Movimento 5 Stelle: benvenuto nella partitocrazia!

Il M5S non è più un movimento. Ormai fa parte della peggiore partitocrazia europea, quella italiana.

Con una differenza sostanziale, peggiorativa. Mentre la vecchia politica e i partiti, come si sa, calano le candidature dall’alto alla luce del sole, il M5S cala sì le candidature anche dall’alto, ma prendendo per i fondelli la gente, i suoi iscritti, i suoi simpatizzanti, gli elettori italiani con delle finte primarie online (Parlamentarie), delle quali, a distanza di 15 giorni, e dopo aver presentato le proprie liste, non si sa niente, e nonostante si riempia la bocca di nuove tecnologie e trasparenza, non è dato sapere quanti voti abbia preso ogni candidato alle Parlamentarie. Cosa che si doveva sapere, con un click, dopo un minuto. Non solo, se si va a guardare nelle varie regioni, ha solo riciclato elementi delusi provenienti dai vari partiti, dalla vecchia partitocrazia, vedasi (http://www.ilblogdellestelle.it/…/pd_se_li_conosci_li_eviti…), e anche questo per ridare loro, dicono, entusiasmo, mentre per gli attivisti e per gli iscritti, che hanno contribuito alla crescita del M5S in tutti questi anni, nulla di nulla, facendo perdere loro il vero entusiasmo per un reale cambiamento in questa povera Italia. Per i più sprovveduti solo galoppinaggio. Grandi!

Il M5S è ormai un partito come tutti gli altri.

Quando un movimento si erge a paladino della giustizia e si autoproclama il più onesto al mondo commette il solito grande errore, ma soprattutto la solita grande demagogia.

Il M5S ha creato il suo consenso facendo la parte dell’antisistema e accusando tutti i restanti partiti e politici di essere delinquenti e corrotti. Oggi non lo sono più, anzi va a pescare nei vecchi delinquenti partiti.

Il M5S era nato su alcuni principi ben chiari: niente programmi televisivi, uno vale uno, massima trasparenza nelle decisioni con riunioni in streaming, via gli indagati, ecc. ecc. Dopo essere entrati in Parlamento e nel governo di alcune città i primi dogmi sono caduti velocemente. Dal divieto assoluto di partecipare ai talk show si è passati a presenziare costantemente alcuni programmi amici; dall’uno vale uno si è passati addirittura a un direttorio, (stessa cosa, anzi peggio, di una direzione o segreteria di partito).

Ma a prescindere da questo il concetto è un altro. Il Movimento 5Stelle ha basato tutto su un punto essenziale: noi siamo tutti onesti. E questo ormai è chiaro che non esiste più.

Dopo questo il passo successivo è anche peggiore se dopo essersi vantati di essere i più puliti ed onesti poi si crolla davanti alla realtà.

Il M5S è un partito come tutti, dov’è la grande differenza con gli altri?

Ad oggi, quindi, il M5S non si differenzia più in nulla: ha i suoi riciclati, ha i suoi privilegi, ha i suoi fallimenti, ha i suoi alleati impresentabili.

Insomma dov’è la grande novità del M5S? Nessuna. Forse si differenzia in una cosa: il suo staff e i suoi adepti più stretti inondano la rete di una marea di bufale e falsità che attirano l’ignoranza spesso incolpevole di tanti utenti ignari.

Oggi il M5S rappresenta la peggiore partitocrazia che ieri diceva di combattere.

Il M5S è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha avuto un inizio, forse nobile, e come fatto umano, è iniziata anche la sua fine. Purtroppo.

SAN GIOVANNI IN FIORE IN PIAZZA

La libertà.

“La libertà… è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di sperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica”.

( Ignazio Silone )

La mia personalissima Costituzione.

Considerato il disgusto di questo periodo, una tale riforma costituzionale non sarebbe una cosa strampalata.

Di Massimo Fini

La mia personalissima Costituzione

Mi è venuta una ‘pazza idea’. Mi è venuta osservando in questi anni o mesi Gentiloni, Letta, Padoan, Calenda, Maroni, Tremonti, Brunetta, Meloni, Di Maio, Di Battista. Persone, per capacità, esperienza o perché portatrici di idee inedite, politicamente decenti, naturalmente per il campionato italiano perché se, come nel calcio, ci fosse la possibilità di rivolgersi all’estero, acquisteremmo sul mercato Angela Merkel, che ci costerebbe sicuramente meno della cifra sborsata dal Paris Saint Germain al Barca per Neymar, le affideremmo il governo per dieci anni e poi, finito il contratto, la rimanderemmo a casa sua.

L’idea è la seguente. I cittadini eleggono direttamente il Presidente della Repubblica. Come negli States. Ma a differenza degli Stati Uniti costui non farebbe il premier, si limiterebbe a nominarlo. Come ora in Italia, ma con la differenza che il Primo ministro avrebbe totale libertà di scegliersi i suoi ministri, dal mondo politico e dalla società civile, senza stare a badare alla loro provenienza ideologica ma solo alla loro capacità, competenza, creatività. Sarebbe un ‘governo dei migliori’ o, se si preferisce, dei ‘meno peggio’. Costoro potrebbero ‘fare squadra’ senza dover essere costantemente impegnati in ‘baruffe chiozzotte’ che, attualmente, servono solo per smarcarsi, per trovare una collocazione e una visibilità. Il governo dei ‘meno peggio’ sarebbe, nel suo operare con una buona coesione, facilitato dal fatto che le categorie ‘destra’/’sinistra’, vecchie di due secoli e mezzo, non hanno più senso e sono praticamente indistinguibili. Come si vede in questa abominevole, ma anche chiarificatrice, campagna elettorale dove tutti i partiti propongono le stesse cose anche se fingono che siano diverse. Perché tutti sanno quali sono le cose prioritarie da fare nel nostro Paese.

Verrebbe eliminato il Parlamento. Un’Assemblea, oltre che estremamente costosa, inutile perché, come sappiamo tutti benissimo, deputati e senatori sono nominati dai segretari di partito o dai loro più stretti sgherri e a loro obbediscono oppure passano disinvoltamente da una formazione all’altra non per convinzioni ideali ma per pura convenienza personale o addirittura per denaro. E’ il ‘mercato delle vacche’ cui assistiamo da qualche decennio e che negli ultimi tempi ha assunto ritmi parossistici (L’assenza del “vincolo di mandato”, stabilita dalla nostra Costituzione, art.67, fu decisa in un epoca completamente diversa, di grandi passioni ideali, per cui nessuno si sarebbe sognato di passare da un giorno all’altro, poniamo, dalla Dc al Pci, casomai si staccavano interi gruppi in dissenso dal proprio partito formandone uno nuovo, come avvenne per il Manifesto dopo le vicende di Praga).

Questa nuova Costituzione eliminerebbe via via anche i partiti, il vero cancro della democrazia liberale, il killer della meritocrazia. Perché nessuno avrebbe più interesse a infeudarsi in questi apparati mafiosi dato che i posti di rilievo verrebbero conferiti, senza interferenze di partito, direttamente e liberamente dal Premier e dal suo Governo non dovendo ricorrere ad alcun manuale Cencelli.

Per le Regioni e i Comuni verrebbe mantenuto l’attuale meccanismo elettorale, ma anche qui il Presidente della Regione o il sindaco, liberati dai diktat dei partiti, potrebbero scegliere i propri assessori senza alcuna pregiudiziale ideologica.

Resterebbero naturalmente i Referendum, sia propositivi che abrogativi, con forza di legge.

E se il Governo non funziona? Il Presidente della Repubblica cambia il Primo ministro che a sua volta darebbe vita liberamente a una nuova formazione, eliminando quelli che si sono dimostrati incapaci e mantenendo, della precedente, quelli che si sono rivelati validi.

E se non funziona il Presidente della Repubblica, se le sue scelte non convincono? Se ne elegge un altro.

Insomma, per disperazione, mi sono creato la mia Costituzione. ‘Pazza idea’? Chissà…

Massimo Fini

Il Fatto Quotidiano, 26 gennaio 2018

M5S Calabria – Se questo è un cambiamento…

Dopo le fallimentari stagioni del M5S in Calabria (vedasi elezioni regionali e amministrative, uno o due consiglieri al massimo eletti, nessuno in regione e al comune di Cosenza) si sperava in un vero cambiamento.

Con 5 deputati e due senatori, eletti alle politiche del 2013, e con una deputata europea eletta nel 2014, si è riusciti solo a spaccare i meetup (vedasi in primis quello di Cosenza e di Crotone).

Oggi il 90% dei soggetti che hanno contribuito al fallimento del M5S in Calabria, sono nelle uniche posizioni utili delle liste dei candidati per le prossime elezioni politiche. Meglio fallimentari ma fedeli.

Colpa di qualcuno? Noooo!

Colpa di un altrettanto fallimento della piattaforma Rousseau e del metodo per la scelta dei candidati con le Parlamentarie online.

Inutile la sostituzione di chi non doveva essere proprio nelle liste, scambio di collegi e problemi di residenza. Non è questo il punto. Non prendiamoci in giro! È la piattaforma che ha fatto e fa acqua da tutte le parti determinando delle liste taroccate. In molti sostengono che basti un buon esperto di informatica, la premunizione di un pugno di iscritti con accanto qualche cordata di vecchia memoria partitica, e il gioco è fatto.

Noi di “SAN GIOVANNI IN FIORE IN PIAZZA”, in tempi non sospetti, abbiamo sempre sostenuto che i candidati dovevano essere proposti e votati dai Meetup. Meetup che conoscono realmente persone e problemi dei territori.

Oggi ci troviamo in una situazione a dir poco assurda.

Cosa dovrebbero fare i cittadini calabresi alle prossime elezioni politiche?

Turarsi il naso e votare M5S?

E questo sarebbe il cambiamento?

Caro Beppe Grillo e caro Di Maio, più che maturo, il popolo del Movimento 5 Stelle, pare sia diventato una pletora di giocatori d’azzardo inconsapevoli!

Auguri!

SAN GIOVANNI IN FIORE IN PIAZZA

Politica

A questo punto spero solo che i prossimi politici calabresi eletti, chiunque essi siano, di qualsiasi forza politica essi siano, facciano gli interessi della comunità e dei suoi cittadini.

Non vorrei, in particolare, per i nostri giovani, che l’unico modo per restare in questa nostra terra di Calabria, per decenni trattata in malo modo, fosse quello di continuare ad andarsene.

Perché se così fosse, non ci sarebbe salvezza.

La nostra Calabria è una grande regione intrinsecamente e ormai anche antropologicamente “disoccupata”.

E nulla sembra poter fermare questa deriva.

Non vorrei che i nostri giovani, per rimanere calabresi senza vergognarsi di esserlo, dovessero guardare questa nostra martoriata terra ancora da lontano. Da molto lontano.

PGS

Calabria: PARLAMENTARIE M5S

Di Maria Gabriella Militerno

Il M5s, da quando ho cominciato ad aderire ai suoi principi e a seguire le sue idee, mi ha insegnato veramente tanto. Mi ha infuso il giusto coraggio per difendere i miei diritti e quelli di chi non è in grado di far sentire la sua voce; mi ha infuso fiducia in me stessa, facendomi capire che non sono inferiore a nessuno, tanto più a coloro che si arrogano il diritto di decidere della nostra vita; mi ha fatto capire che con la partecipazione e l’attivismo è possibile contribuire al cambiamento.

E così, dopo più di sei anni di battaglie portate avanti attraverso la rete, ma che mi hanno sempre vista schierata come in trincea ( tutela dell’acqua pubblica, progetti di valorizzazione del patrimonio culturale, difesa della sanità pubblica e del patrimonio architettonico abbandonato nelle mani di privati, ecc.), ecco che ho deciso di metterci la faccia offrendo la mia disponibilità per una candidatura al Senato, per le prossime elezioni.

Dopo aver accettato tutte le regole del nuovo regolamento del M5s, trasformatosi per la circostanza in associazione, ho seguito l’iter previsto per ritrovarmi tra i candidati alle Parlamentarie.

Ho scoperto di essere stata compresa tra i candidati alle Parlamentarie proprio nel giorno di inizio del voto on-line, che, però, si è svolto con molta difficoltà perché il sistema, nei due giorni previsti per il voto, non era sempre raggiungibile e, anche quando si credeva di aver votato regolarmente, ci si trovava al punto di partenza.

Ma, “pazienza!” ci siamo detti, se è questo il prezzo da pagare per il pieno rispetto dei criteri di trasparenza e sicurezza. E così, arriva il giorno del verdetto per tutti i candidati d’Italia.

Si prende atto di essere fuori dalla competizione e si passano in rassegna i nomi dei candidati inseriti nelle liste calabresi, da quelli noti, a quelli sconosciuti. In particolare, il quarto della lista al Senato per la Calabria, mi sapeva di ignoto. 
Visto che, ormai, ci si muove e ci si fa conoscere attraverso i social, le prime mosse da me fatte sono state quelle di cercare tale nome, per farmi un’idea sui meriti procuratisi per il suo attivismo, proprio sui social. 
Ma, -ahimè- di questa figura, nessuna traccia!

Pertanto, decido di passare al piano B, quello di interrogare alcuni candidati risultati, nonché gli attivisti più noti, sparsi per la regione, che ci avevano messo pure la faccia, offrendo la loro disponibilità per le Parlamentarie: nessuno, però, aveva mai sentito parlare della persona in causa!

Allora mi è sorto un dubbio amletico: accettare passivamente o tutelare il Movimento? Visto che fino ad oggi nessuno si è preso la briga di farci conoscere coloro che potrebbero andare a rappresentarci ho deciso di dire la mia.

Innanzitutto, in questi casi, bisognerebbe far conoscere nomi e profili dei candidati prima di indire le consultazioni on-line, così da potersi fare un’idea prima di scegliere; poi, la piattaforma dovrebbe funzionare in modo più spedito e credo che in quest’era tecnologica ciò sia possibile.

Non si può predicare bene e razzolare male! Il M5s mi ha insegnato a ragionare e a giudicare senza mezzi termini e in questo caso, mi sento di dire che qualcosa non ha funzionato e forse la piattaforma non è così inattaccabile!

Comunque, si resta sempre in attesa di conoscere “l’ineccepibile” profilo di chi è sconosciuta a TUTTI! Rompiamolo questo assordante SILENZIO che investe candidati, iscritti, attivisti e referenti, ad ogni titolo, del M5s della CALABRIA! E non si esca con il comunicato che c’è stato un errore e quindi la parte in causa sarà sostituita con un supplente, perché, se si è verificato un tale grossolano errore, resta il dubbio che altri ce ne siano stati, ma risultano invisibili a tutti! Ergo, possono veramente, essere considerati indiscutibili i risultati di queste Parlamentarie?

Intanto il mio intento resta quello di PARTECIPARE, SCEGLIERE CAMBIARE, ma senza mistificazioni!

Spero che a tutela del M5s, del suo programma, delle sue nobili idee, dei suoi candidati ma, soprattutto, a tutela dei cittadini di questa martoriata terra di Calabria sia fatta chiarezza con la dovuta TRASPARENZA e la dovuta ONESTÀ! A pensare male si fa peccato, ma… siamo sicuri che tutti i candidati risultati siano reale espressione della volontà degli iscritti calabresi al M5S?

Agli elettori del 4 marzo l’ardua sentenza!

Turpe sarebbe turlupinare i cittadini che vogliono realmente contribuire al cambiamento del nostro Paese e della nostra Regione!

Se così fosse, le Parlamentarie M5s calabresi andrebbero annullate e Di Maio, nostro candidato premier, dovrebbe riservarsi la scelta dei candidati anche dei collegi plurinominali.

A riveder le stelle!

CI SEMBRA UNA BUONA IDEA.

PROSSIME ELEZIONI POLITICHE 4 MARZO 2018 – Studenti e disoccupati tra gli scrutatori dei seggi.

AL SINDACO DI SAN GIOVANNI IN FIORE Giuseppe Belcastro

Come MEETUP SGF chiediamo, pubblicamente, di inserire la condizione di disoccupazione (comprensiva di studenti e persone a basso reddito), in occasione della nomina degli scrutatori per le prossime elezioni del 4 Marzo 2018. Tale intervento non certo risolverà i problemi economici di molti, ma rappresenta un primo giusto e concreto esempio per non lasciare indietro nessuno.

MEETUP SGF IN MOVIMENTO

PARLAMENTARIE M5S CALABRIA

Ci risulta che al quarto posto dei candidati al Senato delle Parlamentarie del M5S Calabria, ci sia un fantasma, una certa Maria Pompilio. Nessuno la conosce, non esiste alcun profilo sul web. Nessuno sa chi sia, né candidati, né attivisti né simpatizzanti dello stesso movimento. Non è che sia una discendente del noto Re di Roma Numa Pompilio, e quindi candidata di diritto in quanto vanta nobili origini?

Qualcuno è in grado di fornirci un profilo della candidata?

Grazie

San Giovanni in Fiore in Piazza

RISULTATI PARLAMENTARIE M5S 2018

Di Maria Gabriella Militerno

Sono appena usciti i risultati delle Parlamentarie del M5S. Il mio nome non è tra i candidati, ma io ringrazio affettuosamente tutti per gli attestati di stima e gli iscritti per il consenso a me tributato. Il mio impegno continuerà con la stessa determinazione di sempre.

In bocca al lupo a tutti i candidati!
A riveder le stelle!

PARLAMENTARIE M5S 2018

Concluse alle ore 21,00 di questa sera le parlamentarie del MoVimento 5 Stelle che si sono svolte nella giornata di ieri e di oggi.

Si parlava di un’eventuale proroga delle votazioni per la giornata di domani giovedì fino alle ore 14,00, ma non è stata necessaria

Le liste definitive saranno annunciate questa domenica 21 gennaio a Pescara in occasione dell’evento dal nome “Villaggio Rousseau. Programma di Governo 2018” che si terrà il 19, 20 e 21 gennaio 2018.