San Giovanni in Fiore – Comune: Giunta sì … deleghe no!

Stamane il neo Sindaco Giuseppe Belcastro ha comunicato alla Città i nomi dei cinque  assessori che andranno a comporre la nuova Giunta. Sinceramente ci aspettavamo, che oltre all’incarico di vice Sindaco, il Sindaco comunicasse anche le deleghe degli stessi,  ma si è riservato di assegnare ufficialmente, diciamo così, le deleghe più scottanti, nei prossimi giorni. Comunque sia, ancora non si è operativi, e ci viene da pensare che la discussione e la riflessione sull’assegnazione delle specifiche deleghe continuino, senza una chiara distribuzione delle stesse. Ma il punto non è questo. Anche se in altre realtà le giunte comunali sono già operative da qualche settimana, il nostro Sindaco si prenda pure tutto il tempo che vuole!

Invece quello che ci ha colpito di più nella sua conferenza stampa di presentazione dei nomi componenti la Giunta, sono state alcune sue dichiarazioni con le quali già comunicava alla cittadinanza che al Comune non vi è una situazione semplicemente difficile, ma, come sta già toccando quotidianamente con mano, ha lasciato intuire che vi è una situazione comunale generale più che drammatica.  Poi ha dichiarato che bisogna reperire fondi per il Comune e sperare nell’aiuto degli enti sovracomunali. Ovvio è che un ente, cosiddetto sovracomunale, è la regione.

Alcuni mesi fa, appena subito dopo i risultati delle elezioni regionali calabresi, sul quotidiano locale online “Il Cittadino”, qualcuno scriveva e comunicava: “LO SI VOGLIA O NO! Il futuro della Città di San Giovanni in Fiore passa dalla regione e dal Presidente Mario Oliverio”.  E ancora: “Oliverio è di San Giovanni in Fiore e non ci sembra una cosa di poco conto!!!”. Vista e considerata, però, la situazione regionale calabrese attuale, ormai nota, arcinota e sotto gli occhi di tutti gli italiani, noi non possiamo che augurarci e dire: “SPERIAMO BENE!!!”.

Poi i fondi, un comune, non li reperisce così, sperando nell’aiuto di enti sovracomunali, ma attraverso seri progetti e un’efficace programmazione, e possibilmente, con una Task Force dotata delle necessarie competenze. Ma anche qui speriamo bene!

Inoltre, dal momento che si definisce la situazione generale del Comune “più che drammatica”, e considerando il fatto che, in campagna elettorale, alcuni suoi sostenitori, nonché alcune liste e forze politiche che hanno sostenuto il Sindaco Belcastro, hanno sempre dichiarato che il debito finanziario era di poco conto, e di conseguenza il dissesto finanziario è stato un bluff, e che poteva essere evitato, chiediamo allo stesso, come primo atto, e come neo primo cittadino, di comunicare e far conoscere, nel più breve tempo possibile, a tutta la cittadinanza sangiovannese, quale sia la situazione debitoria reale, ufficiale e precisa del Comune di San Giovanni in Fiore, nonché le eventuali linee generali dell’impegno e della futura politica per il risanamento e il rientro della stessa, senza, naturalmente, ulteriori aumenti di tasse e imposte varie, sempre a carico dei soliti noti cittadini.

Infine, facciamo un “IN BOCCA AL LUPO!” al Sindaco e alla sua Giunta con la speranza che possano risolvere le tante brutte questioni che attanagliano la comunità sangiovannese!

Per nostro conto, cercheremo di essere costruttivi, propositivi e da stimolo, senza dimenticare che la nostra linea sarà quella di stare con il fiato sul collo su tutta la politica e su tutto l’operato della nuova amministrazione, ma, soprattutto, quando lo riterremo opportuno e necessario, saremo critici e vigili, senza se, e senza ma!

Buon lavoro!

Meetup M5S SGF

I deputati portavoce calabresi del M5S chiedono di andare al voto per una nuova Calabria.

Dal Blog di Beppe Grillo

“Usavano i nostri soldi per pagarsi spettacoli di lap dance, vini, viaggi ingiustificati in Italia e all’estero e pure gratta e vinci. Sono i consiglieri della Regione Calabria indagati per falso e peculato. Nel mirino le spese dei gruppi consiliari fra il 2010 e il 2012. I nomi degli indagati presenti nell’attuale giunta sono moltissimi. Abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici e ai trasporti in Regione Calabria, Nino De Gaetato. Sono arrivate, si è dimesso ed ora è agli arresti domiciliari. Una buona notizia, ma non basta. De Gaetano è accusato di aver utilizzato in modo improprio 410 mila euro di soldi pubblici. Qualche anno fa aveva già rischiato di essere arrestato per “gravi indizi di colpevolezza”, troppi santini elettorali nella casa di un boss di Archi. Ci aspettiamo che segua il suo gesto, dimettendosi, anche il padrino politico di De Gaetano, il governatore della Calabria, il capo di questa giunta, Mario Oliverio, colui che lo ha nominato assessore nonostante le molteplici ombre. Oliverio è oltre De Luca. Non possiamo ignorare la gravità di quanto stia accadendo in Calabria. C’è anche il Senatore di Ncd Gianni Bilardi tra gli indagati, eletto a palazzo Madama dopo aver fatto parte del Consiglio calabrese. Anche lui ai domiciliari. Anche il vicepresidente Vincenzo Ciconte (Pd, 69mila euro di spese non giustificate) e l’assessore Carlo Guccione (Pd, 27mila) sono destinatari del provvedimento che dispone il sequestro di beni corrispondenti alle somme che sarebbero state distratte, secondo la Procura di Reggio Calabria, dalle finalità istituzionali nella precedente consiliatura. Quello di intascarsi i soldi dei cittadini per fare i propri porci comodi è uno dei reati più disgustosi che esistano. Dà ancora più fastidio in una regione in gravi difficoltà economiche come la Calabria.Queste persone non devono avere nulla a che fare con i pubblici uffici e non gli si deve dare alcuna possibilità di candidarsi! Oltre alle immediate dimissioni di Oliverio chiediamo fortemente che si ritorni al voto in Calabria il prima possibile! Presto ce lo chiederà la stessa Corte Costituzionale poiché la giunta è stata eletta con una legge elettorale incostituzionale. Inutile aspettare ancora. Siamo di fronte ad un’emergenza. Chi ha sbagliato paghi, chi ha responsabilità politiche si dimetta, e sia data nuovamente la parola ai cittadini, i quali finalmente potranno restituire dignità alla politica calabrese spazzando via i partiti che la stanno infangando”.
I portavoce M5s Nicola Morra, Dalila Nesci, Paolo Parentela e Federica Dieni

Politica – Regione Calabria: arrestati ed indagati.

              Numerosi arresti ed indagati presso la Regione Calabria: tutti appartenenti ai noti partiti politici e alla solita partitocrazia.

ORA DIMETTETEVI TUTTI!!!

TUTTI A CASA!!!!!!!

ADESSO TOCCA AL M5S!!!!!!

 

Con il M5S, nelle istituzioni pubbliche, l’onestà andrà di moda!!!

TUTTI, TUTTI A CASA!!!!!!

Meetup M5S SGF

Dalila Nesci, Deputato portavoce calabrese del M5S:

#RIMBORSOPOLI, in Calabria è scoppiata la #questionemorale nel #Pd. Noi parlamentari M5S vogliamo le dimissioni immediate del governatore Mario#Oliverio, un disastro politico. I suoi colleghi di giunta sono tutti indagati per aver speso soldi pubblici per utili personali. Il “mitico” assessore#DeGaetano, su cui Oliverio è rimasto muto nella recente audizione della commissione #Antimafia, avrebbe speso #400mila euro da consigliere regionale, presentando anche fatture false. #27mila euro avrebbe invece speso l’assessore al Lavoro Carlo #Guccione e #69mila euro il vicepresidente della Regione, Vincenzo #Ciconte. Di fronte a questo schifo, andiamo a nuove elezioni e scegliamo #M5S, unica speranza per i cittadini onesti.

San Giovanni in Fiore – Comune: ancora nessuna Giunta.

Mentre in tanti altri comuni in cui si è votato, anche ricorrendo a dei ballottaggi, è stata costituita già una Giunta, qui da noi, a distanza di circa un mese dal 31 maggio scorso, non lo si riesce ancora a fare.

Se dopo oltre tre settimane il neo Sindaco di San Giovanni in Fiore è ancora costretto a riunioni fiume con gli eletti delle liste alleate per definire la ripartizione degli assessorati, è lecito pensare che non riesce a frenare gli appetiti degli stessi che hanno contribuito al suo successo.

Sono in molti a chiedergli di non macchiarsi di ingratitudine. Quando si promette, poi, si sa, bisogna mantenere le promesse.

Non vorrei che vecchi politicanti e la rissosità tra i partiti e le forze della sua maggioranza, provocassero una certa paralisi del Comune trasformando la costituzione della Giunta in una qualche telenovela.

Tuttavia mormorii e indiscrezioni vari lasciano presagire una Giunta composta dai ‘soliti noti’, affiancati da qualche turista della politica buono per ogni stagione, colore e programma.

Ma mentre si discute di poltrone si infittiscono le scadenze, le questioni e i tanti problemi strategici: finanziari, ambientali, culturali, turistici ecc., che dovranno e necessitano di essere utilmente affrontati per il bene della nostra collettività. Solo avendo un Sindaco, una squadra di governo all’altezza della sfida, nonché una struttura amministrativa motivati, liberi, capaci, professionali e competenti, che ormai da tanti anni mancano, si potrà uscire dalla situazione in cui si trova la Città di San Giovanni in Fiore. Altrimenti a pagare il conto saranno sempre i cittadini, le imprese, le famiglie e soprattutto i nostri giovani.

Vedremo se i tempi della discussione per la costituzione della nuova Giunta si allungheranno, o, al più, domani, o, al massimo, entro la fine di questa settimana, sarà dato sapere i nomi dei componenti la Giunta.

Pietro Giovanni Spadafora

M5S San Giovanni in Fiore: facciamo nostro l’appello di Corbelli.

Il leader di Diritti Civili chiede al governatore di dimezzarsi lo stipendio insieme ai consiglieri regionali.

Corbelli a Oliverio 
dimezzare stipendi 
come Emiliano

CATANZARO. Il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli, in una nota, chiede al presidente della Regione Mario Oliverio, “di intervenire, così come ha preannunciato di fare il suo collega della Puglia Michele Emiliano, e di chiedere al Consiglio regionale il taglio netto dello stipendio dei consiglieri e assessori regionali, fissando un tetto di 5000 euro lordi mensili, una cifra più che dignitosa”. “risparmierebbero in questo modo – afferma Corbelli – in cinque anni oltre 25 milioni di euro che chiedo vengano destinati per il sociale e per aiutare poveri e migranti e i comuni che li ospitano. Glielo chiedo, a proposito degli immigrati, oggi nella giornata mondiale dei rifugiati, e dopo il dibattito, e le promesse fatte, pochi giorni fa, nel Consiglio regionale sul dramma dell’immigrazione. A differenza di chi, come stanno dimostrando le inchieste della magistratura, ignobilmente utilizza la politica per speculare finanche sul dramma dei migranti, di chi continua vergognosamente, per meschini calcoli politici, a criminalizzarli e rifiutarli, dimostrino Oliverio, il presidente del Consiglio Scalzo, e i consiglieri regionali calabresi di avere a cuore, come hanno detto, il dramma di questi poveri e sfortunati immigrati che cercano di arrivare in Italia e in Europa fuggendo dalla miseria, dalle guerre e persecuzioni e trovano purtroppo, molto spesso, la morte nei tragici sbarchi”.

Leggete anche la nostra proposta:

https://www.facebook.com/notes/meetup-m5s-san-giovanni-in-fiore/amministrative-san-giovanni-in-fiore-una-proposta-semplice/825458124169284

Meetup M5S SGF

CALABRIA – Ecco perché, grazie a questi partiti e alla loro politica, non siamo capaci di racimolare un centesimo dai fondi europei.

«Le Regioni Campania e Calabria hanno bisogno di una profonda revisione dei programmi operativi necessari per accedere ai fondi europei. Ho incontrato il ministro Graziano Del Rio e gli ho detto: siamo molto preoccupati per la qualità dei progetti presentati dalle Regioni del Sud Italia». E’ quanto ha affermato la commissaria europea per le politiche regionali Corina Cretu rispondendo all’Europarlamento a un’interrogazione di Rosa D’Amato dei 5 Stelle. «Ho parlato con il ministro Delrio, ha riferito la Cretu, e gli ho detto che alcuni programmi operativi sono arrivati molto tardi. Noi dipendiamo dagli enti locali perché non vogliamo cedere sulla qualità dei programmi, perché per noi il fatto tempo è meno importante della qualità. Siamo molto preoccupati per alcuni programmi del Sud Italia. Sono andata lì e ho parlato con gli enti locali per accelerare l’implementazione, ma – ha aggiunto la commissaria Ue per le politiche regionali – non possiamo cedere sulla qualità. Abbiamo forti preoccupazioni sui programmi della Campania e della Calabria che, secondo noi, hanno bisogno di una profonda revisione. Purtroppo, non corrispondevano alle nostre richieste, soprattutto alle nostre richieste di fissare la data del negoziato». (a. c.)

 Fondi europei, Laura Ferrara M5S: torna il triste passato…

«Preoccupano le dichiarazioni della commissaria Cretu circa i ritardi e i rischi per le regioni del sud, in particolare Campania e Calabria, sulla programmazione 2014-2020. Gli errori del passato e i milioni di euro tornati indietro non hanno insegnato niente a questa classe politica: i programmi operativi presentati dalle due regioni hanno bisogno di una “revisione profonda”». Lo afferma Laura Ferrara, portavoce M5S al Parlamento europeo. «Se non presentano i programmi corretti in tempi rapidi, sarà impossibile avviare lo stanziamento delle risorse entro la fine dell’anno. Non si avverte dunque – prosegue la Ferrara ( nella foto) – il cambio di marcia tanto auspicato dagli attuali amministratori regionali durante la passerella istituzionale che solo qualche mese fa li vide faccia a faccia con la stessa Corina Cretu a Reggio Calabria. In quella occasione si annunciò l’apertura di un confronto costante per una gestione trasparente dei nuovi fondi. Ma a conti fatti si registra il totale immobilismo di Oliverio. A oggi la Calabria non solo è orfana di un assessore al ramo ma non ha neanche presentato in via definitiva il Piano di rafforzamento amministrativo, strumento obbligatorio e necessario proprio per evitare gli errori del passato. Bruxelles – aggiunge l’europarlamentare dei 5 Stelle – ha rispedito al mittente con una sonora bocciatura il Por Calabria inviato lo scorso dicembre, con annesse centinaia di osservazioni. Non basterà qualche lieve modifica. La Cretu parla di una serie di inadempienze da parte della Calabria. “Il buon esito dei programmi dipende solo dagli enti locali – dice il commissario – il Por Calabria ha bisogno di una revisione profonda”. Quanto presentato non corrisponde alle nostre richieste di fissare delle date di negoziato. Le principali osservazioni della Commissione riguardano, fra l’altro, il settore dell’ambiente, nonostante le denunce del M5S in tempi non sospetti circa la gestione del ciclo dei rifiuti. Manca infatti l’impegno di risorse necessarie per la realizzazione degli interventi basilari. La prima bozza del piano regionale dei rifiuti, aggiornato anche questo con notevole ritardo, non convince il Movimento 5 Stelle, le associazioni ed i comitati ambientalisti né l’Europa. Bisogna ricordare che dal Parlamento europeo, a seguito della petizione presentata dal Meetup di Cosenza e discussa a dicembre, è stata inviata una missiva ad Oliverio in cui si auspica l’aggiornamento del Piano di gestione dei rifiuti regionale. L’adozione del piano – ha proseguito Laura Ferrara – deve prevedere la consultazione della popolazione locale e in un’ottica di costante monitoraggio si chiede al governo regionale di tenere informato il Parlamento europeo circa i progressi fatti. A oggi – conclude la parlamentare europea 5 Stelle – a quella lettera non è arrivata nessuna risposta da Catanzaro. Questo governo regionale di centrosinistra delude le aspettative e non si smentisce, commettendo gli stessi errori dell’amministrazione precedente».

Dal blog “L’Ora siamo noi”.

Calabria: una voragine di oltre 100 milioni di euro.

Calabria: il “buco nero” delle politiche sociali, una voragine di oltre 100 milioni di euro.

Noi diciamo che questi sono i frutti di tanti anni della vecchia politica e di questa partitocrazia che non lasciano spazio a nulla.

I fondi pubblici non possono sparire in questo modo!!!

Se tutto ciò sarà confermato ci domandiamo :

1 – Com’è possibile andare avanti con questo stato di cose?

2 – Quali prospettive potranno avere la Calabria, i calabresi, la sanità e l’Ospedale di San Giovanni in Fiore?

3 – Quando avveniva quest’uso spregiudicato e distorto di fondi pubblici, dov’era l’opposizione di turno, il controllo dei consiglieri d’opposizione?

A seguire alcuni interessanti articoli e post che interessano la Calabria (tra cui uno sulle centrali a biomasse) ed alcune scelte che decideranno sulla vita e la sorte dei calabresi tutti.

https://lorasiamonoi.wordpress.com/…/regione-il-buco-nero-…/

https://lorasiamonoi.wordpress.com/…/rifondazione-il-pd-di…/

http://www.ilfattoquotidiano.it/…/centrali-a-bioma…/1782864/

San Giovanni in Fiore – Comune: i cittadini aspettano la nuova Giunta.

Convocazione del Consiglio comunale D.Lgs. 267/2000, art. 40

Entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti, il Sindaco deve convocare il Consiglio comunale.

La prima seduta deve essere tenuta entro dieci giorni dalla convocazione.

Nomina della Giunta e del Vicesindaco D.Lgs. 267/2000, art. 46

Nella prima seduta di insediamento del Consiglio comunale il Sindaco deve dare notizia della composizione della Giunta. Alla nomina dei singoli membri della Giunta il Sindaco deve, di norma, provvedere nell’arco di tempo che va dalla convocazione del Consiglio e la prima adunanza.

Il Sindaco tra gli assessori che compongono la Giunta sceglie e nomina il Vice sindaco.

Vista l’affermazione del candidato Sindaco Giuseppe Belcastro, essendo già avvenuta la sua proclamazione, aspettiamo quella dei consiglieri eletti, ed essendo passate due settimane dal giorno delle elezioni, 31 maggio 2015, in base ai suddetti due articoli della normativa sugli enti locali, al massimo entro la prossima settimana dovremmo avere la nuova guida politica della Città di San Giovanni in Fiore.

Si spera che la nuova Giunta sia stata già individuata e composta, in modo libero, senza alcun condizionamento di sorta, dal nuovo Sindaco Belcastro, per poter procedere, celermente, alla messa in opera di strategie per meglio individuare come amministrare una comunità, qual è quella sangiovannese, con i noti ed annosi problemi che quotidianamente la mortificano.

Siamo convinti che di tempo ce ne sia stato in maniera sufficiente per aver potuto scegliere, in modo consapevole, i nomi dei nuovi assessori e, senz’altro, speriamo che non si percorrano le stesse orme che si sono percorse e si stanno, ancora oggi, percorrendo, per la nomina, a tuttora non completa,della giunta regionale calabrese.

Pare che solo cinque andranno a comporre la squadra del Sindaco Belcastro e ci si augura che tutto possa essere stato già definito soprattutto per quanto concerne la competenza, la preparazione, la professionalità e la capacità, per il nuovo compito di responsabilità che sarà loro affidato, per poter risolvere, nel migliore dei modi, i tanti problemi fortemente delicati e difficili.

Speriamo, inoltre, che ci sia un nuovo modo di approcciarsi alla cosa pubblica, nel rispetto di una Città le cui sofferenze sono sotto gli occhi di tutti. E non si vuole proprio immaginare che, già dalla composizione della Giunta, ci siano manovre, prevaricazioni ed interferenze esterne, che più che fare l’interesse dei cittadini facciano l’interesse di pochi per scopi elettoralistici e politici che nulla hanno a che fare con la crescita e lo sviluppo della nostra, già martoriata, comunità.

Vogliamo sinceramente immaginare che tutto inizi bene con questa nuova fase amministrativa e con questo nuovo Sindaco.

I sangiovannesi e la Città di Gioacchino da Fiore aspettano fiduciosi!

Meetup M5S SGF

Calabria – Siamo all’assurdo!

Una regione con una politica partitocratica che da decenni fa emigrare e manda via i suoi concittadini, oggi fa appello ai suoi stessi emigrati calabresi nel mondo di mettersi a disposizione per rilanciare la Calabria.

Un’Autostrada (l’unica) interrotta da mesi e che collassa per il crollo di un viadotto isolando di fatto l’economia di una regione intera.

Una sanità pubblica al collasso.

I comuni calabresi, tra cui, ovvio, il Comune di San Giovanni in Fiore, sull’orlo del baratro, grazie al Governo del Bomba, per i tagli dei fondi con una riduzione del 41,2% rispetto al 2009.

Una disoccupazione giovanile calabrese con il tasso più alto d’Europa.

Un patrimonio archeologico e culturale abbandonato a se stesso con un tasso del settore turistico pari allo zero.

Una regione in cui quotidianamente arrivano barconi pieni di immigrati accolti soltanto dai cittadini calabresi senza alcun aiuto nazionale o europeo.

E infine una regione con una governance incompleta da oltre 7 mesi che ancora non riesce ad iniziare ad affrontare i seri problemi dei rifiuti, dell’ambiente e del lavoro.

Eppure c’è ancora tanta gente calabrese che inneggia a questi partiti e al loro modo di fare politica.

Siamo all’assurdo!!!

Meetup M5S SGF

QUALCHE RIFLESSIONE.

A volte è necessario che sul lavoro, in famiglia, in politica, nella vita, per andare avanti e per amor di pace, devi fare la parte dello stupido. Ma non è la parte dello stupido che è antipatica. La cosa antipatica è il soffrire il fatto che poi gli altri credono veramente che tu sia uno stupido.

Anonimo

La prova dell’onestà è ciò che fai quando nessuno ti sta guardando.

(Denis Waitley)

Oggigiorno abbiamo più paladini dell’0nestà che persone oneste.

Georg Christoph Lichtenberg)

“Non vergognarti di confessare che hai avuto torto. Non significa altro che possedere più capacità di quante ne avevi prima, di vedere il tuo errore; più umiltà per riconoscerlo; più grazia nel correggerlo.”

Jeremiah Seed

San Giovanni in Fiore – Elezioni del 31 maggio scorso: il bluff del rinnovamento e del cambiamento.

Se andiamo ad analizzare con un po’ più di attenzione gli eletti al Comune di San Giovanni in Fiore che sono usciti dalle urne del 31 maggio scorso, non vi è dubbio che vi è un congruo numero (circa una decina) di attempati signori, sempre politicamente parlando e mai giudicando le persone, politici e consiglieri che hanno sempre rappresentato e rappresentano il passato politico della nostra Città. 

Qualcuno, però, potrebbe obiettare che vi sono delle new entry: giovani, ragazze e volti nuovi. È vero! Ma, se anche qui analizziamo con più attenzione i nomi, sono tutti parenti e discendenti di famiglie che in vario modo sono sempre appartenute, e appartengono tutt’oggi, al vecchio apparato e sistema dei noti tradizionali partiti politici. Non che queste new entry non possano fare politica attiva, ci mancherebbe altro! Il problema è che questi nuovi ragazzi sono già stati indottrinati in famiglia, nelle sezioni dei partiti, e raccolgono, di conseguenza, l’eredità della solita partitocrazia.

Detto questo, appare evidente che ha vinto l’astuta strategia della vecchia politica, dei noti partiti, dei soliti marpioni, mentre i candidati dell’unica lista in opposizione alle altre sei, sebbene con qualche vecchio cliché al suo interno e qualche sfegatato sostenitore dell’ultima fallimentare amministrazione, si sono rivelati o confermati dei dilettanti allo sbaraglio.

Sono convinto che buona parte del popolo sangiovannese è stato ancora una volta tratto in inganno nel momento in cui qualche stratega ha condotto il quadro politico sangiovannese dove voleva, imponendo, con poche mosse, determinati uomini e candidati con il ricompattamento della vecchia politica al fine di resistere alle istanze sociali che emergono con forza dal paese, e ne è una testimonianza la grande percentuale di astensionismo che si è avuta in questa tornata elettorale locale.

Questo non significa che la Città di San Giovanni in Fiore non potrà avere un’ottima Giunta Comunale ed  essere governata bene. Ma ciò è tutto da vedere e verificare. Stiamo aspettando, con la speranza che la nuova governance amministrativa sarà varata con criteri meritocratici e professionali e non da manuale Cencelli. Comunque sia, pare che il popolo, la gente, forze e nuovi movimenti, la società civile e tanti liberi cittadini ci siano e ci saranno, operando da controllori!

Ma c’è anche un ma: la crisi. Una comunità, la nostra, con poche chances di lavoro, una povertà che va radicandosi nel corpo vivo della collettività, generazioni senza futuro in questo paese, la debacle dei servizi, le condizioni disastrose della viabilità, il dissesto finanziario, ecc. Insomma, e questo è sotto gli occhi di tutti, il quadro sociale sangiovannese non regge più il peso della crisi, e la vecchia politica appare sempre più come dominio, prepotenza, imposizioni, tasse, disoccupazione, povertà, e di conseguenza facendo scaturire una nuova, titolata e specializzata emigrazione dei nostri giovani, dei nostri figli.

Così stando le cose, è ovvio che comincia quella macerazione delle coscienze che porta a comprendere che il sistema non è più correggibile, che nessun sistema si riforma da sé, che l’unica soluzione è liberarsene. Ci vorrà tempo, ma la crisi accelera tali processi. Nessun cambiamento è possibile con le vecchie idee e i vecchi soggetti politici, nessun rinnovamento o evoluzione possibili in questo sistema: occorre superare l’orizzonte del vecchio modo di concepire e di fare politica.

Certo tanti sangiovannesi sono andati a votare in modo cosiddetto libero, nessuno lo nega, ma sono stati  ingannati con una grottesca pantomima politica orchestrata in modo geniale.

Specialisti degli agguati politici, hanno mosso i loro uomini, reclutando determinati soggetti per bruciare tutti i concorrenti.

E il rinnovamento e il cambiamento? Restano, a mio avviso, una chimera, un bluff. Nessun sistema politico, come ho già detto, si emenda da sé: è la lezione trasmessa dalla cronaca politica sangiovannese degli ultimi lustri, ma anche degli anni più recenti, che ormai sono storia.

Probabilmente, ma mi auguro di no, di nuovo avremo solo il Palazzo Comunale.

Pietro Giovanni Spadafora