PENTITISMO E REVISIONISMO spesso e volentieri coincidono esattamente con TRASFORMISMO.

Nessuna descrizione della foto disponibile.Di Pietro Giovanni Spadafora

Il pentitismo, non relativo a quello dei pentiti di mafia, camorra, terrorismo ecc., che è altra cosa, altro fenomeno, ma relativo a quello del pentirsi delle proprie idee, del proprio passato e delle proprie battaglie che si sono fatte, spesso e volentieri coincide con trasformismo, magari interessato. Come anche, spesso e volentieri, il revisionismo, quello di alcuni fatti storici con riferimento a importanti movimenti, avvenimenti politici e giudiziari della storia recente e moderna, coincide con il trasformismo.

È un momento, della nostra società, della nostra vita politica, giudiziaria e pubblica, di notevole trasformismo.

È opinione comune che oggi il PD da partito degli operai e dei lavoratori si è trasformato in partito delle tasse; il M5S da antisistema si è trasformato in sistema; la Lega, in un batter d’occhio, da partito di governo si è trasformata in partito di opposizione. Per non parlare del cosiddetto rottamatore che, con il suo nuovo soggetto politico, si è trasformato in riciclatore, raccogliendo di tutto.

Ma mentre i partiti e i politici hanno perlomeno l’alibi del mestiere che fanno, perché la politica è “l’arte del possibile” e ha sempre avuto poco a vedere con la coerenza, gli esempi di trasformismo e di opportunismo più ripugnanti vengono dal mondo intellettuale, editoriale e giornalistico.

Sono proprio questi retromarcia, per non dire “antemarcia”, termine di altra epoca, che fanno il gioco di chi ha interesse a mandare tutto all’aria. È un inganno che va respinto con decisione se non vogliamo trovarci, oggi e domani, ad avere a che fare con gli stessi individui di ieri e loro complici, privi di scrupoli e di senso morale.

Questo trasformismo, che oggi va di moda, non è altro che un accordo fra bande per pulirsi reciprocamente il sedere e fare fronte comune contro la magistratura, quella sana, cercando di impedire le inchieste sulla corruzione politica, sul malaffare e sullo sperpero di denaro pubblico.

Finché il trasformismo, e anche un certo buonismo, saranno una truffa, non potrò mai essere certo un buonista.

Di questi trasformismi, intendo dire dell’improvvisa e repentina scoperta del cosiddetto “garantismo”, di quelli che da un giorno all’altro da forcaioli si scoprono garantisti, ne possiamo fare benissimo a meno. Sono sempre sospetti!

Bisogna che il cittadino, ma anche il lettore faccia un sforzo di memoria e sappia distinguere chi, fra i partiti, singoli uomini politici, i magistrati, gli intellettuali, i giornalisti, si è prestato a determinati giochini, lucrando ogni possibile vantaggio, e coloro che si battono, realmente, da anni, contro il marciume, la corruzione, l’ingiustizia sociale, la criminalità, lo sperpero di denaro pubblico e ogni sorta di mal costume.

Infine, sia chiaro, ognuno ha diritto di esprimere le proprie idee e di raccontare le proprie verità, ma ha anche diritto, e soprattutto il dovere, di rispondere per se stesso e solo per se stesso.

Pietro Giovanni Spadafora

PENTITISMO E REVISIONISMO spesso e volentieri coincidono esattamente con TRASFORMISMO.ultima modifica: 2019-10-20T16:31:00+02:00da pietrogiovanni1
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