La politica del gattopardo.

La Casta-gattopardo affossa la rivoluzione!  

Oltre la metà degli elettori, a febbraio, ha votato credendo a promesse di rinnovamento del sistema.

Due mesi dopo c’è l’inciucio Pd-Pdl. Napolitano confermato. E dinosauri-indagati nelle commissioni.

Non c’è accordo sul nuovo presidente della Repubblica? Teniamo quello vecchio. Non si riesce a fare un nuovo governo? Mettiamo insieme vecchia maggioranza e vecchia opposizione. Non c’è intesa sulle riforme? Rimandiamo a una Convenzione (che alla fine non si farà). La richiesta di cambiamento espressa dagli italiani nelle elezioni di febbraio è stata già affossata dal gattopardismo italiano, il “tutto cambi perché nulla cambi”. Il grande ritorno dei Cicchitto e dei Casini alle commissioni parlamentari ne è la conferma.

Così è andata in scena la politica del Gattopardo. E i problemi, che dovevano essere affrontati immediatamente, sono eternamente rinviati a saggi, convenzioni, larghe intese… Mentre i protagonisti dei passati fallimenti risorgono con nomine di prestigio, cresce lo scetticismo degli osservatori internazionali sulle reali chance dell’esecutivo di Letta di produrre risultati concreti per arginare la crisi.

Intanto i dati sull’economia e sull’occupazione in Italia si fanno sempre più drammatici.

Estratto da un articolo di Mario Portanova

“Il Fatto Quotidiano.it”  10 maggio 2013

Questa gente senza alcun pudore continua a mantenere tutti i privilegi mentre il Paese affoga nella più cupa miseria.

La politica del gattopardo.ultima modifica: 2013-05-11T00:05:13+02:00da pietrogiovanni1
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Un pensiero su “La politica del gattopardo.

  1. Membri del governo targati PDL che manifestano a Brescia contro la magistratura non mi pare sia un’idea che unisca PD e PDL per il bene dei cittadini italiani. Immagino l’immagine dell’Italia all’estero!
    Un governo anomalo come anomali sono questi partiti!
    PGS

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