Pensioni

La Corte dei Conti: non toccare legge Fornero!

Ma allora tocchiamo le pensioni d’oro di lor signori, gli stipendi dei manager pubblici, gli stipendi RAI, i vitalizi e gli stipendi dei parlamentari, dei ministri, dei presidenti, consiglieri e assessori regionali, dei manager della sanità pubblica, gli stipendi delle baronie universitarie e delle baronie dell’alta magistratura, delle alte corti e chi più ne ha, più ne metta!

È una vergogna e poco dignitoso far lavorare una persona di 65, 66 o 67 anni di età, anche con lavori pesanti, fino ad arrivare a oltre 70 anni di età, soprattutto se donna!

Ma è deleterio anche per tanti giovani laureati e diplomati in cerca di lavoro con tutte le loro fresche energie, idee e voglia di crescere, di realizzarsi, con voglia di formarsi una famiglia, costruirsi una casa e contribuire, così, alla serenità di questa nostra società italiana sempre più in difficoltà, ma governata da persone, di ogni ordine e grado, sempre più egoiste e sempre più malate!

Basta maltrattamenti!

Le riforme, i numeri e i sacrifici non possono riguardare solo i cittadini salvaguardando governanti e gli stessi uomini delle pubbliche istituzioni!

C’è bisogno di più giustizia sociale!

PGS

San Giovanni in Fiore – Consiglio comunale: l’inutilità dei GAL.

Di Meetup M5S SGF

L’altro ieri, giorno 29 settembre 2017, si è svolto un consiglio comunale in cui erano assenti alcuni consiglieri: uno dell’opposizione, Antonio Lopez, e altri dei quali non si comprendono i motivi della loro assenza. Sì, perché questi ultimi, a seconda della loro convenienza, stanno con un piede nella maggioranza e con l’altro in una finta opposizione.

Ma non è su questo che vogliamo soffermarci.

Nel consiglio si è parlato anche di GAL.

Molti cittadini, purtroppo ancora, non sanno cosa siano questi GAL, e per questo vogliamo porre l’accento su questa lode continua dei GAL, strumenti di azione integrata tra pubblico-datore di denaro e privato-prenditore con l’avallo della politica.

Bisogna ricordare che le regioni, per risparmiare, si diceva, qualche soldo pubblico, hanno chiuso le comunità montane. In realtà, invece, nel tempo, sono nati, con strani nomi, tanti enti inutili, tra cui i GAL, tutti rappresentati da sedicenti politici ed affiliati, che strafanno nei consigli e nelle giunte comunali.

Questi “strani soggetti”, i GAL, prendono soldi pubblici ed organizzano clientele. Essi si occupano, in realtà, delle stesse problematiche: turismo, tarantelle, vino, sagre, e cose del genere, di cui si occupano anche altri enti: Ente Parco, Comuni, Province, Regioni, Proloco, enti per il turismo, e tanti altri.

Questi GAL, in realtà, sebbene abbiano dei finanziamenti pubblici di milioni di euro, non hanno fatto mai nulla di nulla. Qualcuno ha mai visto qualcosa? Fanno qualche giornalino e sito web, cosette inutili, che dànno lavoro a qualche scrittorucolo legato ai gruppi dirigenti locali; qualche iniziativa promo-culturale di dubbia efficacia, ma di grande costo; qualche attività di distribuzione clientelare di piccoli incarichi-elemosina (ma si sa che il sistema regione regge anche su queste questue istituzionalizzate) e cosette simili.

Questi GAL, in definitiva, non sono altro che l’ennesima dissipazione di fondi pubblici altrimenti e più efficacemente spendibili.

Sono enti inutili in cui si consuma la continuazione del clientelismo ramificato che come una metastasi pervade il tessuto connettivo dei nostri territori regionali.

Sono tutti “poltronifici” e servono solo per permettere alla casta di spartirsi soldi e potere.

Questi GAL, questi “soggetti inutili”, che assorbono soldi pubblici e strutturano il potere politico clientelare di tanti soggetti rappresentanti i partiti politici e la vecchia politica, andrebbero semplicemente soppressi!