SAN GIOVANNI IN FIORE – TURISMO, CULTURA: alcuni suggerimenti e semplici proposte per contribuire a rilanciare la comunità.

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Di Pietro Giovanni Spadafora
25 maggio 2020 ore 15,37

Noi cittadini sangiovannesi, negli anni, abbiamo, spesso e volentieri, in varie occasioni, usato un linguaggio con stile elevato e solenne, parlando con tono aulico di cultura, di turismo, di sviluppo ecc., ma poi le cose sono rimaste sempre le stesse, sempre lì, senza mai intraprendere una minima, seria e duratura iniziativa.

Abbiamo sempre avuto un’economia limitata, chiusa, a cerchio, senza mai allargare l’orizzonte. Cerchio che oggi continua a restringersi, per una serie di fattori, sempre di più, senza alcuna possibilità di espandersi.

Ora è noto che per poter realizzare un determinato sviluppo, e di conseguenza far crescere una comunità, insieme alla cultura, al turismo e a tutto l’indotto che ne deriva, c’è bisogno di gente, di persone, di turisti, di interessi, di curiosità, di qualità e tanto altro.

La vera questione, pertanto, è la seguente: come attrarre le persone, i turisti, gli studiosi, gli intellettuali, gli artisti, gli sportivi, i religiosi, i grandi mass media, gli scrittori e quant’altro che è la linfa vitale e il nutrimento della cultura e del turismo?

Inutile ripetere che alcune iniziative stagionali lasciano il tempo che trovano. Certe cose, oramai li fanno tutti i comuni, tutti i borghi e paesi. Qui c’è bisogno di qualcosa di duraturo, di costante, di diverso, di attrazioni consolidate, di un richiamo continuo di gente.

I turisti attuali, e quelli futuri, a causa dell’esperienza del coronavirus e del cosiddetto “lockdown”, ricercheranno sempre di più nella vacanza, o nei periodi brevi di svago, una forma di evasione dalla vita stressante delle grandi città, per cui saranno alla ricerca di emozioni forti e di esperienze uniche.

Già si scrive in giro, che il turista del futuro, amante sì delle tradizioni, non desidererà semplicemente un prodotto o un servizio, ma anche un’esperienza!

Quindi per il futuro, per il futuro di una comunità, la risposta potrebbe essere solo una e si chiama STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE.

“CHI NON SI DISTINGUE PRIMA O POI SI ESTINGUE”, diceva un saggio!

Nella nostra comunità, nel nostro territorio, non mancano certo la montagna, la neve, le colline, i fiumi, i boschi, i laghi, i simboli, gli oggetti, i cittadini illustri e le tradizioni. Potrei fare un lungo elenco, ma tutte queste cose, oggi, non bastano più. Sono lì dalla notte dei tempi.

Una comunità, insieme a tutte queste cose, per crescere, deve possedere anche le idee, i sogni, le fantasie, i pensieri e le emozioni.

Una comunità, oltre ad essere un luogo reale, è un ritaglio di libertà in cui possono costruirsi delle cose. Cose che possono essere realizzate insieme, unendo le forze, le istituzioni pubbliche e private, i cittadini, gli imprenditori, categorie e associazioni incrociando le idee e gli apporti di tutti.

Solo così si potrà ricreare una comunità diversa, una comunità migliore, una comunità in grado di attrarre persone, e quindi creare cultura, turismo, economia e sviluppo!

ECCO ALCUNI MIEI SUGGERIMENTI E SEMPLICI PROPOSTE da potere essere realizzati dalla prossima classe politica e dirigente, con l’aiuto indispensabile di professionisti esperti nei vari settori (Task Force), con fondi ottenibili, oltre che dallo Stato e dalle varie istituzioni locali, anche dall’Europa:

1. Costruire una pista ciclabile all’avanguardia! Abbiamo l’aria più pulita del mondo! Potrebbe partire dalla zona dei cosiddetti Ceretti costeggiando la parte sud del paese fino a zona Timpone, con diverse mini stazioni (la più importante nei pressi dell’Abbazia) per fermarsi e rifocillarsi. Percorso andata e ritorno. Con relativa visita all’Abbazia Florense, potrebbe essere uno dei migliori cicloturistici della Calabria, e non solo! Immaginate il relativo indotto!

2. Abbiamo il sole, la luna e il cielo stellato più belli del mondo. Costruire un osservatorio astronomico all’avanguardia per osservare lo spazio cosmico! Magari nei pressi della Cappella di San Giovanni Battista posta in cima al quartiere del “Bacile”, la parte più alta di Monte Difesa, sopra la zona Cappuccini. Immaginate tutte le scolaresche, turisti e scienziati studiosi dell’universo che arriverebbero! Immaginate il relativo indotto!

3. Istituire un Gran Bel Premio Letterario, magari, perché no, sul tipo di quello istituito dalla Città di Caccuri! Istituire premi annuali per i vari artisti: fotografi, pittori, scultori, giornalisti, sportivi ecc., ma anche organizzare dei Forum di discussione dei vari settori economici, turistici e culturali. Potrebbero svolgersi nel bellissimo chiostro con intorno tutta la cornice della nostra suggestiva e unica Abbazia Florense. Costruire contestualmente una sala di esposizione permanente con sodalizio storico, artistico e culturale. Abbiamo già un’ala dell’Abbazia da poter utilizzare per questo scopo. Di questi tempi, tale ala, credo non sia più adatta a determinati usi. Immaginate il relativo indotto!

4. Ritornando alle due ruote, istituire un giro ciclistico con partenza da SGF e arrivo sempre a SGF, una corsa in linea di ciclismo su strada intorno ai nostri bellissimi laghi. Magari sul tipo della “Liegi-Bastogne-Liegi”, o della “Parigi-Roubaix”, o anche della “Milano-Sanremo”. Immaginate il relativo indotto! Ho già il nome: “Il Giro dei Laghi Silani”.

5. Istituire e creare una piccola Silicon Valley facendola fungere da centro regionale per l’alta tecnologia, l’innovazione e i social media! Abbiamo i giovani e il personale esperto. Anche qui ho l’acronimo e il nome: SLHT “Silan Land High Technology””.

6. Riprendere il progetto del “Viale del Liber Figurarum” già presentato presso l’Istituzione Comune sangiovannese da parte del “Meetup San Giovanni in Fiore in MoVimento” e mai preso in considerazione. Viale che attraverserebbe tutto il Centro Storico della Città Gioachimita con l’esposizione e la descrizione in cartelloni delle tavole del Liber Figurarum, con arrivo in Abbazia. Immaginate il relativo indotto!

7. Abbiamo la neve più bianca del mondo, ma siamo privi di tante strutture per poterla sfruttare al meglio. Il complesso sciistico “Centro Fondo Carlomagno”, pur essendo una perla della nostra Sila, non è sufficiente! Necessitano più strutture per poter sviluppare gli sport e il turismo invernali! Immaginate il relativo indotto!

Ed infine, mi si consenta! È necessario ravvivare il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti! Il solo Congresso non basta! L’impegno costante del suo Presidente non basta. La Giunta Esecutiva deve lavorare di più ed aiutare il Presidente! La figura del nostro Abate va costantemente studiata, promossa e tenuta viva con iniziative e progetti in modo da attrarre sempre più studiosi, ecclesiastici, turisti e letterati, dando quell’impulso necessario che il turismo religioso richiede.

IMMAGINATE IL RELATIVO INDOTTO!

Ecco, si potrà crescere così! Pian pianino. Con una cosa alla volta, con il tempo dovuto. Ma bisognerà iniziare!

Il compito precipuo della prossima classe politica dovrà essere questo!

Inutile aspettare le grandi multinazionali, i grandi capannoni e le grandi industrie, con relativi posti di lavoro! Anche perché la nostra comunità e il nostro territorio non sarebbero adatti per tali scopi e iniziative!

APPENA POSSIBILE, SPERO PRESTO, DOPO LA FASE CORONAVIRUS, IN PERIODO DI NORMALITÀ, SI INIZI AD APRIRE, PARTENDO DA UN CONSIGLIO COMUNALE CONVOCATO AD HOC, MAGARI SVOLGENDOLO ALL’APERTO, IN PIAZZA, UN PUBBLICO DIBATTITO!

Pietro Giovanni Spadafora

SAN GIOVANNI IN FIORE – TURISMO, CULTURA: alcuni suggerimenti e semplici proposte per contribuire a rilanciare la comunità.ultima modifica: 2020-05-25T15:53:37+02:00da pietrogiovanni1
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