SGF – POLITICA: CONCORDIAMO, MA ANCHE LA POPOLAZIONE DOVREBBE MUOVERSI!

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

SGF – UN’AMMINISTRAZIONE CONTRO…

Ne avevamo già parlato l’estate scorsa, ma oggi la situazione si è acuita notevolmente con un’altrettanta ostilità inaudita nei confronti delle istituzioni locali, danneggiando tutta la comunità.

Come si può pensare di amministrare un paese se ti poni in contrapposizione con le istituzioni culturali locali che sono un fiore all’occhiello?

Come si può pensare di silurare un Assessore alla Cultura che egregiamente, con autonomia di pensiero, di libertà, con dedizione e impegno, stava lavorando per il bene comune e non per interessi particolari?

Come si può pensare di migliorare una comunità se ti poni in contrapposizione con le istituzioni sanitarie?

Come si può pensare di far stare bene una comunità se non attenzioni l’ambiente e le bombe ecologiche che potrebbero distruggerla?

Come si può pensare di far crescere una comunità se ti poni in contrapposizione con tutto l’associazionismo esistente e tutte le altre forze sociali ed economiche?

Come si può pensare di denigrare e combattere i cittadini che esprimono il loro dissenso per un determinato operato politico-amministrativo?

Come può, un’Amministrazione Comunale, che dovrebbe far migliorare la sua comunità, penalizzare la stessa sotto i molteplici aspetti economici, di sviluppo, di lavoro, di bilancio, di cassa, di tributi, di servizi vari, con accuse di allacci abusivi, di reali finanziamenti mancati e di mancata programmazione?

ECCO, CARI CONSIGLIERI COMUNALI,

noi speriamo vivamente che ve ne rendiate conto, che vi guardiate intorno, che riflettiate come si deve, alla sera, prima di addormentarvi, mettendovi una mano sulla coscienza.

Prima che Consiglieri del Sindaco, della Giunta, di interessi particolari, di naufragati sfruttatori alla ricerca dell’affermazione del proprio ego, siate Consiglieri della comunità che rappresentate, della cittadinanza, del popolo, del paese di San Giovanni in Fiore, con una vostra autonomia di pensiero, di valutazione, di azione, di impegno, di libertà e di democrazia!

Non potete più assistere ad un degrado fisico, morale, spirituale ed istituzionale della nostra comunità in MODO PASSIVO, da SUBALTERNI! Siete giovani, avete una vita e una carriera politica davanti, ma siamo convinti che non siete ingenui!

SOLO VOI, al momento, potete salvare San Giovanni in Fiore da tale “Modus Operandi”! E PRIMA LO FATE, MEGLIO È!

AVETE UNA GRANDE RESPONSABILITÀ! La gente è stanca!

Certo, le amministrazioni del passato non hanno, probabilmente, sempre brillato, ma ciò non potrà essere una ripicca, una scusa, per penalizzare, definitivamente, la nostra popolazione e tutta la nostra comunità.

Nessuno vuole prendere il vostro posto, nessuno vi odia, nessuno vi accusa, ma siete IN DOVERE, senza perdere ulteriore tempo, di PORRE FINE, se non vorremo essere impossibilitati a riprenderci e a rialzarci da tali macerie, a tutto questo “AMBARADAN”!

Condizione politico-amministrativa che sta, ormai, da più di un anno e mezzo, riducendo, sempre di più, la nostra bella comunità in CATTIVO STATO.

Il paese di San Giovanni in Fiore, stiate pur tranquilli, ve ne sarà GRATO!

RIFLETTETE SERIAMENTE!

San Giovanni in Fiore in Movimento

POLITICA – SFIDUCIARE UN SINDACO: una proposta!

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Quando vi è una marea di lamentele, di critiche, di insoddisfazioni, di disapprovazioni e di poca condivisione, da parte di tanti cittadini, magari la maggioranza, circa l’operato politico-amministrativo di un Sindaco di un Comune, il popolo può tentare una strada per mandarlo a casa.

COME? VE LO SPIEGHIAMO!

PRIMA DI TUTTO UNA DOMANDA: possono i cittadini di un comune sfiduciare il proprio Sindaco, non contenti del suo operato amministrativo, dopo essere stato eletto democraticamente e legittimamente dal popolo?

RISPOSTA: ovviamente NO! Perché una mozione di sfiducia di iniziativa popolare non è prevista dalla legge.

Insomma il popolo non può sfiduciare il Sindaco.

Ciò, può farlo solo la maggioranza del Consiglio che lo sostiene, in quanto lo strumento “mozione di sfiducia”, è uno strumento attivabile solo dal Consiglio Comunale.

DETTO QUESTO, PERÒ, sebbene una maggioranza sostenga fortemente un Sindaco, si possono costringere i Consiglieri Comunali, o meglio, tutto il Consiglio Comunale, a votare una proposta di sfiducia nei confronti del Sindaco.

E QUI, ANDIAMO AL SODO!

Avete mai sentito parlare di “DIRITTI DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI NEI COMUNI”?

È un escamotage efficace per avere uno strumento “quasi” della forza della revoca, rimanendo, essa compatibile, con le disposizioni del TUEL (Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali).

ECCO LA SPIEGAZIONE:

avete presente il Referendum consultivo negli statuti dei comuni?

Prendiamo, per esempio, lo Statuto del nostro Comune, il Comune di San Giovanni in Fiore.

Nel nostro Statuto, all’Art. 36, è previsto il Referendum consultivo.

Il comma 3 di tale Art. dice: “l’iniziativa dei referendum può essere presa dal consiglio comunale con deliberazione approvata a maggioranza dei consiglieri assegnati o (E QUI FATE ATTENZIONE) dal comitato promotore dei referendum mediante presentazione delle firme raccolte ed autenticate nelle forme di legge per un numero pari al 10% dei cittadini aventi diritto al voto”.

In poche parole un comitato di cittadini può raccogliere le firme per far indire un referendum consultivo revocatorio anche sul Sindaco, o sugli assessori quando lo richiedano almeno il 10% degli elettori.

La proposta soggetta a referendum, se raggiunge la maggioranza dei voti validamente espressi, OBBLIGA IL CONSIGLIO COMUNALE alla discussione e alla votazione di una mozione di sfiducia nei confronti dei soggetti del referendum, con la MASSIMA URGENZA ed il rispetto dei tempi tecnici.

Praticamente si tratta di dare ai cittadini uno strumento il cui scopo sia quello di OBBLIGARE il Consiglio Comunale ad attivare una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco o degli Assessori.

Formalmente viene rispettata la legge, viene rispettato il TUEL, perché chi voterebbe la mozione di sfiducia sarebbe il Consiglio Comunale.

Tale votazione si effettuerebbe dopo un referendum consultivo (non necessita di quorum) nel quale i cittadini si sarebbero già espressi a maggioranza a favore della sfiducia.

È vero, i Consiglieri Comunali potrebbero votare contro la sfiducia. Ma così facendo dichiarerebbero, esplicitamente, di votare CONTRO gli interessi della maggioranza dei cittadini che rappresentano, CONTRO la volontà della maggioranza dei cittadini, e li sfiderebbero apertamente.

I Consiglieri Comunali potrebbero anche non recepire la volontà del popolo, il risultato del Referendum, ma ciò dovrebbe essere deliberato con adeguate motivazioni dalla maggioranza degli stessi. E ciò andrebbe ancora contro la volontà della maggioranza del popolo, venendo, ulteriormente, allo scoperto, perché si porterebbe avanti un operato politico favorevole solo ai propri “desiderata” e “particulare”.

Facciamo un esempio concreto con la nostra comunità:

siamo, più o meno, un paese di circa 16.000 abitanti e 12.000 elettori.

La maggior parte del popolo è indignata verso il suo Sindaco per motivi seri e per un operato amministrativo deleterio per tutta la comunità.

Tanti cittadini, varie forze politiche e sociali costituiscono un comitato che vuole mandare a casa il Sindaco.

Raccoglie il 10% delle firme degli elettori, ossia 12.000 x 10%=1.200 firme.

Si va al voto. Vanno a votare il 40% degli elettori aventi il diritto (ossia 4.800 cittadini) (media plausibile in una votazione dove ci saranno due campagne molto forti a favore di una sfiducia, gli indignati, e contro la sfiducia, il Sindaco e i suoi sostenitori).

La maggioranza dei votanti, supponiamo il 60%, 2.880 elettori, (4.800x 60%=2.880) si dice a favore della mozione di sfiducia.

Alcuni giorni dopo si va al voto della mozione di sfiducia in Consiglio Comunale, sotto lo sguardo attento e numeroso dei cittadini che hanno appena votato a maggioranza a favore di una sfiducia.

I Consiglieri Comunali potrebbero teoricamente votare CONTRO il volere dei loro concittadini, ma, probabilmente, non lo farebbero.

Questo perché dimostrerebbe, apertamente, di non fare più gli interessi della comunità, dei cittadini, del bene comune, ma il proprio interesse e quello di un gruppo ristretto di persone.

ECCO, SPERIAMO DI ESSERE STATI CHIARI!

E quindi, perché un popolo “non dovrebbe provare” un tale percorso se dovesse ritenerlo necessario ed utile per il bene di un paese, per il bene di tutta una comunità?

A questo punto le opposizioni in seno a un Consiglio Comunale, insieme alle varie forze politiche e sociali, al di fuori dello stesso, che lo ritenessero opportuno, dovrebbero attivarsi per costituire, immediatamente, un comitato referendario più largo e partecipato possibile, per mandare a casa un Sindaco!

SGF IN PIAZZA

L’ARTE ORAFA SANGIOVANNESE E GIOACCHINO DA FIORE

Di Maria Gabriella Militerno

RICONOSCIMENTO MERITATO

Il maestro orafo Giovanni Pertichini, nel corso delle celebrazioni del Dantedì, svoltesi, il 25 c.m., nella prestigiosa cornice dell’Abbazia Florense, ha inteso omaggiare il Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, il prof Riccardo Succurro, con un prezioso manufatto, frutto della sua straordinaria arte orafa.
Trattasi di un bracciale in argento in cui sono rappresentate, attraverso un certosino lavoro di cesello, le più importanti tavole del “Liber figurarum” di Gioacchino da Fiore.
Al centro, su una piastra ottagonale, in argento abilmente lavorato, è raffigurato l’ideogramma del nuovo ordine nella “Terza età” (tavola XII), che rappresenta i valori autentici dello Spirito, raffigurati nella pianta di una comunità monastica perfetta, in base a quelli che sono gli ideali gioachimiti, con riferimenti simbolici ad animali (aquila, colomba, vitello e altri) e membra del corpo.
A questo segue, su entrambi i lati, sempre su piastra ottagonale, più piccola di quella centrale, in argento altrettanto abilmente lavorato, l’immagine del “cocchio divino di Ezechiele: la ruota nella ruota” (tavola XV). Esso, in forma stilizzata rappresenta, nella visione del profeta Ezechiele, il cocchio che trasporta il trono divino.
A questi, su entrambi i lati, segue, in quattro piccole lastre rettangolari, sapientemente cesellate, sempre in argento, l’immagine dei tre cerchi (tavola XI), mutuati da Dante nel XXXIII canto del Paradiso (Ne la profonda e chiara sussistenza/de l’alto lume parvermi tre giri/di tre colori e d’una contenenza;/), che rappresentano la Santissima Trinità.
Insomma, il prezioso manufatto rappresenta la summa delle più significative e conosciute tavole del “Liber figurarum” di Gioacchino da Fiore.
Il prezioso dono è stato offerto dal maestro orafo Pertichini al Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, il prof Riccardo Succurro, per il suo straordinario lavoro di divulgazione del pensiero e delle opere del “calavrese Abate Giovacchino di spirito profetico dotato”, che ha consentito alla nostra comunità di avere alti riconoscimenti, sia civili che religiosi, come quello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello del Santo Padre, Papa Francesco, nonché culturali, come quelli di prestigiose accademie e associazioni, italiane ed estere.
La generosità e la sensibilità del maestro orafo Giovanni Pertichini sono state apprezzate, oltre che dal Presidente del CISG, anche da tutti noi presenti alla manifestazione che abbiamo condiviso in toto le motivazioni del maestro orafo.
Quando ad essere riconosciuto è il merito, quello vero, che, ahimé, oggi è da ricercare con il lanternino, non si può che essere tutti d’accordo.
Complimenti e grazie al maestro orafo Giovanni Pertichini e al Presidente del CISG, il prof Riccardo Succurro.

Maria Gabriella Militerno
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SGF – ALTRA “MEGA PAGLIETTA”!

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“U puorcu alla muntagna e la quarara chi vullari”

Oggi abbiamo notizia di altra “MEGA PAGLIETTA” di circa 18 miliardi delle vecchie lire per opere pubbliche, si, proprio 18 miliardi delle vecchie lire, mentre tutte le buche sulla viabilità cittadina sono lì. Ci accontenteremmo che venissero riempite anche con un po’ di sola sabbia. Non sabbia d’oro eh!

Si parla di sfruttare il famoso PNRR.

Dove sono i soldi?

Sono arrivati?

È tutto già stato REVISIONATO e APPROVATO dalle istituzioni competenti?

Qual è il cronoprogramma dei lavori?

Quando vedremo alla luce il completamento di opere varie?

Quado arriveranno il lavoro e il turismo se la gente sta scappando via?

È evidente che SGF si trova, in questo fase, NELL’ERA dei “CAZZARI” patentati!

COSA VOLETE CHE VI DICIAMO?

SI SPERA FINISCA PRESTO, CI VUOLE PAZIENZA!

SGF IN PIAZZA

SGF – LE “PAGLIETTE” DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E BUKOWSKI.

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Ammettiamo pure che l’attuale Amministrazione abbia trovato dei problemi creati dalle precedenti amministrazioni (chi non lascia problemi quando si amministra una comunità), ma da qui a pensare di amministrare un paese con una serie di illusioni ce ne vuole.

È da parecchio tempo che osserviamo la realtà sangiovannese. Ed è quella che tutti noi conosciamo, viviamo, osserviamo…

Ma, in quest’ultimo anno e mezzo di “buone nuove”, le illusioni la fanno da padrone.

In particolare con la nuova Amministrazione Comunale e la sua Giunta, sono “in circolo” una serie di cosiddette “Pagliette” che purtroppo tanti “cazzoni pieni di acqua sangiovannesi”, permetteteci il nostro linguaggio un po’ sfrenato, si bevono continuamente.

PRIMA “Paglietta”, attualissima: nell’Ospedale di San Giovanni in Fiore vi è una chirurgia ( inesistente) che ha in programma decine e decine di interventi chirurgici.

POI di seguito: chiuderemo la discarica di Vetrano, ma si discute di ampliarla (Regione e Assemblea dei Sindaci) mentre Amministrazione e Consiglieri di maggioranza, alcuni di legambiente, non dicono nulla;

a parte qualche “rasella”, dicono di migliorare il decoro urbano, poi ti giri ed è tutto un disastro;

stiamo migliorando la rete idrica, poi ti accorgi che una sera sì e l’altra pure, in diverse zone del paese, manca l’acqua per non parlare del servizio idrico in toto e di 2000 allacciamenti abusivi;

da mesi continuano a dire che stanno migliorando la viabilità cittadina, ma hanno appena conferito, forse, l’incarico a un a ditta di fuori per i lavori; speriamo, al più presto possibile, inizino, almeno, questi lavori, per non continuare a cadere nei tanti crateri stradali, e che essi vengano eseguiti con il dovuto rigore;

miglioreremo, ristruttureremo e cureremo il nostro monumento più importante, e poi il vero progetto, che realmente si prendeva cura dell’Abbazia, è stato tutto stravolto, mentre tanti immobili di proprietà del comune ci cadono addosso;

abbiamo centinaia di case vuote, lo spopolamento è continuo per tante note ragioni, eppure, l’Amministrazione Comunale compra case per ripopolare, dice, il paese, quando, invece, si dovrebbe spendere qualche fondo per le varie e note priorità, nonché emergenze della comunità;

l’Amministrazione ha aderito ad “Earth Hour”, “L’Ora della Terra”, per spegnere, questa sera, le luci di alcuni monumenti, mentre il consumo inutile di luci, luminarie, cuori e “cazzate varie”, chiediamo ancora scusa per il nostro linguaggio un po’ sfrenato, sono accesi da ottobre scorso.

Ed infine, una gran bella “Paglietta”:

con quattro pini in paese, tre selfie e due trappole, pensano di combattere la processionaria senza avere contezza del territorio. Rinfreschiamo la memoria:

la Sila è un vasto altopiano dell’Appennino calabro, che si estende per una Superficie di 1.500 km² attraverso le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro.

Dal punto di vista forestale, la Sila è caratterizzata da pinete di pino laricio e da boschi misti pino laricio-faggio.

Per il Comune di San Giovanni in Fiore l’area è di 279 km².

Eppure comunicano, senza interventi massicci, senza i dovuti ed adeguati finanziamenti necessari, di combattere la processionaria.

Ci fermiamo qui, ma queste sono solo alcune delle più eclatanti “Pagliette” dell’attuale Amministrazione.

E allora non c’è momento migliore per parafrasare una massima di Charles Bukowski:

siete tutti così bravi, abili, brillanti, capaci, competenti, efficienti, esperti e ferrati, eppure là fuori, guardando dalla finestra, la comunità sangiovannese, rispetto alle precedenti amministrazioni, è sempre più decadente, degradata, guastata e avvilita!

E chi più “Pagliette”conosce, più “Pagliette” racconti!

Bisognerà, in qualche modo, riprendere coraggio e risollevarsi!

SGF IN PIAZZA

SGF – OSPEDALE: chirurgia e FAKE NEWS.

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

SIA CHIARO, nell’Ospedale di San Giovanni in Fiore non vi è NESSUNA CHIRURGIA, nessun reparto di chirurgia è in attività. Non vi sono uomini, mezzi e strutture sufficienti ed idonei per poter svolgere tale attività chirurgica.

L’arrivo di uno o due chirurghi non fa un’attività di chirurgia senza le dovute condizioni previste dalla legge.

L’ambulatorio per qualche sporadica consulenza chirurgica non è un reparto di chirurgia.

Inutile difendere orticelli indifendibili.

Inutile parlare di programmazioni o di interventi chirurgici effettuati, perché non vi sono I NUMERI REALI e i presupposti di una chirurgia all’altezza.

Tali medici chirurghi aiutino, nel frattempo, il Pronto Soccorso e l’attività del servizio Emergenza –Urgenza di cui la popolazione sangiovannese ha NECESSITÀ 24h su 24h.

Le FAKE NEWS lasciano il tempo che trovano.

Infine, una cosa dovrà essere certa:

il Commissario regionale alla salute si impegni, per il futuro, per rendere operante, per attivare e realizzare, sotto ogni profilo, l’Ospedale di San Giovanni in Fiore per la sua popolazione e per tutte le popolazioni delle comunità limitrofe.

San Giovanni in Fiore in Movimento

SGF – LA CULTURA.

Celebrato in Dantedì dai licei e dal centro internazionale studi Gioachimiti

Celebrato il Dantedì dai licei e dal centro internazionale studi Gioachimiti

SGF – Gioacchino da Fiore e Dante Alighieri, simbolismo profetico e fascino della poesia” è stato il filo conduttore dell’iniziativa realizzata nell’ambito delle celebrazioni della giornata nazionale dedicata a Dante. In occasione del Dantedì, venerdì 25 marzo, alle ore 9:00, nella Chiesa abbaziale florense si è tenuto un evento culturale promosso dal Centro internazionale di studi gioachimiti e dai Licei di San Giovanni in Fiore. Hanno portato i saluti il “custode” dell’Abbazia florense don Battista Cimino e la dirigente scolastica Angela Audia.

Don Battista si è soffermato sulla spiritualità e sulla profonda dimensione profetica del messaggio dell’abate florense; la dirigente Audia ha evidenziato il profondo rapporto fra la Divina Commedia e molte delle tavole del Liber Figurarum di Gioacchino da Fiore. L’arch. Giovanni Belcastro ha illustrato i lavori svolti dagli studenti del Liceo Classico e del Liceo Artistico ed ha evidenziato il ruolo che da oltre quarant’anni il Centro svolge nell’opera di diffusione del pensiero dell’abate florense.

La prof.ssa Maria Gabriella Militerno ha svolto una relazione sulla concezione simbolica del numero tre e dei suoi multipli che Dante mutua da Gioacchino. E, come Dante ha narrato nella Divina Commedia, in TRE cantiche, il suo immaginario viaggio compiuto attraverso i TRE regni dell’oltretomba, avvalendosi del messaggio e del pensiero del “calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato”, la relatrice ha evidenziato come il richiamo, da parte di Dante, a Gioacchino sia una costante che ritorna con il riferimento al numero TRE, presente nella struttura e nel contenuto, che raggiunge la sintesi nella rappresentazione della Santissima Trinità nel 33° canto del Paradiso attraverso i TRE cerchi di diverso colore, ma di uguali dimensioni (“parvermi tre giri di tre colori e d’una contenenza”.

Il prof Giuseppe Barberio nel suo intervento sul tema “Gioacchino da Fiore, Dante e la filosofia” ha indicato i motivi che giustificano la presenza dei due nell’ambito della riflessione filosofica: Gioacchino teso alla ricerca del significato del rapporto tra divino e umano e del senso della storia, attraverso l’originale metodo del Pensare per figure e Dante per la sua somma capacità di tradurre in poesia l’insieme dei saperi acquisiti e il senso delle vicende a lui contemporanee. Barberio si è poi soffermato sulla conoscenza che Dante aveva del pensiero gioachimita e sulla influenza di Gioacchino sul pensiero occidentale. È toccato poi alle studentesse e agli studenti occupare la scena centrale della manifestazione. I ragazzi e le ragazze del Liceo Classico hanno recitato il Canto II dell’Inferno, il canto V del Purgatorio ed il canto XXXIII del Paradiso mentre i giovani del Liceo Artistico, con meravigliosi costumi d’epoca, rappresentavano i personaggi protagonisti dei Canti declamati dai loro coetanei (Dante, Virgilio, Beatrice, Santa Lucia, la Vergine Maria, Jacopo del Cassero, Bonconte da Montefeltro, Pia dei Tolomei, San Bernardo).

Nelle conclusioni il presidente del Centro internazionale di studi gioachimiti, prof. Giuseppe Riccardo Succurro, si è soffermato su un concetto caro a Marjorie Reeves, la più grande studiosa gioachimita: il debito culturale di Dante verso Gioacchino da Fiore. Succurro ha evidenziato, inoltre, l’opera di divulgazione effettuata nelle scuole dal Centro, definita dal prof. Fonseca “educazione gioachimita”. L’evento è stato moderato con maestria dal Vicepresidente del Centro, Saverio Basile.Dopo la consegna degli attestati ai partecipanti ed un omaggio dell’orafo Pertichini al Presidente del Centro, gli studenti hanno concluso la manifestazione cantando “Imagine” ai piedi dell’altare ligneo settecentesco contenente la statua del Patrono della città.

SGF – OSPEDALE: soluzione temporanea più che giusta per aiutare il servizio di PRONTO SOCCORSO e di EMERGENZA URGENZA!

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

Ferma restando la speranza che arrivino nuovi medici e si svolgano i concorsi per nuove assunzioni presso l’Ospedale di San Giovanni in Fiore, riteniamo adeguata e giusta la decisione e l’utilizzo in Pronto Soccorso di alcuni medici chirurghi dell’Ospedale cittadino.

Questo perché, a parte qualche mera consulenza, non essendovi il personale adeguato e le attrezzature richieste per una chirurgia all’altezza, il reparto di PRONTO SOCCORSO e di EMERGENZA-URGENZA, CARENTI, vanno RINFORZATI E AIUTATI.

Ad oggi, pare, in sostanza, dall’arrivo di qualche chirurgo, non è stato possibile, per le note ragioni, effettuare interventi chirurgici di alcun genere.

È importante e giusto, in questa fase, garantire un servizio di Emergenza-Urgenza alla cittadinanza, più di ogni altra cosa!

Si spera, per il futuro, che l’Ospedale di San Giovanni in Fiore, e qui chiamiamo in causa la responsabilità e la sensibilità del Commissario alla salute regionale, possa essere IMPLEMENTATO ADEGUATAMENTE sia, ancora di più, nel reparto EMERGENZA URGENZA, che in un eventuale futuro reparto di chirurgia.

San Giovanni in Fiore in Movimento