Grande successo personale del candidato a Sindaco per il Comune di San Giovanni in Fiore, Dott. Antonio Barile.

 

Grande performance personale del candidato a Sindaco Dott. Antonio Barile.  Dei tre candidati a Sindaco per il Comune di San Giovanni in Fiore, il Dott. Antonio Barile correndo con una sola lista a suo sostegno ha più che raddoppiato i voti personali rispetto alla propria e unica  lista della sua coalizione, mentre l’altro candidato Giuseppe Belcastro ha più che dimezzato i suoi voti personali rispetto alla propria coalizione costituita da sei liste. Invece il candidato Salvatore Audia ha mantenuto i suoi voti personali rispetto alla sua coalizione costituita da cinque liste.

Il dato politico e più significativo rispetto a questi risultati è che i cittadini sangiovannesi hanno dimostrato una grande maturità politica. Sono meno ideologizzati rispetto al passato, sono  più liberi, e più che guardare ormai ai partiti o alle coalizioni, guardano soprattutto alla persona candidata, a quella persona che li andrà a rappresentare, e questo non può che portare giovamento alla propria città e alla propria comunità. Ho sempre sostenuto che bisognava guardare alle capacità e alle competenze dei candidati nonché alla loro professionalità, onestà e libertà. L’altro dato ancora più importante, di questi primi risultati, è che è iniziato il declino di un certo vecchio modo di fare politica, e che ormai pian piano con un po’ di tempo sarà spazzato via.  A prescindere da come andrà il ballottaggio tra Barile e Belcastro, i cittadini hanno dimostrato già una grande voglia di cambiamento rispetto alle elezioni del passato, e questo non può che aprire veramente una pagina nuova per San Giovanni in Fiore.  Il futuro di ogni comunità è nelle mani dei propri cittadini e non nelle mani delle coalizioni o dei partiti.

Non facciamoci scappare questa opportunità!!!

Decidiamo noi!!!

In bocca al lupo!!!

Risultati elezioni comunali San Giovanni in Fiore.

Comune di

SAN GIOVANNI IN FIORE

Scrutinio candidati: 24 sezioni su 24    Scrutinio liste: 24 sezioni su 24  Percentuale votanti: 63.2%
(a chiusura delle operazioni)    CANDIDATO NON ELETTO 1 TURNO

BELCASTRO GIUSEPPE – 43,42%

n. voti   5.235

Lista

Voti

%

Seggi

 

LISTA CIVICA DEMOCRATICI PER L’AMBIENTE

     593

  5,04

        1

 

LISTA CIVICA I DEMOCRATICI PER LA CITTA’

  1.462

 12,44

        3

 

LISTA CIVICA POPOLO E DEMOCRAZIA

     698

 5,94

        1

 

PARTITO DEMOCRATICO

   2.352

 20,01

        4

 

PARTITO SOCIALISTA ITALIANO

  1.255

 10,68

        2

 

SOCIALISTI UNITI

     800

    6,8

        1

 

TOTALE    SEGGI                     12 

 

BARILE ANTONIO – 30,28%

n. voti   3.651

Lista

Voti

%

Seggi

 

IL POPOLO DELLA LIBERTA’

   1.687

 14,35

         2

 TOTALE    SEGGI                       2

 

 

 

 

AUDIA SALVATORE – 26,29%

n. voti   3.170

Lista

Voti

%

Seggi

 

ALLEANZA PER L’ITALIA

    251

2,13

        –

 

DI PIETRO ITALIA DEI VALORI

    346

2,94

        –

 

LISTA CIVICA RINNOVAMENTO DEMOCRATICO

  1.029

8,75

        2

 

RIFOND.COM. – SIN.EUROPEA – COM.ITALIANI

    403

3,42 

        –

 

UNIONE DI CENTRO

    874

7,43

        2

 TOTALE    SEGGI                         4

 

 

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ELEZIONI REGIONALI

Anche se in Calabria il conteggio dei voti si è misteriosamente fermato (deciderà la Corte di Appello nella prossima settimana), ecco  i nomi dei cinquanta consiglieri regionali che siederanno sugli scranni di Palazzo Campanella.

 Per Italia dei valori, che sosteneva la candidatura dell’imprenditore Pippo Callipo, gli eletti sono Emilio De Masi (1.673 voti) Domenico Talarico (4.669) e Giuseppe Giordano (2.279).

Per la coalizione di centrosinistra che sosteneva Agazio Loiero, governatore uscente, questi i nomi indicati. Per Rifondazione comunista e Comunisti italiani, Antonino De Gaetano (8.765) e Ferdinando Aiello (3.958); per Autonomia e diritti-Loiero presidente Francesco Curcio (2.578), Antonio Vincenzo Ciconte (6.428), Antonio Francesco Rosario Mirabelli (4.374) e Mario Franchino (3.220). Per il Partito democratico, Bruno Censore (8.164), Francesco Sulla (4.420), Antonio Scalzo (11.109), Peppino Vallone (4.198), Demetrio Battaglia (9.710), Giuseppe Bova (8.770), Nicola Adamo (8.951), Sandro Principe (8.763), Carlo Guccione (7.527) e Mario Maiolo (6.320).

Per la maggioranza di centrodestra che sosteneva il presidente eletto Giuseppe Scopelliti, ecco i nomi indicati. Per la lista Insieme per la Calabria, Giulio Serra (5.878) e Antonio Rappoccio (3.726); per l’Udc, Alfonso Dattolo (3.484), Francesco Talarico (8.473), Francescantonio Stillitani (3.747), Pasquale Maria Tripodi (10.393), Michele Trematerra (10.729) e Gianluca Gallo (5.494). E ancora: per la lista civica Scopelliti, presidente Francesco Pugliano (6.904), Giovanni Emanuele Bilardi (8.123), Claudio Parente (3.946), Candeloro Imbalzano (4.780), Salvatore Magaro’ (4.948), Piercarlo Chiappetta (4.072); per il Pdl, Nazzareno Salerno (6.224), Pietro Aiello (10.405), Domenico Tallini (8.773), Salvatore Pacenza (3.399), Giuseppe Gentile (14.310), Antonio Stefano Caridi (11.215), Santi Zappalà (11.078), Francesco Morelli (13.211), Giuseppe Caputo (10.430), Alessandro Nicolò (8.082), Giovanni Nucera (7.717), Luigi Fedele (7.671), Gianpaolo Chiappetta (7.174), Giuseppe Morrone (6.916), Fausto Orsomarso (6.795). Naturalmente ai nomi elencati, bisogna aggiungere Giuseppe Scopelliti per il Pdl, e il suo sfidante, sconfitto, Agazio Loiero (Pd).

I candidati sangiovannesi alla Regione non eletti

1) Emiliano Morrone – voti ottenuti 836  (Italia dei Valori)

2) Giovanbattista Barberio – voti ottenuti 805 (Slega la Calabria)

3) Giovanni Ferrarelli – voti ottenuti 368 (Scopelliti Presidente)

4) Aldo Orlando  – voti ottenuti 64  (Allenza per la Calabria)

5) Biagio Loria – voti ottenuti 45  (PD)

Un voto intelligente.

 

Questa volta, davvero, votiamo le competenze, le capacità, l’onestà e la lungimiranza, con coraggio!

Sono questi i veri requisiti per poter cambiare le sorti della nostra comunità sangiovannese.

In bocca al lupo a tutti i cittadini!

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RISULTATO SONDAGGIO

 

 

 

Alla domanda: secondo te, chi sarà il futuro Sindaco di San Giovanni in Fiore?—(Sondaggio per ultima settimana fino alle ore 24,00 del 26/03/2010),

hanno risposto 29 persone.

 

 

Salvatore Audia – 3 Voti (10% del totale)

Antonio Barile – 16 Voti (55% del totale)

Giuseppe Belcastro – 10 Voti (34% del totale)

Questo sondaggio ha registrato 29 voti validi!

La discarica di Vetrano nel bel mezzo di grandi centri abitati.

 

 

La discarica di Vetrano non è poi cosi molto lontana dal centro abitato di San Giovanni in Fiore. Come dimostrano le immagini  satellitari riportate qui sotto e che ho racimolato su Internet da Google Maps, in linea d’aria abbiamo una distanza breve di circa 7 Km, per non parlare poi delle brevissime distanze di alcuni altri grossi centri come Caccuri, Cerenzia e Castelsilano. Non si conosce bene se queste distanze siano distanze di sicurezza per tutte le popolazioni vicine, almeno per quanto riguarda nei giorni del vento di scirocco, pioggia, tramontana e altro. Questa discarica era nata solo per il fabbisogno del paese di San Giovanni in Fiore e forse di altri piccoli centri limitrofi. Oggi la maggior parte dei paesi e centri della Provincia di Cosenza utilizzano questa discarica per tutti i loro rifiuti. Grossi camion arrivano ogni giorno carichi di rifiuti, e pare che la discarica ormai sia stracolma.

Ora alcune domande sorgono spontanee:

-Per quanto tempo si continuerà così?

-Siamo davvero a distanza di sicurezza?

-Siamo sicuri che nella discarica non vanno a finire altre sostanze tossiche e pericolose per la salute delle popolazioni vicine?

-Si effettuano dei monitoraggi e delle statistiche sulla salute di queste popolazioni e sulle probabili patologie che potrebbero derivare da questo tipo di discarica?

-Chi e come dovrebbe attuare un certo tipo di controllo?

-Lo Stato, la Regione, l’Autorità Sanitaria e le Istituzioni Locali, garantiscono queste popolazioni sotto ogni punto di vista?

-E infine questa discarica non è che è già diventata una bomba ecologica che potrebbe scoppiare da un momento all’altro?

 

Immagine1.png

 
immagine 2.png
 
DISTANZA CACCURI IN LINEA D’ARIA DALLA  DISCARICA, 2 KM CIRCA
 

immagine 3.png
DISCARICA——>SAN GIOVANNI IN FIORE (distanza in linea d’aria 7 Km  circa)
DISCARICA——>CASTELSILANO (distanza in linea d’aria 5,5  Km circa)
DISCARICA——>CERENZIA (distanza in linea d’aria 3,5 Km circa)
DISCARICA——>CACCURI (distanza in linea d’aria 2 Km circa)
Immagine4.png

Sentenza Corte Costituzionale su RIMBORSO IVA TARSU.

La Corte Costituzionale ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi
urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno
applicato l’iva su un importo dove non doveva essere applicata in
quanto appunto “tassa”.

Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10
anni retroattivi; inoltre controllando sul sito “Federconsumatori” si
evince che chi richiede il rimborso (che come al solito arriverà,
lentamente ma arriverà) bloccherà di fatto l’iva sulle prossime
fatture.
Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima
perché, come capita solo in Italia, gente come anziani o fasce
inferiori che non conoscono i loro diritti non ne usufruiscono “in
automatico”, ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta.
Pertanto vi allego il modulo che contiene le spiegazioni per laRimborso IVA su TARSU – La Cassazione ha finalmente stabilito che la
tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una
tariffa…


http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20091029110214&t=istr

 

MODULO   TARSU

 

Spett.le

……………

Via …………., ..

…………………. (…)

Raccomandata A/R

 

 Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al pagamento della Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.

 

 Il/la sottoscritto/a ………………………………………, nato/a a ………………………………………….. il ../../…., C.F.: ………………………………………..   e residente in ……………………………., Via ……………………… numero …   CAP ………, in qualità di : proprietario/ dell’immobile sito in ………………, Via …………….. n. …, iscritto al Catasto del Comune di …………………….., Sezione …., Foglio …., Pratica ………………;

 

PREMESSO CHE

 

ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la TARSU comprensiva di Iva al 10%, come da fatture allegate alla presente.

 

Con la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la natura tributaria di TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – […] Non esiste, del resto, una norma legislativa che espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti […]. Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07) esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità» ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini IVA di codesta Tassa o Tariffa.

 

Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata dalle fatture in allegato risulta indebitamente corrisposta quindi

CHIEDE

 

1.      Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella riepilogativa allegata, con riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali decorrenti dal giorno dei singoli pagamenti;

2.      l’immediata cancellazione dalle future fatture e dai ruoli della suddetta voce nonché la comunicazione alla società di riscossione ai fini dell’eventuale sgravio.

 

Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni dal ricevimento della

presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il sottoscritto si vedrà costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.

 

La presente vale ad ogni effetto di legge quale formale diffida e messa in mora, anche ai fini interruttivi della prescrizione.

 

In fede,

 

 

Riepilogo Fatture:

Anno

Fattura n.

Importo totale fattura

IVA versata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale IVA versata

 

 

 

Allegati:

 

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../……..;

          copia fattura n.                del ../../………

           

 

 MODULO RIFIUTI   IVA

 

                                                                    * Comune di________________________

_________________________________

_________________________________

Raccomandata A/R

Spett.le_________________________________

_________________________________

_________________________________

Raccomandata A/R

Oggetto: richiesta di rimborso dell’IVA relativa al pagamento della Tariffa di Igiene Ambientale/ Tassa di Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani.

Il/la sottoscritto/a____________________________________________________________, nato/a a __________________________________, il________________________________, C.F.:__________________________________e residente in__________________________, Via/P.zza ____________________________________ numero________ cap.____________,

 

in qualità di *:

 

• _________________________ dell’immobile sito in __________________________, Via/P.zza______________________________________________n.______________, iscritto al Catasto del Comune di___________________________________, Sezione___________________, Foglio___________, Particella_____________, Sub___________, Zona____________, Categoria___________, Classe___________;

 

PREMESSO CHE

ha regolarmente corrisposto per i/il suddetti/o immobili/e la TARSU/TIA comprensiva di Iva al 10%, come da fatture allegate alla presente.

Con la Sentenza numero 238/2009 la Corte Costituzionale nel rilevare la natura tributaria di TARSU e TIA, in particolare: “7.2.3.6. – […] Non esiste, del resto, una norma legislativa che

 

 

espressamente assoggetti ad IVA le prestazioni del servizio di smaltimento dei rifiuti […]. Se, poi, si considerano gli elementi autoritativi sopra evidenziati, propri sia della TARSU che della TIA, entrambe le entrate debbono essere ricondotte nel novero di quei «diritti, canoni, contributi» che la normativa comunitaria (da ultimo, art. 13, paragrafo 1, primo periodo, della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006; come ribadito dalla sentenza della Corte di giustizia CE del 16 settembre 2008, in causa C-288/07) esclude in via generale dall’assoggettamento ad IVA, perché percepiti da enti pubblici «per le attività od operazioni che esercitano in quanto pubbliche autorità».”

ha di fatto inequivocabilmente escluso l’imponibilità ai fini IVA di codesta Tassa o Tariffa.

Ne consegue che l’Iva addebitata al sottoscritto e documentata dalle fatture in allegato risulta indebitamente corrisposta quindi

CHIEDE

 

1. Il rimborso di quanto versato e non dovuto come da tabella riepilogativa allegata, con riferimento agli ultimi dieci anni, oltre agli interessi legali decorrenti dal giorno dei singoli pagamenti;

 

2. l’immediata cancellazione dalle future fatture e dai ruoli della suddetta voce nonché la comunicazione alla società di riscossione ai fini dell’eventuale sgravio.

 

Si rimane in attesa di un Vostro riscontro, entro e non oltre novanta giorni dal ricevimento della presente, con l’avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il sottoscritto si vedrà costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.

La presente vale ad ogni effetto di legge quale formale diffida e messa in mora, anche ai fini interruttivi della prescrizione.

_________________________, lì _________________

Firma

 

 

*Compilare alternativamente a seconda di chi vi ha fatturato la TARSU/TIA: Comune, Gestore privato o azienda municipalizzata.

 

* Per ogni immobile di cui si chiede il rimborso dell’Iva versata, indicate la vostra qualifica (ad esempio proprietario, affittuario…) e riportate gli estremi catastali dell’immobile che trovate sulla visura catastale o sugli atti del notaio.

Contratti derivati anche al Comune di San Giovanni in Fiore?

Anche qui nel nostro Comune si vocifera di un’operazione in derivati. Vorrei chiedere all’attuale Sindaco, ricandidatosi ora come capolista del Partito Socialista Italiano locale, all’attuale amministrazione i cui membri si sono ricandidati nelle varie liste e coalizioni, e ai tre nuovi candidati a Sindaco, se tutto ciò è vero. In sostanza vorrei saper se il nostro Comune ha giocato a poker con le tasse dei cittadini. Noi cittadini, in particolar modo in questa campagna elettorale, possiamo e dobbiamo chiedere conto alla nostra amministrazione di possibili operazioni a rischio effettuate con i soldi delle nostre tasse.  Se è vero, chi ha autorizzato il Comune a investire in derivati? A quanti euro ammonta il bond? E  a quanti euro ammonta il danno pagando gli interessi?  I derivati sono un terno al lotto,  è uno dei prodotti finanziari più rischiosi. In sostanza è un prestito al Comune da parte di banche o società finanziarie italiane ed estere, pagando poi per molti anni gli interessi che di solito sono altissimi. Con il meccanismo del derivato incassi subito denaro contante e i futuri cittadini, i nostri figli, giovani  e tutto il resto ne pagheranno in seguito le conseguenze. Un sindaco può quindi fare indebitare il Comune su una scommessa che pagherà il futuro sindaco insieme a tutti i cittadini, quando, magari, il vecchio sindaco sarà altrove. Un Comune serio non deve poter sottoscrivere contratti derivati. Il Comune non è una banca e neppure una casa da gioco.

Le competenze giuridiche e amministrative del futuro Sindaco di San Giovanni in Fiore.

 

In questi giorni di dibattiti, incontri e manifestazioni politiche che si sono tenuti fino ad oggi da parte dei candidati a sindaco, ho avuto ancora modo di cogliere e percepire alcune realtà, e di conseguenza mi viene da fare alcune considerazioni:

“ Premetto che i tre candidati a sindaco sono tutti bravi ragazzi, onesti e con sani princìpi, provengono tutti da buone famiglie, quindi nulla di personale contro qualcuno. Poi comunque, a prescindere dai colori politici e dalle coalizioni che si sono formate, mi pare che dei tre candidati a sindaco, solo il Dott. Antonio Barile, abbia i titoli, le competenze, le conoscenze e le capacità adeguati per poter amministrare e far migliorare questo nostro  paese. In una situazione politica, economica e sociale come quella sangiovannese, c’è la necessità di guardare a tutti questi ed altri elementi, e se tali requisiti sono posseduti dalle persone che ci andranno a governare. Questo è molto importante. Lo ribadisco perché quando un sindaco non ha le capacità e le competenze giuridico-amministative non può essere molte volte libero di decidere, di intervenire e di programmare. Non può essere libero nei rapporti con le varie istituzioni e gli altri enti, provincia, regione e altro. E poi (parliamoci chiaro) può essere manovrato e diretto da terzi in quanto dal punto di vista degli interventi e delle capacità dovrà appoggiarsi e chiedere pareri ad altre persone più competenti e capaci di lui medesimo. Tutto ciò determinerà un sindaco dimezzato, menomato, un burattino nelle mani di qualche burattinaio. Noi qui a San Giovanni in Fiore non abbiamo più bisogno di questo, e dei tre candidati a sindaco, con attenzione dobbiamo scegliere il migliore, in modo oculato e tralasciando sentimentalismi, invidie e personalismi, altrimenti poi non ci si lamenti dell’amministrazione e del sindaco che ci ritroveremo.”

Una dozzina di domande per il futuro Sindaco di San Giovanni in Fiore.

Per poter riflettere e poter scegliere.

1. Come pensa di risanare il bilancio comunale?

2. Come gestirà la discarica di Vetrano in rapporto con gli altri comuni interessati?

3. Come intende risolvere la questione dei lavori dell’Abbazia Florense?

4. Cosa intende fare per la raccolta differenziata dei rifiuti?

5. Quali progetti  intende sviluppare con il Parco Nazionale della Sila?

6. Cosa vorrà fare del nostro centro storico? E del nostro ospedale?

7. Come intende recuperare alcuni quartieri del paese che ormai  da più anni vivono in uno stato di totale degrado?

8. Cosa intende fare per far diventare la nostra cittadina WI-FI in modo gratis per tutti come avviene in tanti altri comuni?

9. In base a quali criteri sceglierà gli assessori?

10. Come terrà informati i cittadini in modo trasparente e onesto?

11.  Come intende sviluppare il turismo, il commercio e l’artigianato?

12. Cosa proporrà per non fare scappare i giovani dal nostro paese?

 

Spero di interpretare il pensiero di molti cittadini.

Comunque chi vorrà porre delle domande al futuro sindaco, potrà farlo attaraverso il blog nella parte riservata ai commenti.

 

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12 marzo 2010 –

Accorata e commovente manifestazione del candidato sindaco Antonio Barile

Grande e affollata manifestazione del candidato sindaco Antonio Barile presso il Cinema Teatro Italia per l’apertura della campagna elettorale del PDL e la presentazione della lista. Anche momenti di commozione quando si è parlato della disoccupazione cronica di alcuni padri di famiglia. Il candidato sindaco Antonio Barile ha toccato e snocciolato i punti più dolenti della situazione economica e finaziaria sangiovannese. Non ha promesso la luna nel pozzo, ma ha indicato alcune soluzioni abbastanza credibili e per le quali basterebbe solo un po’ di buon senso per attuarle. Siamo a un punto delicato della storia di San Giovanni in Fiore, ha ripetuto più volte Antonio Barile. Da quello che si è capito, lui certamente non mollerà la presa perché vuole realizzare il suo sogno, ma in fondo anche il sogno, qualcuno gridava nella folla, di tutta la popolazione sangiovannese.

 Questa volta davvero, o si cambia o si rimane indietro.

Una certa miopia politica potrebbe portarci a un inesorabile declino.

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PROGRAMMA OCEANICO DEL CANDIDATO SINDACO GIUSEPPE BELCASTRO

Il candidato sindaco Giuseppe Belcastro ha promesso, nel suo programma, tantissime cose, anzi moltissime, ma moltissime cose davvero, veramente un gran bel programma sotto tutti gli aspetti. Peccato che non ha detto ai cittadini dove prenderà tutti quei soldi avendo il nostro paese un bilancio finanziario tutto completamente disastrato. Non solo, ma quanti anni ci vorrebbero per realizzare tutte quelle promesse? Speriamo che chi sarà Sindaco ne realizzerà poche, ma buone.

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12 marzo 2010 – In Calabria ha incominciato a dilagare lo sciopero del voto.

Dopo il caso di Bocchigliero nel Cosentino, dove un comitato di cittadini ancora sta occupando pacificamente il Comune annunciando lo sciopero del voto, anche a Longobucco a qualche chilometro di distanza, è partita la mobilitazione degli abitanti più giovani.
Alla base delle due proteste, che rischiano di non rimanere isolate, il comune malcontento verso le istituzioni, ree di isolarle e dimenticarle all’indomani del voto, sempre preceduto da grandi promesse.
A Longobucco sono tanti i cittadini a farsi interpreti del disagio che ha portato alla nascita di un comitato spontaneo denominato «Io resisto» che già conta circa duecento giovani.
Il comitato ha annunciato la diserzione dalle urne nelle elezioni regionali del 28 e 29 marzo e ha già raccolto circa 900 tessere elettorali, che sommate a quelle di Bocchigliero complessivamente arrivano a 1700. I cittadini sono pronti a restituire le schede elettorali se le istituzioni non si occuperanno dei problemi irrisolti del territorio calabrese.

Candidato sindaco Antonio Barile: sacrificio o suicidio politico?

Per affermare l’amore verso il proprio paese, le proprie idee e il proprio impegno politico per un possibile cambiamento, non necessariamente bisogna candidarsi a sindaco. Lo si può fare in tanti altri modi.

Inizialmente qui a San Giovanni in Fiore vi era un progetto politico, per questa tornata elettorale, che poteva veramente rappresentare la vera svolta e la vera novità per questo nostro paese. Ma poi tutto svanì forse anche a causa di molti personalismi.

Imporre la propria candidatura a sindaco con tutte le forze e contro una certa volontà della propria parte politica e di una parte della società civile non è comunque un’ottima soluzione, a meno che non ci siano altri candidati. Qualsiasi soluzione non concordata mi sembra un vulnus peggiore di quello che un certo sistema politico determina ormai da anni nel nostro paese. Potrebbe creare un precedente assai pericoloso.

Al momento la candidatura di Barile è l’unica ed è giusto che sia lui il candidato sindaco nel centrodestra.

In questo decennio passato Antonio Barile ha svolto il lavoro di oppositore a un certo vecchio sistema di fare politica con impegno, orgoglio e senso di responsabilità. Chi lo conosce bene sa che le sfide a fare meglio sono il sale della sua vita. Sono convinto che si  appresta con lo stesso entusiasmo che lo ha accompagnato in questi ultimi anni, ad affrontare la  campagna elettorale.

Non comprendo, comunque, i motivi che hanno indotto Antonio Barile a sacrificarsi con questa candidatura alla carica di Sindaco. Probabilmente non vi erano altri candidati? In questa vicenda forse mi sbaglierò, forse non ho compreso bene  quanto fosse illimitata la voglia di lotta vera di Antonio Barile a cui auguro, tuttavia, ogni fortuna elettorale.

Questa volta il candidato Antonio Barile, sotto l’aspetto politico ovviamente, si gioca tutto. E con lui (ognuno secondo il proprio punto di vista) anche gran parte della popolazione si gioca i prossimi cinque anni di buono o mal governo della città.

Anche dal candidato sindaco Pino Belcastro poche novità di rilievo.

San Giovanni in Fiore vive una crisi profonda. Le amministrazioni dell’ultimo quindicennio hanno acuito la crisi. Solo in questi ultimi cinque anni abbiamo assistito ad un balletto di assessori e a liti inutili all’interno della stessa giunta, nonché al coinvolgimento in qualche inchiesta giudiziaria di alcuni dirigenti comunali e liberi professionisti legati a qualche esponente politico. Al di là dei risultati delle sentenze ancora non emesse, tutto ciò rivela il profondo e inquietante intreccio tra politica ed affari. A fronte di tutto ciò non è accettabile la riproposizione da parte del candidato sindaco Pino Belcastro di tanti che siedono nel consiglio comunale da decine di anni. I cittadini sangiovannesi chiedono discontinuità.

C’è bisogno, allora di coraggio, di determinazione. Bisogna parlare alla San Giovanni in Fiore civile, speranzosa e giovane. Bisogna guardare alla legalità e alla trasparenza degli atti amministrativi comunali. Ai voti liberi e consapevoli per una nuova classe dirigente sangiovannese ed infine ad una sana e razionale gestione della macchina amministrativa ed eventualmente al sano e razionale utilizzo di qualche fondo comunitario e regionale.

2 Marzo 2010 – Nessuna novità nella conferenza stampa del candidato sindaco Salvatore Audia.

 

Per Salvatore Audia , candidato a sindaco, una conferenza stampa tra vecchi amici sorridenti. Nessuna domanda spigolosa o fastidiosa. Una conferenza stampa permeata da buonismo, entusiasmo, ottimismo e tanti sogni.  Portare San Giovanni in Fiore a Bruxelles e fare diventare gli stipendi dei lavoratori più dignitosi. Elementi e discorsi  tutti belli, ma la realtà è tutta diversa. Pare non si fosse consapevoli che oggi la realtà politica sociale ed economica è drammatica.  Pare non si fosse consapevoli  del rischio del default finanziario sangiovannese, calabrese, italiano e forse anche europeo. Si è parlato di assessorati e assessori  tutti nuovi facendoli percepire come dei premi  da assegnare ai più bravi e a chi porterà più voti. Non vedo questi nuovi!  Al tavolo della conferenza, oltre al candidato sindaco,  volti vecchi e smaniosi di vittoria, ma non per la comunità sangiovannese.

 Poi i soliti programmi stereotipati e  l’elenco di una serie di problemi che tutti conosciamo, ma per i  quali non si è proposta alcuna soluzione seria e credibile.

Infine una critica al Governo Berlusconi per avere tolto l’ICI per la prima casa e quindi tolto degli introiti alle casse comunali, che pare, se non ho inteso male,  far recuperare con qualche nuova imposta a carico dei  cittadini tutti. Vorrei sapere cosa ne pensa il Partito della Rifondazione Comunista che ha sempre osteggiato le tasse per i cittadini e le famiglie povere, e che oggi appoggia e sostiene il candidato sindaco! E vorrei sapere cosa ne pensa anche  l’UDC, che predica  sempre di promuovere una politica a favore delle famiglie!