MEETUP SGF – COMUNICATO STAMPA

Si precisa che ogni cittadino iscritto, attivista e simpatizzante del M5S ha il diritto di esprimere, con ogni mezzo, a titolo personale, condivisibili o meno, le proprie idee come previsto dalla nostra Costituzione.

Le idee, le opinioni, le prese di posizione e ogni manifestazione personale NON RAPPRESENTANO le idee, le opinioni, le prese di posizioni, le manifestazioni, le linee politiche, né l’organizzazione e/o altro del MEETUP SAN GIOVANNI IN FIORE IN MOVIMENTO.

Le uniche idee, opinioni, prese di posizioni, manifestazioni, linee politiche ecc. del MEETUP SAN GIOVANNI IN FIORE IN MOVIMENTO, sono quelle pubblicate, esclusivamente, su questa pagina, PAGINA UFFICIALE del MEETUP.

Si precisa, altresì, che con la partecipazione ad incontri, eventi, riunioni, assemblee, pubbliche manifestazioni, discussioni ecc., insieme a rappresentanti istituzionali del M5S, non significa diventare, automaticamente, coordinatori, referenti, capi politici, responsabili ecc, del M5S o dei MEETUP locali.

Si ribadisce, infine, che nella prospettiva di riorganizzazione del M5S, e come è stato già votato dalla maggior parte degli iscritti sulla piattaforma Rousseau, saranno previsti, con le dovute votazioni interne, solo dei facilitatori nazionali e regionali per interloquire con la base, i territori e i MEETUP locali.

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Terremoto alla Regione Calabria.

Reggio Calabria, colpita la cosca Libri: 17 arresti. Anche capigruppo in Regione di Pd e Fdi: “Voti in cambio di appalti e altri benefici”

L’inchiesta ha consentito ai pm di ricostruire assetti e dinamiche di una delle più potenti articolazioni della ‘ndrangheta unitaria. Coinvolti diversi politici: l’ex Fi Nicolò, il democratico Romeo e tra gli indagati a piede libero l’ex assessore regionale Naccari Carlizzi, Pd e cognato del sindaco Falcomatà. Il senatore Magorno si autosospende

C’è più di un politico tra i 17 arresti eseguiti questa notte a Reggio Calabria, dove la Direzione distrettuale antimafia ha colpito la cosca Libri. Fino alla conferenza stampa che si terrà in mattinata per illustrare i dettagli dell’operazione “Libro Nero”, la Procura tiene la massima riservatezza. Sappiamo già però che tra i politici arrestati ci sono il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò, finito in carcere (a sinistra nella foto), e il capogruppo del Partito democratico Sebi Romeo, ai domiciliari (a destra nella foto). Tra gli indagati con gravi indizi di colpevolezza, ma a piede libero, c’è l’ex assessore regionale Demetrio Naccari Carlizzi, accusato di concorso esterno con la ‘ndrangheta, anche lui del Partito democratico e cognato dell’attuale sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

“Le notizie relative all’operazione anti ‘ndrangheta contro il clan Libri impongono un serio intervento del Pd nazionale in Calabria. Mi autosospendo dal partito fino a quando non si farà chiarezza” fa sapere il senatore del Pd Ernesto Magorno, già segretario regionale – Un plauso alla magistratura e agli uomini che, in queste ore hanno sferrato un deciso colpo alla ‘Ndrangheta colpendo la cosca Libri. Uniti per una Calabria migliore e quindi libera da certe logiche”. Il segretario dem Nicola Zingaretti: “Esprimiamo pieno sostegno al lavoro della magistratura in Calabria e fiducia che le indagini che coinvolgono affiliati alla cosca della ‘ndrangheta Libri, e alcuni esponenti politici, condurranno nel pieno rispetto dei diritti degli indagati ad accertare la verità. Tra gli indagati vi sono anche esponenti del Pd, per i quali lacommissione di garanzia ha già provveduto immediatamente alla sospensione dal partito in attesa dell’esito delle indagini”. Zingaretti sottolinea anche come “sia necessario “un radicale processo di rinnovamento della classe politica calabrese”.

 Dodici in tutto ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri e dei sostituti della Dda Stefano Musolino e Walter Ignazitto. Altri cinque indagati sono finiti ai domiciliari. La maggior parte degli arrestati, stando alle indagini della squadra mobile di Reggio, sono affiliati alla potente cosca Libri e accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno, estorsione, turbata libertà degli incanti, porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo, con l’aggravate dell’agevolazione mafiosa, e tentata corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

“Nicolò è il referente politico della cosca”
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Nicolò è accusato di far parte della cosca, “in qualità – scrivono i pm – di referente politico”. In sostanza, Nicolò (ex Forza Italia approdato alla corte di Giorgia Meloni dopo le politiche del 2018) avrebbe stretto “uno stabile e permanente accordo” con gli esponenti della cosca “assicurando agli stessi, che gli procuravano ingenti pacchetti di voti in occasione delle consultazioni elettorali (comunali, provinciali, regionali), benefici di vario genere”. In pratica: “Posti di lavoro, incarichi fiduciari presso gli enti locali, risoluzione di problematiche presso le pubbliche amministrazioni e aggiudicazione di appalti”.

L’ex assessore Naccari “chiedeva voti in cambio di appalti”
L’ex assessore regionale Naccari, invece, durante le elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e regionali “chiedeva e riceveva, per sé e per i candidati da lui indicati, i voti raccolti dai rappresentanti delle cosche di ‘ndrangheta nelle aree territoriali di rispettiva pertinenza”. “Quale controprestazione – scrivono i magistrati – il Naccari Carlizzi assicurava la sua disponibilità ai rappresentanti di quelle articolazioni di ‘ndrangheta l’aggiudicazione di appalti, la risoluzione di problematiche di vario genere presso la pubblica amministrazione, l’assunzione in enti pubblici o privati di affiliati o comunque soggetti vicini al sodalizio”.

“Libro nero”: l’inchiesta sulla cosca
La polizia ha eseguiti numerosi arresti e perquisizioni nei confronti di esponenti della ‘ndrangheta reggina. L’inchiesta “Libro nero”, condotta dalla Squadra Mobile del capoluogo reggino con il supporto dello Sco, ha consentito ai pm di ricostruire gli assetti e le dinamiche operative della cosca Libri, una delle più potenti articolazioni della ‘ndrangheta unitaria, che controlla nella città di Reggio Calabria i quartieri Cannavò, Condera, Reggio Campi, Modena, Ciccarello, San Giorgio e le frazioni di Gallina, Mosorrofa, Vinco e Pavigliana.

Durante il blitz sono stati applicati i sigilli a beni per diversi milioni di euro. Tra i sequestri compaiono numerose società riconducibili agli appartenenti alla cosca, operanti nel settore edilizio, immobiliare e della ristorazione. La Dda è riuscita a svelare gli interessi economici e politici della cosca Libri che, secondo gli inquirenti, aveva a disposizione imprenditori e politici locali e regionaliasserviti totalmente alle volontà della consorteria criminale in qualità di soggetti interni o concorrenti esterni.

I favori agli imprenditori e le gestione del bacino di voti
In particolare è emerso che la cosca ha favorito, nel corso del tempo, alcuni imprenditori che potevano sembrare avulsi da qualsiasi contesto mafioso. In realtà avrebbero partecipato pienamente al contesto criminale cittadino. In cambio avrebbero goduto degli occulti finanziamenti e delle protezioni derivanti dalla cosca.

I Libri, infatti, sono stati capaci di infiltrarsi nelle dinamiche politico-elettorali di Reggio Calabria, gestendo un consistente bacino di voti, convogliandoli a favore di soggetti compiacenti, senza esclusione di schieramenti politici. Le idee politiche, di destra o di sinistra, infatti, avrebbero lasciato lo spazio a un rapporto basato sul do ut des e destinato a favorire non solo la singola consorteria, ma il sistema ‘ndranghetistico nel suo complesso. L’inchiesta ha fotografato, in particolare, l’ascesa politica fino al Consiglio Regionale di un soggetto supportato, fin dagli inizi, dalla cosca Libri che ha condizionato le regionali del novembre 2014 quando i voti, in cambio di favori, sono stati dirottati verso un politico poi eletto.

Fonte – ilfattoquotidiano.it

BASTA VESSARE LA GENTE!

Il Codacons a Gratteri: «Regione e Sorical impongono tariffe illegittime sull’acqua»

“SIGNOR Procuratore, ci restituisca la legalità nelle tariffe in Calabria”. Così inizia l’accorato appello formulato dal Codacons al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, al quale viene chiedo di “liberarci dall’odiosa “tangente” contenuta nelle bollette dell’acqua”.

“I comuni Calabresi impongono ai cittadini somme determinate in maniera illegittima – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – si tratta di una vera e propria truffa, perpetrata nel silenzio generale e con complicità diffuse, che ha portato i calabresi a pagare tariffe maggiorate per 190 milioni di euro. Un somma spaventosa ma che, se non si interviene, negli anni sarà destinata ad aumentare”. 2Se c’è ancora qualcuno che non crede a questa “grande truffa”, provi a seguire il nostro ragionamento – insiste Di Lieto – in Calabria la gestione degli acquedotti è stata affidata dall’1 novembre 2004, ad una società per azioni, la SoRiCal, partecipata dalla Regione (53,50%) e dalla multinazionale francese Veolia (46,50%). Il legislatore prevedeva che, per quelle gestioni nelle quali il servizio idrico non era integrato ma avveniva in maniera disgiunta – come, appunto, in Calabria – la competenza per determinare gli adeguamenti tariffari era del Cipe ovvero dello Stato. In Calabria, invece, gli adeguamenti per gli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2009 sono stati stabiliti con atti della Regione mentre nel 2009 e nel 2010 lo ha fatto direttamente SoRiCal. Un capolavoro. Nel luglio del 2009 la Corte Costituzionale ha ribadito la competenza esclusiva dello Stato negli adeguamenti delle tariffe idriche. Quindi la Regione non poteva e non può aumentare le tariffe”.

“Eppure, signor Procuratore – continua Di Lieto – in Calabria non fu annullato nessun atto giudicato illegittimo e le tariffe non furono riportate nei binari della legalità sancita, come detto, da quella sentenza della Corte Costituzionale”.

Nella sua missiva, inoltre, il Codacons ricorda che “l’assessore regionale ai lavori pubblici all’epoca del ricorso alla Consulta e della successiva sentenza era Luigi Incarnato, che oggi ricopre il ruolo di Commissario Liquidatore di SoRiCal” e che inoltre anche la Corte dei Conti del dicembre 2011 “rilevò diverse criticità nella determinazione delle tariffe idriche applicate ai Comuni, ribadendo la competenza del Cipe. Assolutamente inascoltato, poi, è stato il Comitato di Consulenza Giuridica della Giunta Regionale, che nel ribadire l’assoluta incompetenza della regione a modificare le tariffe idriche, addirittura ha sollecitato la Regione Calabria al ripristino della legalità tariffaria stabilendo che SoRiCal avrebbe dovuto operare i conguagli ai Comuni calabresi tra le tariffe concretamente applicate e quelle scaturenti da una corretta applicazione delle linee guida del Cipe”.

FONTE – Il Quotidiano del Sud – Mar, 30/07/2019 – 10:31

Cosenza: assemblea regionale Movimento 5 Stelle.

    CALABRIA – M5S: da ANTI SISTEMA a SISTEMA

OGGI DIVERSI PORTAVOCE CALABRESI ED EUROPEI SONO IL VERO PROBLEMA DEL M5S IN CALABRIA.

A Cosenza, all’assemblea regionale del Movimento 5 Stelle con Di Maio, un attivista:

“Ai collegi uninominali sono stati imposti, dal responsabile calabrese, e poi eletti, personaggi che con il Movimento 5 Stelle non c’entravano niente lasciando fuori tutti gli attivisti che lavoravano sul territorio.”

https://www.corrieredellacalabria.it/z-sa/item/196041-tanti-voti-e-pochi-attivisti-di-maio-presenta-la-ricetta-salvavita-i-facilitatori/?fbclid=IwAR0_C9SyV8pr-5fsXI0ynlvaLAfcBOoLF2qVi-YUdzXtIzb6VIXRx8Ttczo

SAN GIOVANNI IN FIORE – Rifiuti

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Di MEETUP SGF IN MOVIMENTO

Apprezziamo l’impegno dell’Amministrazione Comunale per quanto riguarda le azioni di bonifica di alcune zone del nostro territorio.

Condividiamo la lotta contro i molti incivili cittadini che abbandonano rifiuti senza alcuna coscienza, sporcando ed inquinando l’ambiente, senza rendersi conto dei danni che provocano.

Siamo contro le strumentalizzazioni dei rifiuti per attaccare l’Amministrazione come in tanti fanno con i loro video, le loro critiche strumentali e le loro urla senza proporre alcuna soluzione.

Ma riteniamo che l’avviata azione di prevenzione con la messa in posa delle “foto trappole” sia una strategia poco efficace.

Riteniamo che il cittadino incivile e incallito nell’abbandonare i rifiuti per ogni dove, continuerà a farlo comunque, spostandosi in altre zone più profonde del territorio facendola franca, facendosi beffe delle “foto trappole” e schernendo e sbeffeggiando i cittadini onesti.

Riteniamo che per risolvere definitivamente la questione dell’abbandono dei rifiuti da parte di cittadini incivili, bisogna andare al cuore del problema.

È necessario fare dei controlli incrociati circa il pagamento della bolletta sui rifiuti!

Come? Intanto se in una abitazione, in un immobile o in un magazzino commerciale ecc., vi è un contratto di fornitura di energia elettrica, significa che lì si producono rifiuti, e, in quel caso, è necessario controllare, quindi, il regolare pagamento della bolletta rifiuti.

Se un immobile è abitato e i residenti di un certo numero civico non fanno mai la raccolta differenziata, senza collocare le buste differenziate dei rifiuti davanti alla porta di casa, significa che i rifiuti vengono abbandonati altrove. E ciò è facilmente individuabile, anche dagli stessi operatori ecologici. Quindi bisogna controllare il regolare pagamento bolletta rifiuti.

Ecco questi sono solo alcuni esempi di controlli incrociati per stanare l’inciviltà di tanti cittadini furbetti. Perché, è chiaro, ovvio, chi non paga le bollette rifiuti, per non farsi scoprire, li abbandona. Lo stesso potrà avvenire anche con chi non paga le bollette della fornitura dell’acqua, o chi effettua allacci abusivi.

Saranno anche azioni impopolari, ma se si vuole tagliare la testa al toro e un’amministrazione vuole operare in modo efficace, bisogna farle.

Le “foto trappole” sono solo specchietti per le allodole.

Va detto, altresì, che ci sono anche famiglie che non hanno la possibilità di pagare le suddette bollette. Queste famiglie, certo, vanno aiutate, e possibilmente favorite con degli sconti, ma va detto loro che i rifiuti non si abbandonano solo perché non si ha la possibilità di pagare le bollette.

E poi, tali famiglie, riteniamo, si possano contare sulle dita delle mani.

Infine, siamo d’accordo che per proteggere il nostro ambiente e la nostra Città c’è bisogno della collaborazione e del contributo di tutti i cittadini, ma è l’Amministrazione che deve operare efficacemente, con coraggio e determinazione.

Meetup San Giovanni in Fiore in MoVimento

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SAN GIOVANNI IN FIORE – POLITICA: la luna e una lunga scia di amministrazioni fallimentari.

L'immagine può contenere: cielo, montagna, spazio all'aperto e naturaSarò ripetitivo, ma sono decenni, da quando esattamente cinquant’anni fa vi fu il primo allunaggio, che in questa nostra comunità non succede mai nulla.

Ma più che della nostra bellissima luna, pur ricorrendo, oggi, il 50° anniversario dell’allunaggio, vorrei parlare di cose ben più terrene, anzi, sangiovannesi.

Credo, e me ne sono sempre più convinto con il passare degli anni, che qui nel nostro paese, per creare una certa condizione, in ogni profilo, con ottima ricaduta sotto l’aspetto economico, occupazionale, turistico, sociale e culturale, ci sia bisogno di un qualcosa che esca fuori dall’ordinario, dal normale, dal solito, dal comune, insomma di un qualcosa che sia straordinario: un GRAN BEL BOTTO! Se così si può dire.

Un gran bel botto che dovrebbe far tremare, essendo il nostro uno dei più estesi comuni italiani, tutto il territorio in esso ricadente, attraendo decine e decine di migliaia di persone presso la nostra comunità. Perché è un numero elevato di persone in un luogo, che fanno lievitare tutta una serie di economie e servizi.

Un bel botto che non potrebbe mai essere, ovvio, realizzato esclusivamente da una nostra ordinaria amministrazione locale, ma dalle diverse istituzioni ad ogni livello, ed anche, perché no, con la collaborazione di certa imprenditoria privata, quella sana, naturalmente.

Senza alcun giro di parole, il botto, nel nostro vasto territorio comunale, potrebbe consistere in questo:

1. Far installare basi aeree e militari statunitensi, o anche della NATO, qui nel nostro territorio comunale.

Oppure

2. Far costruire un gran bell’ autodromo internazionale per far svolgere e correre il Gran Premio di Formula 1 del Sud Italia, e non solo. Le manifestazioni, durante l’anno solare, potrebbero essere tante, e richiamerebbero migliaia e migliaia di persone.

Oppure

3. Far costruire un gran bel “Parco dei Divertimenti”, da poter attrarre, forse, anche milioni di persone all’anno, non dico da tutto il mondo, ma da tutta Europa, denominandolo, magari, “SILANLAND”.

Oppure

4. Far costruire e istituire una gran bella università internazionale per gli studi classici e teologici. Qui ci sarebbe di grande aiuto il nostro Gioacchino da Fiore, nonché il Centro Internazionali di Studi Gioachimiti. Ho già l’acronimo: “Silan International University for Classical and theological Studies” (SIUFCATS).

Ed infine, in mancanza delle suddette realizzazioni, forse, sarebbe il caso che tutti noi sangiovannesi, insieme, ci mettessimo a pregare la Nostra Santissima Madre Vergine Maria di apparire (apparizione riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa) a uno o più nostri fanciulli, per poi costruire un gran bel santuario, il “Santuario della Madonna della Sila”, da poter sempre attrarre, in seguito, milioni e milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo cattolico.

Ecco! Questa è la strada da seguire! Bisogna pensare in grande, alla ELON MUSK!

Oppure rimanere in una perenne condizione di paralisi totale con tutte le conseguenze annesse e connesse di uno spopolamento e, quindi, di una sparizione della nostra comunità.

“TERTIUM NON DATUR”!

Qualcuno potrebbe obiettare che realizzando un qualcosa del genere potremmo giocarci il nostro patrimonio paesaggistico, naturalistico ed ambientale.

Potremmo! Ma siamo sicuri che qui da noi si respiri un’aria pura, pulita e salubre?

Pietro Giovanni Spadafora

P.S.

Scrivo questo perché stimolato dalla rilettura di un mio post pubblicato il 13 marzo del 2015, quasi quattro anni e mezzo fa, su BLOG SGF IN PIAZZA.

Qui, nella nostra comunità, pare non ci sia mai alcun miglioramento. Anzi!

Per chi ne avesse voglia e volesse approfondire, questo è il link del post:

https://blogsgfinpiazza.myblog.it/…/san-giovanni-fiore-il-…/

IL COPIA E INCOLLA CON INTERNET.

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“La morte è una sorpresa che rende inconcepibile il concepibile”.
(Paul Valéry)

Ecco! Oggi con la morte di Camilleri alcuni individui riportano questo aforisma senza citarne la fonte, appropriandosene.

Per chi non lo sapesse Ambroise Paul Toussaint Jules Valéry (Sète, 30 ottobre 1871 – Parigi, 20 luglio 1945) è stato uno scrittore, poeta e filosofo francese.
(Fonte WikipediA)

Oggi con le nuove tecnologie, con Internet, copiare nei diversi campi che vanno dalla letteratura all’arte e a tante altre produzioni intellettuali, è diventato una bazzecola. Navigando in Intenet ed entrando in un sito qualsiasi, si può digitare ogni argomento che si desidera e si ottiene un numero infinito di testi dai quali si possono prelevare idee, aforismi e tanto altro, oppure copiare di sana pianta, senza citare le fonti o l’autore, il poeta, lo scrittore, il giornalista ecc., appunto appropriandosene.

Naturalmente tutto ciò è disgustoso.

Se uno non ha idee proprie non dovrebbe scrivere. Invece ruba le idee, il lavoro, la fatica e la fantasia degli altri mettendoci, addirittura, sotto la propria firma.

A parte che questo comportamento, come qualcuno ha già scritto, è plagio, ed è un reato, farsi belli con l’ingegno degli altri è una delle cose più meschine che ci sia.

Ma, fortunatamente, le persone colte ed intelligenti se ne accorgono. Solo i gonzi abboccano, applaudendo pure, e questo è ancora più triste.

Infine, le azioni disoneste di questi individui che copiano a destra e a manca, molte delle potenzialità umane come l’inventiva, l’estro, l’originalità e la creatività, vengono mortificate.

Ecco perché, ancora, per noi, l’onestà, la serietà, la trasparenza e la credibilità degli individui, in ogni attività umana, sono dei grandi valori!

Alcuni comportamenti possono solo offendere il NOSTRO GRANDE CAMILLERI, e tutti coloro che lo hanno amato!

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