La magia di Gioacchino da Fiore.

Della Professoressa Maria Gabriella Militerno

Noi tutti italiani, in generale, e sangiovannesi, in particolare, siamo esterofili e pensiamo che, per trovare il massimo del piacere in un luogo, ci si debba recare in città remote. Da  qui tanti miti, come quello della Praga Magica o di Amsterdam dai mille volti, solo per citarne alcuni. Vi posso garantire che nei tre giorni dell’8° Congresso Gioachimita il centro storico di San Giovanni in Fiore è stato permeato da un’atmosfera veramente magica e dai mille volti, con gli stand degli “artigiani florensi” come quello dell’ebanista Domenico Succurro, del maestro Orafo GB Spadafora e del laboratorio artistico permanente di Caloiero e tanti altri!

Vivacizzato dalla presenza degli studenti di tutte le scuole del posto e di alcune località limitrofe, il nostro centro storico si è trasformato in un luogo di grande valore culturale. All’interno dell’Abbazia, studiosi provenienti da molte prestigiose università italiane, europee e americane, hanno tenuto le loro relazioni, frutto di anni di lavoro, su un personaggio, Gioacchino da Fiore, che noi non riusciamo ad apprezzare per quanto meriterebbe, in italiano, ma anche in tedesco e in inglese, che, se pure non si riuscivano a seguire, tuttavia hanno conferito un’aura ieratica a tutto l’evento a tal punto da sembrare di trovarsi in grossi centri di cultura come  la University of Oxford  o la Harvard University.

Quando poi all’aspetto scientifico si è affiancato quello più distensivo curato dalle varie associazioni locali, dal titolo “Contaminazioni Florensi”, con momenti che hanno chiamato a raccolta un pubblico vario, su uno sfondo curato da “Artefatti”, di Massimo Gentile, accompagnati dalle musiche di Pasquale Loria, allora l’atmosfera è stata ancora più magica. In occasione di questi momenti ad essere protagonisti sono stati un apprezzabile gruppo di artisti locali, Maria Teresa Guzzo, Francesco Scarcelli e Tommaso Tallerico, e alcuni studenti del Liceo Classico locale, Veronica Mosca,  Mariangela Straface e Ilaria Pizzi a cui è stato affidato il compito di intrattenere egregiamente il pubblico con un reading letterario, avente per oggetto sempre la figura del nostro Abate. La conclusione è stata affidata alle due allieve sempre del Liceo Classico locale, che hanno letto il dialogo immaginario tra Gioacchino da Fiore e Costanza D’Altavilla, dal titolo “Sguardo sul mondo”, lavoro con cui hanno vinto il concorso “Premio Gioacchino da Fiore” indetto dalla Provincia di Cosenza, per la sezione letteraria, fortemente voluto dal Presidente uscente della stessa Provincia, Mario Oliverio. A proposito, scusate lo spunto polemico, noi cittadini che abbiamo partecipato a questa tre giorni ci siamo chiesti come mai il cittadino più illustre di questa comunità, colui che ha fortemente voluto il “Premio Gioacchino da Fiore”, non sia riuscito a portare i suoi saluti agli illustri studiosi che hanno partecipato ai lavori, agli organizzatori dell’evento e alla comunità sangiovannese tutta. Avrà avuto certamente qualcosa di più importante e proficuo da fare!

Un ringraziamento speciale va al Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, dott. Riccardo Succurro e a tutti gli organizzatori dell’8° Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti per averci consentito, oltreché di arricchirci culturalmente e spiritualmente, anche di vivere questi momenti magici e di cogliere i mille volti della nostra cittadina.

Adesso, agli amministratori, di oggi e di domani, il compito di rendere permanenti e fissi questi momenti magici e di consentire in ogni momento dell’anno di cogliere i mille volti della nostra bella e ridente cittadina! “Qui si parrà la loro nobilitate!”

La magia di Gioacchino da Fiore.ultima modifica: 2014-09-21T18:15:26+02:00da pietrogiovanni1
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