Il Titanic Calabria affonda e i nostri politici cercano di salvarsi.

Immagine3.pngЀ passato un secolo dalla tragedia del Titanic e la Calabria si ritrova più o meno nella stessa condizione economica, sociale e politica.

I politici calabresi, che siano a Montecitorio o a Palazzo Campanella, la classe dirigente calabrese, passata e presente, tutta gente che non ha mai fatto nulla per la nostra terra, oggi, “more solito” si ripropone come il nuovo. Cercano solo di riciclarsi, di mantenere le loro poltrone e i loro privilegi. Addirittura gente che ha creato tutto il disastro calabrese negli anni passati e presenti, in questi giorni ha presentato, a Roma, una mozione sulla Calabria, come se la demagogia non avesse limiti. Crede che i cittadini calabresi abbiano l’anello al naso. Non sanno che ormai politicamente sono degli zombi e che la gente di Calabria saprà regolarsi di conseguenza mandandoli a casa. La Calabria sprofonda e questa gente si allontana sempre di più dai problemi calabresi con annunci altisonanti, ma privi di ogni proposta seria e concreta per risolvere i tantissimi problemi che affliggono la nostra terra e non solo.

La Calabria sta sprofondando e nessuno pare accorgersene. Siamo primi in tutto e per tutto, ma in senso negativo: redditi più bassi, emigrazione di giovani e intellettuali, disoccupazione giovanile, povertà, disoccupazione femminile, turismo, poco credito alle imprese, criminalità ecc. . Insomma è una catastrofe!

Politici che prestano attenzione solo alla propria condizione economica personale e di privilegio, ignorando le sofferenze crescenti della Calabria sotto ogni aspetto, non fanno altro che lanciare spot pubblicitari e prendere ancora, secondo loro, la gente calabrese in giro. Una vecchia classe politica calabrese che continua a ballare a bordo del Titanic Calabria pensando ancora di salvarsi.

Basta far governare la nostra Calabria a questi politici! Spazio alle nuove idee e a un nuovo modo di fare politica! Per la gente!

Credo che, quando ci saranno le elezioni, anche per tutti noi calabresi sia arrivato il momento della serietà e della responsabilità nei confronti della Calabria migliore, nei confronti di tutti noi stessi cittadini.

Siamo cittadini consapevoli!!!

Meetup MoVimento 5 Stelle SGF

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Politica – Legge elettorale, un piano contro il Movimento 5 Stelle?

Immagine3.pngdi | 24 luglio 2012

Fonte: il “Fatto Quotidiano.it”

 

La notizia merita di correre veloce nella Rete. Un tam tam assordante, che travalica i social network e arriva nelle case degli italiani, attraverso fotocopie, volantini, allegando come prova l’articolo di Italia Oggi – giornale nelle simpatie del Pdl – a firma di Cesare Maffi, un giornalista che sembra essere ben informato anche dei fatti che accadono nelle segrete stanze dell’Udc e della Lega. Senza pudore, con vergognosa sfacciataggine, la casta politica svela a un giornalista un piano segreto che in realtà conoscono anche le formiche di casa mia: azzoppare il Movimento 5 Stelle con una nuova legge elettorale, più maiala del Porcellum. Insomma, impedire ai cittadini di entrare in Parlamento. Scrive il giornalista: “Il problema primo, per giungere a una revisione del Porcellum, è semplice: occorre trovare una convergenza d’interessi. Per ora, l’unico spasmodico desiderio comune a Pdl, Pd e altri è individuabile nell’azzoppare la rappresentanza parlamentare dei grillini. Nessuno, però, è in grado d’individuare un sistema che possa, se non azzerare, almeno comprimere un movimento accreditato addirittura fra il 15 e il 20 per cento”.

È una notizia che andrebbe segnalata immediatamente alla magistratura. Se il giornalista Maffi viene convocato dagli inquirenti e rivela chi gli ha riferito questo piano scellerato, abbiamo la prova che “Pdl, Pd & Company” stanno preparando una legge elettorale con finalità private, atte a mantenere i loro privilegi, e non certo per dar voce – democraticamente – al volontà sovrana del popolo. Escludere una forza politica che vuole un’Italia migliore, è un reato? Napolitano non ha nulla da dire? Il garante della Costituzione che ha approvato un Lodo Alfano incostituzionale, che però dice “non mi sono mai allontanato dai poteri sanciti dalla Costituzione”, questo presidente della Repubblica che non sente il boato dei lettori che fanno esplodere il M5S, ebbene, il nostro anziano difensore della Patria, non ha nulla da dire? Che legge elettorale si auspica? Una nuova truffa ai danni degli elettori italiani?

Ancora una volta tocca alla Rete denunciare l’ennesima porcata ai danni degli italiani. Secondo voi, cari lettori, esistono i presupposti legali per una denuncia alla magistratura? Intravedete il reato di “attentato ai diritti politici del cittadino” previsto dall’art.294 del Codice Penale, che testualmente recita: “chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte l’esercizio di un diritto politico, ovvero determina taluno a esercitarlo in senso difforme dalla sua volontà, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”? Vi sono avvocati disponibili a fornire i presupposti normativi per denunciare questa vergogna?

Condividete il messaggio, quindi. È necessario far sapere cosa tramano coloro che stanno affondando l’Italia. Cioè gli stessi cialtroni che si presenteranno in tv alle prossime elezioni invocando “un Paese migliore” e il “bene degli italiani”.

Politica – I problemi e le beghe di San Giovanni in Fiore e della Calabria? Bazzecole, nulla rispetto a quello che ci aspetta: UNA VERA MACELLERIA SOCIALE!!!

tasse-sulle-vincite-lotto-e-giochi-online-L-qN8tCI.pngForse non tutti sanno che il 19 luglio scorso, il nostro Parlamento ha approvato la ratifica del cosiddetto “fiscal compact”, ossia il trattato che introduce i meccanismi di stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria, e che ha lo scopo, così si dice, di salvaguardare la stabilità di tutta la zona Euro.

Molti dubbi, in realtà, su questa operazione, sono stati espressi in tutta Europa: la Germania per prima ha rinviato l’approvazione del trattato, e sarà la Corte Costituzionale a decidere, il prossimo 12 settembre. In Italia, invece, si è assistito ad un “allineamento” non solo degli organi di stampa, che non danno, o evitano di dare notizia dell’avvenuta approvazione, ma dello stesso Parlamento, il quale ha ratificato, senza discussione, senza neppure che sia stato necessario al Governo porre la questione di fiducia, il Trattato: maggioranza bulgara alla Camera, 368 sì contro 65 no. Ormai in questa nostra Italia, dove i deputati hanno solo il compito di raccontare balle intrattenendo il pubblico con cazzate varie, avviene tutto in un’atmosfera grigia e silenziosa, quasi spettrale.

Ma cosa significa l’approvazione del “fiscal compact”? Praticamente l’Italia, con la pressione fiscale più alta del mondo e una disoccupazione dei giovani al 37%, si impegna, oggi, ad appioppare, a noi cittadini, in nome dell’Europa, 50 miliardi di Euro all’anno di tasse e tagli per i prossimi 20 anni.

Un confronto? La tanto odiata “Spending review” è di quasi 29 miliardi.

Immaginiamo, se si ci riesce, 50 miliardi di euro all’anno per vent’anni! Cosa significa? Zero futuro!!!

Rispettare questi parametri fiscali sempre più rigidi e stringenti, rinunziando ad ogni spazio possibile di manovra, vorrà dire dover imporre agli italiani, per i prossimi vent’anni, un regime di austerità radicale: si colpiranno ancora salari, stipendi e prestazioni del Welfare, si aggraveranno le condizioni di vita delle classi sociale medio-basse, si assisterà a nuove tasse. Gli italiani devono sapere che il prezzo imposto dall’Europa è una macelleria sociale: tagli dappertutto, dalla sanità alla scuola, dall’università ai trasporti ecc. ecc. . Tutto questo avviene, ed avverrà, senza alcuna consultazione diretta o indiretta del popolo italiano, ma unicamente per rispettare decisioni prese al di fuori del Paese.

Siamo un Paese senza sovranità!

Noi cittadini non contiamo più una beata mazza!

Siamo passati senza accorgercene da un sistema politico democratico ad un sistema oligarchico, in cui il Governo è nelle mani di un gruppo di “tecnici” che rappresentano interessi esterni. Il Parlamento obbedisce, senza neppure un minimo accenno di protesta. Il Paese è stato “pacificato”: niente più aspri scontri politici, disinteresse diffuso per la politica, tensione sociale apparentemente sotto controllo. Eppure si annuncia, per i prossimi vent’anni, una sanguinosa e violenta “economia di guerra”: la guerra senza guerra, ossia la più terrificante delle possibilità.

Notizie tratte da un post di Paolo Becchi

Professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova

Fonte: www.byoblu.com

PGS

San Giovanni in Fiore – Un paese in declino?

35377_136434019721169_1336841_n.jpgIl quadro generale di San Giovanni in Fiore sembra essere quello di un paese allo sbando.

Oggi, a mio parere, dopo le degradanti vicende, passate e presenti, il nostro paese sta vivendo una fase di inarrestabile declino fisico e morale. Probabilmente le cause sono molteplici e forse sono da ricercare anche nella mancanza di una linea d’azione comune globale, nell’assenza di coraggio dei cittadini, nel compromesso tra tanti cittadini e potere politico e, per di più, nell’assenza di vera programmazione, di progetti seri e, naturalmente, di fondi pubblici.

La Città di San Giovanni in Fiore, ormai da circa un trentennio a questa parte, come “Città Capitale”della Sila, ha progressivamente perso la propria identità di luogo di elaborazione politica, di emancipazione culturale, di propulsione dello sviluppo economico e sociale che una volta sembrava facessero da traino per l’intera area silana e non solo.

Dal punto di vista della gestione della cosa pubblica si devono registrare, sempre a mio parere, un arroccamento su posizioni anacronistiche e  un tirare a campare tanto da isolare la città, ormai condannata ad un incessante declino sociale ed economico. Le passate amministrazioni della città non sono state in grado, e non lo sono ancor più oggi, di promuovere ed affermare buone pratiche amministrative nella direzione dell’innovazione, del cambiamento, della sperimentazione, della crescita socio-culturale e dell’ambiente.

Nella nostra città non si è registrato, negli ultimi decenni, alcun indice positivo. Anzi! C’è, invece, sempre a mio parere, un grave e pericoloso arretramento in riferimento al commercio, all’artigianato, all’industria, all’agricoltura, al turismo, alla cultura ed ai servizi. Certo, adesso c’è la crisi, ma non ho mai visto una politica sana, produttiva e di vera promozione convinta per questa nostra comunità. Un paragone? Guardate ai Comuni di Soveria Mannelli, di Altomonte, e per non andare lontano, guardate al Comune di Caccuri, nostro confinante! Eppure i cittadini di queste città non sono di un altro pianeta. Un altro esempio? Quale, in questi anni, sostegno materiale e morale al nostro monumento simbolo, l’Abbazia Florense, e al nostro Abate Gioacchino, forti potenziali elementi di promozione dell’occupazione nel settore culturale e turistico?

Per la nostra città solo un reale e preoccupante arretramento. Chi è a capo delle istituzioni locali, politiche, religiose e culturali, preferisce dilapidare risorse e tempo per conflitti e beghe varie anziché mettere in campo vere e proprie politiche di sviluppo economico e sociale.

In questo contesto di grave crisi economica e sociale di tutto il Paese, accompagnato dalle politiche economiche del governo tecnico, con pesanti tagli ai trasferimenti alle autonomie locali, si imporrebbe invece la ricerca dell’affermazione di buone pratiche amministrative e di governo della cosa pubblica così da poter efficacemente contrastare la crisi, dando risposte adeguate sotto ogni profilo.

San Giovanni in Fiore sembra non essere una città per il futuro e per i giovani, e senza un deciso cambiamento non sarà nemmeno un paese per vecchi. Davvero!

PGS

Politica – ARIA D’INCIUCIO.

Immagine3.pngIl MoVimento 5 Stelle deve fare una paura matta a questi politici e a questi partiti. Ѐ ovvio! Con quello che fanno e dicono!

 Sentite l’ultima, in un’intervista al Corriere della Sera, di Enrico Letta (Pd): “Meglio votare Pdl che il MoVimento 5 Stelle”. E poi elogi per il segretario del Pdl Alfano: “Interlocutore affidabile”. Intanto grazie a questa nostra classe politica e a questi partiti l’agenzia di rating Moody’s declassa l’Italia e i nostri titoli di stato. I titoli italiani scendono da A3 a Baa2.

Come non dare ragione a Beppe Grillo, che oltre a essere un cittadino con l’elmetto, che cerca di sensibilizzare la gente a modo suo, è anche un cittadino italiano, come tutti noi italiani?

 Di Beppe Grillo

Rigor Montis è diventato presidente del Consiglio l’undici novembre del 2011, ufficialmente per salvare l’Italia dal fallimento. Da allora il debito pubblico è passato da 1.905 miliardi a 1.948 miliardi (dato di aprile), la disoccupazione giovanile ha raggiunto il record di 34,2%, il PIL calerà nell’anno del 2,4% (ma le previsioni più realistiche sono di meno 3%), la richiesta di mutui per la casa è dimezzata, meno 47%. La “mission” di Rigor Montis era la diminuzione dello spread, per questo ha introdotto l’IMU, alzato le tasse, tagliato la Sanità, la Giustizia, persino gli uffici postali di circa un migliaio, cancellato l’articolo 18. Lo spread non si è accorto di questo grande impegno e oggi è salito a quota 480 insieme al declassamento dei titoli pubblici a Baa2 da A3, a due soli passi dalla valutazione di titoli “junk”, spazzatura. Otto mesi di tasse, disoccupazione, di espropri fiscali dei patrimoni privati per tornare al punto di partenza con un Paese più in ginocchio di prima. In un’azienda privata un successo di questa natura porterebbe al defenestramento dell’amministratore con un calcio nel culo. Rigor Montis è volato nell’Idaho, terra ancestrale dei Piedi Neri, per rassicurare la finanza internazionale.

La crisi non può essere risolta con il dogma della crescita, peraltro resa impossibile dal pauroso carico fiscale che blocca le spese e gli investimenti. Ci stiamo impiccando. Tra un anno, con questa politica recessiva, che ha la sua stella cometa nello spread e nella diminuzione dell’interesse sul debito pubblico, tutti gli indici economici saranno peggiorati, con l’unico risultato di aver impoverito ancora di più questa Nazione. Nella discesa agli inferi, i Caronte, Berlusconi e Bersani, coloro che ci hanno traghettato nell’abisso di un enorme debito pubblico, ci danno lezioni e si propongono al governo nel 2013 come salvatori. Oltre al danno, anche la beffa. I cialtroni tornano sempre sul luogo del disastro. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.

Ps: Il governo Monti ha prestato i soldi alle banche italiane attraverso la BCE per far comprare i nostri titoli pubblici dei quali istituzioni e banche estere volevano disfarsi. L’operazione, ovviamente, è stata pagata dagli italiani con tasse e tagli.

Basta con questa classe politica!

Alle prossime elezioni, quando sarà, se ce le faranno fare, riprendiamoci la nostra Italia!!!

Meetup MoVimento 5 Stelle SGF

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Grazie caro Governo e grazie cari partiti politici!

images.jpgPer non dire che non ci daranno la pensione, aumentano l’età pensionabile fino a quasi 75 anni, sempre che uno abbia la salute. La disoccupazione giovanile oggi è al 36,2%, mai successo in questa nostra Italia. Fa solo Paura! Si chiede di tagliare le super-pensioni d’oro, ma il Governo ha detto no all’inserimento di un tetto di 6 mila euro mensili che farebbe risparmiare fino a 2,3 miliardi. Con questa cifra si potrebbero aiutare tutti i pensionati e tanti giovani. Come anche i finanziamenti pubblici a questi partiti, promessi, dagli stessi, ai terremotati dell’Emilia per aiutarli e non ancora arrivati prendendoli in giro. I sindaci dell’Emilia, con tutti gli aiuti mandati dai cittadini italiani, si devono rivolgere alle banche pagando interessi. Vergogna!

Questi partiti politici sono una menzogna come una montagna di menzogne è stato il cosiddetto successo al vertice europeo di venerdì scorso. Nessuna riforma dei fondi pubblici ai partiti, forse sperano che gli italiani dimentichino. Qualche partito politico pensa a un suo nuovo governo come se fosse nato ieri e non avesse contribuito a questo disastro insieme a tutti gli altri partiti. Poi la paura che fa novanta fa accusare il MoVimento 5 Stelle di populismo. Bravi! Si ricorda che il MoVimento 5 Stelle è fatto di cittadini, lavoratori sottopagati e sfruttati, pensionati, giovani, donne, laureati, diplomati, commercianti, imprenditori, artigiani e professionisti vari che non ne possono più di essere presi per i fondelli!

Bravo, invece, davvero, a Prandelli, ct della Nazionale di Calcio, per aver detto che siamo un’’Italia vecchia con idee vecchie, sotto ogni aspetto! Una verità lapalissiana!

Grazie caro Governo, e grazie cari partiti politici!

Svegliamoci caspita!!!

Meetup MoVimento 5 Stelle San Giovanni in Fiore

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