Calabria – Elezioni regionali: siamo alle comiche!

Se analizziamo qui a San Giovanni in Fiore i sostenitori, adepti e seguaci appartenenti ai vari partiti locali, dei candidati a Presidente alla Regione Calabria, siamo proprio alle comiche!

Volete qualche esempio?

Ex assessori ed ex consiglieri comunali che, qui nella nostra cittadina, si sono avversati fortemente, politicamente parlando, sfiduciandosi tra loro, addirittura affossando l’ex giunta comunale, oggi, si ritrovano a sostenere lo stesso candidato Presidente di FI, Wanda Ferro, alla Regione Calabria.

Ex capi amministratori ed ex consiglieri che, qui a San Giovanni in Fiore, si sono combattuti alacremente, sempre politicamente parlando, sfiduciandosi tra loro, oggi, si ritrovano a sostenere lo stesso candidato Presidente del NCD e dell’UDC, Nico D’Ascola, oltretutto sostenuto dai famosi fratelli cosentini, referenti forti degli ex capi amministratori locali, alla Regione Calabria.

Adepti e seguaci dell’Udc che, qui a San Giovanni in Fiore, sono andati a votare alle primarie del PD, per scegliere il candidato Presidente, oggi, si ritrovano a sostenere altro candidato Presidente di altra coalizione, sempre Nico D’Ascola, alla Regione Calabria, perché, politicamente, non ben accetti nelle liste a sostegno del candidato Presidente del PD.

Noti imprenditori equilibristi calabresi che, ieri, hanno sostenuto un candidato Presidente alle primarie del PD, ma solo perché non è risultato, oggi, votano e appoggiano decisamente altro candidato Presidente di altra coalizione alla Regione Calabria, Wanda Ferro.

Per non parlare, poi, delle liste che appoggiano, sempre alla Regione Calabria, il candidato Presidente del centrosinistra: esse hanno imbarcato di tutto, vecchi, volponi e logori politicanti che non hanno nessuna voglia di mollare le poltrone.

Chiaramente ed incontrovertibilmente questo  è il peggior trasformismo ed opportunismo. Questi vecchi partiti con questi uomini, adepti e seguaci vari locali, come potranno pensare al bene comune e risolvere le drammatiche questioni calabresi e sangiovannesi che oggi opprimono ed affliggono noi tutti cittadini?

Come si può dare consenso e credibilità a questa vecchia politica e a questi soggetti nelle solite mani delle varie truppe cammellate che subito dopo, appena terminate le elezioni, chiederanno il conto?

A noi cittadini calabresi e sangiovannesi, il 23 novembre prossimo, la scelta democratica della questione!

Noi diciamo: non facciamoci prendere ancora in giro!!!

Questa volta diamo un voto a noi stessi!!!

Meetup M5S SGF

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SGF – Rifiuti: siamo al ridicolo!

Un po’ più di decenza, compostezza, moralità politica ed onestà intellettuale non guasterebbe!

Coloro, insieme ai loro referenti politici locali, provinciali, regionali e nazionali, che hanno creato una situazione drammatica per quanto riguarda i rifiuti, il degrado urbano, cittadino ed ambientale della Città di San Giovanni in Fiore, oggi, con una richiesta congiunta chiedono al Commissario Prefettizio di risolvere la questione dei rifiuti. Questi vecchi partiti con i loro vecchi consiglieri, ormai tutti  pappa e ciccia, ex maggioranza ed ex opposizione, insieme, ancora, cercano di prendere in giro tutti i cittadini sangiovannesi facendo finta di preoccuparsi della drammatica, dolorosa e tragica situazione in cui è stata fatta piombare la popolazione sangiovannese e non solo.  Prima creano una serie di angosciosi problemi e poi, loro stessi, si propongono, strumentalizzandoli, come coloro che sono più sensibili a certe tematiche unendosi in delle richieste tardive e inutili, ma solo per finta e per propaganda politica per racimolare qualche voto in più alle elezioni regionali.

Dove era questa gente, ex giunta ed ex opposizione in seno al nostro consesso civico, quando i problemi che affliggevano la nostra comunità erano già evidenti da anni?  Cosa hanno proposto? Quali progetti hanno redatto per i rifiuti e la raccolta differenziata di cui oggi tutti si riempiono la bocca? Qual è stato il loro concreto impegno per tante questioni che hanno martoriato, e che continuano a martoriare, la nostra cittadina e i sangiovannesi tutti?

Siamo al ridicolo!!!

Il fallimento politico di questi personaggi,  della vecchia politica, dei vecchi partiti locali, i quali oggi si impregnano di un certo buonismo, di ostentazione di buoni sentimenti e benevolenza, nonché di una falsa unità di intenti, è più che evidente, e lo sfascio di San Giovanni in Fiore, in tutti gli aspetti, è sotto gli occhi di tutti.

Per rispetto dei cittadini, almeno, si eviti il grottesco!!!

Meetup M5S SGF

San Giovanni in Fiore – Recapitate bollette TARI (TAssa RIfiuti).

In questi giorni i cittadini e le famiglie sangiovannesi stanno ricevendo le bollette (belle pesanti pur essendo solo un acconto del 60%, il rimanente conguaglio del 40% sarà determinato e pagato in un secondo tempo)  per il pagamento della tassa sulla spazzatura.

Ma cos’è una tassa?

In parole semplici la tassa, nell’ordinamento tributario italiano, è una somma di denaro, dovuta dai privati cittadini allo Stato, applicata secondo il principio della controprestazione, cioè legata a un pagamento, dovuto come corrispettivo per la prestazione a loro favore di un servizio pubblico offerto da un ente pubblico, nel nostro caso dal nostro comune per la raccolta dei rifiuti.

Ma vista e considerata la situazione attuale dei nostri rifiuti, nonché il degrado urbano, con quale stato d’animo e sentimento andremo a pagare questa tassa?

Grazie ai nostri cari politici che per decenni e fino a oggi ci hanno portato in questo stato di cose!!!

Nulla si crea, nulla si distrugge.

Il centro di riciclo di Vedelago:

http://www.beppegrillo.it/2010/05/il_centro_di_riciclo_di_vedelago.html

Meetup M5S SGF

San Giovanni in Fiore – Elezioni Regionali Calabria: Il M5S incontra i cittadini.

simbolo_movimentoVenerdi’ 7 novembre,  alle ore 16,45, presso il Dino’s Hotel di San Giovanni in Fior (CS), il candidato alla presidenza della Regione Calabria per il Movimento 5 Stelle, Cono Cantelmi, incontrerà i cittadini. All’incontro, promosso dal Meetup di San Giovanni in Fiore, parteciperanno i portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle Nicola Morra e Luigi Gaetti, il portavoce alla Camera Giorgio Sorial e i candidati Consiglieri della circoscrizione nord Massimo Belsito, Laura Bezzon,  Francesco Forciniti e Nicholas Rinaldi.

Comune San Giovanni in Fiore – Nomine di responsabili di servizio e dirigenziali da parte del Commissario Prefettizio.

Con alcuni dei suoi primi atti amministrativi il Commissario Prefettizio , in data 29 ottobre 2014, ha nominato diversi responsabili di servizio e dirigenti. Va precisato che le nomine hanno validità per un solo mese. Non vogliamo entrare in merito alle professionalità ed alle competenze di tali dipendenti comunali, ma come cittadini di questo Comune alcune domande ci sorgono spontanee:

1. Queste nomine sono state dettate da vere ed essenziali esigenze organizzative per poter adottare ed effettuare atti necessari per il bene comune e per un’amministrazione prefettizia volta a risanare la critica situazione di dissesto del nostro ente?

2. Ci saranno, terminato il primo mese, altre proroghe di tali nomine o basterà solo un mese?

3. Ci saranno altre nomine di questo tipo nell’immediato futuro?

4. A quanto ammonterebbero eventuali aumenti di costi di queste nomine, ed eventualmente di altre future nomine?

Ecco! Visto e considerato che siamo un Comune dissestato, un Comune in bancarotta, e visto e considerato che si tratta di soldi pubblici, soldi dei cittadini, vorremmo una qualche pubblica risposta a queste domande.

Infine, considerato che anche altre forze politiche nelle settimane scorse hanno chiesto all’ex Giunta Comunale di rinunciare a parte delle loro competenze stipendiali, ma senza alcun risultato, auspichiamo pubblicamente, sempre in considerazione che le casse del Comune sono in eterno rosso, che i destinatari di tali nomine, nel caso in cui queste comportassero degli ulteriori costi, rinuncino, per il bene dei cittadini tutti e per risanare il bilancio comunale, all’aumento stipendiale, eventualmente previsto, per tali nomine.

Meetup M5S SGF

Il premier che twitta ci farà rimpiangere perfino il Cavaliere.

Di Massimo Fini
Il Gazzettino, 30 ottobre 2014
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Pagherete caro, pagherete tutto» ero il motto dei sessantottini. Da molti anni io l’ho riformulato così: «Rimpiangerete caro, rimpiangerete tutto». Visto Renzi, temo che toccherà anche a noi, che gli siamo ostili da sempre, rimpiangere Silvio Berlusconi. Per una patologica ipertrofia dell’io Renzi e Berlusconi sono alla pari, ma quanto a spocchia, arroganza, villania, volgarità e persino «una ridicola autocrazia mascherata da riformismo parolaio», come scrive Piero Ostellino sul Corriere (29/10), il primo batte il secondo e di parecchie lunghezze.
Questo signore che non è stato eletto da nessuno, che non ha avuto il consenso di nessuno (perché le elezioni europee poco o nulla hanno a che fare con quelle italiane), che dice, tronfio di sè, di rappresentare il 40% della popolazione mentre, se va bene, ne rappresenta solo un quinto, perché solo la metà dei cittadini è andata a votare, ci informa che governerà fino al 2023, altri nove anni, e solo dopo, bontà sua, si farà da parte. Credo che nemmeno Berlusconi sia arrivato a tanto.
Provvedimenti importanti del governo li annuncia via twitter o nei talk show, in cui è onnipresente aggirandovisi come una trottola impazzita, e il cittadino è frastornato perché non capisce se si tratta già di leggi dello Stato o di semplici boatos propagandistici destinati ad approdare nel nulla, come finora è quasi sempre avvenuto. E se invece qualcuno di questi provvedimenti diventa effettivamente una legge si scopre che manca la copertura economica, e tutto viene rinviato a degli imprecisati decreti attuativi, o si rivelano una solenne presa in giro. Come per le tasse. Anche se su questo terreno Berlusconi ha la coscienza assai sporca, ha buon gioco nel dire che «Renzi quel che dà con una mano lo toglie con l’altra».
Parla di sè in terza persona, come il Re Sole. Tende ad abolire ogni dibattito interno nel suo partito. E’ un’esperienza già fatta da Craxi e abbiamo visto com’è andata a finire. Si sente ‘novo’, ‘novissimo’ ma in realtà è entrato nel partito che oggi vuole distruggere, identificandolo con la sua persona, all’età di 22 anni, godendo del privilegio, come quasi tutti i politici, di non aver fatto una sola ora di lavoro vero (almeno Berlusconi ha lavorato per più della metà della sua vita ed è diventato, sia pure con metodi che per carità di patria chiameremo solo ‘disinvolti’, un grande imprenditore).
Ha affermato che «i piccoli partiti sono stati la sciagura dell’Italia». Per la verità una sciagura molto più grave è stata proprio il suo partito, non intendo il Pci che era una cosa seria ma quel Pds in cui milita da diciassette anni. In realtà approffitando di un vuoto politico, del collasso di una destra che non è mai riuscita ad esser tale, vuole arrivare a ‘un partito unico nazionale’ di cui sarà ovviamente il Capo. Beh, se è per questo andiamo a Predappio e riesumiamo la salma di Benito Mussolini. Almeno il Duce aveva in testa un’idea di Stato e di Nazione, costui in testa ha solo se stesso.
Dicono che ha un linguaggio giovanilistico. Non è giovanilistico, è solo volgare. «Burraco tua sorella» è un’espressione che ho sentito, l’ultima volta, trent’anni fa, in bocca a un ragazzotto di un paesino romagnolo. Dicono sia un bel ragazzo. I gusti son gusti. Ma se si entra in questo terreno lombrosiano sia consentito anche a noi di fare qualche osservazione. Guardategli gli occhi: sono ambigui, sfuggenti, infidi, come ambigua, sfuggente, infida è la sua persona. Del resto ha detto al suo compagno «stai sereno» e due giorni dopo gli ha soffiato il posto. Se si fosse comportato così in un bar non avrebbe più potuto metterci piede. E invece è presidente del Consiglio della Repubblica italiana.