San Giovanni in Fiore – Festa del Santo Patrono: più paura e meno diritti.

Determinati eventi, anche se, fortunatamente, si verificano lontano dalla nostra comunità, sono riusciti a instillarci una tale paura che ormai provvediamo a distruggerci da soli e a distruggere i nostri diritti, le nostre tradizioni e la nostra cultura.

Sì, perché, oggi, basta un petardo, o anche semplicemente che qualcuno abbia l’impressione di aver sentito un botto, che si scatena il panico. Panico che alcune volte porta a prendere decisioni drastiche e inconsulte.

Dopo la drammatica notte torinese durante la partita tra Real Madrid e Juventus, e lo scaricabarile tra il sindaco, questore e prefetto sugli incidenti di piazza San Carlo a Torino durante i quali sono rimaste ferite oltre 1527 persone, Franco Gabrielli, il capo della Polizia, con una circolare, definisce con precisione le competenze, e dunque le responsabilità, per le manifestazioni pubbliche, coinvolgendo anche i privati, organizzatori dei grandi eventi dello spettacolo e dello sport.

Nel distinguo di ruoli e responsabilità, il comune dovrà valutare la “capienza delle aree” delle manifestazioni, individuare gli spazi di soccorso, emettere i provvedimenti di divieto di vendita di alcolici e di bevande in vetro e lattine, “che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità” (proprio come successo a Torino).

Detto questo, fin dalla notte dei tempi, alla Festa Patronale di San Giovanni in Fiore, non è mai successo alcunché di brutto.

Tuttavia, a scanso di equivoci, la nostra Amministrazione Comunale ha fatto bene ad attenersi a tutte le nuove regole che prevede la circolare del capo della Polizia.

Intanto sono sparite le bancarelle dalla Festa di San Giovanni Battista, dal centro storico, dalle nostre viuzze. Un rito, quello delle bancarelle, antico, tradizionale, piacevole, momento di aggregazione, di incontri, di saluti, di strette di mano, di abbracci affettuosi e, soprattutto, di gioia per i nostri bambini, per tutta la nostra comunità.

Si è tentato di tutto e per tempo per una diversa soluzione nella trattativa sul posizionamento delle bancarelle? Per tutelare un diritto di tutti? Dell’intera comunità? Il diritto di poter andare alla “Fera e Sangiuvanni”?

Colpevoli? No! Per carità! In questa nostra attuale società non ci sono mai colpevoli, di niente, di nessuno!

Una cosa è certa: siamo diventati paurosi di tutto, ci spaventiamo per un nonnulla, perfino di un piccolo temporale per il quale la protezione civile emana comunicati a raffica invitandoci a fare attenzione e perfino a non uscire di casa.

Ma ritorniamo alle altre nostre manifestazioni pubbliche, quelle future. Data la nostra conformazione urbanistica, date le nostre piccole piazze e piazzuole, i nostri stretti vicoli e strette viuzze, il nostro centro storico, come ci si comporterà? Cambierà tutto? Usciremo più di casa? Cambieranno le nostre abitudini, le nostre tradizioni, le nostre manifestazioni, le nostre feste e i nostri riti? Religiosi, politici, sociali, sportivi e di aggregazione? Cambierà la nostra comunità?

Non è che qualcuno abbia già vinto la partita? Con il contributo di una nostra circolare interna? Della Polizia?

Che tristezza!

PGS

San Giovanni in Fiore – Festa del Santo Patrono: più paura e meno diritti.ultima modifica: 2017-06-23T03:23:07+02:00da pietrogiovanni1
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