#RENZIDIMETTITI!!!

L’aggiunta, nel decreto fiscale approvato dal Governo Renzi alla chetichella il 24 dicembre scorso, del comma 19-bis che esclude la punibilità della frode fiscale continuando ad inciuciare con qualcuno, e che nessuno, oltre al Premier, nel Governo è a conoscenza di come tale norma sia finita lì dentro, È, nei confronti dell’intelligenza dei  lavoratori, delle forze dell’ordine, degli anziani, dei giovani disoccupati (oltre il 43% di disoccupazione giovanile), dei disabili, dei malati, della scuola, della sanità, dei pensionati, delle donne, delle persone oneste, degli artigiani, dei commercianti e di tutto il popolo italiano, UN’OFFESA!!!

#RENZIDIMETTITI!!!

SGF – Rifiuti, rifiuti, rifiuti, soltanto rifiuti tra noi.

Di Maria Gabriella Militerno

Qui, in Calabria, la questione rifiuti è un problema annoso, che mai la vecchia politica ha risolto, ma che non può essere più un pretesto per i nuovi amministratori  perché  non si intervenga in modo radicale.

Da una parte, qui a San Giovanni in Fiore, abbiamo il Commissario Prefettizio  che unisce in sé tutti i poteri degli organi del comune: sindaco, giunta e consiglio. In virtù di tali poteri egli può compiere qualunque atto, sia di ordinaria che di straordinaria amministrazione. Allora in qualità di cittadina di tale comunità gli chiedo: “ Visto che Lei ha facoltà di compiere qualunque atto, come pensa di intervenire in merito alla gestione dei rifiuti?”

Dall’altra abbiamo il neo Governatore della Regione,  peraltro cittadino di questa comunità, che, una volta insediatosi dopo un lungo periodo di interregnum, non certo ascrivibile a lui, ma seguìto alle dimissioni del precedente Governatore,  avendo pensato, giustamente, come primo atto, di  trasferire dal Palazzo della Provincia di Cosenza al Palazzo della Regione Calabria il suo staff, pur non avendo nominato ancora la giunta e pur essendo intervenuto sulla questione dei rifiuti in modo obsoleto e provvisorio, nulla ancora di concreto ha fatto, visto che i rifiuti giacciono ancora lungo le strade cittadine. Ergo a Lui chiedo: “Come pensa di risolvere, in modo definitivo, la questione dei rifiuti, che, nel corso di queste festività, ci hanno tenuto ininterrottamente compagnia sostituendosi alle ormai troppo scontate luminarie pubbliche?”

Mentre si salvano corrotti, ladri e delinquenti, il Jobs Act schiavizza il popolo italiano.

In un Paese corrotto fin dentro le ossa, consegnato agli oligarchi e alle mafie, ferma restando una disoccupazione paurosa (quella giovanile ha superato il 43% e non si vede alcuno spiraglio in fondo al tunnel del non lavoro), con il Jobs act (nome inglese per mascherare la più becera forma di padronato e precariato mai avvenuta in Italia e non solo), anche se qualche fortunato dovesse trovare un’occupazione, si aprono le danze alle più svariate forme di vendetta e di ricatti personali vari.

Con il Jobs act si è tornati indietro di decenni e tutti i diritti in ambito lavorativo, conquistati in anni di lotta dai nostri padri, sono stati cancellati. Si è ritornati al padronato. Alla schiavizzazione dell’individuo lavoratore, pubblico e privato. Si, perché le nuove regole sono valide anche per gli statali, per i dipendenti pubblici. Il rapporto di impiego pubblico è soggetto alle stesse regole che si applicano nel settore privato.

Non lo sapevate? Non lo dico io bensì  il noto ed espertissimo giuslavorista Pietro Ichino, anche relatore del Jobs act. Per questo signore e il Governo Renzi le nuove regole saranno applicabili anche ai dipendenti pubblici. E se si è entrati per concorso pubblico in qualche ente, questo non significa più inamovibilità.

Insomma, io, datore di lavoro padrone, a te lavoratore, ti do un irrisorio, minimo indennizzo e ti posso mandare, con una scusa qualsiasi, a quel paese quando e come voglio. Altro che tutele crescenti. Qui in Italia, in futuro, con questa legge, per poter lavorare, ci si dovrà vendere il fondoschiena.

Ma andiamo ai ricatti che questa legge sul lavoro, approvata dal governo Renzi , può determinare:

RICATTO SESSUALE: io datore di lavoro ho una bellissima dipendente, coniugata o meno, e me la voglio portare a letto. Se ci sta va bene, se non ci sta, perché donna e madre onesta di famiglia, mi invento tutte le scuse per ricattarla, minacciarla fino a quando non cede. Se non cederà, per dispetto, con qualche scusa, la manderò via o le renderò la vita difficile.

DISCRIMINAZIONE DI GENERE: assumerò solo uomini forti perché mi rendono meglio e producono di più, e non me ne fregherà niente delle donne.

RICATTO RELIGIOSO: non mi piace la tua religione perché influenza me e gli altri miei lavoratori “schiavi”, e farò di tutto per mandarti a casa e licenziarti.

RICATTO POLITICO: o mi voti, perché mi sono candidato, o voti il mio politico di riferimento (voto di scambio), altrimenti ti manderò all’altro paese buttandoti sul lastrico con il licenziamento.

RICATTO ECONOMICO: o lavori e produci quanto, come e dico io, o ti licenzio, e non potrai più sostenere la tua famiglia e i tuoi cari, non potrai più pagare la rata del tuo mutuo per la casa, ammesso che qualche banca te lo abbia concesso, non potrai cambiare più l’auto per la tua sicurezza e per le tue esigenze, e non potrai più pagare le tasse universitarie per i tuoi figli.

PROIBITO AMMALARSI: è giusto rimbrottare i fannulloni e correggerli, ma se un giorno sei realmente malato, non ti senti bene e non te la senti di andare a lavorare, hai qualche acciacco, qualche disabilità, non riesci a prendere l’autobus o a guidare l’auto,  rischi il licenziamento.

Potrei continuare fino all’infinito, ma mi fermo qui.

Questo governo con i suoi uomini e i suoi partiti hanno tolto il futuro soprattutto ai nostri giovani, hanno tolto certezza, programmazione, sicurezza, prospettive, aspirazioni e volontà a tutto il popolo italiano. Ma in compenso salvano condannati, ladri, corrotti, lestofanti e delinquenti.

Non si può più sostenere questa politica, questa gente, questa banda di delinquenti!

Non possiamo dare più fiducia a questi corrotti che vogliono bere il nostro sangue e quello versato dai nostri padri!

Dobbiamo fermare tutto ciò! Dipenderà da noi!

Donne, anziani, giovani, studenti, lavoratori, popolo italiano, per cortesia, apriamo gli occhi!!!

Pietro Giovanni Spadafora