SGF – Banche e Poste: come la BCE, le banche e le poste tartassano i c/c e i risparmi dei cittadini?

Nessuna descrizione della foto disponibile.Come è risaputo, la maggior parte dei cittadini, liberi professionisti, imprenditori, impiegati, pensionati ecc., ha un rapporto di conto corrente con una banca o un ufficio postale.

Come in tutta Italia anche la nostra comunità vanta un nutrito numero di tali istituzioni creditizie e di servizi finanziari. Pertanto anche molti sangiovannesi hanno un rapporto di conto corrente con questi istituti.

Con il nuovo anno, anche se molti non ne sono al corrente, tanti correntisti saranno tartassati da vari aumenti dei costi per la tenuta del conto corrente.

Ci si perdoni il gioco di parole, ma da oggi in poi occhio alle spese di conto corrente.

Le due principali funzioni di un’istituzione creditizia sono quelle, da un lato, di raccolta fondi (i depositi e i risparmi dei cittadini), e dall’altro, di impiego fondi (prestiti alle imprese, ai professionisti, alle famiglie ecc. ecc.).

Dato che questi istituti non prestano più soldi alla gente, rimangono con un’enorme liquidità in eccesso nelle proprie casse. E che ci fanno con tutti questi soldi? Facendo il nostro Paese Italia parte dell’Europa, sono obbligati, banche e poste, a depositarli presso la BCE (Banca Centrale Europea).

La BCE remunera questi istituti che hanno depositato questa massa di denaro con un determinato tasso di interesse. E allora? Quale sarebbe il problema?

Il fatto è che , secondo le politiche finanziarie europee, le condizioni di mercato e il contesto macroeconomico in cui tali istituti operano sono sensibilmente mutati in questi ultimi periodi, hanno portato il DFR (Deposit Facility Rate), ovvero il tasso che remunera la liquidità in eccesso, depositata da queste istituzioni creditizie presso la stessa BCE, ad assumere valori negativi, nel senso che vi sono dei costi di milioni di euro per banche e poste, fino a raggiungere un tasso negativo, -0,40%.

Cosa fanno banche e poste che devono sostenere debiti per interessi negativi di milioni di euro nei confronti della BCE?

Trattandosi di un effetto, diretto o riflesso, di decisioni di politica monetaria della BCE, contestualmente queste istituzioni, a cui noi cittadini ricorriamo quasi quotidianamente, modificano unilateralmente a loro favore ( cioè scaricano sui conti correnti, sui risparmi e sui depositi dei cittadini) tutti questi debiti che hanno con la BCE.

Come?

Aumentando su migliaia di cittadini, qui a San Giovanni in Fiore, e su milioni di cittadini, in tutta Italia, le spese di gestione conto, spese di tenuta conto, spese forfettarie di tenuta conto, commissioni varie e spese di spedizione comunicazioni di circa il 30%, nonché aumentando il tasso di sconfino c/c portandolo a circa il 12,50%.

Se un cittadino non sarà d’accordo con queste modifiche, unilaterali, potrà sempre cambiare banca o posta. Ma dove andrà, in ispecie qui nella nostra comunità, se tutte le banche e le poste sono le stesse?

Insomma, questo sistema bancario e postale, insieme alla BCE, non è altro che un cartello finanziario che strozza e dissangua il popolo!

SGF IN PIAZZA

P.S.
Tutto ciò avviene in modo regolare e legale ai sensi e per gli effetti di cui all’Art. 118, comma 4, del Decreto Legislativo 01/09/ 1993 n. 385 (Testo Unico Bancario).

SGF – Banche e Poste: come la BCE, le banche e le poste tartassano i c/c e i risparmi dei cittadini?ultima modifica: 2019-01-22T22:49:08+01:00da pietrogiovanni1
Reposta per primo quest’articolo