Il Bomba.

Il finto rottamatore, no, anzi, il Bomba: “farò una riforma al mese!”

In tre o quattro mesi avremo risolto tutti i problemi dell’Italia.

Caspita però!

Possibile che nessuno ci aveva mai pensato prima?

E se dovesse continuare a fare una riforma al mese fino al 2018, definire l’Italia un Paradiso terrestre, sarebbe pure poco!

Purtroppo il rischio è che l’intera nazione Italia continuerà a sbattere contro i muri.

San Giovanni in Fiore – Bocciato il Piano di Riequilibrio, possiamo dire che siamo un Comune fallito!

La Corte dei Conti boccia il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale predisposto dall’Amministrazione Barile.

Grazie a una scellerata e allegra politica ventennale e non solo, ci ritroviamo in una situazione drammatica. Le conseguenze di un dissesto finanziario sono incalcolabili sotto ogni profilo politico, economico e sociale.

Adesso incominciano i vari balletti delle responsabilità vecchie e nuove.

Una cosa è certa: adesso i cittadini sangiovannesi hanno dei buoni motivi per mandare a casa, definitivamente, questa vecchia classe politica e questi vecchi partiti, insieme ai loro parrucconi, che, ormai, hanno  portato il Comune di San Giovanni in Fiore nel baratro più profondo.

Meetup M5S SGF

M5S SGF simbolo

San Giovanni in Fiore – La situazione.

Quello che sta accadendo in questa nostra comunità sembra essere la sceneggiatura di un film di Hitchcock, ma per ora si conoscono solo le vittime, la città di San Giovanni in Fiore e i suoi cittadini.

La drammaticità della sanità, dell’ambiente, dei rifiuti, dei debiti ecc. ecc., nonché  l’incapacità di affrontare i problemi non hanno mai colpevoli. Eppure questi partiti, questo sistema e coloro che ne sostengono i comportamenti sono sempre lì, in Regione, in Comune, in Provincia ecc., da tantissimi anni.

Forse per scoprire, con sorpresa, che la colpa non è solo loro, ma anche nostra, bisogna arrivare all’ultima pagina!

Stiamo attenti cari sangiovannesi!

Apriamo gli occhi e appena possibile, mandiamo a casa questa gente!!!

Meetup M5S SGF

M5S SGF simbolo

Il nuovo governo.

Pare che oggi sia l’inizio della fine del finto politico rottamatore. Se non altro!
Crediamo che adesso l’unica persona con cui il finto politico rottamatore potrà formare il nuovo governo è… bah, pensiamo che ormai l’abbiate già immaginato tutti.
Il fatto grave e inaudito è che i drammatici problemi degli italiani, se non peggioreranno, rimarranno tutti gli stessi e non si comprende per quanto tempo ancora.
Grazie per questa operazione presidenzialista, partitocratica e gattopardesca!
Grazie partiti!
Grazie sua maestà!
Meetup M5S SGF
M5S SGF simbolo

Il Paese precipita.

Andrà l’uomo delle primarie, come un certo “baffino”, al governo con la solita manovra di palazzo?

E il re?

Non intende assumersi responsabilità di fronte a certe scelte.

Dipende tutto da un solo partito.

Un valzer osceno!

Mentre il Paese precipita.

Archiviato l’impeachment.

simbolo_movimentoNessuna sorpresa per l’archiviazione della richiesta del M5S di messa in stato di accusa nei confronti del Presidente della Repubblica. Il sistema si autotutela. È ovvio! Ci mancava solo la finta opposizione di Forza Italia, partito che lo ha rieletto e che con lui è sempre solidale.

Questo Presidente della Repubblica e questi partiti sono un problema per l’Italia. Bloccano la democrazia e il Paese. Un governo che non governa e questi partiti che non riescono nemmeno a portare a compimento l’ulteriore porcata della loro legge elettorale, tirano a campare, mentre i cittadini muoiono soffocati dalla pressione fiscale (oltre il 44%), sotto le sempre più numerose tasse, balzelli vari e sotto la sempre più crescente povertà che ormai dilaga.

Questi problemi vanno subito rimossi con elezioni immediate mandandoli tutti a casa!

 

Il carro dell’impeachment.

simbolo_movimento“E alla fine, tutti saltarono sul carro dell’impeachment.
C’è voluto qualcuno che ci mettesse la faccia davvero: forse perché ha una faccia pulita, mentre il clan degli scontenti ruminava nelle segrete stanze per cogitare i soliti oscuri sgambetti.
Ieri esce la “rivelazione” sulla messa sotto inchiesta del PM Di Matteo, voluta dal Presidente, rivelazione che per i giornalisti siciliani era cosa nota da tempo immemore ma rimasta inascoltata da tutti. Oggi, ancora più clamoroso, esce un’anticipazione sul libro di FriedmanAmmazziamo il Gattopardo” in cui una frase di De Benedetti, tessera numero 1 del pd, comunica al mondo che Napolitano cercava di fare le scarpe a Berlusconi da molto prima dell’avvento del famigerato spread, usato come scusa e forse come mezzo di persuasione per mettere Monti là dove si puote ciò che si vuole. L’intera Forza Italia si solleva per chiedere che Re Giorgio se ne vada. Tutto ciò nei giorni in cui si discute la messa in stato d’accusa chiesta dal M5S. Chi vuole inchiodare Re Giorgio alle sue responsabilità accolga le richieste dell’impeachment presentato dal M5S affinché sia discusso pubblicamente in Parlamento al cospetto del popolo italiano.” M5S Camera

 

La crisi della politica rischia di condurre alla violenza di massa.

Di Massimo Fini

Il Gazzettino – 7 febbraio 2014

Mentre in Italia ci si estenua polemizzando per giorni sugli eccessi verbali dei post di Grillo, dei grillini, del loro blog, contrastando questa deriva con altri eccessi, se possibile ancora più grotteschi, definendo Grillo «semplicemente un nazista», come fa Giuliano Ferrara sul Foglio (‘nazista’ è un termine che ha un significato preciso e per non usurarlo, e quindi svilirlo, andrebbe usato con cautela e a proposito, tanto che nello stesso Israele si sta pensando di proibirne, proprio per questi motivi, ogni utilizzo che «esca dall’ambito storico») o instaurando paradossali paragoni fra l’incendio di 20 mila volumi perpetrato nel 1933, davanti al Reichstag, dai giovani nazisti della Lega degli studenti guidati da Goebbels e il libro di Augias buttato nel caminetto da un certo Francesco Neri di Zagarolo, grillino presunto, mentre la presidente della Camera, Laura Boldrini, minacciata sui blog di stupro virtuale, in una telefonata a Massimo Giletti bolla i grillini come «eversori» e replica in una comparsata da Fabio Fazio a Che tempo che fa, e il premier, il segretario del Pd, alcuni ministri, autorevoli esponenti dell’opposizione twittano ossessivamente, sbertucciandosi l’un l’altro in diatribe senza fine che poi rimbalzano e controrimbalzano nei circa trenta talk show delle Reti televisive, per cui anche il cittadino che abbia la voglia e la pazienza di seguire la politica nazionale finisce per non capirci più nulla (apparterro’ a un’epoca pleistocenica ma a me pare che i rappresentanti delle Istituzioni dovrebbero esprimere le loro opinioni e parlare in Parlamento, che proprio per questo cosi’ si chiama, piuttosto che nei social network) ci pensa l’Unione Europea a riportarci bruscamente alla realtà. Secondo il Rapporto della Commissione europea la corruzione in Italia pesa 60 miliardi, esattamente la metà di quanto costi in tutti i 28 paesi dell’Unione presi complessivamente (120 miliardi). Quattro imprese su venti falliscono per i mancati pagamenti della Pubblica Amministrazione. Dopo averci dato, per pura cortesia diplomatica, un contentino affermando che qualche piccolo miglioramento lo abbiamo fatto, Bruxelles avanza denuncie pesantissime forse mai formulate in termini cosi’ duri nei confronti di uno Stato membro dell’Unione: «Troppi i conflitti d’interesse, leggi ‘ad personam’ e giustizia lenta. Oltre 30 componenti del passato Parlamento sono stati o sono indagati per corruzione o finanziamento illecito ai partiti». Che anche Bruxelles sia in mano ai grillini? Da un altro sondaggio, sempre europeo, risulta che il 97% degli italiani pensa che «la corruzione sia dilagante» nel nostro Paese. E qui sta il nocciolo della questione. Il problema non è Grillo, non sono le volgarità da blog. Il problema è il crescente e ‘dilagante’ disprezzo (al 25% conquistato dai grillini alle ultime politiche va aggiunto il fenomeno, ancor più significativo anche se senza voce, dell’astensione che è vicina al 50%) per una classe politica e dirigente che non solo non ha arginato la corruzione ma ne è la principale protagonista, con inevitabili ricadute su una parte (non tutta) della popolazione. Il fatto è che i partiti, per quante ‘facce nuove’ cerchino di presentare, non sono in grado di riformare se stessi e di ricondursi nel ruolo, limitato, che la Costituzione assegna loro (art.49). Perchè la crisi non è di uomini ma di sistema, un sistema di malgoverno, di corruzione, di ruberie, di occupazione arbitraria di ogni spazio di libertà che affonda le sue radici in almeno trent’anni della nostra storia. Ecco perchè ogni contestazione assume le forme della lotta e della violenza ‘antisistema’. Violenza che per ora è solo verbale, ma che se la crisi economica si accentua ancora un po’ potrebbe sfociare in una violenza fisica di massa.

Sono allo sbando!

Il governo Letta, Renzi, Berlusconi, Alfano ,Napolitano e company, insieme a tutti i vecchi partiti sono allo sbando!

A parte qualche porcata, questo governo,  a quasi un anno dal suo insediamento, non ha prodotto alcunché. Ha solo tirato a campare. E la gente, i giovani, le imprese, i pensionati, le famiglie ecc. ecc., sono alla fame!

Ormai i cittadini hanno capito!!!