San Giovanni in Fiore – Il Club Unesco.

Nei giorni scorsi si è tenuto a battesimo il gruppo del costituendo Comitato Promotore per un Club UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l’acronimo UNESCO), qui a San Giovanni in Fiore.

Iniziativa lodevole e apprezzabilissima! Si profila, adesso, anche qui, nella nostra comunità, un’azione di sviluppo per la valorizzazione di quegli elementi positivi e peculiari che caratterizzano il nostro territorio, integrandoli ai principi ispiratori dell’Unesco quali quelli della tutela e valorizzazione dei beni paesaggistici, naturalistici e culturali, di fratellanza e unione fra i popoli.

Tra gli obiettivi del costituendo Club Unesco, i cui membri vogliono essere “i caschi blu” del volontariato che si ispira ai principi dell’Unesco, vi è quello  di accrescere la conoscenza dell’immenso patrimonio artistico-culturale,  tra cui le diverse nostre chiese, il patrimonio museale esistente da implementare e realizzare, nonché le tradizioni del nostro territorio, ai fini della loro valorizzazione e salvaguardia.

Detto ciò, e aspettando l’autorizzazione da parte della FICLU (Federazione Italiana Club e Centri UNESCO) alla costituzione del suddetto Comitato,

INVITIAMO

i nostri cosiddetti “caschi blu” a prendere, sin da ora, una posizione precisa, netta e attinente ai loro prossimi futuri compiti, rispetto alla RSA (comunemente detta ospizio), collocata in un’ala del nostro più importante monumento, l’Abbazia Florense”, situazione paradossale che ancora oggi chiede giustizia, umana e divina, come ha dichiarato in un suo recente articolo il giornalista e scrittore Emiliano Morrone!

Quale occasione migliore in questo prossimo anno di Giubileo, per far aprire tutte le porte murate intorno alla nostra cara Abbazia Florense!?

Quale occasione migliore per far aprire la porta di un’ala importantissima di questo nostro monumento principe, aiutando a far sgomberare e a far spostare in altri luoghi più idonei ed adatti, questa RSA!?

Quale occasione migliore per far riparare il tetto del nostro più prezioso bene culturale che fa acqua da tutte le parti, come già qualcuno in questi giorni ha denunciato!?

Quale occasione migliore per far godere e visitare a tutta la comunità quest’ala impenetrabile dell’Abbazia, insieme al suo meraviglioso “Chiostro” e agli splendidi “Cori Notturni”!?

Quale occasione migliore per sensibilizzare tutte le istituzioni pubbliche e private, in particolare Amministrazione Comunale, Chiesa e Ministeri competenti, come da tempo stiamo facendo noi del Meetup M5S SGF insieme ai nostri deputati portavoce parlamentari del M5S, affinché si realizzino  gli obiettivi e i principi ispiratori dell’Unesco!?

Se questo futuro Club Unesco non prenderà posizione alcuna rispetto a questa anomala situazione dell’Abbazia del nostro Abate Gioacchino, se ciò non verrà  fatto e ci saranno solo comportamenti ambigui, non si potrà essere credibili, e si faranno solo chiacchiere!

Meetup M5S SGF

SGF – MORIRE A MATTMARK – Dimenticare il passato equivale a brancolare nel buio del futuro.

Di Maria Gabriella Militerno

Momenti di intense e vibranti emozioni quelli vissuti, venerdì 30 ottobre, nella sala convegni dell’I.T.C.G. di San Giovanni in Fiore, alla presenza di alcuni sopravvissuti alla tragedia di Mattmark, e ai familiari delle vittime che, nonostante siano trascorsi 50 anni, portano ancora impressi in viso i segni della sofferenza vissuta in quella tragica circostanza e mai più cancellati. Presenti gli alunni dello stesso I.T.C.G. e dei Licei della città, nonché le autorità locali, molti docenti e privati cittadini che forte sentono ancora il peso di quanto vissuto dalla nostra comunità 50 anni fa. Moderatore del convegno il giornalista Saverio Basile, profondo conoscitore della vicenda e autore, insieme al suo collega giornalista, nonché coordinatore di produzione RAI, Francesco Mazzei, del libro “MATTMARK – Storia di una tragedia annunciata”. Magistrale l’intervento di Toni Ricciardi, storico delle migrazioni dell’ Université de Genève e autore del libro “MORIRE A MATTMARK L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana”, che ha evidenziato come la strage sia stata frutto di negligenze umane mai punite. Toccante, poi, l’intervento della dirigente dei Licei e dell’I.T.C.G. di San Giovanni in Fiore, la dott.ssa Angela Audia, che, da persona colpita direttamente dalla tragedia, in quanto una delle vittime, Giuseppe Audia, era suo padre, ha invitato le nuove leve a dedicarsi con crescente impegno alla costruzione di un patrimonio culturale di tutto rispetto per potersi difendere da qualsiasi forma di schiavitù e per contribuire alla creazione di un futuro migliore per sé e per gli altri. Interessanti anche gli interventi del pubblico, soprattutto quelli di alcuni allievi presenti. La riflessione che è derivata dall’incontro è che la migrazione, già dolorosa di per sé, non lo diventi ancora di più a causa di conseguenze devastanti, come purtroppo stiamo sperimentando assistendo, oggi, all’esodo di sempre più gente che, muovendosi dai propri paesi d’origine alla ricerca di una vita migliore, trova sepoltura, spesso, nel mare che deve attraversare per raggiungere quella che pensa sia la terra promessa!