SGF – BALLOTTAGGIO: intervista al candidato sindaco Rosaria Succurro.

L'immagine può contenere: 1 persona, il seguente testo "แ6க40ம ROSARIA SUCCURRO MER 30 SET DIRETTA ORE 18,30 INTERVISTA CON IL SINGOLO CANDIDATO"Abbiamo ascoltato, poco fa, l’intervista al candidato sindaco Rosaria Succurro:

LOGORROICA TANTO con la solita litania e canzoncina a memoria con in aggiunta una fatua sicumera, ma nulla di nuovo sotto il sole!

Percezione di una vecchia politica con eventuale giunta comunale da “Manuale Cencelli” con nomine effettuate in una mera logica di spartizione in assenza di meritocrazia.

A parte la evidente non conoscenza contabile amministrativa e di bilancio pubblico, tante DICHIARAZIONI SONO ASIMMETRICHE con la realtà di Cosenza.

Basterebbe chiedere ai cosentini e alla Corte dei Conti con le sue sentenze emesse sul DISSESTO DI COSENZA.

Se come assessore non si ha contezza della realtà politico-sociale-amministrativa ed economica cosentina sotto i tanti aspetti per il bene comune, figuriamoci come la si può avere per San Giovanni in Fiore!

Eventuale sindaco POLITICAMENTE ED AMMINISTRATIVAMENTE poco ATTENDIBILE!

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SGF – BALLOTTAGGIO: la VITTORIA di Antonio Barile sarà la VITTORIA di San Giovanni in Fiore!

L'immagine può contenere: 1 persona, spazio all'aperto e naturaLa VITTORIA di Antonio Barile sarà la NOSTRA VITTORIA, la VITTORIA della comunità sangiovannese, la VITTORIA di noi tutti sangiovannesi!

Sarà la vera VITTORIA che darà speranza a tutti noi sangiovannesi!

Antonio Barile non ha bisogno di presentazioni, di farsi conoscere. È già il Sindaco naturale, morale e battagliero di questa nostra comunità!

Ognuno di noi nel primo turno ha scelto il proprio candidato sindaco e i propri candidati consiglieri. Oggi dobbiamo scegliere il sindaco solo tra due candidati giunti al ballottaggio, e dobbiamo farlo liberamente. Oggi è un’altra partita, e questa partita va giocata consapevolmente ed intelligentemente!

E qui si rende necessario un excursus per chiarire alcune cose.

Qualcuno, ancora oggi, cerca di evidenziare il carattere permaloso, suscettibile ed autoritario di Antonio Barile. Nulla di vero! Nulla di tutto ciò! Antonio Barile è la persona più umana, più solidale e più socievole di questo mondo!

Si arrabbia Antonio Barile, sì! E si indigna per la disonestà intellettuale, per la fannullaggine, per la furbizia, per la poltronaggine, per il menefreghismo, quando le cose non funzionano, per il non rispetto delle regole. Questo perché essendo la sua,una deformazione professionale, vorrebbe che le cose funzionassero bene e meglio per il bene di tutti.

Noi di SGF IN PIAZZA, come tanti altri, inizialmente, nel nostro piccolo, gli abbiamo dato una mano affinché andasse a governare il nostro paese, ma spesso e volentieri, non abbiamo alcuna remora a dichiararlo, ci siamo scontrati duramente con lui contestandogli alcune sue scelte durante il suo periodo in cui ha amministrato la nostra comunità. Ma in politica, come nella vita e nella società, ciò è fisiologico.

Ci siamo anche scontrati duramente, vero, per alcuni suoi rabbuffi, ma nulla possiamo dire di negativo circa la sua onestà, serietà, preparazione, lavoro ed impegno verso la società sangiovannese e per il bene comune della nostra comunità!

E poi, diciamoci la verità, ognuno di noi ha il suo carattere, la sua personalità, gli aspetti abituali e tipici del proprio comportamento che rendono ogni persona un preciso individuo diverso da un altro, ma nessuno è perfetto!

Nel tempo, poi, si cresce, si cambia, si studia, ci si corregge e si matura a causa della propria esperienza di vita, delle tante vicissitudini personali, del proprio rapporto con gli altri, della propria professione e dell’amore verso la propria famiglia e verso la propria comunità!

Detto questo e ritornando alla politica ed al ballottaggio di domenica prossima, possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che Antonio Barile ha veramente risvegliato le nostre coscienze! Il nostro modo di essere sangiovannesi, gioachimiti!

Perché Antonio Barile ha già conquistato tutti noi, con la sua autonomia, la sua libertà, con le sue battaglie, con la sua passione, con la sua testardaggine e il suo amore per questa nostra martoriata San Giovanni in Fiore.

Per lui è stato un DOVERE FARLO! E oggi È UN DOVERE, per tutti noi, SOSTENERLO! Senza se e senza ma!

San Giovanni in Fiore non ha bisogno di operazioni politiche studiate a tavolino per il privilegio di pochi!

San Giovanni in Fiore non potrà essere terra di avvoltoi, di conquista, di predatori e di ulteriore depauperamento per nessuno!

NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE!

La nostra comunità non potrà essere lasciata in mano ad un numero ristretto di famiglie solo perché legate a politicanti regionali o altri referenti politici con l’unico scopo del proprio tornaconto.

Non possiamo lasciare la nostra comunità nelle mani di un manipolo di furbastri incalliti, politicanti o di soggetti che sono in consiglio comunale da oltre un ventennio senza mai combinare alcunché per il bene comune, schierandosi già dalla parte sbagliata, ma giusta per i loro interessi e quelli dei loro familiari, nonché nelle mani di chi non ha a cuore le sorti di San Giovanni in Fiore, le sorti di tanti cittadini, la sorte dei diritti dei sangiovannesi già sanciti dalla nostra Costituzione, come il diritto alla salute!

San Giovanni in Fiore non potrà essere lasciata nelle mani di quelle poche persone, già freneticamente e convulsamente in moto, che più che parlare delle criticità che ci attanagliano fanno già i calcoli arrovellandosi ed arrabattandosi di chi entrerà o meno in consiglio comunale, per la poltrona di assessore o per spartirsi la torta. Come se ancora ci fosse chissà quale grande torta da spartirsi qui nel nostro comune!

Non possiamo permetterci di dare la nostra comunità, le nostre tradizioni, la nostra cultura e la nostra sangiovannesità nelle mani di chi non conosce nulla dei nostri problemi, di chi non vive la nostra comunità, ma pensa di usarla come trampolino di lancio per la propria carriera politica o per motivi elettoralistici noncuranti delle vere questioni, dei servizi e di tutte le altre problematiche pensando di risolverle, magari, con lo smart working, a distanza, lontano da tutto e da tutti!

NON POSSIAMO FARE UN SALTO NEL BUIO!

Abbiamo necessità di un Sindaco che stia dietro ai nostri problemi 24 ore su 24; di un Sindaco che stia vicino alla nostra gente; di un Sindaco che guardi ai più bisognosi; di un Sindaco che possa creare le condizioni di lavoro per tutti senza lasciare nessuno indietro; di un Sindaco che non aiuti sempre e solo gli amici degli amici!

C’è la necessità, oggi, più che mai, di un Sindaco AUTOREVOLE per la comunità, LIBERO DI AGIRE, LIBERO DA LACCI E LACCIUOLI, LIBERO DI SCEGLIERE una squadra di governo all’altezza, senza imposizione alcuna o calata dall’alto, per lavorare seriamente e per fare il bene comune di San Giovanni in Fiore!

C’è la necessità, oggi, più che mai, di un Sindaco che agevoli l’economia di San Giovanni in Fiore con progetti dei sangiovannesi e per i sangiovannesi, con appalti di lavoro e di servizi dei sangiovannesi per creare le condizioni di lavoro e far lavorare i sangiovannesi, per far crescere lo sviluppo e l’economia della comunità sangiovannese. Per invertire il trend dello spopolamento di San Giovanni in Fiore e della fuga, costretta, dei nostri giovani, dei nostri cervelli, delle nostre eccellenze!

Oggi c’è bisogno di un Sindaco vero, sangiovannese, che rispetti la dignità delle persone senza trucchi di sorta!

Oggi c’è bisogno di Antonio Barile!

E la VITTORIA di Antonio Barile sarà la nostra VITTORIA! La VITTORIA di San Giovanni in Fiore! La VITTORIA della comunità dell’Abate Gioacchino.

La VITTORIA di Antonio Barile sarà la VITTORIA per un nostro futuro migliore, per tutta la comunità, per tutti i cittadini, per la FUTURA San Giovanni in Fiore!

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SGF – ELEZIONI: la mancata ESPUGNAZIONE da parte della Succurro, l’AUTOELIMINAZIONE del PD e il MIRACOLO di Barile.

L'immagine può contenere: 2 persone, spazio all'apertoDi Pietro Giovanni Spadafora

Nessuna ESPUGNAZIONE.

“ Giorno 22 settembre 2020 sarò la prima donna sindaco di San Giovanni in Fiore e dei sangiovannesi”. Con queste parole il candidato sindaco SUCCURRO durante un suo intervento in campagna elettorale pensava di galvanizzare gli elettori sangiovannesi.

Con tutti i mezzi regionali, nazionali, politici, istituzionali, amichevoli, economici, pubblicitari, di marketing ecc., mancavano solo i mezzi militari, non è riuscita ad espugnare la fortezza di San Giovanni in Fiore, ad espugnare la fortezza dell’Abate Gioacchino.

Qualcuno l’aveva avvertita: i sangiovannesi non hanno l’anello al naso, né si fanno incantare da chicchessia. Poi abbiamo visto com’è andata. Un risultato striminzito per conquistare il ballottaggio. Dall’espugnare una comunità, politicamente parlando, ad arrivare appena ad un ballottaggio, avendo, adesso, molto meno chances di vincerlo. Una magra consolazione!

I sangiovannesi hanno bisogno di fatti concreti, di fatti che possano realmente migliorare le malmesse condizioni di vita e sociali in cui da anni sono costretti a vivere; hanno bisogno di far ritornare la gente che è stata costretta ad andare via; hanno bisogno di far ritornare i figli costretti a lasciare questa nostra comunità; hanno bisogno di una serie di sevizi che indebitamente gli sono stati tolti come quello del servizio sanitario, ormai inesistente quasi dalla notte dei tempi.

Colpa della SUCCURRO? No! Ma le promesse e gli imponenti interessi di chi con San Giovanni in Fiore non ha nulla a che fare, genera nei cittadini una mole di sospetti e di incertezze dando adito a non fidarsi più del prima mi voti e poi faccio le cose. A non fidarsi del potere fine a sé stesso, ai giochini elettoralistici, di carriere politiche e di poltrone!
I sangiovannesi hanno bisogno di fiducia, di rassicurazione, della convinzione di potercela fare, del poter rimanere, volendo, nella propria comunità da cittadini veri e non da sudditi!

AUTOELIMINAZIONE del PD.

Se questo è un partito…, a San Giovanni in Fiore! Mai un partito, una forza politica, un’organizzazione partitica si è autoeliminata come ha fatto il PD sangiovannese. Eppure, governando la comunità per 5 difficili anni, non aveva sfigurato, anzi! Se in una forza politica decidi di rispettare le regole le devi rispettare fino in fondo! Se decidi di attuare un metodo lo devi accettare fino in fondo! Se decidi di fare primarie aperte le devi rispettare fino in fondo! Ti devi adeguare! E prevedere anche gli imprevisti!

Così si dimostra l’etica e la credibilità di una forza politica, ma evidentemente quella del PD locale, già lacerata da tempo, per ovvi motivi, non ha retto, si è sfaldata. Sfaldamento che ha disorientato tutti gli appartenenti, esponenti ed elettori del PD, determinandosi una sorta di autoeliminazione dalla scena politica locale, cosa di cui, probabilmente, in questo momento San Giovanni in Fiore non aveva bisogno.

Comunque onore e merito, checché se ne dica, al candidato LACAVA che ha combattuto, credendoci sinceramente, per arrivare ad un possibile ballottaggio, troncatogli sul nascere dal fuoco amico, cadendo con le armi in pugno e con la coscienza a posto!

MIRACOLO di BARILE

BARILE ha compiuto un miracolo politico! Certo, oggi, è un fatto che suscita meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto ha superato i limiti della normale prevedibilità andando oltre la possibilità dell’azione umana. Una semplice lista contro il Gotha regionale e nazionale, una semplice lista contro i più importanti esponenti locali, regionali e nazionali del cosiddetto centrodestra.

Si badi bene, però, non è un miracolo politico operato con l’intermediazione di una creatura o di qualche divinità, ma è un miracolo che ha compiuto BARILE con il suo popolo, con i suoi voti, con la sua comunicazione politica, con le sue strategie, con la sua forza di volontà, con la sua concretezza, con la sua preparazione, con la sua onestà, con la sua rabbia, con i suoi difetti e, soprattutto, con la sua credibilità politica!

Inutile non riconoscerlo, sarebbe da disonesti intellettuali!

BARILE andrà fino in fondo per la sua strada! È la sua strategia vincente! Non gli interesseranno i beceri accordicchi sottobanco, per cui sarà inutile tirarlo per la giacca e promettergli qualche pacchettino di voti per il ballottaggio. Sarà inutile pensare che qualche candidato sindaco bocciato al primo turno possa indirizzare il voto dei cittadini o dire alla gente come comportarsi. Il voto e la libertà dei cittadini non sono proprietà di nessuno. Lui, al contrario di tanti, lo ha capito da tempo. E questa è la sua grande forza, la sua azione vincente, ed il popolo, essendo più libero che mai, approva, e questo è un dato di fatto. E questo suo primo risultato elettorale ne è una dimostrazione plastica!

Tuttavia le strategie elettorali, le campagne elettorali e i ballottaggi elettorali finiscono, e poi bisognerà governare. E oggi nel governare San Giovanni in Fiore non sono più ammessi fallimenti di sorta.

La nostra comunità, la comunità di Gioacchino, lo ripeto, ha bisogno di serenità e di rimboccarsi seriamente le maniche, ha bisogno di una task force di esperti per affrontare il futuro, di progetti, di lavoro serio, di lungimiranza politica, di cultura, di turismo, di solidarietà, di collegialità, di disponibilità, di avvedutezza, di verità, di unità, di dialogo, di compattezza e di rispetto per poter diventare una comunità modello affrontando con determinazione gli anni a venire e lasciare una San Giovanni in Fiore migliore ai nostri giovani e ai nostri figli!

Pietro Giovanni Spadafora

SGF – ELEZIONI: una nostra breve analisi politica di getto.

A parte la bruciante e cocente delusione della SUCCURRO che con 5 liste e tutto l’entourage locale, regionale e nazionale non vince al primo turno, ottenendo un risultato striminzito, se questo sarà il trend definitivo va subito detto, politicamente parlando, che la metà del PD ha voluto punire LACAVA ribadendo che senza il capo non si va da nessuna parte.

Alla fine, però, si ritroveranno, probabilmente, il nemico politico più acerrimo ad amministrare il comune: BARILE!

BARILE, sempre alla fine, tra i due litiganti del PD è il terzo a godere!

Ottimo risultato per SILLETTA che, a nostro avviso, ha goduto dell’appoggio della metà del PD!

Per gli altri candidati un risultato più che deludente.

ADESSO INIZIERÀ UN’ALTRA PARTITA!

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L'immagine può contenere: il seguente testo "Caruse Silletta COMUNE DI SAN GIOVANNI IN FIORE ELEZIONTO SATTEMARE 2020 Succurre RELISEOR Lacava P】 22% 17,53% TOTALE 25,53% 371 901 20,22% 12,28% 1312 2,98% 1039 14,24% 631 153 732 5139"

POLITICA – ELEZIONI E REFERENDUM

L'immagine può contenere: il seguente testo "REFERENDUM"Aspettando i risultati definitivi delle comunali sangiovannesi riteniamo che nulla sia cambiato dal punto di vista politico con questa tornata elettorale.

A parte la sparizione del M5S nei territori, cosa che avevamo previsto in tempi non sospetti, per il resto c’è stato un rafforzamento della solita partitocrazia.

La vittoria schiacciante del SI al referendum sul taglio dei parlamentari non ci fa cambiare idea. Ora, insieme ad una nuova legge elettorale adeguata al taglio dei parlamentari, necessiterà fare ulteriori riforme, se si faranno, come e quando, ma restiamo convinti che sia stata una truffa.

Con la vittoria del SI i partiti continueranno a SCEGLIERE i parlamentari che saranno sempre più forti, ma sempre più controllati, anche e in particolar modo dalle lobby, poteri forti, multinazionali varie e, soprattutto, dalla criminalità organizzata, non rappresentando più in modo adeguato i territori, ma forti interessi privati.

Così ha deciso il popolo e così prendiamo atto!

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SGF – ELEZIONI: le “Forche Caudine” di un eventuale ballottaggio.

L'immagine può contenere: spazio all'apertoVisto e considerato l’enorme spiegamento di forze regionali e nazionali a supporto della candidata a sindaco Dott.ssa Rosaria Succurro, e la prosopopea con cui, in campagna elettorale, tali forze, hanno assunto un atteggiamento scostante di presuntuosa superiorità, nel caso in cui, la stessa, non dovesse diventare sindaco al primo turno, sarebbe già una bruttissima e sgradevolissima sconfitta, per tutto l’entourage!

Tuttavia, considerato anche il suo nutrito numero di liste, la Succurro dovrebbe, perlomeno, non vincendo al primo turno, andare al ballottaggio.

Ora, in un eventuale ballottaggio, giacché gli altri sei candidati a sindaco hanno impostato, in linea di massima, una campagna elettorale contro la candidata sindaco Succurro, sarebbe curioso sapere, andando uno di loro al ballottaggio con essa, cosa faranno gli altri restanti cinque candidati sindaco. Daranno indicazioni ai propri elettori di non votare ancora la candidata Succurro mantenendo la loro coerenza e la loro credibilità intatte? Vedremo!

Di sicuro il ballottaggio sarà un’altra partita da giocare, ma gli elettori sangiovannesi tutti, ritenendosi, a nostro avviso, molto più liberi, e infischiandosene dei consigli dei restanti cinque candidati a sindaco, voteranno come meglio riterranno opportuno e di sicuro per il bene di tutta la comunità sangiovannese!

Libertà di voto con cui tutti gli elettori sangiovannesi, ne siamo fortemente convinti, non permetteranno, ai restanti cinque candidati sindaco e alla candidata Succurro, alcun tipo di baratto, nessuno scambio bilaterale o multilaterale di sorta, né, tanto meno, alcuna contrattazione privata per il “particulare”, o anche accordicchi di basso livello e giochini vari per la spartizione di poltrone e poltroncine!

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San Giovanni in Fiore – ELEZIONI COMUNALI: come scegliere il SINDACO migliore.

L'immagine può contenere: una o più personeAbbiamo seguito in questa campagna elettorale i vari candidati a sindaco nei vari comizi, interventi, confronti ed interviste varie e ci siamo fatti una nostra opinione. Opinione frutto del perché si sono candidati, dei loro intenti e di come affronteranno le varie criticità della comunità.

In base alle nostre sensibilità e a quello che abbiamo percepito durante la campagna elettorale e non solo, vogliamo suggerire agli elettori tutti, un criterio, un metodo per prendere una decisione consapevole nello scegliere il futuro sindaco di San Giovanni in Fiore.

Abbiamo deciso, pertanto, di far ragionare e di far capire il perché un candidato sindaco NON MERITI il nostro voto.

Ritenendo che il voto è importante perché è l’unico momento in cui il cittadino può decidere chi far diventare sindaco della nostra comunità, non dobbiamo sprecare questa opportunità andando a votare senza sapere chi stiamo votando.

Vogliamo far distinguere, quantomeno, le persone serie dai “venditori di fumo”.

E allora andiamo a vedere perché un CANDIDATO SINDACO NON MERITI il nostro voto.

UN CANDIDATO SINDACO NON MERITA IL NOSTRO VOTO

– Quando è tutto fumo e niente arrosto; ha bisogno di una imponente pubblicità perché non è capace di convincere l’elettorato con argomenti seri; ha bisogno di essere preso per mano dai potenti di turno perché come un bambino/a, viziato/a, non sa camminare da solo/a; quando non è battagliero né autonomo, e se i suoi protettori non gli concedono qualcosa rimane immobile, fermo; quando ha alle spalle uno spiegamento di forze enormi che rappresentano le istituzioni di livello superiore non certo per fare il bene comune, ma perché ci sono interessi politici, elettoralistici, economici e di milioni di fondi da far confluire verso il privato e verso gli amici degli amici a discapito dei servizi pubblici, come la sanità, e delle comunità; e quando, infine, il suo operato politico passato, se ne ha uno, è fallimentare ed il popolo ed il territorio sono stati dimenticati.

– Quando ha già fatto l’amministratore, magari all’opposizione, per anni, e non ha prodotto risultati concreti non ottenendo alcunché; quando credendosi il candidato sindaco naturale di una forza politica o di una coalizione viene preso a calci dal suo stesso partito perché, probabilmente, politicamente, non credibile; quando gode, oltre che dell’appoggio di altri pseudo esponenti di altre forze politiche e movimenti nonché dell’appoggio di rappresentanti di istituzioni che appartengono alla stessa coalizione partitica che lo hanno bocciato, dimostrando ed evidenziando, con ciò, che alla fine sono tutti d’accordo e fatti della stessa pasta, quella pasta costituita dai soliti interessi privati che non gioverebbe alla nostra comunità, al nostro bene comune.

– Quando ha alle spalle, accanto e davanti, imprenditori e candidati con interessi privati; quando tanti supporters prediligono la sanità privata a quella pubblica; quando hanno paura di un semplice video, facendo ferro e fuoco affinché non venga pubblicato e, quindi, censurato, che manda in onda una protesta di cittadine donne contro la sanità privata per implementare quella pubblica; quando non si è propensi a valorizzare i beni comuni, pubblici e architettonici per farne usufruire la collettività tutta.

– Quando si imposta e si fissa l’operato politico solo sul bilancio comunale, sul DARE e l’AVERE non avendo una percezione complessiva nell’amministrare una comunità; quando, facendo stringere la cinghia alla popolazione, pensa di fare solo LE SPESE in base alle ENTRATE, che spesso non sono sufficienti e quindi aumentarle con ulteriori TASSE, ignorando le istituzioni di livello superiore dalle quali con progetti seri e realizzabili si possono reperire milioni di fondi; quando sacrifica un’intera comunità solo per il fatto di far quadrare i conti pubblici al centesimo di euro con sciocca austerità togliendo il respiro alla popolazione, senza cercare le possibili soluzioni ed alternative previste di contabilità pubblica, perché la quadratura di cassa e di bilancio vengono prima delle persone e dei cittadini.

– Quando si ha nelle proprie liste candidati e capilista che sono sulla scena politica locale da quasi vent’anni e non hanno mai combinato nulla pensando semplicemente ai loro comodi facendosi i fatti propri ed essendo responsabili, pro quota, delle condizioni in cui oggi si trova la nostra comunità; quando, non avendo supporters di una certa credibilità e di un certo spessore etico, comprendendo che di nascosto appoggiano altro candidato sindaco, si avvilisce non credendo più, esso stesso, nella sua candidatura a sindaco.

– Quando spara fanfaronate a destra e a manca pensando di conquistare il mondo; quando comunica che si hanno degli assi nella manica per la sanità pubblica, ma facendoli scoprire dopo le elezioni, nel senso che prima mi voti e poi ti sistemo; quando pensa di realizzare cento, mille musei e mille altre strutture quando ne basterebbe solo una, o al massimo due, fatte bene; quando pensa che i “mi piace” e le visualizzazioni sui social network siano propri voti e tutto il paese sia con lui; quando dichiara che ha già risolto tantissimi problemi della comunità senza che mai nessuno se ne sia accorto; quando l’ambizione politica personale acceca così tanto e non si ha contezza di cosa significhi amministrare una comunità, ma si ha tanta contezza di un numero esagerato dei cani randagi.

ED INFINE, QUAND’È CHE UN CANDIDATO SINDACO MERITA IL NOSTRO VOTO?

– Quando è una persona umile, semplice, uno della porta accanto, uno di noi, che guarda agli ultimi e pensa che nessuno deve rimanere indietro; quando è una persona educata, rispettosa di tutti, aperta al dialogo con tutti, avversari politici e non; quando vive tra la gente, tra i giovani e vive la comunità con passione e con la voglia sincera di risolvere i tanti problemi che l’attanagliano; quando ha una grande sensibilità per le cose semplici e una visione complessiva della comunità , del territorio e della società con tutte le varie criticità; quando è sensibile alle lotte di tanti cittadini, associazioni e donne che lottano per le tante serie problematiche come quella della sanità pubblica e dà loro solidarietà, supporto e vicinanza riconoscendone l’impegno e ringraziando; quando non essendosi autocandidato e non essendo calato dall’alto, ma scelto da tantissimi cittadini con primarie aperte, ha già una notevole legittimazione popolare per andare a fare il sindaco; quando avendo appartenuto ad una amministrazione, la precedente, che ha fatto abbastanza bene, è quello che potrebbe portare avanti il solco politico-amministrativo già tracciato dalla stessa; quando una persona verso cui si ha il bisogno di parlargli o proporre qualcosa è disponibilissima ad ascoltarti senza alcuna puzza sotto il naso; quando è una persona pulita, coraggiosa nel mettere in dubbio e scardinare alcune supremazie nel proprio partito o forza politica di appartenenza promuovendo la collegialità nelle decisioni di azione politica innovativa per il bene comune e contro il sistema della partitocrazia fine a se stesso; ed infine quando è convinto che deve essere il sindaco di tutti i cittadini della comunità sangiovannese e non di una sola parte, dimostrando sempre grande stima e solidarietà nei confronti di tutte le persone, nessuna esclusa, nonché rispettoso delle regole e delle istituzioni tutte, per la rinascita, la crescita e lo sviluppo di San Giovanni in Fiore!

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SGF – Elezioni: le promesse.

L'immagine può contenere: una o più persone, primo piano e spazio all'apertoIn questa inconsueta campagna elettorale alcuni candidati a sindaco propongono, più o meno, le stesse cose, anche se fingono che siano diverse.

Tante PROMESSE!

È vero che le promesse, le grandi promesse, sono l’anima della pubblicità, ma la maggior parte di esse durano meno del momento in cui le si dicono.

Bisogna stare attenti a fare affidamento su tutto ciò che dice una persona nei momenti in cui è innamorata, ebbra, esaltata e, soprattutto, nel momento in cui concorre per una carica pubblica.

A volte il problema non è il fatto che i candidati a cariche politiche non mantengano le promesse, il problema è che la maggior parte delle tante promesse che essi fanno ai cittadini non sono mai state chieste da quest’ultimi.

Insomma, spesso e volentieri, tanti politici e tanti candidati a cariche pubbliche sono uguali dappertutto. Promettono di costruire ponti anche quando non ci sono fiumi.

È meglio realizzare un 20% di qualcosa che il 100% di nulla.

La vera politica non promette mari e monti a una comunità, ma valorizzare ciò che quella comunità possiede.

E allora stiamo attenti alle FANFARONATE e guardiamo ai candidati concreti, semplici, umili e che vivono tra la gente!

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