L’Italia dei predoni.

Il premier Bomba pinocchio, come quando dopo lo scoppio, per il marciume emerso, delle inchieste della procura di Roma, ma anche delle inchieste di Cosenza e Rende, che ha visto  coinvolti amministratori del Pd, di ieri e di oggi, e della solita  politica partitocratica insieme a criminali cosiddetti comuni, che solo a sentirne il parlare una persona con responsabilità di incarichi pubblici  dovrebbe tenersi a debita distanza di sicurezza, aveva deciso di commissariare il Pd di Roma per dare un messaggio di rinnovamento morale, oggi dopo la cosiddetta “Inchiesta Petrolio” cerca, altrettanto allo stesso modo, di difendere il suo governo.

Per difendere il Bomba e il suo governo anche tanti giornalisti pennivendoli affermano su dei quotidiani, Tv e mass media vari, organi di partito e non solo, insieme allo stesso Bomba capo del governo, che la responsabilità penale è personale. Senza alcun dubbio, non è che la responsabilità penale di un ministro o di un membro del governo è anche responsabilità penale del premier! Ci mancherebbe altro! Ma è sicuro che nella cosiddetta “Inchiesta Petrolio, il governo tutto, ha una responsabilità politica! E molto pesante! Quanto un macigno! Ed è evidente, come emerge dalle inchieste e dagli emendamenti approvati, sia riguardo a Banca Etruria e sia riguardo al petrolio in Basilicata, che questo governo, altrettanto senza alcun dubbio, ha le mani sporche di petrolio, ma anche di risparmi sottratti indebitamente ai cittadini. Altro che poteri forti contro il governo! Semmai poteri forti e malapolitica contro i cittadini italiani!

“Chi ruba va a casa anzi in carcere”, ha affermato il premier Bomba che ieri è intervenuto alla scuola di formazione del Pd, “perché chi ruba non sta rubando solo qualcosa ma il futuro, che è la cosa peggiore, ma chi ruba lo decidono le sentenze e noi vogliamo che i magistrati lavorino bene.”

La realtà, però, è che poi, anche se saranno presentate delle mozioni di sfiducia dalle cosiddette opposizioni, vedremo chi li voterà, come e quando saranno votate, mentre il premier è sicuro che il governo non cadrà in quanto le opposizioni non vogliono perdere le loro poltrone, una verità in tante bugie, quando si arriva al sodo, e cioè alla concreta possibilità che un politico possa finire nei guai, la partitocrazia, se appena ne ha la possibilità grazie alle innumerevoli guarentigie giudiziarie di cui gode, si ricompatta immediatamente e si chiude a testuggine a difesa di tutti i suoi privilegi. Andando, ostacolandola, anche contro la magistratura.

Ne è riprova, un episodio che tra tanti altri mi ricordo, quando appena subito lo scoppio di “Mafia Capitale”,  il Senato non ha autorizzato l’utilizzo di intercettazioni riguardanti il presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, un politico (Ncd), anch’egli indagato per corruzione, con il voto del Pd, di Forza Italia, della Lega, dello stesso Ncd e di gruppi misti vari.

Il Bomba pinocchio, come sempre, annuncia, si sa che il suo è il governo dei tweet, misure severe anticorruzione: “Questa Italia è cambiata, ci si dimette subito dopo qualche ora” dice riferendosi alla sua ex ministra che si è dimessa qualche giorno fa. In realtà è solo fumo negli occhi per placare, sul momento, l’esasperazione montante dei cittadini che si vedono quotidianamente derubati da questi predoni politici o politici predoni, perché chiamarli mafiosi si può anche fare torto alla cosiddetta onorata società, mentre loro, i cittadini, i giovani, gli anziani e le famiglie, sono massacrati senza pensioni, senza lavoro, senza sanità, e sono sempre massacrati anche se si ritarda un minimo di  pagamento, richiesto, il più delle volte, anche indebitamente, da Equitalia.

Non c’è nessuna “Nuova Italia” con il Bomba, nessuna crescita economica, ancora in questo Paese! Non c’è nessun nuovo posto di lavoro, nessun miglioramento nei servizi pubblici! Anzi!

C’è, invece, la solita, sempiterna, Italia dei lestofanti, delle lobby, dei ladroni, dei predoni, dei saccheggiatori, dei furbastri, dei furbissimi delle truffe e della ruberia di denaro pubblico, ingannando sempre i suoi poveri cittadini!

Pietro Giovanni Spadafora