San Giovanni in Fiore – POLITICA: membri, esponenti, seguaci, adepti e affiliati locali dei vari partiti non possono essere politicamente credibili.

I vari comunicati, le diatribe, le polemiche, i controcomunicati, le schermaglie, gli alterchi e gli scontri, in seno all’Amministrazione Comunale di San Giovanni in Fiore, tra i vari membri dei diversi esponenti della cosiddetta partitocrazia, riesplosi in  quest’ultimo periodo, sono solo la spia di una malattia ben più grave: il vuoto politico amministrativo della gestione della comunità sangiovannese da parte delle varie amministrazioni (quella in carica ormai da quasi un biennio e quelle precedenti) e la debolezza delle classi dirigenti e partitiche locali.

I sintomi sono la comunità in stato di abbandono, l’incuria per ogni servizio essenziale (a partire dalla sanità, nonostante gli annunci in pompa magna di alcune minuzie e bazzecole, alla manutenzione delle strade, delle piazze, del verde pubblico, all’ambiente, alla cultura, alle condizioni igienico sanitarie ecc. ecc.), l’incapacità gestionale, il debito finanziario, l’assenza di rispetto per l’interesse collettivo, la carenza di guida e di controlli, cui conseguono disamore dei cittadini per il paese e scoraggiamento, a causa di politiche inesistenti, delle persone serie ed oneste che lavorano, o tentano di intraprendere una qualche attività per sbarcare il lunario, e, soprattutto, per non lasciare questa terra e le loro famiglie.

È vero, c’è una minoranza nel nostro Comune che quotidianamente ciancia e blatera, che attua una mera opposizione semplicemente per acquisire una qualche visibilità, ma poi in fondo nulla di concreto e di alternativo, nessuna idea, nessun progetto politico e nessuna lungimiranza amministrativa.

Sì, perché molti esponenti di questa partitocrazia locale, sia di maggioranza che di minoranza, di destra, di centro e di sinistra, in seno alla giunta e al nostro consesso civico, nominati ed eletti, non si sa per quali meriti, ma di sicuro per appartenenza e fedeltà politica, non possono essere credibili in quanto hanno le mani legate. Ma, anche e soprattutto, è perché sono gli stessi partiti a cui appartengono a non essere più credibili per le loro malefatte.

Questi esponenti, amministratori e adepti locali dei vari partiti, partiti che a livello nazionale hanno, qualche volta, consensi con percentuali di albumina, non possono rappresentare il futuro di questa nostra comunità, comunità che, sotto il profilo politico, sociale, economico e finanziario, è stata fatta piombare, grazie alla loro miope politica trentennale, in uno stato a dir poco comatoso.

Questi esponenti locali, vecchi e nuovi, onesti e non, dei vari partiti, devono dare conto, sotto l’aspetto delle scelte politiche, ai loro referenti regionali e nazionali, sempre. Non possono muovere foglia senza il beneplacito dei loro capibastone. Capibastone nazionali che, con comportamenti bruschi, da pinocchio o da vispe Terese, hanno votato la legge Fornero, il Jobs Act, la cattiva scuola e tutto il sudiciume che stanno portando l’Italia e le sue comunità al collasso.

Questi esponenti sangiovannesi della cosiddetta partitocrazia, sia di destra che di centro e di sinistra, tutti in fondo appartenenti, anche se con qualche idea diversa, alla stessa parrocchia politica e allo stesso sistema, che quando necessita si ricompattano in una poltiglia malaccetta diventando pappa e ciccia, sebbene persone oneste e pulite, non possono essere credibili per una amministrazione seria, libera, per il bene comune, concretizzandosi con la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nei processi di elaborazione delle politiche.

 I partiti, a cui questi affiliati locali appartengono, a parte le loro sistematiche ruberie, hanno creato un sistema clientelare e mafioso che hanno imposto a tutto il Paese, escludendo chi non si è mai infeudato. Sono questi partiti, insieme anche ai loro esponenti locali, che quotidianamente li sostengono, ad averci portato, in un percorso durato trent’anni, sull’orlo di un abisso economico che sta intaccando i nostri stipendi, le nostre pensioni, il lavoro, le nostre case, i nostri risparmi, i giovani, le donne e la nostra vita.

Qui non è in discussione l’onestà e l’impegno dei singoli esponenti locali dei vari partiti, ma la stessa forma-partito e la stessa essenza della loro politica che ha prodotto un clamoroso fallimento, nonché il sostegno, l’energia e l’impegno concreto che questi iscritti alla partitocrazia quotidianamente spendono, non certo per la collettività, per il bene comune, ma per garantire, probabilmente a loro insaputa, i privilegi di questi signori rappresentanti e leader nazionali della stessa partitocrazia.

Né tantomeno è in discussione la democrazia, di cui, come in tanti sostengono, i partiti sarebbero il sale. Questi partiti non hanno nulla a che vedere con la democrazia. Non ne sono nemmeno un riflesso deformato e deturpato: sono proprio il contrario della democrazia. Essi, nonostante siano delle associazioni private, nonché delle società d’affari, hanno esautorato quasi tutta la nostra Costituzione occupando le varie istituzioni democratiche e pubbliche del Paese, violando  tutta una serie di diritti del popolo praticando ogni sorta di ricatto e di taglieggiamento contro i cittadini.

Ma d’altro canto non è accettabile che tutti coloro che negli ultimi trent’anni, sguazzando nel sistema, hanno avuto un ruolo nella politica sangiovannese e non solo, e che sono responsabili, pro quota, del fallimento amministrativo, sociale, politico, e soprattutto sanitario locale e regionale, continuino, con i loro burattini, con  le loro giovani facce, facce pulite, facce oneste e adepti vari, a pontificare, a parlare di futuro, di passione politica, di rinnovamento, quando i risultati politici ed amministrativi, nonché la realtà quotidiana di questa nostra comunità, sono ormai sotto gli occhi di tutti.

 Questa partitocrazia locale, vecchia e nuova, di destra, di sinistra e di centro, politicamente parlando, deve essere spazzata via. Tutta. Senza eccezioni.

L’alternativa a tutto questo?

Beh, penso che ogni cittadino sangiovannese, oggi, sia in grado di darsi, nel suo intimo, una propria risposta.

Pietro Giovanni Spadafora

San Giovanni in Fiore – POLITICA: membri, esponenti, seguaci, adepti e affiliati locali dei vari partiti non possono essere politicamente credibili.ultima modifica: 2017-04-09T19:36:35+02:00da pietrogiovanni1
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