San Giovanni in Fiore – ELEZIONI COMUNALI: come scegliere il SINDACO migliore.

L'immagine può contenere: una o più personeAbbiamo seguito in questa campagna elettorale i vari candidati a sindaco nei vari comizi, interventi, confronti ed interviste varie e ci siamo fatti una nostra opinione. Opinione frutto del perché si sono candidati, dei loro intenti e di come affronteranno le varie criticità della comunità.

In base alle nostre sensibilità e a quello che abbiamo percepito durante la campagna elettorale e non solo, vogliamo suggerire agli elettori tutti, un criterio, un metodo per prendere una decisione consapevole nello scegliere il futuro sindaco di San Giovanni in Fiore.

Abbiamo deciso, pertanto, di far ragionare e di far capire il perché un candidato sindaco NON MERITI il nostro voto.

Ritenendo che il voto è importante perché è l’unico momento in cui il cittadino può decidere chi far diventare sindaco della nostra comunità, non dobbiamo sprecare questa opportunità andando a votare senza sapere chi stiamo votando.

Vogliamo far distinguere, quantomeno, le persone serie dai “venditori di fumo”.

E allora andiamo a vedere perché un CANDIDATO SINDACO NON MERITI il nostro voto.

UN CANDIDATO SINDACO NON MERITA IL NOSTRO VOTO

– Quando è tutto fumo e niente arrosto; ha bisogno di una imponente pubblicità perché non è capace di convincere l’elettorato con argomenti seri; ha bisogno di essere preso per mano dai potenti di turno perché come un bambino/a, viziato/a, non sa camminare da solo/a; quando non è battagliero né autonomo, e se i suoi protettori non gli concedono qualcosa rimane immobile, fermo; quando ha alle spalle uno spiegamento di forze enormi che rappresentano le istituzioni di livello superiore non certo per fare il bene comune, ma perché ci sono interessi politici, elettoralistici, economici e di milioni di fondi da far confluire verso il privato e verso gli amici degli amici a discapito dei servizi pubblici, come la sanità, e delle comunità; e quando, infine, il suo operato politico passato, se ne ha uno, è fallimentare ed il popolo ed il territorio sono stati dimenticati.

– Quando ha già fatto l’amministratore, magari all’opposizione, per anni, e non ha prodotto risultati concreti non ottenendo alcunché; quando credendosi il candidato sindaco naturale di una forza politica o di una coalizione viene preso a calci dal suo stesso partito perché, probabilmente, politicamente, non credibile; quando gode, oltre che dell’appoggio di altri pseudo esponenti di altre forze politiche e movimenti nonché dell’appoggio di rappresentanti di istituzioni che appartengono alla stessa coalizione partitica che lo hanno bocciato, dimostrando ed evidenziando, con ciò, che alla fine sono tutti d’accordo e fatti della stessa pasta, quella pasta costituita dai soliti interessi privati che non gioverebbe alla nostra comunità, al nostro bene comune.

– Quando ha alle spalle, accanto e davanti, imprenditori e candidati con interessi privati; quando tanti supporters prediligono la sanità privata a quella pubblica; quando hanno paura di un semplice video, facendo ferro e fuoco affinché non venga pubblicato e, quindi, censurato, che manda in onda una protesta di cittadine donne contro la sanità privata per implementare quella pubblica; quando non si è propensi a valorizzare i beni comuni, pubblici e architettonici per farne usufruire la collettività tutta.

– Quando si imposta e si fissa l’operato politico solo sul bilancio comunale, sul DARE e l’AVERE non avendo una percezione complessiva nell’amministrare una comunità; quando, facendo stringere la cinghia alla popolazione, pensa di fare solo LE SPESE in base alle ENTRATE, che spesso non sono sufficienti e quindi aumentarle con ulteriori TASSE, ignorando le istituzioni di livello superiore dalle quali con progetti seri e realizzabili si possono reperire milioni di fondi; quando sacrifica un’intera comunità solo per il fatto di far quadrare i conti pubblici al centesimo di euro con sciocca austerità togliendo il respiro alla popolazione, senza cercare le possibili soluzioni ed alternative previste di contabilità pubblica, perché la quadratura di cassa e di bilancio vengono prima delle persone e dei cittadini.

– Quando si ha nelle proprie liste candidati e capilista che sono sulla scena politica locale da quasi vent’anni e non hanno mai combinato nulla pensando semplicemente ai loro comodi facendosi i fatti propri ed essendo responsabili, pro quota, delle condizioni in cui oggi si trova la nostra comunità; quando, non avendo supporters di una certa credibilità e di un certo spessore etico, comprendendo che di nascosto appoggiano altro candidato sindaco, si avvilisce non credendo più, esso stesso, nella sua candidatura a sindaco.

– Quando spara fanfaronate a destra e a manca pensando di conquistare il mondo; quando comunica che si hanno degli assi nella manica per la sanità pubblica, ma facendoli scoprire dopo le elezioni, nel senso che prima mi voti e poi ti sistemo; quando pensa di realizzare cento, mille musei e mille altre strutture quando ne basterebbe solo una, o al massimo due, fatte bene; quando pensa che i “mi piace” e le visualizzazioni sui social network siano propri voti e tutto il paese sia con lui; quando dichiara che ha già risolto tantissimi problemi della comunità senza che mai nessuno se ne sia accorto; quando l’ambizione politica personale acceca così tanto e non si ha contezza di cosa significhi amministrare una comunità, ma si ha tanta contezza di un numero esagerato dei cani randagi.

ED INFINE, QUAND’È CHE UN CANDIDATO SINDACO MERITA IL NOSTRO VOTO?

– Quando è una persona umile, semplice, uno della porta accanto, uno di noi, che guarda agli ultimi e pensa che nessuno deve rimanere indietro; quando è una persona educata, rispettosa di tutti, aperta al dialogo con tutti, avversari politici e non; quando vive tra la gente, tra i giovani e vive la comunità con passione e con la voglia sincera di risolvere i tanti problemi che l’attanagliano; quando ha una grande sensibilità per le cose semplici e una visione complessiva della comunità , del territorio e della società con tutte le varie criticità; quando è sensibile alle lotte di tanti cittadini, associazioni e donne che lottano per le tante serie problematiche come quella della sanità pubblica e dà loro solidarietà, supporto e vicinanza riconoscendone l’impegno e ringraziando; quando non essendosi autocandidato e non essendo calato dall’alto, ma scelto da tantissimi cittadini con primarie aperte, ha già una notevole legittimazione popolare per andare a fare il sindaco; quando avendo appartenuto ad una amministrazione, la precedente, che ha fatto abbastanza bene, è quello che potrebbe portare avanti il solco politico-amministrativo già tracciato dalla stessa; quando una persona verso cui si ha il bisogno di parlargli o proporre qualcosa è disponibilissima ad ascoltarti senza alcuna puzza sotto il naso; quando è una persona pulita, coraggiosa nel mettere in dubbio e scardinare alcune supremazie nel proprio partito o forza politica di appartenenza promuovendo la collegialità nelle decisioni di azione politica innovativa per il bene comune e contro il sistema della partitocrazia fine a se stesso; ed infine quando è convinto che deve essere il sindaco di tutti i cittadini della comunità sangiovannese e non di una sola parte, dimostrando sempre grande stima e solidarietà nei confronti di tutte le persone, nessuna esclusa, nonché rispettoso delle regole e delle istituzioni tutte, per la rinascita, la crescita e lo sviluppo di San Giovanni in Fiore!

BLOG SGF IN PIAZZA

San Giovanni in Fiore – ELEZIONI COMUNALI: come scegliere il SINDACO migliore.ultima modifica: 2020-09-18T23:54:18+02:00da pietrogiovanni1
Reposta per primo quest’articolo