THE CALL OF THE BLOG SGF IN PIAZZA web site to all emigrants of the City of San Giovanni in Fiore around the whole world and to their relatives.

Dear all emigrants fellow citizens of the City of San Giovanni in Fiore, Calabria Italy, sons, daughters, nephews and nieces of all emigrants of San Giovanni in Fiore around the World, it is time to get back in San Giovanni in Fiore.

We are writing to invite you to come back and visit San Giovanni in Fiore, to come back for knowing your roots, your Mother town, your Motherland. It is a wonderful opportunity that you cannot miss! 

You can learn about your origins, from where you come, where are you going to, which are your roots and your traditions, what was your parents and grandparents culture, together with your history.

You can plan a week, fifteen days or a month vacation as you like. You will find all the City of San Giovanni in Fiore waiting for you. You will have the opportunity to know where your parents or grandparents were born, where they lived, what they leaved, where they worked, what they have eaten and what kind of tools they used to get the good products from the ground. You can learn about our fine art, our craft, our embroidery and our ancient manufacture along with our talented goldsmiths.

You can visit the houses where they stayed and slept, where, probably, some one of you was born. You can taste the good food and the marvelous typical products of San Giovanni in Fiore, what all your relatives have eaten before they left their country, their land, the town of San Giovanni in Fiore.

We will have, for the youngest, the good country music, modern music and tradition songs together with the old Theater of San Giovanni in Fiore, and it is possible to visit the first Cinema where your relatives had seen the first Hollywood movies in the fifties and sixties. You can also see the beautiful and exclusive pines of the most quiet woods of the Sila Land with its fantastic lakes, flowers and animals.

The City of San Giovanni in Fiore is waiting for you, and we are sure that you will have a nice and good time that you will never forget it in all your life.

Forward you can find all the information you will need to plan the most fantastic trip and vacation of all your life. We will let you have all the kinds of hotels where you want stay and make your reservation. For once in your life see the place where you come from, visit your Motherland and probably you will decide to remain and live in it.

Have a Different Vacation 2016!

Visit the City of the Abate Gioacchino with its lovely, fantastic, enchanting Florense Abbey, a sacred place rich in culture, history and spirituality.

BLOG SGF IN PIAZZA

INFO:

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Referendum riforme costituzionali: se questa è coerenza…

Referendum, 10 anni fa dicevano “Salvate la Costituzione dalle riforme unilaterali”. Oggi sono schierati per il sì

Dal No al Sì – I fan del ddl Boschi un tempo erano contrari alle riforme di “chi vince le elezioni e possiede le istituzioni”.

A volte in politica avvengono strane coincidenze. Quest’anno, 2016, a ottobre si voterà il referendum confermativo sulle riforme costituzionali del governo Renzi. Dieci anni fa, il 25 giugno del 2006, gli italiani furono chiamati alle urne per il referendum sulle riforme del governo Berlusconi. La legge in questione era la devolution, fortemente voluta dalla Lega di Umberto Bossi. Se andiamo a ripercorrere le settimane prima di quel voto, si trovano molti appelli di esponenti politici e costituzionalisti in difesa della Carta, schierati per il No. Molti di loro sono gli stessi che oggi la medesima Carta vorrebbero stravolgerla. Per esempio Sergio Mattarella, allora deputato della Margherita, che il 12 marzo 2005 intervenne in Aula in difesa della Costituzione. “Oggi, voi del governo e della maggioranza state facendo la ‘vostra’ Costituzione. L’avete preparata e la volete approvare voi, da soli, pensando soltanto alle vostre esigenze, alle vostre opinioni e ai rapporti interni”, diceva l’attuale capo dello Stato. E poi: “Ancora una volta emerge la concezione che è propria di questa maggioranza, secondo la quale chi vince le elezioni possiede le istituzioni, ne è il proprietario. Questo è un errore”. Oggi il governo riscrive 47 articoli della Carta su 139 senza coinvolgere l’opposizione, ma Mattarella deve aver cambiato idea.

Anche Stefano Ceccanti, oggi tra i più attivi costituzionalisti schierati per il Sì (ha partecipato all’elaborazione del ddl Boschi), all’epoca, firmava sul Corriere della Sera un accorato appello insieme ad Augusto Barbera per spiegare le ragioni del No. Ceccanti, anche allora a favore del superamento del bicameralismo perfetto, bocciava la devolutione proponeva “l’apertura di una fase costituente per le riforme” per mettere così “la parola fine all’infausta stagione dei cambiamenti unilaterali della Costituzione”. Oggi anche il governo Renzi procede a colpi di maggioranza, ma va bene lo stesso. Quell’appello per il No era firmato anche da Antonio Polito (vice direttore del Corriere all’epoca senatore Ds) ed Enrico Morando, ora entrambi schierati col Sì.

Sulla stessa linea, ma senza eccedere visto il ruolo, pure l’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano, oggi tra i fan più sfegatati della riforma renziana. “Andate a votare al referendum, ma poi le riforme si fanno insieme”, diceva Napolitano il 21 giugno 2006, prevedendo la sconfitta della devolution ed elogiando “la nostra Costituzione quanto mai moderna e attuale anche dopo 60 anni”. Oggi dev’essere invecchiata tutta d’un colpo. Napolitano e Ceccanti sono in buona compagnia. Franco Bassanini, oggi reclutato dal premier nel comitato per il Sì, dieci anni fa firmò un appello, insieme a Leopoldo Elia, per sottolineare che “la Costituzione va ammodernata, ma sulla base di una vera condivisione tra maggioranza e opposizione” e che “nessun Paese può progredire se ogni nuova maggioranza riscrive la Carta secondo logiche di parte”. Altro cooptato nella campagna per il Sì è Pierluigi Castagnetti. “Siamo in piena emergenza democratica!”, avvertiva nel 2006. E pure Anna Finocchiaro, renzianissima della terza ora, si schierava contro le riforme a maggioranza: “La Carta si può modificare, ma in maniera diversa e con metodi diversi”. Ma pure Walter Veltroni, Nicola Latorre, Andrea Orlando e Gennaro Migliore, tutti convertiti al riformismo renziano, all’epoca erano in prima linea in difesa della Costituzione.

Le critiche alla devolution riguardavano l’eccessivo potere al premier e i possibili conflitti di attribuzione tra Stato e Regioni. “Qui si smantellano gli equilibri tra gli istituti democratici e si crea un potere assoluto del premier che riduce il Parlamento a un vassallo e il capo dello Stato a un attaccapanni”, attaccava Francesco Rutelli nel 2006. “Ci sarà caos legislativo, mentre il potere del premier sarà fuori controllo”, sosteneva Luciano Violante. Esattamente le stesse critiche che i sostenitori del No muovono oggi al ddl Boschi. Che, naturalmente, vede tra i propri difensori Rutelli e Violante.

Di Gianluca Roselli / 18 maggio 2016 / Il Fatto Quotidiano

COMUNE SGF – Prime crepe in maggioranza?

Visto e considerato, in quest’ultimo periodo, il verificarsi di taluni fatti ed episodi in seno all’Amministrazione Comunale e non solo, riteniamo che una maggiore informazione nei confronti della popolazione non guasterebbe.

Se qualcuno l’avesse dimenticato, rammentiamo che amministrare una città non è un fatto privato né uno scarica barile. Il Comune non è un’azienda privata, è, invece, un ente chiamato ad amministrare la cosa pubblica per il bene dei cittadini, i quali crediamo, in modo trasparente, abbiano diritto di conoscere.

Auspichiamo che a breve vengano date, da parte dell’Amministrazione, spiegazioni, nonché comunicazioni pubbliche, più dettagliate e ufficiali in merito a tali fatti.

Meetup M5S SGF

San Giovanni in Fiore – Debiti, debiti e debiti.

Cari sangiovannesi,

in questi giorni ci stanno tediando sulla questione dei debiti del nostro Comune. 

Chi racconta di una cifra e chi la raddoppia, chi li ripiana in poco tempo e chi pensa che ci vorranno anni, chi la colpa è sua e chi la colpa è pure sua, chi fa sempre le stesse domande e chi dà sempre le stesse risposte, chi va tutto bene e chi va tutto male.

Alla fine tutti dicono sempre le stesse cose e sono sempre i fessi che pagano.

Come? Meno servizi, meno sanità, meno manutenzione stradale, meno asili nido, meno di tutto e più costo di tutto.

A questo punto ci sentiamo in dovere di farvi riflettere un tantino, e perché no, anche sorridere, per non tediarvi ulteriormente.

Come? Con questa piccola raccolta di aforismi sui debiti:

Se pensi che a nessuno interessi se sei vivo, prova a saltare il pagamento di un paio di rate dell’auto.
(John Belushi)

Se hai un debito di diecimila dollari è affar tuo, ma se è di un milione è un problema delle banche.
(John Maynard Keynes)

Se hai cento euro di debiti, sei un poveraccio; se hai diecimila euro di debiti sei un commerciante; se hai milioni di debiti sei un genio della finanza.
(Anonimo)

Beati i giovani perché erediteranno il debito pubblico.
(Herbert Hoover)

Vuoi essere ricordato? Lascia un sacco di debiti.
(Elbert Hubbard)

Ero alla bancarotta, il governo era alla bancarotta, il mondo era alla bancarotta. Ma chi cazzo li aveva, i fottuti soldi?
(Charles Bukowski)

Ho trovato il debito del comune raddoppiato, avvolto in un grande fiocco in attesa di me, appena ho messo piede nella stanza del sindaco.
(Anonimo)

Il credito è un sistema in cui una persona che non può pagare, prende un’altra persona che non può pagare, per garantire che egli può pagare.”
(Charles Dickens)

Alcune persone usano metà della loro ingegnosità per mettersi nei debiti, e l’altra metà per evitare di pagarli.
(George D Prentice)

Siamo nei debiti fino al collo, ma comprano cacciabombardieri e sommergibili… Poveri, ma bellici!.
(Vignazia)

Presta denaro al tuo nemico e te lo farai amico; prestalo al tuo amico e lo perderai.
(Benjamin Franklin)

Non voleva debiti con la giustizia. Prima di salire sulla sedia elettrica pagò la bolletta della luce.
(Mirco Stefanon)

Ci sono soltanto due mezzi per pagare i debiti: sforzandosi di aumentare il reddito e schiavizzarsi, sforzandosi di diminuire le spese e morire di fame
(Anonimo)

L’uomo dimenticato è il pulito, silenzioso, virtuoso cittadino nazionale che paga i suoi debiti e le sue tasse e non si è mai sentito di fuori del suo piccolo ambito. … Egli lavora e vota – generalmente prega – ma la sua attività principale nella vita è quella di pagare.
(William Graham Sumner)

Il film della contemporaneità: “Il silenzio degli insolventi”.
(Fragmentarius)

“I bilanci sono come i bikini: le parti più interessanti restano nascoste.”
(Anonimo)

Buon Weekend!

Comune San Giovanni in Fiore.

Politica, progetti, bilancio, dissesto, liquidazione semplificata, passate e nuove amministrazioni, responsabilità, commissari, sanità, decreti, ricorsi, ospedale, pronto soccorso, diritti, servizi, tasse, aumenti, bollette, ambiente, rifiuti, canile, strade, cultura, turismo, abbazia, lavoro, associazioni, giornalisti, stampa, mass media, cittadini e comunità?

Arrangiamoci!!!

Basta lamenti, polemiche, gufi, indignazione e opposizione!!!

Come “extrema ratio” abbiamo sempre l’ Amministrazione Comunale Baby.

PGS

Politica – Le prostitute della partitocrazia.

Non vi è dubbio che quello che stiamo vivendo in Italia con questa partitocrazia, ma soprattutto con questo governo , insieme ai partiti e al partito del suo capo che lo sostengono, è una sorta di dittatura sottile, un regime poco visibile ma concreto. Regime che, non bastando già i tagli alla giustizia, vorrebbe imbavagliare e limitare anche l’azione della magistratura. Figuriamoci se poi dovessero essere approvate le prossime riforme costituzionali!

Quello che colpisce, anche perché non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, non  sono tanto le vicende personali di numerosi adepti e uomini del partito del capo del governo, già ampiamente note, ma il clima che vi si respira: volgare, mediocre, mafioso, dove la prepotenza, l’intimidazione, il ricatto, l’arroganza, il nepotismo, il clientelismo e il favoritismo sono eletti a sistema, a prostituzione partitocratica. Per non parlare dei transfughi e dei salti della quaglia da un partito all’altro, da parte di tanti parlamentari e amministratori pubblici, non certo nell’interesse dei cittadini.

Ciò è evidente, e ne sono convinto come tanti altri,  ma, soprattutto, mi sento legittimato, considerate le inchieste della magistratura su scala nazionale, a ritenere che questo sistema vige, come nel 1992 successe con Tangentopoli, in tutto il Paese.

È un clima di prostituzione diffusa, morale e materiale. Si prostituiscono gli amministratori pubblici vendendo gli appalti, gli imprenditori comprandoli, si prostituiscono assessori, ministri, uomini e donne delle pubbliche istituzioni, si prostituiscono giornali, scrittori e giornalisti, chiedendo privilegi e contraccambiando favori sulle pagine, si prostituiscono attricette, artisti, conduttori e conduttrici Tv, intellettuali e belle dame, aprendo i loro salotti alla trionfante nomenklatura partitocratica. Si prostituiscono persino le puttane, non più per soldi, a dire il vero, ma per essere protette dai magnaccia di questa partitocrazia.

Non vi è assunzione, vincita di concorso, dal bidello all’infermiere, dall’impiegato al dirigente, dal medico al manager, senza il necessario placet di partito. Diventi Direttore Generale di un’ASP o vinci un concorso di primario non perché sei un luminare, ma perché potrai garantire tot voti al momento opportuno. E a chi non sta al gioco, vengono tagliate le gambe. E molto probabilmente fra qualche tempo ci vorrà, anche per la pensione, la raccomandazione dei partiti.

Ormai in questa nostra povera Italia, dominata dalla prostituzione di questa partitocrazia, c’è tutto tranne la politica, la vera politica, la politica con la P maiuscola, la politica per il bene comune, la politica per i cittadini italiani. È questa una vergognosa “tessera del pane”, di fascista memoria, che questa partitocrazia, cosiddetta democratica, ha imposto a noi cittadini italiani.

Di fronte alle recenti indagini della magistratura il capo del governo e la dirigenza del suo partito hanno perso il ben dell’intelletto. Si comportano come quando al tempo di Tangentopoli alcuni illustri politici fortemente indagati ed arrestati, avevano la pretesa, come ebbe a dire qualcuno che adesso non ricordo, ”di dichiararsi diversi per reati uguali”.

Questo capo di governo, i suoi uomini e il suo partito, adesso scoprono che i giudici “non sono infallibili”.  Vero! Ma se non lo sono quando incriminano gli uomini di questo governo e del suo partito, non lo sono nemmeno quando incriminano gli esponenti degli altri partiti e forze politiche, sulle cui disgrazie, sempre questo partito, attualmente al governo del Paese, ha costantemente fatto e cerca di fare, ancora oggi, la sua fortuna, come successe durante Tangentopoli.

Ancora questo governo grida, contro la magistratura,  al complotto. Ma dove può essere la sede di questo complotto se non nella mente smarrita e nella testa bacata di questo governo e del suo partito? L’altra, poi, ridicola accusa, è che hanno tutti contro, soprattutto i mass media. Se ci sono un partito e un governo, nei cui confronti i giornali italiani e quasi tutti i mass media usano benevolenza, fanno il bacia piedi e praticano la più becera piaggeria, sono proprio l’attuale governo e il partito che lo sostiene, a cui viene sempre accreditata la presunta “diversità”, nonostante siano oltre 102 i loro uomini arrestati, più inquisiti e condannati.

Oggi questo governo e il suo partito, con maldestri tentativi, cercano di trascinare nel fango, in cui loro sono immersi fino al collo, taluni che con i fatti e i comportamenti, sin dall’inizio della loro scesa in politica, stanno combattendo tutto il sistema partitocratico, tutto il marciume e la corruzione di quest’Italia. Marciume e corruzione di cui questo governo e il partito che lo sostiene, insieme a tutta la partitocrazia, sono totalmente responsabili.

Infine questo capo di governo, in questi ultimi giorni, ha dichiarato: “La questione morale riguarda tutti”. Altro tentativo, altrettanto maldestro, di schizzare per ogni dove il fango di cui si è abbondantemente ricoperto, sempre nel tentativo, sciocco e goffo, di giocare l’indecente carta del “tutti colpevoli, quindi tutti innocenti”.

Un conto, a mio avviso, è essere indagati per truffa, ruberie di denaro pubblico, peculato, evasione fiscale, turbativa d’asta pubblica, corruzione e concussione, per associazione a delinquere, e un conto è essere indagati, come atto dovuto, perché si è sbagliato nel cercare di correggere un qualcosa che non andava.

Certo, una mela marcia può anche stare ovunque, ma quando tutto il cestino è pieno di mele marce è tutta altra cosa. Con una differenza notevole: c’è chi una mela marcia la butta via, e c’è chi le mele marce, tutte, le rimette nel cestino, cercando di rivenderle per mele buone e sane.

Fino a quando i cittadini italiani pensano di poter continuare a farsi insultare, nella loro intelligenza, da questi signori che si credono intoccabili?

Fino a quando questi signori, che si credono intoccabili, pensano di poter continuare a insultare l’intelligenza dei cittadini italiani?

Pietro Giovanni Spadafora

COMUNE SGF – UNA BUONA NOTIZIA.

COMUNE SGF – UNA BUONA NOTIZIA: salutare per il bilancio del Comune e speriamo anche per le tasche dei cittadini sangiovannesi.

Dopo oltre tre anni, da ieri, 1 maggio, il nostro comune non sarà più costretto a pagare l’energia elettrica in “regime di salvaguardia”. Finalmente si torna al regime tariffario ordinario.
Dopo lunghe ed estenuanti trattative con l’Enel, siamo riusciti a chiudere una vicenda che è costata alle casse comunali oltre ottocento mila euro.
Con la società elettrica abbiamo concordato di pagare un acconto sul pregresso e di rateizzare il rimante importo fino al prossimo mese di giugno.
Dal mese di marzo, poi, abbiamo disposto di pagare alla scadenza le bollette di competenza ed evitare altre sanzioni.
Saranno ora gli organi competenti a stabilire di chi sono le responsabilità per questa situazione che è stata creata con molta superficialità e che sa di beffa verso una comunità costretta a pagare tariffe altissime a causa del dissesto.

Il Sindaco del Comune SGF Giuseppe Belcastro