San Giovanni in Fiore – Municipio nuovo, politica vecchia.

A partire da domani e fino a mercoledì prossimo, gli uffici comunali saranno chiusi al pubblico per impegni nelle operazioni di trasloco presso la sede, ristrutturata, lucidata, e messa a nuovo, di Piazza Matteotti.

Tutto ciò fa intuire che a breve ci sarà l’inaugurazione con una cerimonia alla quale saranno presenti i vari rappresentanti delle istituzioni locali, provinciali e regionali.

Va subito detto che i lavori che hanno riguardato la ristrutturazione del Municipio sangiovannese dovevano terminare cinque anni fa, ma si sa che in Italia non si rispettano mai le regole né le scadenze. Chissà perché! Tuttavia è meglio tardi che mai!

Certamente ci sarà il tentativo di far diventare il nuovo, ristrutturato Palazzo Comunale, il simbolo dell’”orgoglio della piccola casta politica locale”, della “rigenerazione di una comunità”, del “riscatto del popolo sangiovannese”, della “politica del fare e non del parlare”. Tentativo che, ahimè, più che arduo mi sembra impossibile.

Con l’inaugurazione del nuovo Palazzo Comunale verranno fuori, al contrario, una serie di riflessioni in ognuno di noi cittadini sangiovannesi. Verranno al pettine i tanti errori nostri e della vecchia politica, ma anche tutte le debolezze del nostro carattere sangiovannese, l’incapacità di sentirsi, tante volte, popolo, il cinismo, l’opportunismo, la furbizia, la cialtroneria, le leggerezze, la poca onestà intellettuale, la mancanza di trasparenza, di coraggio e fermezza, e spesso, cosa brutta, la tanta ipocrisia diffusa.

È chiaro che il Palazzo Comunale, in senso fisico, come struttura, è una cosa. Le istituzioni pubbliche che esso rappresenta sono un’altra cosa.

È anche chiaro che le istituzioni, nate per tutelare i cittadini sotto ogni aspetto del convivere civile, spesso e volentieri vengono calpestate e irrise proprio dalla politica, da quella vecchia e miope politica, ma, soprattutto, da quella partitocrazia con comportamenti e atteggiamenti fino al limite dell’eversione.

Le pubbliche istituzioni sono state completamente esautorate dai partiti. L’istituzione comunale, in quanto tale, non esiste più. Esistono solo le segreterie dei partiti, con i loro diritti di veto, con le loro manovre sottobanco e, ormai, spudoratamente, anche sopra il banco. Oggi una segreteria di partito  vale molto di più del Palazzo Comunale.

Spesso e volentieri il bene comune, la tutela del cittadino e, non di meno, la dignità delle persone, devono morire, perché così decidono le oscure alchimie che regolano i rapporti di forza tra la partitocrazia, fra i partiti e, all’interno di questi, fra le loro consorterie.

Saranno sempre gli stessi partiti con i loro uomini e adepti, a cantare, come un disco rotto, la stessa ipocrita canzone dello sviluppo, del benessere, dell’occupazione, del welfare, della diminuzione delle tasse, della buona sanità, della buona scuola, degli ottimi servizi e della buona politica del fare.

Saranno sempre loro, i partiti, ad occupare abusivamente le istituzioni e quasi ogni angolo della vita civile, facendo diventare i cittadini sudditi, costringendoli, il più delle volte, a vivere ai margini, nella povertà.

Avremo un Palazzo Comunale nuovo, bello, dignitoso, ma non dimentichiamoci che continueremo ad avere anche la partitocrazia, cancro invisibile della società italiana a tutti i livelli, la quale, se si vuole restituire anche a questa comunità, la comunità sangiovannese, un minimo di decenza democratica e civile, va mandata a casa appena possibile. Altrimenti, a noi cittadini, non resta altro che piangere lacrime di frustrazione, di rabbia e d’impotenza.

Pietro Giovanni Spadafora

San Giovanni in Fiore – Municipio nuovo, politica vecchia.ultima modifica: 2017-07-16T21:53:54+02:00da pietrogiovanni1
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