Vanno bene gli eventi, le manifestazioni, la promozione, la diffusione della cultura, della storia e delle tradizioni della comunità sangiovannese.
Iniziative lodevoli, meritevoli e degne di apprezzamento.
Ma, perdonate la nostra ignoranza, cosa c’entrerebbero (Di Pietro direbbe “che ci azzecca?”) determinati costumi e parate varie con la storia, le tradizioni, la vita, il pensiero, i luoghi, i territori florensi, i borghi, la filosofia, le profezie e la cultura gioachimiti?
Anche perché i costumi tradizionali ed identificativi, quelli veri, sono un elemento tipico importante di espressione della cultura di un luogo e del suo popolo.
I costumi, gli usi e le tradizioni gioachimiti (austeri, semplici, sobri e silenziosi) non erano certo uguali a quelli messi in campo in questa due giorni di tradizioni rurali e medioevali dei luoghi di Gioacchino da Fiore.
Ci manca solo che si rievochi la “Corte Sangiovannese” con il suo Re e la sua Regina, insieme a tutte le Dame di Corte, Cavalieri, Fanti e Sbandieratori di turno.
Siamo ormai talmente abituati a così tante distorsioni della realtà e della Storia da non farci nemmeno più caso.
SGF IN PIAZZA