POLITICA – Privilegi, prebende, vitalizi, favoritismi e raccomandazioni, sono soldi sottratti alle comunità.

Secondo un recente studio realizzato dall’Istituto Demoskopika, ai calabresi non interessa la politica. Su quello che la politica decide e fa, noi calabresi saremmo i più distratti, poco partecipativi, poco consapevoli e molto disinformati.

Partendo da questo assunto, invece, la res pubblica dovrebbe essere materia di notevole interesse per la maggior parte della popolazione per una serie di motivi importantissimi.

Sì, perché  caro cittadino, caro giovane, caro pensionato, caro disoccupato, cari artigiani e commercianti, cara mamma e caro lavoratore, che alla fine della giornata siete sfiancati e spesso delusi, forse non sapete che la politica riguarda anche voi, anzi soprattutto voi.

Mentre si fa fatica a sbarcare il lunario, si hanno problemi con la banca che non dà il mutuo o non concede un prestito, c’è una moltitudine di politici e amministratori della res pubblica che maneggia tantissimi milioni, spesso miliardi, rubati.

Quei soldi sono vostri cari cittadini. Dall’apatia con cui accogli determinati eventi politici, sociali ed economici, caro cittadino, pare che tante cose non ti siano chiare. Ma quando un amministratore pubblico compra un servizio o anche una società al doppio del suo valore, la tangente che ne ricava e che poi spartisce con gli amici degli amici, sono fondi sottratti allo Stato, cioè alla collettività, cioè a te, caro cittadino.

Quando un imprenditore privato tiene a libro paga con migliaia di euro un amministratore pubblico per farsi favorire e farsi aggiudicare un appalto, quei soldi sono tuoi, caro cittadino.

Quando un amministratore pubblico gioca al ribasso favorendo un determinato soggetto in una gara d’appalto, facendo pagare bollette esose, per un servizio scadente, ai contribuenti,  questi sono lavoro e soldi sottratti alla comunità.

Quando amministratori pubblici e politici comprano ville e appartamenti del valore di  milioni, che, sebbene i loro lauti stipendi, non possono guadagnare, nei centri storici delle più importanti città italiane, o anche Parigi, Londra, New York ecc., lo fanno con i soldi tuoi, caro cittadino.

Quando figli, amici, e amici degli amici di un amministratore pubblico ottengono in modo facile e semplice una consulenza di migliaia di euro, quello è lavoro sottratto, in modo poco meritocratico, a tanti cittadini e professionisti, caro cittadino.

Tutto ciò non sono altro che piccoli rivoli provenienti da un immenso lago di sporcizia emerso in questi anni e che ha fatto tracimare le sue acque melmose su tutta la società  calabrese e italiana. Questo lago si chiama classe dirigente, classe politica, partitocrazia, o anche upper class intesa nella sua accezione più estesa: amministratori pubblici, politici locali, regionali e nazionali, imprenditori, banchieri, finanzieri, sindacalisti, magnati, giornalisti, scrittori, conduttori e amministratori televisivi, telepredicatori, uomini di spettacolo, cantanti e chi più ne ha, più ne metta.

La corruzione di questa cosiddetta upper class agisce in due  modi. Il primo brutale e rozzo, è quello delle ruberie varie di denaro pubblico, il nostro denaro, caro cittadino. Il secondo, più fine e sottile, più impalpabile, ma non certo meno remunerativo, è quello delle combriccole e consorterie, dello scambio di favori: caro amico, io piazzo i tuoi figli in quella azienda pubblica ma tu, se mai mi trovassi nei guai, mi aiuterai; caro ministro o sottosegretario, io ti faccio, con le dovute precauzioni si intende, il conduttore televisivo o il giornalista assoldato, e tu mi dai una spinta per la carriera; caro direttore io ti faccio avere la nomina di consigliere in quell’azienda pubblica cui aspiri, ma tu mi dai una rubrica sul tuo quotidiano; caro partito io canto alle tue feste e dichiaro il mio legame e la mia appartenenza, però tu mi metti a disposizione la tua organizzazione. E così via.

Sono tutti solidali nella partitocrazia, nella upper class. Basta che sia arrestato un personaggio eccellente, e tutti gridano allo scandalo, all’innocente, alla violazione dei diritti più elementari e di garanzia del cittadino. Hanno pizzicato uno del giro.

E il popolo, noi cittadini? Siamo solo la plebe, paria, pecore, bestie, buoni solo per servire i detentori del potere e del regime con le loro famiglie.

Svegliati, caro cittadino, svegliati! Alza la testa! Non farti prendere più in giro da questa élite politica, da questa partitocrazia, da questa classe dirigente, da questa cosiddetta upper class. Spegni l’assordante rumore del televisore con il quale buffoni, adulatori, compiacenti imbonitori e falsi idoli ti tengono attaccato alla poltrona facendoti rincitrullire e facendoti credere che è festa anche per te. La si smetta di spasimare per i Bonolis, per i Vespa, per i Fazio, per i Giletti, per i Conti, per i Frizzi, per le D’Urso e le Belen, e cerchiamo di recuperare quel tanto di dignità che ci è stata lasciata!

SALLUSTIO , storico, politico e senatore romano del periodo repubblicano, ne “Il De Catilinae coniuratione” , prima vera e propria monografia storica mai composta in tutto il mondo latino che tratta la congiura di Lucio Sergio Catilina, divampata nel 63 a.C., facendo un’analisi per una valida alternativa al corrotto “regime dei partiti”  (mos partium atque factionum) di cui auspica la fine, con conseguente riflesso sulle sue scelte politiche, scriveva:

“Il mio animo va sempre più fremendo di giorno in giorno quando penso al genere di vita che ci aspetta se non ci rivendichiamo da noi in libertà”.

PGS

POLITICA – Privilegi, prebende, vitalizi, favoritismi e raccomandazioni, sono soldi sottratti alle comunità.ultima modifica: 2017-04-01T12:35:00+02:00da pietrogiovanni1
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