Politica – Economia

155797_170753146289256_107550559276182_403387_4461214_n.jpgSan Giovanni in Fiore –  Bene la maggioranza in Consiglio Comunale.

 

 

230px-PanoramaLamezia.jpgLamezia Terme. Politica – Pd calabrese sempre più vecchio, più lacerato e più diviso?

 

 

297737_283318605032709_107550559276182_926925_837833894_s.jpgEconomia – Come l’euro ha influenzato i nostri consumi in 10 anni dalla sua entrata in vigore.

 

 

 

Politica – Economiaultima modifica: 2011-11-05T16:58:00+01:00da pietrogiovanni1
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2 pensieri su “Politica – Economia

  1. Come si fa a non essere d’accordo con quest’uomo con una classe politica del genere? Beppe Grillo ha mille ragioni!
    L’Italia del fango, sotto tutti gli aspetti.

    Oggi mi sento impotente. La distruzione di Genova era annunciata. E io non ho potuto fare nulla. Ho visto la mia città trasformata in fanghiglia con le auto che cadevano sul porto insieme alla pioggia e ai morti sapendo che si poteva evitare. L’Italia del Fango sta mostrando la sua faccia, il suo ghigno, il suo sberleffo. L’Italia Senza Giustizia che manda in galera chi denuncia. L’Italia Senza Legge con un Parlamento incostituzionale, presidenti di Regione illegittimi, al terzo e al quarto mandato consecutivo, come Formigoni, Errani, Iorio. Dove sono i magistrati? Dove la Corte Costituzionale? Il cittadino è solo, senza riferimenti, senza informazione, senza rappresentanti. L’Italia del Cemento lo sta seppellendo vivo. Non c’è governo, non c’è opposizione, ma un comitato di affari che si spartisce il Paese senza vergogna. Nel prossimo Parlamento non uno di questi senatori e deputati deve presentarsi. Camera e Senato vanno svuotati come secchi di merda.
    Il Colle ha detto su Genova “Capire le cause!”. La causa è una classe politica di cui Napolitano fa parte dal dopoguerra, da 66 anni! A Roma il Pdmenoelle va in piazza per “Ricostruire l’Italia” insieme all’Idv e con la partecipazione straordinaria dell’ebetino di Firenze. Ricostruire? Bersani dovrebbe cambiare nome alla manifestazione, chiamarla “Distruggere l’Italia”. Questa finta opposizione che vuole la Tav, la Gronda, che ha cementificato la Liguria, che ha in Regione Burlando e come sindaco di Genova Marta Vincenzi, ci prende pure per il culo?
    Il senso di estraniamento, di solitudine del cittadino che non ha più nessuno dalla sua parte non so a cosa porterà. In Val di Susa hanno arrestato due ragazze incensurate che prestavano soccorso ai manifestanti. Donne che erano lì, a Chiomonte, per evitare lo sfacelo del territorio. Erano lì anche per i morti di Genova e della Lunigiana. Chi arresteranno ora per disastro colposo? I meteorologi? Il maxi emendamento pagliacciata preparato in una notte dal governo per evitare il fallimento economico del Paese prevede agevolazioni fiscali sul project financing per le Grandi Opere. Persino di fronte al default dell’Italia non si arresta questa bulimia criminale, questo pasto immondo dei partiti sul corpo della Nazione. L’aria è gonfia di pioggia e di rabbia. Genova è tagliata in due come il Paese. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
    Beppe Grillo

    • Caro Salvatore non so perche tu dici “la mia città”, ma certo che le tue parole esprimono rabbia e nausea per una politica allo sfacelo.Io condivido quello che tu dichiari in merito alla situazione delle bombe d’acqua su Genova, il suo territorio, la devastazione orografica e fisica della Liguria. Io ho un grande dolore e una grandissima amarezza, il cuore mi si stringe ogni giorno sempre di più e le lacrime mi scorrono a fiume, perchè in me ci sono i segni della tagedia di quarantanni fa, quando mi sono trovato dentro quel ciclone d’acqua dell’autonno del ’70, io povero studente universitario in mezzo alla marea del cielo che scendeva da Bolzaneto verso Rivarolo, dove mi trovavo, in mezzo alle bare del vicino cimitero senza più argini e speranze in acque minacciose e preponderanti. Solo Dio sa che cosa è un’alluvione di proporzioni catastrofiche e oceaniche, per non dire bibliche.Non dirò che cosa ho visto, la distruzione di ogni razionale momento di vita, ponti e strade distrutti, alberi sradicati, fabbriche e negozi invasi dalla melma e ironicamente di ogni ben di Dio: La Valpolcera inferocita senza limiti e confini e le baraonde acquifere che suonavano le campane a morto. Sampierdarena, la Certosa, il porto ridotti completamente comperti e distrutti in ogni essenza della visibilità umana e materiale. Questi sono i miei segni che porto ancora oggi con terrore dentro di me e che non dimenticherò mai. Genova è la mia città universitaria alla quale ho sempre riserbato un geloso affeto e ricordo. E’ la mia testimonianza, la mia umana partecipazione e capisco cosa significhi essere travolto dalle bombe mortifere di acque celestiali. Mi chiedo, perchè a distanza di quarant’anni, allora nel mese di ottobre, oggi nel mese di novembre, si è ripetetuta maledettamente la stessa situazione, la stessa catastrofe, le stesse zone, gli stessi morti, allora 25, oggi meno di ieri, perchè, con gli strumenti tecnologici all’avangiardia e sofisticati, si sia potuto ripetere la stessa tragedia, lo stesso scenario, la stessa catastrofe bibblica !
      Non mi so dare una spiegazione strettamente razionale se non capire che in un certo modo l’uomo ha disatteso le concatenazioni pressanti e sofferenti della natura e dell’intelligenza umana. Non credo, però, che tutto sia da attriobuire solo alla noncuranza della politica. Credo che noi stessi siamo la causa in parte dei nostri malanni con l’inseguire ad ogni costo e, quale che sia il suo prezzo, il vertigionoso progresso senza soste depaupoerando risorse di ogni genere, dall’uomo alla natura. Ho voluto rendere testimonianza e reso un pensiero da vecchio alluvionato in terra di Liguria.

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