San Giov. in Fiore – Comitato Cittadino: così non è democrazia partecipata!

155797_170753146289256_107550559276182_403387_4461214_n.jpgL’altro ieri sera, dopo cena, ho partecipato alla terza riunione del cosiddetto “Comitato Cittadino di Progettazione”. Più che una partecipazione, è stata una presa d’atto della costituzione di un organismo, se così lo si può chiamare, già precotto e confezionato senza alcun contenuto di sostanziale democrazia partecipata, da accettare tutto così com’è, passivamente, da parte degli astanti cittadini iscritti, e non, al Comitato.

“Comitato Cittadino di Progettazione”. È un bello slogan. Viene da un’idea del Sindaco Barile. Ottima e validissima idea! Solo che, a mio avviso, si sta realizzando e concretizzando in modo opposto a quelli che erano gli intenti del neo Sindaco. È gestito, per un verso, nel modo più superficiale che si potesse immaginare, e per l’altro verso, nel modo meno democratico e più classista che si potesse immaginare, realizzando un comitato lottizzato, fazioso, provinciale, con metodi vecchi e superati senza fornire alcun aiuto alla neo amministrazione e senza affrontare quelle che sono veramente le problematiche e le priorità di una comunità. Si è fatto, cioè, in queste tre riunioni, tutto il peggio che, con quel formidabile strumento di democrazia (o di manipolazione, forse, se si rovescia la medaglia) si poteva fare. Per cui sentire, adesso, parlare dell’idea di Comitato Cittadino fa venire qualche brivido. Non solo, così come qualcuno lo ha concepito non fa altro che sollevare una certa e forte criticità. Chi è che dovrebbe gestire il Comitato? Qualche interessato? Addirittura è stato redatto un regolamento da una sola persona, senza consultare gli altri membri, con la pretesa di farlo poi accettare al Comitato. Più volte qualcuno ha invitato i cittadini a diventare, leggendo, (come se tutti avessero lo stesso ritmo di vita e di tempo) esperti di progetti POR, come a ribadire: “se tu non sei un esperto di progetti POR, la tua partecipazione è passiva e devi dare a me tutta la libertà di progettare perché sono più competente di te, conto di più, e tu, ignorante, devi solo avallare quello che faccio io, altrimenti vai via e cosi si restringe il Comitato”. Ma sempre poi chiamandolo “Comitato Cittadino di Progettazione” con l’intento, a mio avviso, di dare l’idea di una forte partecipazione cittadina e di una vera democrazia partecipata.
Anche perché, a ben vedere, alcuni (non tutti, ma alcuni, molto bene in vista,) vorrebbero gestirselo, il Comitato, con i loro metodi, e forse con i loro obiettivi nascosti, facendo venire meno quell’interesse generale per cui era stato lanciato e proposto ai cittadini volenterosi.

Ma andiamo nel merito: il Comitato, o meglio, gli iscritti al Comitato, sono stati divisi in gruppi, senza alcun criterio, tenendo conto solo di cosa un iscritto sappia fare e a cosa aspiri. Con la divisione del Comitato in gruppi, si sono divisi i cittadini creando una sorta di competizione tra loro. Alcuni gruppi sono venuti fuori molto ferrati, con professionisti  in grado di elaborare un progetto, altri gruppi sono stati costituiti da casalinghe, qualche ragazzo, qualche ragazza e qualche anziano non in grado, non che queste persone siano inferiori ad altre, di elaborare alcun progetto. Evidente è la differenza tra gruppi, ed evidente è che solo alcuni gruppi possono emergere nell’elaborare progetti seri e con possibilità di andare avanti, e magari in nome del Comitato potrebbero sfruttare dei progetti a loro favorevoli, e utilizzare qualche elemento ricattatorio sia nei confronti della Giunta che nei confronti del Sindaco, nel caso in cui una proposta o un progetto non venisse preso in considerazione. Se qualcuno vuole usare la buona fede dei cittadini per avallare progetti che possano interessare e avvantaggiare solo alcuni soggetti o solo alcune aree del territorio, ha fatto male i conti.

Si mettano a disposizione della collettività tutte le professionalità, sempre volontariamente, per il bene dei cittadini tutti e non solo per qualche “particulare”. Si individuino alcuni progetti prioritari e nell’interesse generale della comunità tutta; si sottopongano a votazione maggioritaria all’assemblea cittadina di tutti gli iscritti e partecipanti al Comitato, debitamente convocata e con largo anticipo, con alzata di mano; si individui, dopo, e non prima, un nucleo di professionisti in grado di redigere ed elaborare il progetto e si presenti alla Giunta ed al Sindaco. Questa è democrazia partecipata dove ognuno conta uno. Un esempio di bene utile a tutta la comunità? Un teatro comunale, di cui ho già scritto qualche tempo fa.

Invito tutti a riflettere sul tipo di Comitato che alcuni signori ci propongono, magari involontariamente!
Mettiamo il Comitato in mani democratiche fuori dal controllo di alcuni signori e correnti varie!

Il Comitato deve essere realmente dei cittadini!

Pietro Giovanni Spadafora

Politica – Prodi: «Basta Parlamento di nominati»

2065841692.jpgDuro affondo dell’ex presidente del consiglio, che dice: «È tempo di restituire ai cittadini italiani il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Tutti hanno toccato con mano quanti guasti abbia prodotto un Parlamento di “nominati”, determinando una forte perdita di credibilità nelle istituzioni, e il loro allontanamento dai cittadini».
Bravo Presidente!!!!
Però, caro Presidente, venga a Roma giorno 10 settembre 2011 per un Parlamento pulito!
Una nuova legge elettorale è già disponibile, lo è da quattro anni, è “Parlamento Pulito” la proposta di iniziativa popolare che prevede l’elezione diretta dei candidati, un massimo di due mandati, nessun condannato definitivo eleggibile. Va discussa al più presto al Senato e poi alla Camera. Nessun partito si è premurato di metterla all’ordine del giorno.
Ora sono stati lanciati banchetti estivi per raccogliere entro fine settembre almeno 500.000 firme. Sarà un trionfo carnevalesco di un’opposizione i cui membri sono stati tutti “nominati” senza che nessuno muovesse un dito.
Le firme per una nuova Italia sono già state raccolte, sono 350.000, giacciono da quasi un lustro, per unica responsabilità dei partiti, nelle cantine del Senato. Dovrebbero essere discusse ora. Non dopo le vacanze. Per la maggioranza degli italiani le vacanze sono ormai un miraggio, mentre i parlamentari fanno un mese di villeggiatura e chiudono il Parlamento fino a settembre. Intanto il Paese va a fuoco nelle borse di tutto il mondo. Ma non si vergognano?
Qualcosa va fatto, lo dobbiamo a noi stessi e al futuro dei nostri figli!
Sabato 10 settembre 2011 tutti davanti al Parlamento per chiedere che sia immediatamente discussa la legge “Parlamento Pulito”!

Politica – Probabilmente non sarà abolita alcuna Provincia.

3283654436.jpgSi era capito che sarebbe stata una boutade estiva. Il taglio delle Province sembra sfumare.

Il governo riformerà la Carta delle autonomie ma solo entro il 2013. È probabile che cambino i confini degli enti esistenti attualmente. Insomma solo allargamenti o riduzioni dei territori  provinciali, ma nessun risparmio. Saremo solo i  lavoratori, i pensionati, i giovani e il loro futuro a pagare la manovra. Insomma nessuna riduzione del costo della politica.

Alla fine tanto tuonò che non piovve!

Nessun taglio delle Province con meno di 300mila abitanti e con una superficie inferiore ai 3000 chilometri quadrati. A questo punto (a meno di clamorosi colpi di scena) presidenti, assessori e consiglieri provinciali possono tirare un grosso sospiro di sollievo e guardare al futuro prossimo con rinnovato ottimismo.

Complimenti… Casta!!!

San Giovanni in Fiore – Sarà realizzato il canile comunale.

canile1.jpgE’ stato approvato il progetto definitivo ed esecutivo dei lavori per la realizzazione del canile comunale in località “Ferolia” per l’importo di 150 mila euro (circa 300 milioni delle vecchie lire). Il progetto è stato totalmente finanziato dalla Regione Calabria e la somma era già stata liquidata, con decreto, al nostro Comune il 26 giugno del 2010.

 Un canile non è un semplice contenitore per cani randagi, come qualcuno erroneamente potrebbe immaginare, ma è un fatto di civiltà. Molte volte ha la funzione di avvicinare ed educare la cittadinanza ad un corretto rapporto con i componenti non umani delle nostre famiglie. Imparare a conoscere i cani e il loro comportamento è molto importante per una corretta convivenza in famiglia e fuori.

 La struttura, in base alla normativa vigente, dovrà essere organizzata per settori, considerando le specifiche degli ospiti sia per caratteristiche fisiche che sociali.

Dovrà, perlomeno, contenere:

 a) un reparto contumaciale isolato, la cui superficie non dovrà essere inferiore al 3% dell’intera area, destinato alla quarantena dei cani in arrivo e all’isolamento di quelli ammalati in due zone nettamente distinte e separate; ulteriori box adeguatamente attrezzati con annesso locale infermeria per la custodia dei cuccioli e dei cani in degenza per la sterilizzazione;

 b) apposito locale destinato allo stivaggio e la preparazione degli alimenti, di spogliatoio, docce e servizi igienici del personale addetto;

 c) ambulatorio veterinario con armadietto farmaceutico, relativo registro di carico-scarico dei farmaci e contratto con ditta autorizzata per lo smaltimento dei rifiuti speciali.

Insomma una struttura moderna e all’avanguardia sia per i contenuti tecnici che organizzativi. Una struttura capace di dare all’ospite a quattro zampe la capacità di non alienarsi dotando ciascun box di idoneo spazio che permette al soggetto di espletare correttamente il suo repertorio comportamentale e relazionale, realizzando, così, un luogo che non dia al cane patologie comportamentali croniche che potrebbero pregiudicarne il rapporto con l’uomo.

I politici di oggi non sono degni di celebrare la figura di Alcide De Gasperi.

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Di Maria Gabriella Militerno

Mala tempora currunt!!! Quanta ipocrisia! Alcuni partiti oggi celebrano il 57° anniversario della morte di Alcide De Gasperi, ma in tutti questi anni non hanno mai pensato di ispirarsi al suo alto pensiero e al suo umile stile di vita! Mentre Alcide De Gasperi è stato un protagonista della ricostruzione politica ed economica dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale, gli uomini che oggi lo celebrano, invece, sono diventati i protagonisti del decadimento politico ed economico dell’Italia, dopo un pessimo governo improntato solo all’arricchimento personale e alla tutela dei propri interessi grazie a tutti i benefici di cui hanno goduto e godono, a discapito di tutti noi onesti cittadini! Vergogna! Un modo per celebrarlo degnamente sarebbe quello di proporre immediatamente in Parlamento, in questo difficilissimo momento politico, economico e sociale per il Paese, una legge con la quale abolire tutti i loro privilegi! Questa è la loro unica possibilità di riscatto!!!

Heritage premia il Governatore Scopelliti.

 Il Blog a gentile richiesta riceve e pubblica.

 

Immagine1.pngBRUTIUM e HERITAGE LANCIANO IL NUOVO AWARD:

 “ PREMIO CALABRIA – SILA – GIOACCHINO da FIORE”

 Destinato a tutti i Calabresi nel Mondo che con le loro energie, il loro coraggio e il loro lavoro, giorno dopo giorno, tentano di riscattare la nostra Regione…come fece Gioacchino da Fiore che amò la sua terra natia, come fecero i frati dell’ordine Cistercense e dell’ordine Florense, come furono tutti coloro che oggi, più che mai, sentono  la necessità di combattere per vincere.

 IL “ Premio CALABRIA – SILA – GIOACCHINO da FIORE “

 Assegnato, quest’anno  il 12 agosto a CITTANOVA al Governatore Scopelliti, per la sua ferrea volontà di voler mettere tutte le sue forze giovanili e il suo coraggio al servizio della terra che lo ha visto nascere.

 Auguri dunque al nostro Presidente e a questo nuovo Award creato per ricordare al Mondo la figura dell’Abate “ DI SPIRITO PROFETICO DOTATO”, le sue battaglie, la sua vita, la sua spiritualità.

 Gemma Gesualdi  

Francois Xavier Nicoletti                          

Politica.

images.jpgNelle controproposte alla manovra l’opposizione parla di dimezzamento delle province, ma  quando poteva abolirle tutte alcuni giorni fa in Parlamento, non ha votato.  Parla di  una tantum sull’ammontare dei capitali esportati illegalmente e scudati, ma ha votato lo scudo fiscale facendo rientrare capitali ( degli evasori) dall’estero.  Come può, questa opposizione, essere credibile insieme a tutta questa classe politica!?

Perché fare discriminazioni tra province? O tutte o nessuna, non solo quelle sotto i 300.000 abitanti, o quelle sotto i 3 mila Km quadri  per salvare Sondrio (provincia, indovinate di chi?).  Le prime province da chiudere sono le più costose. Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Palermo, Napoli, a cosa cavolo servono le province nei grandi Comuni?
Chi vuole chiudere i bordelli non può andarci di notte!

Di seguito l’ultima chicca dei nostri politici provinciali, regionali e comunali calabresi: l’oscar del mare più inquinato d’Italia va ancora una volta alla regione Calabria. E’ questo il bilancio finale dei due mesi di monitoraggio dell’inquinamento delle acque del Belpaese effettuato da Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente.

Complimenti cari nostri politici calabresi!!!

Politica

Manovre economiche di lacrime e sangue, da un Paese in guerra. Pagheremo i soliti noti, lavoratori, pensionati, persone deboli, giovani, donne, famiglie ecc. Mi auguro solo una cosa: che questi sacrifici serviranno davvero a farci risanare una situazione ormai sfuggita di mano. E i privilegi della casta? Non sono stati toccati! L’accorpamento dei comuni servirà a poco, ma è una buona idea. Sulle province il discorso è diverso: da sempre luogo di prepensionamento per i politici nostrani , ogni parlamentare combatterà strenuamente per difendere il proprio feudo provinciale.
Forse saremo costretti a cambiare stile di vita!

 

2587641752.jpgRitornare un po’ all’antica?

Forse per salvarci bisogna ritornare un po’ all’antica!
Mia madre mi diceva sempre che anche la fuoriuscita di una piccola pietra, con il tempo, poteva portare…
 
Ho rispolverato un articolo, ancora attualissimo, scritto l’anno scorso a maggio.
 
20110805_192421_B145FD71_medium.jpgIl numero dei parlamentari.
In questi tempi si sta facendo un gran parlare sulla diminuzione del numero dei parlamentari. In Italia abbiamo circa 1000 (mille) parlamentari…
Buon Ferragosto a tutti!
PGS

San Giovanni in Fiore – Amministrazione Comunale: positiva questa fase iniziale!

44811_146774885353749_107550559276182_286584_3209407_n.jpgSebbene non si possa dare un giudizio in questa fase iniziale, giudicherei positivo il bilancio dell’attività amministrativa in questi primi 40 giorni. Nonostante un periodo di crisi generale; nonostante sei mesi e passa di perdite di tempo causate dalle elezioni anticipate provocate dall’opposizione alla prima Giunta Barile; nonostante un periodo di commissariamento, sempre a causa dell’opposizione; nonostante i debiti, i buchi contabili che ancora oggi emergono, e le macerie di bilancio ereditati dalle passate amministrazioni, questa Giunta si sta muovendo abbastanza bene. In tempi record è riuscita a creare un’estate piena di avvenimenti sportivi, culturali, di spettacolo, mostre e fiere che la popolazione sta dimostrando di apprezzare e gradire molto bene. In questo inizio legislatura, la massima priorità della Giunta Comunale attuale, per quanto possibile, è stata quella di dare risposte ai tanti problemi ch affliggono da anni la nostra cittadina, nonché di rendere decorosa la città con il lavoro di tanti operatori. Si stanno attivando i lavori di diverse opere pubbliche, si stanno compiendo i dovuti passi per alcuni progetti per favorire l’occupazione e il decoro urbano nonché attivando i lavori di manutenzione e ripristino delle proprietà comunali. Una Giunta stacanovista con la voglia di fare bene e tanto! Grazie, comunque, al personale del Comune tutto, e soprattutto, alle tante associazioni le cui attività sono state collaborative e decisive, si è potuto arrivare in modo determinante, qualitativo e quantitativo, al raggiungimento di alcuni risultati positivi.
Spiace ribadirlo, ma non tanto si può dire del fantomatico “Comitato dei Cittadini” che ancora nulla ha fatto, se non nominare alcuni componenti interni in modo privatistico senza tenere conto dei cittadini che in modo volontario avevano deciso di partecipare e dare il loro contributo. Per il futuro di questo comitato, ora, si spera in un cambiamento di rotta.
In definitiva una Giunta che lavora; disponibile e senza arroganza; persone con le quali si può parlare e discutere, e alle quali i cittadini possono dare tutti i suggerimenti che ritengono opportuni per fare migliorare questa nostra comunità.
Si può affermare che finalmente un cambiamento c’è stato, anche se, diciamolo, la bacchetta magica non ce l’ha nessuno.
Buon lavoro!
Pietro Giovanni Spadafora