LE FUNZIONI DI UN CONSIGLIO COMUNALE: per non dimenticare!

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Di San Giovanni in Fiore in Movimento

Per il bene ed il rispetto dei cittadini il Consiglio comunale è l’organo di INDIRIZZO e di CONTROLLO POLITICO-AMMINISTRATIVO di un comune.

Tra le materie di competenza del Consiglio vi sono, soprattutto, il CONTROLLO del bilancio, del conto consuntivo, del piano urbanistico comunale e del piano delle opere pubbliche.

Invece in tanti comuni vi sono, oltre ad assessori e collaboratori, i CLASSICI CONSIGLIERI COMUNALI E PRESIDENTI-ZERBINI:

tendono ad inibire le proprie emozioni;

spesso oppressi e intimoriti dagli altri, subiscono le situazioni;

sono facilmente influenzabili;

si scusano eccessivamente ed evitano qualsiasi contrasto;

difficilmente riescono a soddisfare un loro bisogno/desiderio;

hanno un basso concetto di sé;

nell’interesse e nell’ansia di ricevere un qualche piattino di lenticchie da parte di qualcuno, diventano laudatori e miopi percependo sempre il bicchiere pieno quando invece è realmente quasi vuoto, svendendo, così, senza rendersene conto, una comunità.

San Giovanni in Fiore in Movimento

SGF – M5S

Nessuna descrizione della foto disponibile.Costituzione Gruppo Territoriale

San Giovanni in Fiore

AVVISO

Di Pietro Giovanni Spadafora (Iscritto M5S)

Se avete aderito per la costituzione del Gruppo Territoriale di San Giovanni in Fiore, avrete già ricevuto una e-mail di conferma, per l’avvenuta adesione, da parte dello Staff M5S.

Se “desiderate”, potrete girare questa e-mail alla mia e-mail personale per sapere in anticipo quanti iscritti abbiamo già aderito e per conoscere a che punto siamo nella costituzione del gruppo. Dopo invierò una e-mail ad ognuno degli iscritti con il numero preciso degli aderenti.

Purtroppo è l’unico modo per sapere, sempre in anticipo, a che punto è la costituzione del gruppo. Diversamente non sappiamo quando raggiungeremo il quorum di 30 iscritti e dovremo aspettare, chissà quanto e quando, la comunicazione da parte del coordinatore regionale.

Spero in futuro che gli iscritti “certificati” potranno accedere, con più trasparenza e celerità, agli obiettivi che gli stessi si prefiggono di realizzare.

E-MAIL: spadaforapg@libero.it

SGF – CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI GIOACHIMITI/INTERNATIONAL CENTER OF GIOACHIMITI STUDIES

Vogliamo ricordare ai tanti studiosi nazionali e stranieri, ai tanti cittadini sangiovannesi emigrati e alla stampa nazionale ed estera, che a SAN GIOVANNI IN FIORE esiste, con 40 anni di attività culturali, un prestigiosissimo CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI GIOACHIMITI, con una prestigiosissima Organizzazione ed infaticabili Organi Statutari.

https://www.centrostudigioachimiti.it/?fbclid=IwAR0Uuo21y217-rtTmf-Wa-1oG2hL0e1pB_GAXVc2e5gUIxIUO7lE0D7uyZE

Vogliamo ricordare, inoltre, che giorno 2 DICEMBRE 2022 prossimo, alle ore 17,00, ci sarà, nella CHIESA ABBAZIALE FLORENSE, sempre a SAN GIOVANNI IN FIORE, il “PREMIO INTERNAZIONALE GIOACCHINO DA FIORE”.

SGF IN PIAZZA

English Version

SGF – INTERNATIONAL CENTER OF GIOACHIMITI STUDIES

We want to remind to the many national and foreign scholars, to the many San Giovanni in Fiore citizens emigrated and to the national and foreign press, that in SAN GIOVANNI IN FIORE, Calabria Italy, there is, with a 40 years of an uninterrupted cultural activity, a very prestigious INTERNATIONAL CENTER OF GIOACHIMITI STUDIES, with a very prestigious Organization and tireless Statutory Bodies.

https://www.centrostudigioachimiti.it/?fbclid=IwAR1OXNuoklcZCP-AYKC1-U7BjPMHtgvrf3GJxJvxxV_JtEY7CJ290qLdEok

We also want to remind that on the day of DECEMBER 2, 2022, at 5 pm, there will be, in the FLORENSE ABBEY CHURCH, also located in SAN GIOVANNI IN FIORE, the “INTERNATIONAL GIOACCHINO DA FIORE AWARD”.

SGF IN PIAZZA

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "Centro Internazionale di Studi Gioachimiti Abbazia Florense San Giovanni in Fiore PREMIO INTERNAZIONALE Gioacchinot Fiore da INTERVENTI GIAN LUCA POTESTÀ Alexander Patschovsky: l'impresa straordinaria un editore interprete RICCARDO SUCCURRO dicembre 1982 dicembre 40 attività culturali Centro Studi VENERDÌ2 DICEMBRE 2022 ORE 17,00 CHIESA ABBAZIALE FLORENSE SAN GIOVANNI IN FIORE Il Direttore del Comitato Scientifico Presidente del Centro Studi Prof. Gian Luca Potestà Prof. Giuseppe Riccardo Succurro Istuti Mic MINISTERO DELLA CULTURA SPS 899"

SGF – Monumento ai Caduti di San Giovanni in Fiore

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A parte la ZTL H24, scelta che non abbiamo mai condiviso per una serie di motivi, vogliamo mettere le mani avanti per quanto riguarda la STATUA DELLA VITTORIA ALATA.

Va bene l’esecuzione del restauro della stessa, ma non vorremmo che, con qualche scusa, tale nostro monumento storico fosse, poi, sostituito con una qualche altra opera KITSCH, dozzinale, banale e di cattivo gusto.

Vogliamo ricordare, all’attuale Amministrazione, che il monumento fu posizionato nella sua sede in via Roma, nello slargo all’incrocio con Via G. Bovio, nell’estate del 1963, 60 anni fa. Esso fu commissionato dall’Amministrazione Comunale dello storico Sindaco di San Giovanni in Fiore Giuseppe Oliverio del Partito Comunista Italiano, per commemorare i concittadini caduti per la patria nelle guerre mondiali.

La Statua fu realizzata dalla ditta Ciocchetti di Pietrasanta in Provincia di Lucca, specializzata nella scultura sacra, monumentale e statuaria.

Nel dicembre 1995 fu sostituito il basamento originale che era stato deteriorato.

Per realizzare il monumento il materiale usato è stato il bronzo, il marmo e la pietra.
Il basamento di marmo grigio era posto su tre gradini. Sul basamento, poi, è stata posta la statua in bronzo.

Il basamento è stato realizzato con piastre bocciardate e decorate sul frontale da triangoli isosceli e dalla dedica: “ AI CADUTI DI
TUTTE LE GUERRE”.

La Statua raffigura una ragazza con ali spiegate, allegoria della VITTORIA ALATA, che alza con entrambe le braccia una corona di rami di alloro e di quercia.

Questo è quanto, per rispetto della comunità sangiovannese e della sua Storia!

SGF IN PIAZZA

GOVERNO

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Con L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA PER LE REGIONI si creeranno cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Ci saranno lavoratori di serie A e di serie B;

ci saranno stipendi e pensioni di serie A e di serie B;

si rafforzerà, ancora di più, una sanità di serie A e di serie B, con un maggior numero di pazienti di serie A e di serie B;

ci saranno ambienti e territori di serie A e di serie B;

ed infine, ciliegina sulla torta, ci sarà un’ istruzione di serie A e di serie B, con laureati e diplomati di serie A e di serie B.

Questo sarebbe il GOVERNO DEI PATRIOTI! Della NAZIONE ITALIA!

Complimenti!

ITALIANI!

SGF IN PIAZZA

SGF – L’ARCIPELAGO ANZIANITÀ.

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Di Pietro Giovanni Spadafora

Anziani saggi, ma fragili, sguarniti dei servizi necessari e tagliati fuori dalla tecnologia.

Qualche settimane fa, durante le ultime giornate di quel bel sole, mi sono imbattuto in una situazione inaspettata all’interno di un cosiddetto garage nei pressi dell’Ospedale cittadino.

Per strada c’era poca gente e la scena che mi si è presentata innanzi è stata, a dir poco, straordinaria.

Un gruppo di signori anziani seduti a cerchio stava discutendo.

Ho chiesto educatamente se potevo scattare una foto e me lo hanno concesso. Allego la foto, ma per la tutela della loro privacy nascondo i volti.

Morso da una forte curiosità mi sono bloccato, e, quasi di soppiatto, mi sono insinuato e piantato davanti alla porta.

Ho chiesto, vedendoli seduti e disposti tutti intorno con una compostezza e un contegno eccezionali, come avveniva nelle vecchie sezioni dei partiti, se vi era una qualche riunione politica.

“No, stiamo parlando della guerra russo-ucraina!” Ha risposto uno di loro. “Ci vuole la pace!” Ha ragionato un altro.

Ho chiesto cosa li preoccupasse di più.

“A noi niente. Se non ci sarà la pace saranno problemi per tutti, in particolare per i giovani, i figli, i nipoti.” Ha osservato un altro ancora.

“Rischiamo di ritornare come una volta quando tra vicini e contigui di casa ci si spartiva il pane, sempre che lo avevamo. Questi governanti non capiscono nulla! Si può tornare indietro come quando si andava a tagliare e caricare legna con i muli.” Ha ricordato un altro anziano.

Ho risposto che avevano ragione e che ero contento che discutessero di queste cose e si ponessero certi problemi.

“La preoccupazione dovrebbero averla più i giovani che noi!” Ha replicato un altro signore.

Ho specificato che anche i giovani erano preoccupati.

“No, stanno tutto il giorno al telefonino.” Ha ribattuto un altro di loro. “Non gli interessa nulla di questi problemi!”

Il loro discorso sulla guerra è andato avanti per tutti i circa 15 minuti di sosta che ho fatto davanti alla porta e al quale ho assistito osservando e ascoltando incuriosito, rapito e incantato.

Ho chiesto dopo un po’ se si ritrovavano lì sistematicamente, e uno di loro ha risposto che non programmavano nulla e che si ritrovavano lì quando era bel tempo e le temperature lo permettevano.

Erano anni e anni che non assistevo più a una tale scena, a una riunione del genere: una scena che mi ha fatto ritornare bambino quando passavo davanti a qualche sezione di partito politico.

Nessuno di loro, se si osserva la foto, ha il telefonino nelle mani, ma neanche nelle tasche, presumo. Era la saggezza, la dignità e la compostezza nei loro discorsi che la facevano da padrone.

E vi era anche, ho avuto l’impressione, una sorta di impotenza e fragilità, sotto diversi aspetti, nei loro ragionamenti: poche tutele, pensioni da fame, solitudine, assenza di servizi vari, insieme, oggi, all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e costi vari, il tutto, molto probabilmente, condito dalla lontananza dei figli.

Pensavo che si sta ghettizzando una generazione che è una straordinaria ricchezza senza rendercene conto, senza che le pubbliche istituzioni se ne rendano conto. Anzi, penso che si sia già a un punto di non ritorno.

A parte l’assenza di servizi sanitari adeguati, di fronte a loro c’era, paradossalmente, la struttura dell’Ospedale cittadino, pensavo che diventa sempre più difficile per loro vivere senza home banking, senza firma digitale, senza app., senza “Spid”.

Pensavo che le nuove tecnologie, quest’era del virtuale, questa rivoluzione digitale hanno spaccato la società, e che le istituzioni addette avrebbero dovuto preoccuparsi di chi restava indietro.

Mi è anche venuto in mente un’altra scena: durante lo scorso inverno, passando con l’auto davanti l’Ufficio Postale di Piazza Aldo Moro, ho visto una fila di anziani che di sicuro non erano lì per passare il tempo: erano lì perché dovevano fare, la loro presenza era certamente necessaria, alcune semplici operazioni, magari come prelevare del contante, o pagarsi la pensione, o pagare una tassa, che ormai tutti, quasi tutti, risolviamo con un click, con una semplice app., con una card, con lo smartphone, ovunque ci troviamo, o col computer da casa.

Anziani quasi, ormai, completamente abbandonati nella loro solitudine analogica e in altro. Tutto ciò non solo è penoso: è irresponsabile, inaccettabile, nonché pericoloso per tanti motivi!

Situazioni di anziani nei confronti delle quali volgiamo lo sguardo altrove facendo finta di non vedere, situazioni che le istituzioni preposte dovrebbero vedere e che silenziosamente e scandalosamente non vedono.

E l’immensa ricchezza qual è la popolazione anziana, pian pianino, svanisce come quando un treno svanisce nella nebbia.

Pietro Giovanni Spadafora