con_il_reddito_di_cittadinanza.html

http://www.beppegrillo.it/marcia_perugia_assisi/faq.html

San Giovanni in Fiore – Cultura: la figura dell’illustre archeologo GASPARE OLIVERIO irrompe nella NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO.

Di Pietro Giovanni Spadafora

La figura dell’illustre archeologo ed epigrafista sangiovannese GASPARE OLIVERIO è stata presentata nella III EDIZIONE DELLA NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO qui a San Giovanni in Fiore che si è svolta ieri 13 gennaio 2017 dalle ore 18,00 alle ore 24,00, proprio nella sede del Liceo Classico cittadino.

Massiccia la partecipazione di studenti, genitori e cittadini, tra cui giornalisti, scrittori, associazioni culturali e autorità del luogo.

Grazie, poi, alla Professoressa Maria Gabriella Militerno, docente presso il Liceo Classico locale, che ha esposto ed illustrato la vita e le opere del grande archeologo ed epigrafista Gaspare Oliverio, in stretto contatto con i parenti e la famiglia dello studioso, e grazie ad un suo pronipote, il Dott. Avv. Angelo Oliverio, proveniente dalla Città di Napoli dove vive, che ha presenziato alla manifestazione, è stata proposta, con fondi sempre della famiglia di Gaspare Oliverio, con modalità e criteri da definire, una borsa di studio per gli studenti sangiovannesi più meritevoli per quanto riguarda gli studi classici ed artistici, intitolata alla memoria dell’illustre archeologo ed epigrafista sangiovannese.

Ma chi era Gaspare Oliverio?

GASPARE OLIVERIO: archeologo ed epigrafista illustre di San Giovanni in Fiore che tanti sangiovannesi non conoscono.

Gaspare Oliverio nacque il 5 ottobre 1887 a San Giovanni in Fiore (Cosenza) nella casa di famiglia sita tra Via Maruzza e via Rovello da Francesco Antonio e da Maria Felice Romei.

Sin da giovane iniziò gli studi classici e compì studi umanistici presso l’Ateneo di Napoli sotto la guida di Giulio De Petra, Antonio Sogliano e Alessandro Olivieri. Tra il 1908 e il 1910 pubblicò brevi saggi dedicati a iscrizioni e monumenti di Napoli e Pompei. Si perfezionò alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, all’epoca diretta da Luigi Pernier, come allievo borsista nel 1913, riconfermato nel 1914, e durante il soggiorno prese parte alla missione archeologica italiana di Creta condotta da Federico Halbherr, per poi tornandovi nuovamente nel 1921.

Nei pressi del Pretorio di Gortina, nel 1913, scoprì un piccolo santuario di età flavia dedicato alle divinità egizie; l’anno dopo, ampliando lo scavo, individuò una serie di stele incise con iscrizioni votive appartenenti a un santuario di epoca anteriore. Nella primavera del 1914, con Pernier e Biagio Pace, intraprese lo studio topografico del territorio a nord-ovest di Creta ed ebbe l’incarico di collaborare alla silloge delle iscrizioni cretesi a cura di Domenico Comparetti e Halbherr.

Sempre nel 1914, assieme a Giangiacomo Porro e Silvio Ferri, seguì Ettore Ghislanzoni in Libia per coadiuvarlo nell’esplorazione di Cirene. Nel 1916 fu nominato ispettore ai monumenti e scavi della Cirenaica e nel 1924 soprintendente alle antichità, ruolo ricoperto sino al 1933. A Cirene fu affiancato da una missione archeologica composta da Carlo Anti, Luigi Giammuti e Italo Gismondi, guidata da Pernier che, dal 1925 al 1929, concentrò l’attività di scavo sui grandi cantieri dell’agorà e del santuario presso la fonte di Apollo. Protagonista delle prime scoperte epigrafiche di Cirene, ne diede conoscenza attraverso una serie di brevi monografie tra 1932 e 1936.

Fra i documenti più importanti rinvenuti: per l’età greca, la stele di Tolomeo Neòteros con il lascito del regno cirenaico ai Romani e il decreto contenente il giuramento dei fondatori; per l’età romana, la stele di Augusto dell’agorà relativa all’amministrazione giudiziaria e finanziaria della provincia; per il periodo bizantino, la nuova costituzione promulgata dall’imperatore d’Oriente Anastasio. Oliverio intuì il funzionamento del raro sistema numerico impiegato in Cirenaica per operazioni di computo monetale tra V e II secolo a.C. Seppur geloso delle proprie scoperte, si confrontò spesso con Gaetano De Sanctis, ottenendo suggerimenti per le pubblicazioni.

Nel 1930 collaborò al vol. VIII dell’Enciclopedia Italiana e nel 1931, dopo aver pubblicato la prima guida storico-archeologica di Cirene, diede alle stampe la relazione sulla prima spedizione italiana di ricognizione topografica e archeologica in Cirenaica (1910).

Frequentò l’Università di Berlino, coltivando rapporti di studio con Friedrich Gaertringer von Hiller e Ulrich von Wilamowitz Moellendorff. Nel 1933 ottenne la libera docenza in antichità ed epigrafia greca, nel dicembre dello stesso anno fu nominato professore straordinario di antichità classiche presso l’Ateneo fiorentino. Il 29 ottobre 1935 fu chiamato a Roma, dove l’anno seguente divenne ordinario in antichità greche e romane all’Università La Sapienza.

Il 7 gennaio 1936 sposò Ida Agnesi Crema, più giovane di 16 anni.

Dal 1936 al 1942 ricoprì il ruolo di direttore dell’Istituto di Storia Greca e, dal 1951 fino alla sua morte, quello di direttore dell’Istituto di Antichità Greche e Romane. Fu socio corrispondente dell’Accademia dei Lincei (dall’agosto 1947) e dell’Istituto Germanico, membro del Consiglio Direttivo della Società Atene e Roma, Cavaliere della Corona d’Italia e Grand’ufficiale della Stella d’Italia. Dal 1946 al 1950 diresse la Scuola Nazionale di Archeologia di Roma, con la quale nel 1950, avviò un’ampia campagna di scavi a Locri in contrada Centocamere (1950-56), riportando alla luce uno dei più importanti complessi urbanistici della Magna Grecia, la Locri Epizefiri. Tali scavi riguardarono un’area molto vasta dell’antico abitato, riportando alla luce un intero quartiere e permettendo agli studiosi di meglio approfondire la conoscenza di alcuni aspetti di quella che fu la vita quotidiana nell’antica Locri Epizefiri. Scavi che, non ancora terminati, si interruppero nel 1956 a causa della sua prematura scomparsa.

Morì a Locri il 5 gennaio 1956. Fu sepolto nella cappella di famiglia presso il cimitero di San Giovanni in Fiore.

La morte arrivò proprio nel suo “campo di battaglia”, il campo di scavi a Locri, zona ricca di memorie dell’antichità, di una civiltà classica che ha lasciato tracce evidenti di ricchezza culturali e che, ancora oggi, può offrire nuovi tesori documentari. E di questi tesori, gravidi di storia e di arte l’Oliverio ha fatto motivo di tutta la sua indagine speculativa.

Persona generosa, non fece mai mancare tutto il suo affetto ai suoi cari nonché ai tanti amici che lo conobbero.

Studiò con metodo,rispetto delle competenze e subordinò tutte le sue opere a puri fini scientifici.

Fu un sangiovannese esemplare con una volontà di ferro, con una grande tenacia e una sterminata dedizione al lavoro, contro ogni difficoltà, rischi ed ostacoli.

Si parta anche da questi grandi uomini, da questi grandi studiosi e da queste eccellenze per ricostruire la tradizione, la cultura e l’identità del popolo sangiovannese!

Pietro Giovanni Spadafora

In allegato

Alcune foto inedite (documenti storici), provenienti dall’archivio di famiglia, di Gaspare Oliverio nel sito archeologico di Cirene in Libia con il Re d’Italia Vittorio Emanuele III; con Maria José, l’ultima Regina d’Italia come consorte di Re Umberto II, (poiché il suo regno durò solamente dal 9 maggio al 18 giugno 1946, venne soprannominata dagli italiani Regina di maggio); con l’allora Governatore della Libia Italo Balbo, e poi mentre scopre un’erma insieme all’allora Preside della Facoltà di Lettere Classiche dell’Università di Pisa; ed infine con alcuni suoi famigliari.

*****
P.S.

Da settembre 2016 i nuovi scavi a Locri Epizefiri.

Saranno condotti dalla Scuola Normale Superiore di Pisa grazie a un accordo con la Soprintendenza Archeologia della Calabria e il Polo Museale regionale.

Domenica, 17 Luglio 2016 16:39
Pubblicato in Cronaca Corriere Calabria

LOCRI – Grazie a un accordo di collaborazione scientifica pluriennale tra la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Soprintendenza Archeologia della Calabria e il Polo Museale della Calabria saranno avviate, a partire da settembre 2016, nuove ricerche archeologiche e attività nel sito dell’antica città greca di Locri Epizefiri e nel suo territorio. Le ricerche, individuate, concordate e promosse in stretta collaborazione con il Museo e Parco Archeologico di Locri e Kaulon, diretto da Rossella Agostino, rientrano nel programma del Laboratorio di Storia Archeologia Epigrafia e Tradizione dell’Antico (Saet) della Scuola Normale di Pisa, diretto da Andrea Giardina, con il coordinamento scientifico di Gianfranco Adornato.

Forte della trentennale attività in Sicilia e in Magna Grecia, e delle competenze e professionalità maturate in questi ambiti, il Laboratorio, fondato nel 1984 da Giuseppe Nenci, e diretto successivamente con risultati di grande rilievo da Carmine Ampolo, sceglie oggi la città di Locri come osservatorio privilegiato in campo archeologico e come vera e propria palestra di formazione e di metodo per gli studenti e i perfezionandi della Scuola. Al tempo stesso il Saet concorre a un piano di valorizzazione del Museo e di alcune aree importanti del Parco Archeologico di Locri.

SGF – Prendiamola così non possiamo farne un dramma…

Non sappiamo dire se sia paradossale, o pazzesco, o ridicolo ironizzare sui disagi della popolazione rispetto alle avverse condizioni meteo.

La cosa sconcertante è che lo fa addirittura chi invece dovrebbe preoccuparsi di cercare di alleviare le sofferenze dei cittadini.

L’ironia presuppone una gran dose di esperienza, e solo se si conoscono bene le cose pesanti si riesce a farle diventare leggere.

L’altra cosa inaccettabile è che per tanti, finché la si fa sugli altri, la si chiama ironia, se poi la si fa su di loro, la si chiama cattiveria.

È ovvio che dietro a un’ironia fuori luogo spesso ci sono anni di solitudine. Ma la vera ironia dovrebbe solo pungere e solleticare. Se fa male non lo è: si chiama OFFESA. E non resta che chiedere scusa. O tacere.

In questo momento sta nevicando. Si spera che chi domani dovrà andare a lavorare, a piedi o in auto, lo possa fare e possa uscire dalle proprie abitazioni, senza alcuna difficoltà!

San Giovanni in Fiore – LAVORO

A fronte di tante truffe, familismo e clientelismo, distrazioni di denaro pubblico, raccomandazioni agli amici e agli amici degli amici, vogliamo pubblicare questi dati della nostra pagina facebook (42 mila 951 visite ultima settimana) non per darci vanto di qualche merito o capacità, ma semplicemente per fare RIFLETTERE e per SENSIBILIZZARE le nostre Istituzioni Comunali, Provinciali e Regionali, affinché si prenda atto di come il PROBLEMA LAVORO sia sentito da tanti sangiovannesi e calabresi, e di quanto sia doloroso lasciare le proprie famiglie e i propri cari per andare a sudare, a lottare, e forse anche a morire, in Paesi e terre lontane.

La difficoltà di inserimento dei giovani e di tante persone nel mondo del lavoro è un problema comune in molte regioni e comunità italiane, ma qui, a San Giovanni in Fiore e in Calabria, è più acuto che altrove.

Stiamo rischiando di compromettere permanentemente il futuro di un’intera generazione, quella sangiovannese, calabrese e non solo. Non è troppo tardi per intervenire, ma non si può perdere altro tempo!

Meetup M5S SG

San Giovanni in Fiore – Gelo, scuole, politica e il teatrino delle promesse e delle rassicurazioni!

Mentre studenti, docenti e personale ATA muoiono di freddo la Provincia di Cosenza (Ma non dovevamo vederci più?) è ancora tra noi: vive, spende e spreca. Rappresenta un “poltronificio” utile a piazzare politici, parenti e amici ammanicati, nonché a provvedere alle loro nomine in aziende partecipate ed altre controllate.
Non solo, si derubano i cittadini della possibilità di scegliere i propri consiglieri provinciali che sono autoproclamati dai consiglieri comunali e dai sindaci, impegnati a fare campagna elettorale, di tutti i comuni della provincia.

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Di Maria Gabriella Militerno – Docente Liceo Classico SGF

L’ennesima farsa è andata in scena, stamattina, a San Giovanni in Fiore! Scenario, gli interni dei vari edifici scolastici! Nonostante le rassicurazioni provenienti dall’Amministrazione Comunale, circa il monitoraggio delle scuole di sua competenza e circa la sinergia con l’ente Provincia e i Dirigenti Scolastici per le scuole superiori, molte sono state le criticità rilevate stamattina dal personale scolastico tutto e dagli allievi delle scuole di ogni ordine e grado. La temperatura esterna era -6, quella interna +4!!! Naturalmente molti allievi, entrati per sincerarsi della temperatura delle singole aule, sono andati via di corsa! Quei pochi che sono entrati hanno invitato i singoli genitori, a venirli immediatamente a prendere perché il freddo era insopportabile! Quindi numerosi sono stati i disagi per i malcapitati genitori, soprattutto per i genitori dei pendolari, che in alcuni casi, hanno dovuto lasciare il loro posto di lavoro per venire a prelevare i loro figli! E non mi si venga a dire che questo freddo è normale per un paese di montagna, perché è attestato dalla stessa Protezione Civile che trattasi di un’ondata di freddo pungente del tutto eccezionale! Ancora una volta si parla bene e si razzola male! Delle strade poi che dire? Quello che ho già scritto in un post di una settimana fa. “Gli esponenti di questa amministrazione pensano, forse, che tutti gli abitanti di San Giovanni in Fiore, abbiano la loro dimora solo sulle strade principali e che nelle strade secondarie abbiano dimora folletti e fate, esseri capaci di volare, evitando, quindi, di rimanere vittima di qualche incidente per il ghiaccio ivi presente? Altrimenti non si spiega come mai le strade principali siano perfettamente percorribili, mentre quelle secondarie abbiano delle importanti lastre di ghiaccio, a tratti, a suggello” della nuova nevicata dell’Epifania e delle temperature che si sono attestate molto al di sotto dello zero. A corredo di quanto affermo qui, questa volta, allego foto, da me scattata alle ore 8,50 di stamattina, della via secondaria, Santa Lucia, mentre mi recavo a scuola, prima di immettermi sulla principale via Gramsci, questa perfettamente percorribile. Per domani si faccia fronte alla situazione in modo più solerte e saggio! La sinergia non deve restare una bella parola, ma si deve materializzare sempre nell’interesse della collettività!

Maschere, ipocrisia, arroganza, presunzione e politica.

Se come cittadini non ci interessiamo alla politica, stiamo pur tranquilli che sarà la politica ad interessarsi a noi, ma in modo ingannevole.

Auspichiamo che in questo nuovo anno ci sia più partecipazione alla vita politica, se non altro per sgamare tanti lestofanti che con la politica si sono arricchiti, senza mai lavorare un giorno.

Per sgamare tutte le bufale, gli annunci e le promesse di ogni sorta.

Speriamo di incontrare, in questo nuovo anno, sempre politicamente parlando, più volti e meno maschere. Ѐ una società piena di politici ipocriti, di impostori, di paraculati, trombati, riciclati, nominati, incaricati e raccomandati, dove tutti fanno finta di essere qualcosa che non sono, sempre con lo scopo di arricchirsi alle spalle del popolo.

Ogni persona falsa, ma anche ogni politico falso, è una maschera, ben fatta, ma con un po’ di attenzione si può distinguerla dal volto. Le persone e i politici ipocriti li riconosci subito, hanno una maschera sull’anima. Mentono con sincerità. Nascondono il volto con un sorriso, ma se si presta attenzione, con intelligenza, al loro comportamento e al loro modo politico di agire, facendoglielo notare, non possono più nascondersi, e il marcio che hanno dentro viene a galla. Per non parlare degli arroganti. Ѐ ovvio che dietro la loro arroganza nascondono la loro insicurezza e la loro incapacità. Se scoprono una vecchia idea credono che sia la loro.

Speriamo, in questo nuovo anno, di incontrare meno presuntuosi. Credono, con la loro presunzione, di poter volare alto, ma non si rendono conto che la presunzione gonfia l’uomo, ma non lo farà mai volare. Purtroppo più piccola è la loro mente più grande è la loro presunzione, credendo di essere quello che vorrebbero essere.

Speriamo, infine, in questo nuovo anno, di incontrare, sempre politicamente parlando, persone più oneste, competenti, preparate, e, soprattutto, più umili con il loro vero volto.

Perché di umiltà non è mai morto nessuno!

Redazionale
SGF IN PIAZZA