MES sì o MES no?

Nessuna descrizione della foto disponibile.Di Pietro Giovanni Spadafora

Intanto premetto che non si tratta di Lionel “Messi”, calciatore argentino, oggi centrocampista e attaccante del Barcellona e della nazionale argentina, ma del meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche fondo salva-Stati.

Com’è noto, la sanità pubblica italiana, per una serie di motivi che non sto qui ad elencare, non funziona più, è allo sbando. E in quest’ultimo periodo, in Italia, si sta discutendo se conviene o meno usare il MES per cercare di riformarla e riprenderla.

Va subito detto che nei cittadini italiani vi sono i favorevoli e i contrari all’uso del MES. Personalmente ho difficoltà, diciamo così, ad essere favorevole o contrario per una serie di motivi. Cercherò di spiegare con parole mie e semplici la questione, evitando cifre, numeri, date e percentuali per non rendere pesante il discorso.

Vorrei subito precisare che il MES è come se fosse un salvadanaio europeo dove tutti gli stati membri, tra cui l’Italia, versano dei soldi (quote), in proporzione e in base alle proprie capacità, diciamo di contribuzione e di ricchezza. Questi soldi risparmiati e accumulati nel salvadanaio, possono essere, in parte, utilizzati, o meglio prestati, ad un Paese membro, nel caso in cui dovesse trovarsi in difficoltà finanziarie. Questo prestito va restituito nelle forme e nei modi (condizionalità) “rigorosamente” istituiti per trattato dagli Stati membri.

Vengo subito al caso italiano.

È arcinoto che l’ Italia è un Paese con un debito pubblico notevolmente alto e i conti pubblici non sono ben sistemati. Va detto, senza voler puntare il dito contro qualcuno in particolare, che questo enorme debito italiano è stato fatto e accumulato nei decenni passati, spendendo e spandendo allegramente, da tutti i governi in carica, ma anche da tutti noi cittadini italiani che quei governi abbiamo votato e sostenuto.

Ora, chi di noi sarebbe pronto, faccio un esempio, a prestare 100 mila euro a un collega, sapendo che questo collega è uno che spende e spande allegramente, essendo già molto indebitato, senza avere contezza delle proprie responsabilità, e facendo lo smargiasso senza alcuna condizione per la restituzione del prestito? Credo solo un pazzo!

Ecco, questo è quello di cui si discute in Italia! Molti, contrari all’uso del MES, ritengono che le condizioni per la restituzione di un eventuale prestito per la nostra sanità, e in parte è verissimo in base alle normative e alle leggi vigenti europee, siano un cappio al collo per il nostro Paese: più sacrifici per i cittadini per restituire il prestito, tagli ai servizi, debiti futuri per i giovani, perdita di sovranità ecc. ecc.

Altri, favorevoli all’uso del MES, ritengono, essendo noi in condizioni di forte debito pubblico, che è importante avere dei prestiti, nel nostro caso utilizzare 37 miliardi di euro (non sono noccioline) per riformare e riprendere la nostra sanità, anche facendo dei sacrifici, pagando qualche interesse, ma spendendo bene i soldi, facendoli fruttare e controllando seriamente il tutto senza farli finire nel solito magna magna.

In molti pensano anche che l’indifferenza per i 37 miliardi resi disponibili dal MES per la nostra sanità, nasce da un certo strabismo politico: è più importante tamponare l’emergenza sanitaria o riformarla seriamente? E per questo ci vogliono i soldi del MES!

L’altra soluzione (troppo bella) sarebbe il cosiddetto “Recovery Fund”, Fondo di recupero. Tutto è nato, com’è noto, a causa della pandemia del coronavirus che ha imposto all’UE di trovare e adottare una strategia condivisa per affrontare l’emergenza. In poche parole il nostro debito e i futuri debiti, verrebbero spalmati su tutti gli altri Paesi europei membri, quindi spendendo e spandendo allegramente senza freni. Magari!

Solo che i membri settentrionali dell’Unione Europea si sono espressi contro qualsiasi forma di condivisione del debito. Le opposizioni tra i rigidi Paesi del Nord, come l’Austria e l’Olanda, ma anche sotto sotto la Germania, sono emerse con prepotenza.

Ecco perché, sinceramente, non so essere favorevole né contrario all’uso del MES sanitario!

Problemi scottanti del nostro tempo!

Domanda: CHE FARE?

Tanto per richiamare il celebre romanzo “Che fare?” dello scrittore e politico russo Nikolaj Gavrilovič Černyševskij.

Spero tanto si troverà un’equilibrata soluzione!

PGS

MES sì o MES no?ultima modifica: 2020-07-14T23:54:22+02:00da pietrogiovanni1
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