E se si verificasse un “INTERNET DOWN”?

Nessuna descrizione della foto disponibile.Ancora un altro “blackout” dei social per circa tre ore. E ancora una volta sono andate in tilt Facebook , Whatsapp e Instagram, le tre piattaforme dell’impero Zuckerberg.

Il down di domenica 14 aprile arriva a un mese esatto da quello del 13 marzo scorso considerato il più “lungo” della storia con 14 ore di disservizi.

A parte i danni e le perdite economiche in generale, molti soggetti: persone fisiche, aziende, istituzioni e servizi vari, sono piombati nel panico per il semplice fatto che non potevano più comunicare tra loro. Tutto ciò ha determinato una serie di conseguenze incalcolabili mettendo a rischio un sistema di informazioni necessarie anche per la sicurezza delle persone in tutto il mondo.

Eppure si è trattato solo di un “blackout” che ha riguardato solo alcuni social netwok.

Ora immaginiamo cosa succederebbe se si verificasse un “INTERNET DOWN”.

No? Non possiamo immaginarlo?

Il grande René Magritte, il maggiore pittore del surrealismo, sosteneva che “la realtà non è mai come la si vede: la verità è soprattutto immaginazione”.

E forse è vero!

Perché nulla di più reale esiste. Immaginare rappresenta un forte e grande potere e, soprattutto, un modo molto efficace per rendere tangibili le cose, i pensieri e le idee di questo nostro mondo.

Ma anche Frida Kahlo: “Niente è assoluto. Tutto cambia, tutto si muove, tutto gira, tutto vola… e va via!”

E ancora Charlie Chaplin: “Più che di macchine, abbiamo bisogno di umanità. Più che di intelligenza, abbiamo bisogno di gentilezza e bontà”.

Ed infine la predizione dell’ incendio di Notre-Dame in un passo del romanzo di Victor Hugo, “Notre Dame de Paris” (1831), dove si parla di “una grande fiamma che montava tra i due campanili”.

INTERNET è la Rete di collegamenti informatici a livello planetario che permette la connessione e la comunicazione tra loro di reti locali di computer e banche dati, rendendone disponibili agli utenti le informazioni sotto tantissime forme.

INTERNET è come un’infrastruttura autostradale mondiale, globale, internazionale, planetaria su cui viaggiano banche dati e informazioni dei governi, di istituzioni internazionali, militari, di sicurezza, bancari, di borse valori, economici, sanitari, ambientali ecc. ecc.

Con un “INTERNET DOWN” crollerebbe il mondo. Si azzererebbe tutto. Un “blackout” dalle conseguenze e dai danni incalcolabili. Si piomberebbe, in un attimo, nel caos più totale e distruttivo che si possa immaginare.

La domanda è: siamo preparati, il mondo, i governi, le istituzioni internazionali ecc., sono preparati a un’eventualità del genere?

Esiste un piano B ad un eventuale “INTERNET DOWN”?

Non solo! In che rapporti è tutta questa nuova tecnologia con la natura?

Del resto anche Sir Francis Bacon, poi italianizzato in Francesco Bacone (Londra, 22 gennaio 1561 – Londra, 9 aprile 1626), filosofo, politico, giurista e saggista inglese, sostenitore e strenuo difensore della rivoluzione scientifica, aveva così presente la delicatezza e la rischiosità dei rapporti con la natura, e affermava: “L’uomo è il ministro della natura, alla natura si può comandare solo obbedendo ad essa”.

Oggi questo avvertimento di Bacone è stato spazzato via dall’impetuosità, dall’accelerazione, dalla potenza stessa della rivoluzione tecnologica, dalle nuove tecnologie e dai suoi risultati spettacolari.

Dove ci porterà tutto ciò?

Probabilmente ci siamo già cacciati in una via senza uscita.

Però una cosa è certa: la rivoluzione industriale, le nuove tecnologie, Internet, Facebook , Whatsapp, Instagram ecc., sebbene abbiano facilitato tantissimi compiti delle attività umane, non hanno aumentato la libertà , la democrazia, l’uguaglianza, la cultura, la qualità della vita e la felicità dell’uomo.

Questa è la verità, anche se al nostro sensorio smarrito non piace sentirla e copriamo quotidianamente la sua voce con ogni sorta di pie illusioni e di stordimento.

E questa folle corsa a una sempre più sofisticata tecnologia, con l’intima logica dell’ottenimento del massimo risultato con il minimo sforzo, ormai, come tutti ne siamo consapevoli, non può essere più arrestata.

Vedo noi uomini tecnologici, le cosiddette Generazione Y, Millennial Generation, Generation Next, Net Generation, nonché i cosiddetti nativi digitali, scendere una rapidissima strada su una bellissima bicicletta senza freni lasciandoci andare all’ebrezza della velocità e alla facilità della discesa.

Mi pare, però, che, ora, la velocità continui ad aumentare sempre di più facendosi insostenibile, al punto che, probabilmente, ma spero non succeda mai, ad una qualche curva prima o poi potremmo finire fuori strada.

Tuttavia, nessuno e nessuna cosa, oggi, come ho già detto, può fermare la tecnologia. E con il sole in fronte, con emozione e convinzione, tutti noi, portiamo nel cuore queste meravigliose scoperte, con speranza ed entusiasmo, sperando di potere ancora proseguire in questo percorso fatto di incanto e stupore.

Pietro Giovanni Spadafora

E se si verificasse un “INTERNET DOWN”?ultima modifica: 2019-04-17T18:59:24+02:00da pietrogiovanni1
Reposta per primo quest’articolo