Calabria – La nostra Sila: non facciamocela distruggere dalla processionaria!

Contentissimi e felici per l’importante riconoscimento Unesco nei confronti del Parco Nazionale della Sila e per la decisione di riconoscere gli habitat che fanno di esso un “centro di diversità vegetale mondiale”, per il riconoscimento dell’eccellenza naturalistica, per la valorizzazione delle nostre risorse naturali e paesaggistiche, turistiche e ambientali.

Altrettanto felicissimi per quanto è avvenuto nelle settimane scorse circa l’inserimento del Parco Nazionale della Sila nell’esclusiva lista sul turismo stilata da Bruxelles.

Non siamo, però, altrettanto contenti né tanto felici per il fatto che la processionaria, se non si interverrà con tempestività, potrebbe distruggere la nostra Sila.

Se n’è parlato, discusso e scritto tantissimo, ma non ci pare si sia preso o si stia prendendo un qualche provvedimento per debellare questo lepidottero, insetto parassita, che potrà distruggere i nostri pini e la nostra Sila. Basta farsi una passeggiata nei boschi che ci circondano o anche un giro in auto, percorrendo una qualsiasi strada provinciale silana o anche la SS 107, per rendersi conto, con un po’ di attenzione, che tutti i nostri pini sono infestati dalla processionaria. Qualcuno potrebbe obiettare che con tanti problemi economici, sociali, politici, di lavoro e di crisi, si vada a pensare proprio adesso alla processionaria. Certo, le preoccupazioni e i problemi in questa nostra Italia ed in questa nostra Calabria sono tantissimi, ma crediamo che la preoccupazione per questo problema ambientale non sia da meno né vada sottovalutata la sua lenta ed efficace distruzione dell’ambiente e del paesaggio della nostra Sila, delle nostre montagne, della nostra terra.

In questo nostro Paese non possono esistere soltanto leggi, norme, regolamenti e decreti, subito applicabili e resi efficaci esclusivamente per l’imposizione fiscale e altro. Esistono anche leggi, norme, regolamenti e decreti, quasi mai applicati, per la tutela dell’ambiente e per la tutela di tanti altri diritti dei cittadini tutti.

Negli ultimi anni la processionaria del pino sta interessando tutta la Sila e non solo. La diffusione di piante e pini infestati dai nidi di processionaria è riscontrabile in molte parti del nostro promontorio silano. In caso di vento, poi, il parassita viene trasportato a distanza con la possibile insorgenza di nuovi focolai infestanti.

In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria (Decreto Ministeriale 17.04.1998).

Non solo, per affrontare questo problema, già ampiamente noto, infatti, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha emanato con proprio decreto, entrato in vigore il 3 marzo 2008, nuove “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa (Thaumeotopoea) pityocampa (Den.et Schiff)”. Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 febbraio 2008, N. 40.

La norma introduce sostanziali variazioni nella lotta a questo lepidottero, considerato molto diffuso in Italia nonché in molte aree del Mediterraneo.

Il decreto sostituisce con alcune modifiche il precedente D.M. 17-04-1998, dando atto che la processionaria del pino è un fitofago endemico in Italia, prevedendo che la LOTTA contro la processionaria del pino è OBBLIGATORIA, nelle aree in cui i Servizi fitosanitari regionali competenti per territorio, hanno stabilito che la presenza dell’insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo. Ai Servizi fitosanitari compete inoltre la definizione delle modalità di intervento per gli interventi di profilassi disposti dall’Autorità sanitaria competente, per prevenire rischi per la salute delle persone o degli animali.

Detto questo ci domandiamo se le nostre autorità competenti si stiano muovendo e come, in particolare i comuni silani, tutti gli enti locali, la Regione Calabria, le associazioni a difesa dell’ambiente e soprattutto il Parco Nazionale della Sila.

Oggi, più che mai, dopo tali importantissimi riconoscimenti, crediamo non siano più rimandabili, da parte delle istituzioni preposte, interventi adeguati, opportuni e appropriati, con efficienza ed efficacia, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie.

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Calabria – La nostra Sila: non facciamocela distruggere dalla processionaria!ultima modifica: 2014-06-15T18:46:02+02:00da pietrogiovanni1
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