Di Pietro Giovanni Spadafora
GRAZIE, GRAZIE E GRAZIE per le vostre telefonate, i vostri messaggi, la vostra vicinanza e i vostri affettuosi pensieri!
Pietro Giovanni Spadafora
Una guerra, la mia vita è una guerra!
E, come ogni guerra, ci sono battaglie che si perdono e altre che si vincono, pur combattendo sempre strenuamente!
Ne ho perse diverse, e da queste ho imparato tanto, così da diventare una vera guerriera.
Adesso ne sto combattendo un’altra, per la salute di mia figlia e questa NON potrò assolutamente perderla!
Io e la mia famiglia abbiamo incassato un duro colpo, che, all’improvviso, ci ha condotto in un tunnel che non lasciava intravedere alcuna luce in fondo . Ci siamo fatti animo e grazie, prima alla competenza e tempestività del personale tutto del 118, e, poi, alla professionalità di medici egregi e dotati di un’umanità sconfinata, che stanotte sono intervenuti per restituirci la nostra unica perla, siamo riusciti a vedere questa tanto agognata luce.
Sono stata con lei per più di mezz’ora, stasera. Ha voluto sapere tutto. È lucidissima, ma molto provata!
Ho apprezzato moltissimo la catena di solidarietà che si è venuta a creare intorno alla mia famiglia, resa più forte da una sentita catena di preghiere.
A nostro Signore nulla è impossibile!
Vi ringrazio tantissimo: ciò vuol dire che ancora i buoni sentimenti esistono!
Ciò che ci ha colpito profondamente è che, mentre nostra figlia combatteva la sua battaglia per la vita, un’altra giovane vita è stata spezzata da questo destino beffardo, quella della Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, a cui va il nostro sentito ultimo saluto.