SANITÀ CALABRIA – CATENE.

A proposito! Prima una piccola parentesi: (Quali sono i risultati di quei due consigli comunali, di cui uno in Regione, circa la sanità e l’ospedale sangiovannesi? Quanti progetti si sono messi in cantiere circa i settori dei lavori pubblici, cultura, spettacolo, ambiente (a parte la differenziata, il paese è abbastanza sporchino), acqua pubblica, decoro urbano e risanamento del dissesto finanziario? Dove sono tutti quei milioni che saltuariamente annuncia il GAL? Cosa state facendo? Cosa state combinando? Vabbè, abbiamo capito! Si spera, tuttavia, in una qualche comunicazione positiva da parte dell’Amministrazione Comunale sangiovannese.)

Ancora un ultima parentesi: (Caro Presidente del Consiglio Comunale sangiovannese, inutile gonfiarsi e cercare di prendersi i meriti per essere stato istituito, qui, nella nostra città, un ufficio del Giudice di Pace. Le ricordo che questi non sono regalie di chicchessia, né tantomeno dei partiti e della loro politica, ma diritti dei cittadini tutti, come lo sono tanti altri servizi, qui inesistenti e negati a tutta la comunità!)

Ma ritorniamo al titolo del post circa l’annuncio dell’incatenamento del nostro Governatore calabrese.

Se devo essere sincero l’incazzatura del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, da un lato, mi ha preso e mi ha commosso e, da un altro, mi ha sorpreso e meravigliato per la sua rabbia inattesa e fuori dall’ordinario.

Può darsi che dentro di lui sia avvenuta una sorta di conversione? Che ci creda davvero? Che alla sua età politica non abbia più nulla da perdere? Tutto è possibile!

Immaginiamo un incatenamento del Governatore calabrese davanti a Palazzo Chigi, sarebbe comunque un gesto eclatante. E poi immaginate se insieme a lui si incatenassero anche Magorno, segretario del PD calabrese, e poi tutti i sindaci calabresi del PD, incluso il nostro sindaco sangiovannese Giuseppe Belcastro, il gesto sarebbe ancora più eclatante. E immaginate ancora il Ministro dell’Interno Marco Minniti, Ministro calabrese dell’attuale Governo, incatenato davanti a Palazzo Chigi, il Palazzo del Governo Italiano, del suo Governo, del Governo del PD, sarebbe ancora più forte il gesto. E poi magari arrivare anche ad incatenarsi tutti a Bruxelles. Perché no? Caspita che gesti forti!

Tutto ciò succederà?

Il sistema contro il sistema. Mai successo!

Credibile? Vediamo un po’!

Il nostro Presidente s’è incazzato, ogni tanto cerca di cambiare pelle, ma resta quello di sempre, un uomo del sistema partitocratico.

Grande il nostro Presidente, è perfino commovente, alle volte. Come con questa sua protesta di incatenamento annunciata e lanciata in occasione dell’inaugurazione della riapertura dell’Ospedale di Praia a Mare, la quale è arrivata grazie a un provvedimento giudiziario e non politico. Che cosa sia questa nuova protesta, questo annuncio di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi, davanti al suo Governo, sinceramente non mi è ben chiaro. Una cosa, a mio parere, è certa: il fatto che il nostro Governatore vorrebbe passare direttamente dall’attuale inesistenza politico-amministrativa (l’80% del bilancio regionale è rappresentato dalla spesa sanitaria) nientemeno che alla “gestione della sanità”, scavalcando a piè pari governo e opposizioni.

È anche il caso di sottolineare, però, come il nostro Presidente, insieme a tutto la sua maggioranza, il suo entourage e partito politico, siano stati sin qui silenziosi, ma solo perché, in quanto sommersi nel grasso del sistema. Il nostro Presidente non poteva aprire troppo la bocca senza il rischio di soffocare.

Se una protesta per la sanità calabrese dovesse essere fatta, “con una moralità politica nuova, con gente credibile e non compromessa con il sistema, sempre politicamente parlando”, i primi che dovrebbero starne alla larga sono proprio tutti coloro che appartengono alla solita partitocrazia, ai soliti partiti che hanno portato la sanità pubblica al punto in cui si trova oggi.

Il Governatore della Calabria nato e cresciuto nell’attuale sistema politico-partitocratico e ben incistato nelle stanze del potere costituito, come lo è un topo nel formaggio, in veste di contestatore di tale sistema, può essere credibile? Aspettiamo l’incatenamento!

Che si presenti ora come una persona adirata e irritata, avversario del sistema, è semplicemente una cosa simpatica! Ma è comprensibile. Da persona scaltra, ha capito che il sistema che tanto gli ha dato, è finito, e c’è poco da spremergli. E allora da politico navigato qual è, cerca di mutare la situazione di opposizione sociale calabrese che si è venuta a creare dopo tanti anni di politica miope, in una forza a suo favore, o a favore della sua nuova corrente politica, cosicché nulla nella sostanza cambi, a cominciare dalle posizioni partitiche e politiche acquisite negli anni.

Nessun altro tipo potrebbe rappresentare meglio del nostro Governatore il politico illuminato dei nostri giorni: scontento, insoddisfatto, adirato, irritato, incazzato annuncia ad alta voce che le cose debbono cambiare, ma è il primo a spaventarsi del più piccolo cenno di cambiamento.

È perché teme un cambiamento reale, e, il Signore non voglia, di esserne, irrimediabilmente, tagliato fuori, tentando ora l’inserimento con un annuncio di un fantomatico incatenamento davanti al Palazzo del suo Governo. Ma questo, pare che anche lui lo abbia già capito, è un tentativo maldestro e intempestivo. Qualcun altro lo ha preceduto. C’è un Movimento nuovo in giro “con una moralità e un progetto politico nuovi, con gente credibile e non compromessa con il sistema partitocratico”.

Se poi questo Movimento abbia capacità di governare è tutto da verificare. Ma è esso che ha il diritto di tentare, se lo capiranno e vorranno i cittadini, di governare questo Paese, e non certamente la partitocrazia con i suoi uomini, adepti e sodali, che si sono, da decenni, venduti al sistema partitocratico a discapito dei diritti della comunità sangiovannese, calabrese e italiana.

PGS

SANITÀ CALABRIA – CATENE.ultima modifica: 2017-11-10T17:49:43+01:00da pietrogiovanni1
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