UN COLPO AL CUORE

Nessuna descrizione della foto disponibile.La storia di Notre-Dame e perché è il simbolo della Francia

–di Alb.Ma. 15 aprile 2019 – Il Sole 24 ORE

Notre-Dame de Paris, nostra signora di Parigi. La cattedrale parigina divorata dalle fiamme nella sera del 15 aprile non è soltanto un monumento simbolo della capitale francese, visitato solo nel 2017 da 12 milioni di turisti: quattro milioni in più del Louvre e quasi il doppio rispetto alla Torre Eiffel. È un capolavoro di fama globale che rappresenta la Francia e l’Europa del mondo, epicentro di suggestioni artistiche e letterarie che precedono la sua immagine . Eretta nel quarto arrondissement della città, arriva a 69 metri d’altezza con le sue torri ed è lunga 128 metri. La sua costruzione è iniziata nel 1163 e terminata un secolo dopo, anche se sarebbero state apportate diverse modifiche almeno fino alla seconda metà dei XIV secolo. Ha una pianta a croce latina.

È il principale luogo di culto cattolico della città, cattedrale dell’arcidiocesi di Parigi e il suo arcivescovo, oggi Michel Aupetit, è il primate della Francia. Nella sua storia ha già vissuto momenti bui, anche se l’incendio appena divampato potrebbe essere quello più devastante in assoluto. Negli anni della Rivoluzione francese la cattedrale subì vandalismi e distruzione di immagini sacre. Si sono registrati danni minori anche durante la Liberazione di Parigi, al termine della Seconda Guerra mondiale, per poi avviare nella seconda metà del secolo una serie di lavori di restauro. L’ultimo era in atto quando è scoppiato l’incendio del 15 aprile e sarebbe dovuto costare un totale di 6 milioni di euro.

Notre-Dame nell’immaginario collettivo

L’impatto emotivo è enorme. La cattedrale è prima di tutto un gioiello del gotico francese, rimasta a lungo il monumento più alto di Parigi prima della costruzione della Torre Eiffel nel 1889. La sua facciata è decorata da immagini bibliche, mentre gli esterni sono arricchiti da sculture tipiche del gotico come i celebri gargoyle: in italiano garguglia, le figure fantastiche e grottesche apposte per canalizzare il deflusso dell’acqua piovana. All’interno si notano soprattutto le vetrate e il rosone: quello a sud raffigura Cristo, santi, apostoli e angeli, quello a nord immagini dell’Antico Testamento. La sua struttura è diventata lo sfondo di letteratura e cinema, a partire dal romanzo che ne immortala il nome: Notre-Dames de Paris di Victor Hugo, il capolavoro romantico del 1831 che racconta la tragedia del campanaro Quasimodo e della zingara Esmeralda. Culla della cristianità francese, la cattedrala si intreccia inevitabilmente con la storia del paese: sul suo altare si sono svolte l’incoronazione di Napoleone, la beatificazione di Giovanna d’Arco e le esequie delle figure politiche più importanti della storia nazionale, da De Gaulle a Mitterand. Non meraviglia quello che ha detto subito Emmanuel Macron, di fronte alle fiamme che stanno distruggendo Notre-Dame: «Una parte di noi brucia con la cattedrale».

UNIVERSO – FOTO DEL SECOLO: rivoluzione universale?

L'immagine può contenere: notte

La prima foto reale di un buco nero.

Una foto fatta a 55 milioni di anni luce di distanza dal nostro pianeta Terra.

Facciamo un po’ di conti?

La velocità della luce è pari a 299 mila 792,458 chilometri al secondo (km/s). (Quasi 300 mila Km al secondo).

Un anno luce corrisponde a 9 460 730 472 581 km, cioè: vale a dire circa 9 mila e 461 miliardi di chilometri.

Calcolati più o meno così:

300.000 x 60 secondi (1 minuto) x 60 minuti (1 ora) x 24 ore (1 giorno) x 365 giorni (1 anno) =

a circa (9 mila e 461 miliardi di chilometri = 1 anno luce).

Siccome il buco nero fotografato è a 55 milioni di anni luce dalla Terra,

per calcolare la distanza del buco nero dalla Terra in Km,
dobbiamo moltiplicare:

(9.460.730.472.581) x (55.000.000) =

(520.340.175.991.955.000.000) di Km.      (Distanza Terra-Buco nero).

Chiediamo aiuto agli esperti per leggere questo numero composto da 21 cifre che è la distanza Terra – Buco nero.

Grazie!

BLOG SGF IN PIAZZA

P.S.
Comunque possiamo dire che noi c’eravamo!

SAN GIOVANNI IN FIORE – Edilizia residenziale pubblica inutile?

L'immagine può contenere: cielo, abitazione, albero, spazio all'aperto e naturaCon Deliberazione della G.R. n. 204 del 20/05/2011 è stata approvato il “Programma regionale di edilizia residenziale sociale di cui all’art. 8 del D.P.C.M. 16/07/2009 “Piano Nazionale di Edilizia Abitativa”.

Il “Programma regionale di edilizia residenziale sociale di cui all’art. 8 del D.P.C.M. 16/07/2009 “Piano Nazionale di Edilizia Abitativa” prevede un finanziamento complessivo di € 21.594.960,81 per interventi di edilizia sovvenzionata ed agevolata, di cui € 1.671.000,00 assegnati al Comune di San Giovanni in Fiore per la copertura finanziaria necessaria all’intervento di recupero di n. 15 alloggi nel Centro Storico per necessità abitativa.

Ieri giorno 8 aprile 2019 si DETERMINA l’approvazione della spesa di cui al preventivo e si rilascia PARERE FAVOREVOLE per alcuni ATTI DI ACQUISTO DEGLI EDIFICI INSERITI NEL PROGRAMMA DI “EDILIZIA SOCIALE NEL CENTRO STORICO” ED IDENTIFICATI COME LOTTO 2, LOTTO 3, LOTTO 4, LOTTO 7 E LOTTO 8.

Bene! Ora, fermo restando che non si vuole puntare il dito contro qualcuno in particolare, e fermo restando che il nostro Comune, in questo caso, non ha alcuna responsabilità, se non quella di eseguire gli atti e di rispettare la legge, alcune domande ci sorgono spontanee, non sia per altro, ma per il fatto che si tratta di denaro pubblico, soldi di noi tutti cittadini contribuenti per tale spesa.

– Essendovi un periodo di lento spopolamento per la nostra comunità, a chi gioverà questa edilizia residenziale pubblica? È veramente necessario un tale programma di edilizia residenziale pubblica in una comunità come la nostra piena zeppa di case, palazzi e abitazioni di ogni sorta?

– Quante famiglie, nella nostra comunità, hanno realmente bisogno di questa edilizia residenziale pubblica?

– È vero che il 99,9999999% dei residenti di San Giovanni in Fiore sono proprietari di una casa?

– Potrebbero verificarsi fatti di abusivismo, non certo da parte di sangiovannesi, nei confronti di tali alloggi di edilizia residenziale pubblica come è già successo nel 2010?

– Davvero questo programma di edilizia residenziale pubblica rilancerà la possibilità della rigenerazione urbana, con servizi annessi e connessi, soprattutto, del nostro centro storico con conseguenti migliorie sotto il profilo economico, occupazionale, sociale e culturale?

– Si andranno ad arricchire solo determinati soggetti in mancanza di una visione strategica che coniughi, ad esempio, la rigenerazione urbana e l’edilizia residenziale pubblica?

– Se questa edilizia residenziale pubblica non fosse necessaria per la nostra comunità, ci sarebbe la possibilità di far cambiare destinazione di questi fondi (€ 1.671.000,00 – circa 3 miliardi e 236 milioni delle vecchie lire) per altre priorità, sempre della nostra stessa comunità, essendo, il nostro, un ente comune in dissesto finanziario?

– Ecco! Chi di competenza, potrebbe dare una risposta a queste domande?

Non vorremmo che alla fine questi soldi pubblici fossero semplicemente buttati al vento senza alcun ritorno benefico per la comunità tutta!

BLOG SGF IN PIAZZA

AUTONOMIA DEL GIORNALISMO

L'immagine può contenere: notebook

Sui valori dell’autonomia del giornalismo si misura la qualità e la veridicità delle notizie e, di conseguenza, il grado di democrazia di un Paese e la sua crescita sotto ogni profilo.

Un VERO Giornalista, con la G maiuscola, deve essere autonomo. Deve raccontare i fatti., la realtà e la verità.

Se un giornalista prende posizione, non è più un giornalista, ma un opinionista.

E le opinioni, si sa, possono essere condivisibili o meno.

I FATTI, invece, rimangono fatti.

PGS

CULTURA & SPORT – Orgoglio sangiovannese!

L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi

NICOLE ORLANDO INCONTRA GLI ALUNNI DEI LICEI DI SAN GIOVANNI IN FIORE
Di Maria Gabriella Militerno

A prolungamento della NNLC19, questa mattina il Liceo Classico, con la partecipazione degli altri indirizzi dei Licei, Scienze Umane, Artistico e Scientifico, ha scritto un’altra significativa pagina della sua storia che resterà, senza ombra di dubbio, negli annali della storia locale.

Presso la palestra dei Licei Classico e delle Scienze Umane, la campionessa paralimpica Nicole Orlando, ha piacevolmente conversato con gli alunni lì raccolti, partendo dal suo primo libro, “Vietato dire non ce la faccio” e arrivando ai suoi successi sportivi.

Si è subito sentita come in famiglia apprezzando moltissimo la presenza di tutti quei ragazzi, seduti a terra per ascoltare quanto lei aveva da raccontare.

Ci ha parlato della sua splendida famiglia e ha dichiarato a tutti di avere un fidanzato che ama tanto, Carmelo, uno sportivo anche lui.

Forte è stata l’emozione quando lei ha parlato della sua nonna, Fiorella, che le è stata portata via da una malattia, ma che ha continuato ad avere un forte ascendente su di lei che, nell’affrontare le diverse sfide, ha sempre avuto e continuerà ad avere un motivo in più per vincere, quello di poter dedicare a lei la vittoria.

E lì, quasi a volerla consolare del fatto che il dolore accompagna tutti noi in questa vita, le ho raccontato che anch’io, tanti anni fa, ho perso mio padre, che il suo papà conosceva molto bene, quando ero ancora una ragazza: e subito dopo ci siamo sciolte in un forte abbraccio.

Dopo aver risposto alle domande di alcuni ragazzi e aver invitato tutti a non farsi mai sopraffare dalla paura nell’affrontare le difficoltà dinanzi alle quali, inevitabilmente, la vita ci pone, sollecitandoli a “SPACCARE” sempre, ha espresso il desiderio di andare ad abbracciare due ragazzi, un’alunna, Ilaria Ferrise e chi, da un po’, è diventato la nostra mascotte, Pierluigi Mazzei, vittima, anni fa, di atti di bullismo.

Quindi le abbiamo regalato le magliette della NNLC19, e mi sono fatta da tramite nel donarle la collana di perle con chicco di “iennacca” in argento, omaggiata gentilmente e generosamente da Spadafora Gioielli, cosa che Nicole ha apprezzato e gradito tantissimo.

Dopo tutto abbiamo avuto anche il tempo di fare tante foto a suggello di questo indimenticabile momento.

Siamo così arrivati ai ringraziamenti:
ringrazio il papà di Nicole, Giovanni Orlando, che ha accompagnato con piacere la figliuola da noi, la Dirigente, dott.ssa Angela Audia, che per impegni sorti all’ultimo momento non è potuta essere presente, ma che ha voluto fortemente che l’incontro si tenesse, il DSGA Francesco Verardi, il Presidente del Consiglio Comunale, prof. Domenico Lacava, il personale ATA, nelle persone di Saverio, Stefano, Domenico, Pino e Maria e il tecnico Bernardo per la fattiva collaborazione e i docenti e i ragazzi tutti per la bellissima accoglienza riservata all’ospite d’onore.

Un grazie particolare va anche al collega Pino Barberio, che è voluto essere ancora una volta insieme a noi.

Un affettuoso ringraziamento va anche ai nostri giovani talenti della musica e del canto che hanno dedicato a Nicole piacevoli intermezzi musicali e canori, Giuseppe IaquintaGiuseppe Secreti e Mario Oliverio.

Un ringraziamento speciale va, poi, ad Antonio Oliverio, che, con le sue riprese, fa entrare questi splendidi eventi nelle case di tutti i sangiovannesi residenti e non, e ad Esperia TV, rappresentata dal giornalista Francesco Oliverio e dal cameramen Elia Buglione che, grazie al loro lavoro, provvederanno a far leggere questa bella pagina di formazione altamente educativa, sotto il profilo umano, in tutta la regione, anche attraverso i social.

Ciò che mi ha riempito il cuore di ancor più gioia è stata la dedica che Nicole mi ha scritto sul libro, che poi mi ha anche ripetuto mentre ci salutavamo e che io porterò scolpita nel mio cuore: “A GABRIELLA 
TU SEI UNA REGINA PIÙ BELLA DELLA MIA VITA NEL MIO CUORE 
ONicole

E io, cara Nicole, ti dico semplicemente GRAZIE!

A seguire il link dell’evento con le foto allegate:

https://www.facebook.com/gabriellamiliterno/posts/10212804978908910

PAESE ITALIA: un sistema malato con una classe dirigente e una classe politica vecchie.

Nessuna descrizione della foto disponibile.Se questa nostra Italia è vecchia e malata non è certo colpa di Di Maio e di Salvini.

L’attuale Governo, con il suo integerrimo, corretto e degno Presidente Giuseppe Conte, fa quello che può. Cerca di porre rimedio in qualche modo, avendo tutti contro, a questa, ormai, cronica ed irrimediabile malattia che è diventato il sistema italiano con tutta la sua classe sociale che domina le strutture politiche, economiche e culturali del Paese.

Probabilmente ad acuire la malattia del sistema italiano, provocando arretramento sociale ed economico, sarà stata anche quest’Europa delle lobby, delle finanze, dei burocrati e dell’austerità, ma in questi ultimi decenni, in questo nostro Paese, è mancata una programmazione seria e credibile, in assenza della quale si sono mortificate, progressivamente, capacità, intelligenze, professionalità e meritocrazia.

Questa nostra Italia contemporanea è un Paese privo di principi, a volte senza dignità e onore.

È un Paese privo di valori condivisi che non sia il denaro.

È diventata un’Italia inguaribilmente volgare, e a volte anche spietata.

È un’Italia piena di privilegiati, di raccomandati, di arraffoni, di approfittatori, di familismo amorale, di amici degli amici, di baronie e clientelismo di ogni sorta. Insomma è un’Italia piena di cancrene e incrostazioni ineliminabili.

È un’Italia corrotta, intimamente mafiosa, devastata nel suo bellissimo e straordinario paesaggio naturale, artistico, urbano e culturale che la ingentilivano insieme al suo popolo.

Valori come democrazia, meritocrazia, dignità e giustizia sociale sono stati, già da molto tempo, sequestrati dai partiti, dalla partitocrazia, dai movimenti e dai suoi politicanti ed esponenti mediocri, i quali, ben incistati nel sistema, quotidianamente, ancora oggi, violentano, derubano, stuprano e abusano questa nostra Italia a loro comodo.

Risultato?

Un grande spopolamento, emigrazione, paesi fantasma e abbandonati. Una classe politica e dirigente a livello nazionale e locale che non sono all’altezza di questioni cosi complesse con un risultato che è sotto gli occhi di tutti.

A rischio i tanti servizi in ogni settore tra cui Sanità, Scuola, Pubblica Amministrazione, Magistratura ecc., per mancanza di personale, per mancanza di ricambio generazionale (poi l’OCSE si mette contro la quota 100), per mancanza di meritocrazia, per mancanza di una strategia per attuare delle riforme serie nel medio e lungo termine.

A rischio la popolazione per meno nascite, per mancanza di una politica seria per le famiglie e le giovani coppie, e già in molti, da più parti, parlano di un “Gerontocomio Italia”. Parlano di un Paese vecchio senza alcuna possibilità futura di assistenza per i suoi anziani.

A rischio la storia e le tradizioni di questo nostro Paese. Piccoli borghi, paesi e città che vengono completamente abbandonati e lasciati all’incuria.

Sembra un destino già segnato il nostro, ed i numeri che vengono continuamente aggiornati parlano chiaro: nei prossimi anni milioni di cittadini italiani, soprattutto giovani, in particolare del Sud Italia, insieme anche a qualche anziano rimasto, si trasferiranno nelle grandi città del Nord Europa, ma anche Asia ed America.

Tutto ciò, ovvio, rappresenterà una perdita di proporzioni catastrofiche per l’economia, per l’ambiente, per le popolazioni, per i territori, per il turismo, per la ricchezza e la diversità culturale, per la varietà enogastronomica, e per tutte le tradizioni di questa nostra Italia, del nostro SUD!

Risposte e soluzioni?

Booooohhhhh!

Comunque sia, come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire.

BLOG SGF IN PIAZZA