Comunicato pilitico n. 3

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COMUNICATO POLITICO N. 3

 

Opponiamoci ai furboni e al loro vecchio modo di intendere la politica!

Ribelliamoci! A san Giovanni in Fiore la disoccupazione giovanile è una delle  più alte d’Italia. Anche noi genitori sangiovannesi abbiamo il problema dei figli, dei nostri giovani, quasi sempre diplomati o laureati, che non trovano occupazione stabile o che devono accettare lavori molto umili o precari al di sotto delle loro capacità e titolo di studio, senza nessuna prospettiva per il loro futuro, ma con la valigia sempre pronta.

Le vecchie volpi della politica sangiovannese, intesi come amministratori pubblici, funzionari e dirigenti pubblici, piazzano i propri figli, nipoti, generi, amici degli amici, in posti di lavoro chiave, ben remunerati e sicuri. Del resto nessuno, nel nostro paese, potrebbe lavorare se non ha gli agganci giusti con questa o quella banda di potere. E’ uno scandalo! Una vergogna! Perché il sistema clientelare è il sistema dell’intera vecchia classe politica locale. Molti cittadini sangiovannesi sono arrabbiati e impotenti di fronte a queste storie dei figli delle oligarchie del potere locale che hanno il lavoro assicurato.

C’è molto disappunto nella collettività, perciò ci dobbiamo ribellare. In questo paese non si può più giocare sporco e solo a favore di pochi eletti. Non possiamo più permettere che le mele marce scaccino quelle buone. Dobbiamo riappropriarci della nostra vitalità e del nostro coraggio. Sarebbe sufficiente votare contro questi soggetti e queste persone, senza alcuna paura, per abbattere questi tipi di oligarchie, così mascherate che, come i nobili di un tempo, si passano potere e privilegi di padre in figlio. Credo sia arrivato il tempo di mandare in pensione questi signori. Molti di noi ricorderanno che già sei anni fa, con molta lungimiranza, lo stesso Gianni Vattimo, filosofo e scrittore di caratura internazionale, uomo con idee della vera sinistra, consigliò a tutti i cittadini di dare una svolta a questa nostra città votando e dando i nostri consensi al candidato Sindaco Barile.

Cari cittadini sangiovannesi è veramente ora di risorgere dalle ceneri, riprendere un ruolo rispettabile ed importante nella politica del nostro paese con programmi e azioni di largo respiro, con persone serie e oneste. Lasciamo questi vecchi volponi  e parrucconi a continuare a raccontare le loro corbellerie pensando di ingannare ancora una volta la collettività tutta, ma riprendiamoci l’onore e la dignità di veri cittadini. Questo non è un discorso a favore di qualche partito o qualcuno in particolare, ma solo a favore dell’amor proprio di noi cittadini sangiovannesi, popolo sì con molti problemi, ma pur sempre con forti valori etici e comportamentali. Valori che questi signori hanno da anni buttato via ingannando tutti noi e negando il futuro ai nostri giovani e alla collettività, pertanto cari cittadini sangiovannesi forza e coraggio: risorgiamo!!!

No alla restaurazione, ma sì al rinnovamento!!!

La politica seria è servizio verso la collettività e non strumento per arricchirsi!!!

Affidiamo il governo cittadino a Barile  e diamo la maggioranza alla sua coalizione!!!

 

 Il cittadino

Pietro Giovanni Spadafora

Sostenitore del candidato Sindaco Dott. Antonio Barile e della sua coalizione.

Stampare e distribuire!

San Giov. in Fiore – Il candidato Sindaco Barile: un incubo per il centrosinistra.

Ho assistito tramite TV alla manifestazione del centrosinistra nel Cinema Italia e sinceramente ho visto il vuoto politico come vuoti, pieni di fandonie, corbellerie e chiacchiere sono stati gli interventi di alcuni candidati. Più che una manifestazione politica mi è sembrata una sorta di trasmissione di Miss Italia. L’unica cosa seria che ho sentito è stata quella di definire l’ex Sindaco Barile un incubo. Eh si! Perché quando delle persone povere di spirito e senza valori incontrano una persona molto corretta e valida con molti valori, questa, per le persone prive di valori e di spirito, diventa un incubo. E’ tutto vero: Barile è un incubo perché avendo portato la passione politica e il risveglio tra la gente e i giovani, questi soggetti ormai sentono venire meno il terreno sotto i piedi. Ancora pensano che la gente sia credulona e che non sia al corrente che la loro vecchia politica ormai non fa più effetto. Ma ritorniamo alla manifestazione. Come si fa ad avere dei valori se la sera prima critichi duramente una parte politica e poi la sostieni come candidato sindaco. L’attentato alla democrazia e la distruzione dei valori sta proprio in questo. Checché se ne dica non si può essere credibili e governare una comunità. E’ questo il punto debole e non di forza, come si sostiene. Le marionette possono solo stare nel teatrino dei piccini e non sulla poltrona del primo cittadino.

A seguire, il candidato sindaco del centrosinistra nulla ha detto di concreto. Un po’ di domande a quiz, una certa autoreferenzialità ed un accreditarsi da solo, poi il totale vuoto politico e amministrativo, non avendo né un programma né le idee per far uscire il nostro paese dal pantano in cui la sua coalizione lo ha fatto piombare in tantissimi anni di malgoverno e di pigrizia mentale. Il candidato sindaco del centrosinistra ha anche sostenuto che i suoi supporter principali potrebbero avergli anche teso una trappola, ma la sua forza sono la sua libertà, autonomia e indipendenza, e questo ci fa intendere che nemmeno lui sia più molto convinto di questa candidatura. Poi sostiene che un suo programma esiste. Non ci sono dubbi su questo, ma un programma non deve esistere, deve essere realizzabile e consono alle esigenze di una comunità. Infine l’intervento di altri vecchi esponenti e sponsor con i soliti discorsi puerili, demagogici e strumentali senza nessuna consistenza e per i quali la popolazione florense è molto stanca e nauseata.

Spiace dirlo e ripeterlo, un ragazzo perbene, un serio professionista, ma un candidato sindaco che il centrosinistra ha calato dall’alto, che non è altro che una candida maschera dietro alla quale si nascondono i vecchi furboni, volponi e parrucconi della vecchia politica, anzi dei matusa, persone di età piuttosto avanzate e di idee e mentalità conservatrici e sorpassate, che i sangiovannesi hanno già abbandonato da tempo. Spiace ancora dirlo, ma alcuni giovani non si rendono conto di seguire e di sostenere la loro politica ormai morta e sepolta.

Pietro Giovanni Spadafora

 

San Giovanni in Fiore – Bagno di folla per l’apertura ufficiale della campagna elettorale del candidato Sindaco Dott. Antonio Barile.

Immagine2.jpgIl candidato a Sindaco Dott. Antonio Barile ha presentato, ieri sera, nella splendida cornice del “Cinema Teatro Italia”, i suoi candidati e il suo nuovo programma elettorale ai cittadini sangiovannesi.

“L’esperienza giovane al servizio della città e dei cittadini sangiovannesi”: questo è quello che il candidato Sindaco Barile ha detto ieri sera dinanzi ad un bagno di folla nel ”Cinema Teatro Italia” di San Giovanni In Fiore, dando il via all’apertura ufficiale della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative del 15-16 maggio.

Molto interessanti, poi, sono stati gli interventi di apertura di un’importante associazione culturale cittadina (IMPEGNOCIVILE), con il suo Presidente Mario Basile, e di liberi cittadini, la Dott.ssa Nicoletta Magnaghi e l’Architetto Tullio Cusani, i quali  hanno sottolineato la loro piena volontà di allearsi e di sostenere decisamente il candidato Sindaco Barile per il rinnovo del Consiglio Comunale dell’importante città Florense. Dopo essere stati presentati tutti i 64 candidati delle sue 4 liste, le conclusioni sono state affidate al candidato Sindaco Barile che, nel suo articolato e convincente intervento, ha prima elencato una serie di progetti e opere già portati avanti e realizzati nei pochi mesi di governo, e poi ha tracciato alcune delle linee guida inerenti al programma elettorale, con idee valide e progetti ambiziosi, per garantire un futuro migliore alla città di San Giovanni in Fiore.  Il suo obiettivo, con l’auspicio di ottenere ovviamente i consensi dell’elettorato sangiovannese, è quello di riprendere il cammino interrotto circa tre mesi fa al fine di portare avanti e con fermezza una serie di iniziative focalizzate soprattutto nel creare un nuovo sistema politico-amministrativo che porti sicurezza in città, turismo, sviluppo, benessere e lavoro per tutti in questo importante territorio calabrese. Grande attenzione, poi, sarà incentrata, oltre al sistema sanitario locale e alla vicenda dell’Abbazia Florense, al recupero del centro storico ed al dissesto ambientale dell’intera area comunale. Questi, in sostanza, sono soltanto alcuni dei numerosi progetti messi in cantiere sia dal candidato a Sindaco e sia dalla coalizione per i prossimi cinque anni di governo nella città dell’Abate Gioacchino.

Dopo alcune dure critiche mosse a due degli altri candidati sindaci, per avere deciso ancora una volta di appoggiare il vecchio sistema politico, il Dott. Antonio Barile, il quale ha ricevuto lunghi applausi al termine del suo minuzioso e dettagliato intervento da parte del numeroso pubblico seduto in platea, ha invitato i cittadini a votare i candidati delle sue liste per avere, questa volta, anche la maggioranza in Consiglio Comunale per poter dare alla città una sicura stabilità di governo.  Egli, infatti, è sostenuto, in questa impegnativa e decisiva competizione elettorale, da ben quattro liste:  Pdl, Uniti per la libertà, Barile Sindaco e Liberi con Barile.

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San Giov. In Fiore – Tentativo di violazione di domicilio del candidato Sindaco Dott. Antonio Barile, da parte del Comando dei Vigili Urbani.

violazione domicilio 007.JPGOggi è Pasqua e volevo riposarmi la mente. Nel  tardo pomeriggio ricevo una telefonata da un’amica che mi comunicava che i Vigili Urbani, con un’auto-gru, stavano salendo sul balcone di casa del candidato Sindaco Barile, per togliere e distruggere alcuni manifesti elettorali con simboli  della sua coalizione e con sue foto per la campagna elettorale. Non abitando molto lontano da casa Barile mi sono subito precipitato sul luogo per rendermi conto di quanto stava accadendo. Un Vigile Urbano stava distruggendo i manifesti della coalizione Barile affissi su alcuni muri intorno casa Barile, mentre un gruppo di cittadini, simpatizzanti e supporters di Barile, hanno impedito all’auto-gru di salire sul balcone del candidato Sindaco per togliere e distruggere i manifesti. La cosa mi è sembrata di una gravità inaudita per molteplici motivi:  politici, normativi, legali e di ordine pubblico. Non solo, tutte le sezioni della coalizione del candidato Sindaco Barile erano già state messe a nudo dei propri manifesti elettorali affissi all’esterno con una rapidità e un tempismo unici da far rabbrividire, ma  anche molti balconi di candidati della coalizione Barile erano stati violati e ripuliti dei loro manifesti elettorali.

Ora molte domande sorgono spontanee:

1. Non sono un esperto in materia di affissione di manifesti elettorali, ma se affissione selvaggia vi è, ed è sotto gli occhi di tutti, questa è attuata da parte di tutti i candidati sindaci e di tutte le coalizioni in competizione in questa campagna elettorale. Allora perché accanirsi solo contro i manifesti di Barile e della sua coalizione?

2. Non vi dovrebbe essere una disposizione generale o un’ordinanza generale da parte del Commissario Prefettizio e fatta rispettare da tutti?

3. Prima di eseguire certe operazioni, i Vigili Urbani non dovrebbero avere una disposizione scritta o qualche specie di mandato?

4. Non si dovrebbe, prima di eseguire certe operazioni, avvisare gli interessati che commettono delle infrazioni, senza fare blitz o raid del genere violando quasi il domicilio dei cittadini prima che candidati?

5. Queste operazioni dovevano per forza essere eseguite in pieno giorno e in piena  Festa di Pasqua mentre gli interessati, in questo caso il candidato Sindaco Barile e i suoi candidati, erano tranquilli  a casa con i propri figli e i propri cari?

6. I Vigili Urbani che tipo di disposizione avevano? Scritta, verbale o hanno, e questo sarebbe molto grave, agito in piena autonomia senza rispettare alcuna normativa?

7. Nel caso avessero agito in piena autonomia,  a servizio di quale potente di turno è il Comando dei Vigili Urbani?

Ecco, queste sono alcune domande che come cittadino mi pongo e che molti altri cittadini si stanno ponendo. Certo è che non si possono applicare due pesi e due misure.

Il fatto, a mio avviso, è molto grave. Nella storia politica ed elettorale di San Giovanni in Fiore non era mai successo. Qualcuno sta giocando sporco, e poi si parla di campagna elettorale soft e leale.

Il candidato Sindaco Barile tuttavia ha già presentato una querela esponendo i fatti presso il locale Comando dei Carabinieri per l’accertamento del caso.

E’ necessario  fare immediatamente chiarezza se non si vuole ulteriormente avvelenare il clima politico nonché questa campagna elettorale, con metodi, a dir poco, stalinisti o fascisti che siano.

Questi fatti vengono da me riportati affinché tutta la cittadinanza e tutti i sangiovannesi vicini e lontani  ne prendano  atto!

Pietro Giovanni Spadafora

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San Giov. in Fiore – Comunicato Circolo Culturale “IMPEGNOCIVILE”.

A gentile richiesta il Blog 

“SGF IN PIAZZA” riceve e pubblica.

CIRCOLO CULTURALE IMPEGNOCIVILE

 SAN GIOVANNI IN FIORE

 Comunicato n° 3 21 aprile 2011

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Perché 4 candidature a sindaco?

Al punto in cui siamo oggi a S. Giovanni in Fiore ognuno può con chiarezza vedere come siano presenti nella nostra società, in misura largamente prevalente, due sole, irriducibili e contrapposte richieste.

La prima è quella di confermare l’avvio di un percorso politico nuovo lungo il quale sia possibile liberare nuove energie e costruire, attraverso passaggi diversi, difficili e graduali, una fase politica del tutto nuova.

L’altra richiesta è quella di conservare un sistema di relazioni che dura da sessant’anni e poggia sulla distribuzione agli amici, alle famiglie e ai partiti di appartenenza forme di privilegio, favori e vantaggi di varia natura.

La presentazione di 4 diversi candidati a sindaco induce quindi ad indagare sulle ragioni che presiedono alle diverse candidature.

Cominciamo col dire che ci sembra difficilmente confutabile la tesi secondo cui a rappresentare l’esigenza della “conservazione” sia stato chiamato Emilio Vaccai: l’investitura l’ha, infatti, avuta esattamente da chi conduce da lungo tempo l’insieme delle forze che hanno “governato” questa città per sessant’ anni e che hanno, in modo avventato, interrotto l’esperienza della Giunta Barile.

Altrettanto innegabile ci appare la tesi secondo cui a rappresentare l’esigenza di confermare l’apertura di una fase politica nuova sia il candidato Antonio Barile se non altro perché le aggregazioni che lo sostengono hanno provato a governare per soli otto mesi, peraltro con risultati che la cittadinanza ha ampiamente manifestato di gradire.

Non pienamente spiegabile ci sembra invece la presenza degli altri due candidati a sindaco: Monica Spadafora e Bernardo Spadafora.

Il tentativo di interpretare la prima di queste due candidature non può giovarsi dell’anelito terzopolista che la sua formazione, l’UDC, tenta di affermare a livello nazionale. E non può trovarsi la spiegazione in questa chiave per una ragione semplicissima: perché a S. Giovanni in Fiore, tutti hanno capito che le categorie politiche di “destra” e “sinistra”, nell’ambito del governo locale e soprattutto nella nostra Città, non hanno alcun senso e che non vi è nessun “bipolarismo” da destrutturare e superare, e poi perché nello scontro titanico fra le pesanti certezze del “vecchio” (di sessant’anni) e le speranze poggianti sul “nuovo” non è plausibile una posizione di mezzo. Ed allora occorre cercare la spiegazione in altre argomentazioni che, allo stato, non sono facilmente individuabili. Salvo ricondurre il tutto alla solita, vecchia tattica elettoralistica tesa a incrementare il proprio peso per le fasi successive.

Notevoli e preoccupanti dubbi si affacciano invece sulla candidatura di Bernanrdo Spadafora per i seguenti motivi:

1) perché riconosciamo allo stesso Spadafora la consapevolezza della straordinarietà dello scontro “titanico” in atto oggi a S. Giovanni in Fiore;

2) perché sappiamo che egli è ben consapevole del fatto che lo scontro con i “titani” della sedicente sinistra sangiovannese è difficile da vincere per la potente ragnatela di rapporti che essa è riuscita a costruire in sessant’anni;

3) perché conosciamo ancora la sua consapevolezza del fatto che se non si libera questa città dall’ipoteca posta da quei “titani”, ogni processo proteso al cambiamento è destinato a restare un mero sogno velleitario.

4) Perché, per quanta poca simpatia si possa avere per l’uomo Barile, per i suoi metodi e modi, riteniamo impossibile, a voler restare all’interno di logiche ispirate da buonafede, non rendersi conto che la sua candidatura, realizzando un obiettivo indebolimento della candidatura di Antonio Barile, punta di fatto ad evitare che possa essere messa alle spalle della vita di tutti noi l’infausta esperienza che la città ha vissuto per sessant’anni e che uno come Bernardo Spadafora, da qualsiasi punto di vista la esamini, non può che giudicare negativa e quindi da superare.

Per i motivi sopra esposti riteniamo che le ragioni della candidatura di Bernardo Spadafora debbano essere cercate in argomentazioni che al momento ci sfuggono ma che temiamo possano anche includere elementi come la ripicca ma soprattutto il calcolo, la convenienza e gli opportunismi che potrebbero avere condizionato il dibattito che ha portato ad una scelta che valutiamo profondamente errata e che ci sembra al momento assolutamente inspiegabile.

Manifestiamo però l’auspicio che nei prossimi giorni si possa capire meglio, attraverso programmi e dichiarazioni di intenti dei protagonisti, quanto oggi ci appare davvero poco comprensibile.

Comunicato politico n. 2

 

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COMUNICATO  POLITICO  N. 2

Cittadini sangiovannesi fascisti, squadristi, delinquenti, democrazia sangiovannese bloccata, atti inqualificabili, dissociazioni varie. Ci ricordiamo? Gli autori di questo linguaggio adesso chiedono i voti ai cittadini sangiovannesi. Chiedono una campagna elettorale soft per paura di essere attaccati e che siano messe in evidenza tutte le loro incoerenze nonché i loro comportamenti sconvenienti.  Chi ha voluto fare apparire una realtà sangiovannese diversa da quella reale e mistificare, ha sbagliato tutto. Adesso devono sapere che i cittadini sono ormai svegli e vigili, e non cadono più in queste trappole.

Adesso anche un inciucio politico, nel caso in cui fosse necessario, sarebbe già bello e pronto tra questa gente e quella forza politica che ieri, con i propri assessori, appoggiava un progetto politico comune con l’ex sindaco Barile, e che invece adesso rema contro, tradendo anche la fiducia dei cittadini e degli stessi suoi elettori. Si dà infatti il caso che sul piano strategico gli interessi dei due soggetti politici potrebbero combaciare: la divisione delle poltrone. Ci sarebbe solo un problema: l’intelligenza dei cittadini, che molte volte viene sottovalutata. Ma si dà anche il caso che al momento giusto i cittadini tutti sapranno regolarsi sempre nel modo migliore.

In questa gente la sete di potere, o non l’avere digerito la precedente sconfitta per il Sindaco, o anche l’assenza di potere, ha prevalso. I vecchi parrucconi e i vecchi furboni, ancora oggi ricandidatisi e capilista, è evidente, non hanno molta dimestichezza con la vera democrazia e la vera politica , ma ne hanno molta con il potere e la poca considerazione dei cittadini e dei problemi della comunità.

Oggi finalmente San Giovanni in Fiore ha una grande opportunità per mandare a casa, a riposo, certi elementi e certa gente INSIEME AI LORO CANDIDATI SINDACI FANTOCCI.

Noi sangiovannesi  siamo caduti in una fossa, adesso dobbiamo risalire con coraggio, e sono convinto che lo faremo con intelligenza e consapevolezza riflettendo su tutto, mandando a casa sia i furboni che i parrucconi della vecchia politica insieme alle loro  nuove candide maschere dietro alle quali vorrebbero nascondersi.

Mandiamo a casa un volta per tutte, anche i vecchi capi-partito con tutti i loro vassalli, valvassori e valvassini, una razza ormai, politicamente parlando, molto vecchia e anacronistica.

Il cittadino Pietro Giovanni Spadafora

Sostenitore del candidato Sindaco Dott. Antonio Barile e della sua coalizione.

Stampare e distribuire!

Elezioni San Giov. in Fiore – Nessuna novità e nessun nuovo progetto politico dai nuovi candidati sindaci.

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Dai primi discorsi dei nuovi candidati sindaci che si contrappongono all’’ex sindaco Barile non è emerso nulla di nuovo. Nessuno ha visto grandi novità. Insomma solo il solito discorsetto demagogico e sterile. Nessuna nuova politica nell’affrontare i veri problemi di San Giovanni in Fiore, anche perché, a mio avviso, i nuovi candidati non conoscono bene le vere tematiche di questa città, e se non conosci i pericoli non li eviti. Nei loro primi discorsi era evidente una strisciante frustrazione politica, unico loro obiettivo, credo, era solo quello di candidarsi a sindaco.  Questi ormai sono dei trucchi risibili che nascondono solo la voglia di essere protagonisti ignorando completamente le vere esigenze della collettività. Giochetti non solo brutti “esteticamente”, ma anche pericolosi per il vero sviluppo del nostro paese. Insomma tutto incomincia ad apparire chiaro: credo che queste persone non siano in grado di governare realmente la nostra cittadina, né tantomeno lo sarebbero con i furboni dietro alle loro spalle. Credo che nessuno di loro possa competere con il candidato sindaco Barile sia sotto il profilo politico che amministrativo.

Pietro Giovanni Spadafora

Statistiche.

“SAN GIOVANNI IN FIORE IN PIAZZA” è ormai una realtà nel panorama politico-economico e sociale-informativo della Città di San Giovanni in Fiore. Negli ultimi 5 mesi e mezzo, il numero delle interazioni ha quasi raggiunto la bella cifra di 250 mila, con una media di circa 45 mila interazioni mensili. Il Blog “SGF IN PIAZZA” è andato oltre le 36 mila visite. Un ottimo risultato per la discussione e la democrazia, nonché per la vera e libera informazione tra i sangiovannesi e non solo, vicini e lontani.

 (http://www.facebook.com/pages/SAN-GIOVANNI-IN-FIORE-IN-PIAZZA/107550559276182?v=wall)

Statistiche:

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SGF – Comunicato politico n. 1

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COMUNICATO  POLITICO  N. 1

Ancora a tutt’oggi, onestamente, non sono state spiegate al popolo sangiovannese le vere ragioni per cui il Sindaco Barile e la sua Giunta siano stati mandati a casa. Non avevamo bisogno di quest’ulteriore campagna elettorale e spendere altri soldi pubblici, soldi nostri, ma dal momento che ci siamo dentro dobbiamo trasformarla in un’opportunità. Una cosa è certa: dal punto di vista politico, sociale, economico, finanziario e di bilancio comunale è stato un atto scellerato ed irresponsabile che sta pesando (vedasi gli aumenti del circa 30% su tutti i servizi comunali, dalla spazzatura all’acqua, e gli aumenti di stipendio ad alcuni dipendenti comunali da parte del Commissario Prefettizio grazie ai 15 consiglieri dimissionari) soprattutto sulle spalle di noi cittadini, e che peserà anche per il futuro. Si era appena iniziato ad amministrare concretamente nell’interesse della collettività, ma si vede che la sete di potere, o meglio, in questo caso, l’assenza di potere, ha avuto il sopravvento sprigionando tutta l’irrazionalità di questo mondo. Vi erano dei progetti avviati concretamente, qualcosa si stava muovendo per risanare il grave dissesto finanziario, c’era un’aria di rinnovamento e cambiamento, anche la cultura, che in questo paese era la grande assente, stava iniziando a risorgere, si stava lavorando seriamente anche per il centro storico, l’ambiente e i rifiuti, ma tutto ciò non è forse piaciuto a qualcuno. Mentre i vecchi parrucconi della politica sangiovannese hanno iniziato a buttare fumo negli occhi alle famiglie intere, i vecchi furboni sono già in fermento ed in giro per promettere prebende, aiuti e posti di lavoro con dei candidati sindaci avventati, fantocci, specchietti per allodole e calati dall’alto. Per una volta non caschiamo più in queste trappole, apriamo la mente, riflettiamo, non siamo gonzi! Chiedo soprattutto ai giovani, ai diplomati, ai laureati, agli studenti tutti, ai cittadini, alle donne e agli anziani: tracciamo la nostra strada per il vero rinnovamento ed il vero cambiamento! No alla restaurazione! Facciamo riprendere il cammino alle lancette di San Giovanni in Fiore che da molti anni sono ferme! Non possiamo stare più fermi ai box con il motore spento! Partecipiamo e votiamo in modo tale che nel più breve tempo possibile si rimetta in moto la nuova macchina amministrativa per poter continuare la sua marcia verso un vero sviluppo morale, economico, di lavoro, civile e di benessere per i sangiovannesi tutti, vicini e lontani!

Il cittadino  Pietro Giovanni Spadafora

Sostenitore del candidato Sindaco Dott. Antonio Barile e della sua coalizione.

Stampare e distribuire!