SAN GIOVANNI IN FIORE – I beni pubblici non si espropriano!

L'immagine può contenere: cielo, nuvola e spazio all'apertoDi Meetup San Giovanni in Fiore in Movimento

Fra qualche settimana, dal 19 al 21 settembre prossimo si svolgerà, presso la Chiesa Abbaziale Florense di San Giovanni in Fiore (CS), il 9° Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti.

Tantissimi riflettori saranno puntati su questo importantissimo evento culturale che metterà in risalto e la figura del grande Abate Gioacchino e la ricchissima storia sangiovannese.

Valutiamo positivamente le iniziative promosse ed organizzate in sinergia tra l’assessorato alla cultura, l’assessorato al turismo, il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti ed il Parroco dell’Abbazia.

Bene anche, in attesa delle celebrazioni del Congresso, la programmazione, sin da subito, per una migliore fruibilità dell’Abbazia a beneficio di turisti e visitatori, nonché, di trovare insieme, Chiesa, Parroco, Centro Internazionale di Studi Gioachimiti e Amministrazione Comunale, una soluzione efficace e definitiva alle problematiche dell’orario di apertura e chiusura dell’Abbazia, Bene Architettonico e Culturale di inestimabile valore, in tempi rapidissimi.

FIN QUI TUTTO BENE? NO! NON CREDIAMO PROPRIO!

Senza togliere alcunché all’impegno delle varie istituzioni per una migliore fruibilità dell’Abbazia da parte di turisti, visitatori, operatori, studiosi ed addetti al lavoro in occasione del Congresso, mancano all’appello un’importantissima ala della stessa Abbazia ed il bellissimo chiostro interno dello stesso edificio monastico.

Tali beni architettonici mancano all’appello in quanto occupati, come è noto a tutti, da una RSA. RSA, vogliamo ribadirlo, che svolge un servizio encomiabile e meritevole nei confronti di tante famiglie e di tanti anziani.

Per tale situazione è in corso, da tempo, un contenzioso tra il Comune e la RSA. Ma non vogliamo entrare in merito a tale contenzioso, perché annoieremmo solo la gente.

Ancora, senza puntare il dito contro qualcuno in particolare, vorremmo, però, che lo stesso impegno della Chiesa, Parroco, Centro Internazionale di Studi Gioachimiti e Amministrazione Comunale, fosse assunto, sempre in sinergia, oltre che per una migliore fruibilità dei beni disponibili dell’Abbazia, anche per risolvere definitivamente tale contenzioso.

Immaginiamo il prossimo Congresso Gioachimita come si sarebbe potuto svolgere avendo a disposizione l’ala occupata dalla RSA. E immaginiamo cosa si sarebbe potuto fare ancora di più con il chiostro interno a disposizione del Congresso e dell’Amministrazione Comunale.

Per capire, senza entrare nel merito come abbiamo già accennato, il 23 ottobre scorso, il Tribunale di Cosenza, previa richiesta dell’Amministrazione Comunale, riconoscendo, con una sentenza, legittimo proprietario dell’Abbazia Florense il Comune di San Giovanni in Fiore, e quindi proprietari i cittadini della comunità sangiovannese, ordinava alla RSA il rilascio dell’immobile in favore del Comune di San Giovanni in Fiore.

Ad oggi, purtroppo, nulla di tutto ciò sta avvenendo, sebbene la RSA abbia, pare, recepito la sentenza del Tribunale.

Ma la cosa paradossale è che la Chiesa stessa sarebbe, il condizionale è d’obbligo, ricorsa in appello, ignorando tutta la comunità di San Giovanni in Fiore, chiedendo e rivendicando, pare, il possesso dell’ala occupata dalla RSA, bloccando ed impedendo, ulteriormente, lo sviluppo turistico, economico, culturale e sociale della Città di Gioacchino.

Noi riteniamo che, in SOSTANZA, questo sia un ESPROPRIO DI UN BENE PUBBLICO, di un bene comune dei cittadini, della comunità sangiovannese tutta, e non solo.

Tutto ciò, siamo convinti, IMBARAZZERÀ turisti, visitatori, operatori e tutti gli studiosi, italiani ed internazionali, che parteciperanno al prossimo Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti.

È ESECRABILE, cari istituzioni ed amministratori sangiovannesi, far sentire, in un evento così importante e di valore internazionale, la gente esclusa in questo modo senza possibilità di poter fruire, interamente, sotto l’aspetto culturale, storico, architettonico, monastico, turistico e congressuale gioachimita, del monumento più importante e più in vista della comunità sangiovannese.

I protetti, i protettori, i clientes di tutte le risme, la solita nomenklatura, insieme a tutti i teocrati di ogni ordine e grado, sarebbero pregati di svolgere le loro attività negli immobili di loro proprietà, desistendo, una volta per sempre, di continuare a privare una comunità intera dei suoi beni culturali ed architettonici.

Più impegno e più convinzione, sempre in sinergia, sarebbero necessari da parte del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, dell’Amministrazione Comunale, del Parroco e della stessa Chiesa, insieme alle altre istituzioni di ogni livello, per liberare l’Abbazia Florense.

Il nostro monumento più importante ed identitario ritorni, nella sua interezza, a disposizione della nostra comunità, di noi sangiovannesi tutti, dei turisti, dei visitatori, nonché, e soprattutto, degli studiosi italiani ed internazionali della figura del grande Gioacchino da Fiore!

BUON LAVORO A TUTTI!

Meetup San Giovanni in Fiore in Movimento
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SAN GIOVANNI IN FIORE – I beni pubblici non si espropriano!ultima modifica: 2019-08-31T23:08:17+02:00da pietrogiovanni1
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