San Giovanni in Fiore – Raccolta differenziata: i cittadini fanno la differenza, ma poi dove vanno a finire i rifiuti?

Finalmente, fatto positivo, anche qui da noi, con tutti i limiti, come dice qualcuno, è partito il sistema di conferimento dei rifiuti solidi urbani con il metodo della raccolta differenziata “porta a porta” per tutto il territorio sangiovannese.

Con grida di giubilo e incontenibile gioia molti esponenti dell’amministrazione comunale annunciano, quotidianamente, la rimozione graduale di tutti i cassonetti. Fatto, anche questo positivo per il decoro urbano.

Tanti cittadini collaborano e partecipano con passione affinché vi sia una buona riuscita di questo importante servizio. Tanti cittadini, nel rispetto dello slogan “TU FAI LA DIFFERENZA”, FANNO veramente la DIFFERENZA. Anche questo, fatto molto positivo.

Ma, purtroppo, sono anche tanti i cittadini che non partecipano attivamente e con passione alla raccolta differenziata, poiché sono trasgressori ed incivili naturali ed incalliti, che con negligenza continuano, indisturbati, a gettare rifiuti per le strade della città. E questo, purtroppo, è un fatto non positivo.

Finito? Tutto qui? No, la cosa è molto più complessa!

Vorrei partire dalle affermazioni, sul proprio profilo facebook, del consigliere comunale di opposizione di Fratelli d’Italia Antonio Lopez: “a San Giovanni in Fiore NON ESISTE NESSUNA ISOLA ECOLOGICA!!!!”.

Una domanda, come credo a tanti sangiovannesi, mi sorge spontanea: dove vanno a finire, allora, i nostri rifiuti?

Qui, e forse non guasterebbe, ma anche a scanso di equivoci, ci vorrebbe più trasparenza e più informazione da parte delle nostre istituzioni locali, perché è importante e fondamentale che tutti i cittadini sappiano il percorso dei rifiuti e quali vantaggi portino, sotto diversi profili, a tutta la comunità. I cittadini non dovrebbero avere dubbi sui sacrifici e sull’impegno quotidiano che mettono, come anche sul ritorno economico della raccolta differenziata, sia come singoli contribuenti e sia come comunità.

La raccolta differenziata non ha, come la sanità, colori politici. 
Principalmente essa tende a raggiungere alcuni obiettivi fondamentali: tutela della salute pubblica, dell’ambiente e risparmio sulle bollette dei contribuenti cittadini.

Non voglio già, dopo qualche giorno, tracciare alcun bilancio, ma affinché essa non si trasformi in un fallimento (prevenire è meglio che curare), spero si siano prese tutte le precauzioni e fatte tutte le dovute valutazioni.

Si è consapevoli che i cittadini sono stati messi di fronte ad un cambio repentino di decennali abitudini senza un graduale passaggio, né tantomeno una seria e capillare azione di sensibilizzazione/spiegazione?

Le aree pilota dell’Olivaro e Pallapalla hanno insegnato qualcosa?

Si è tenuto conto della complessità territoriale della città sangiovannese caratterizzata da numerosissime gradinate, stradine, vicoli e viuzze, da numerosi quartieri, nonché da diverse contrade diffuse in tutto il territorio?

Si è tenuto conto dei vari imprenditori, commercianti, artigiani, nonché della fluttuazione dei diversi operatori agricoli che dalla città vanno verso le campagne e viceversa per recarsi nelle loro terre di proprietà?

Si è tenuto conto di un calendario e dei tempi di ritiro dei sacchetti della differenziata poco adeguati alle esigenze particolari di tante famiglie e scuole?

Si sopperirà all’ assenza totale sul territorio di contenitori dove gettare i sacchetti contenenti le deiezioni canine? Qui il Sindaco ha risposto positivamente.

Vi saranno delle “premialità”, come tante altre amministrazioni comunali sensibili hanno previsto, utili per sollecitare la collaborazione dei cittadini, con conseguente ricaduta positiva sulle bollette che di anno in anno potrebbero essere ridotte?

Qui in Calabria, invece, (sembra una beffa: prima si iniziava la raccolta differenziata a San Giovanni in Fiore, e prima la Regione Calabria aumentava la tassa sui rifiuti), grazie alla giunta regionale, esse sono state aumentate con delibera n. 344 del 25 luglio scorso, ma pubblicata e resa fruibile sul Burc un mese dopo, il 23 agosto scorso.

Si è consapevoli che vi deve essere disponibilità di mezzi, di ditte e di manodopera adeguati per poter effettuare la raccolta differenziata?

Possiede la Ditta che espleta l’incarico di raccolta una dotazione organica sufficiente e i mezzi finanziari adeguati di modo tale che sia in grado di fare espletare un servizio così articolato?

Si è consapevoli della piaga dei randagi, problema nemmeno lontanamente affrontato?

Si è consapevoli che potrebbero aumentare in maniera esponenziale, le discariche abusive soprattutto nelle periferie, se il servizio non sarà adeguato?

Si sono verificate le condizioni di tenuta sanitaria del territorio per effetto di un eventuale mancato svolgimento dei servizi di raccolta rifiuti essenziali alla tutela della salute pubblica?

Io spero di sì!

E invito contestualmente i cittadini TUTTI a COLLABORARE!

Ma anche a vigilare!

Buon lavoro!

Pietro Giovanni Spadafora

San Giovanni in Fiore – Raccolta differenziata: i cittadini fanno la differenza, ma poi dove vanno a finire i rifiuti?ultima modifica: 2017-09-08T17:55:15+02:00da pietrogiovanni1
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