ELEZIONI CALABRIA: FASCISMO, COMUNISMO e l’unità del PD.

Il nostro Sindaco, ma non solo, probabilmente, ricevendo la sottostante “lettera invito” da parte del Commissario della Federazione PD di Cosenza, ha ritenuto renderla pubblica sul proprio profilo Facebook con un suo scritto che recita cosi:

“Qualcuno dica a Zingaretti che fascismo e comunismo non passeranno! Miccoli, vergognati! Io no mi piego! Sei un miserabile!”

È evidente che una tale comunicazione, una tale imposizione, un invito del genere è sconcertante! Dove sarebbe la ritrovata unità del PD calabrese intorno a Callipo decantata da Zingaretti? Ma è anche lecito chiederci se tale metodo sia stato sempre così. Oggi, magari, non lo si accetta perché non conviene, o anche perché molte cose sono cambiate.

Comunque sia, ha fatto bene il Sindaco, a nostro parere, a rispondere pubblicamente con un netto rifiuto a tale invito.

Sui social network ne è nata una discussione. Una discussione interessante, secondo noi.

Qualcuno sostiene che il Sindaco continui ad accostare il fascismo al comunismo e che la Costituzione Repubblicana sia antifascista e sia stata scritta con il contributo fondamentale dei comunisti italiani.

Ora, a parte che molti continuano a fare confusione considerando i “comunisti” italiani parte integrante del “comunismo”, la Costituzione Repubblicana Italiana sarà anche antifascista, ma non è certo comunista.

Non solo, un minuto prima dell’avvento della Repubblica, oltre il 90% dei cittadini italiani era fascista o apologeta del fascismo. Il giorno dopo si è infiltrato nel PCI, nella DC, nel PSI, PLI eccetera eccetera, ed è diventato liberale e democratico.

Detto questo, fascismo e comunismo sono state due facce della stessa medaglia.

Queste terminologie dovrebbero essere considerate, ormai, obsolete.

Il comunismo, come il fascismo, è considerato dalla “communis opinio” di oggi, uno degli orrori del Novecento.

Oggi, per esempio, i centri sociali che certamente sono antifascisti, si richiamano altrettanto certamente, con diverse declinazioni, al comunismo.

I veri fascisti sono quegli antifascisti che vogliono proibire agli altri, che hanno diversa opinione, di esprimersi. Che è esattamente la concezione illiberale che aveva il fascismo storico.

Nella nostra democrazia ognuno può esprimere le proprie idee (votare liberamente è anche esprimere le proprie idee) nella misura in cui non nuoce agli altri. Per la stessa ragione, come garantisce l’articolo 21 della nostra Costituzione, ognuno ha diritto di esprimere liberamente le proprie idee per quanto buone, cattive, brutte, condivisibili o meno possano apparire al pensiero degli altri.

È chiaro che nessuna idea, buona o sbagliata che sia, può essere fatta valere con la violenza. Oggi, invece, i soliti pseudo garantisti, i quali spesso e volentieri non hanno nemmeno l’idea di cosa sia uno “Stato Liberale e Democratico”, invocano manette contro idee, fasciste, sovraniste eccetera.

Purtroppo in questa nostra Italia, ancora non si è capito che l’antifascismo non è un fascismo di segno contrario, ma il contrario del fascismo. Nel senso che l’antifascismo è un fascismo al contrario.

Il senese Mino Maccari, scrittore e giornalista, nonché artista tra i maggiori del ’900, con un suo fulminante aforisma diceva: “I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti propriamente detti e gli antifascisti”.

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ELEZIONI CALABRIA: FASCISMO, COMUNISMO e l’unità del PD.ultima modifica: 2019-12-30T00:16:12+01:00da pietrogiovanni1
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Un pensiero su “ELEZIONI CALABRIA: FASCISMO, COMUNISMO e l’unità del PD.

  1. Solo una precisazione, nella COSTITUZIONE ITALIANA, di cui siamo bravi tutti a sciacquarci la bocca, l’articolo 4 della legge 625 del giugno 1952, sancisce come reato ogni caratteristica organizzativa che si rifà al fascismo!!!! Equiparare comunismo e fascismo quando si parla della nostra storia è completamente fuori luogo, se lo si vuole fare questo connubio si dovrebbe parlare di storia europea e allora analizzare Fascismo, Nazismo, Franchismo, Stalinismo.
    Bisogna sempre sapere da che parte stare!!!! La politica è idee…e quando si sminuiscono le ideologie, si uccide la politica stessa!
    Con saluti
    Antonio

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