In quest’ultimo ventennio ho letto di diverse cronache che hanno riguardato tantissimi medici che spesso mi hanno indotto a chiedermi cosa stesse succedendo alla professione medica.
Medici che per favorirle prendono denaro e si fanno fare regali di grande valore, e di ogni sorta, da aziende farmaceutiche; medici che in combutta con finti malati, sinistrati e veri farmacisti, truffano ASP e aziende assicuratrici per migliaia di euro; persino grandi chirurghi che si approvvigionano di strumenti difettosi mettendo a rischio la salute, ma anche la vita dei loro pazienti, come è capitato con delle valvole cardiache in cambio di tangenti.
Ho sempre creduto, come tanti altri penso, che la professione del medico debba essere una vocazione. Chi la svolge deve crederci veramente. Il medico deve essere umano e deve interpretare il suo lavoro come una missione. Il suo rapporto con il paziente deve essere strettissimo, e oggi, anche in presenza di una medicina sempre più tecnologica, che aiuta tantissimo, solo dall’anamnesi del paziente e dal suo corpo deve poter trarre le informazioni. Non solo per la diagnosi, ma anche per arricchirsi dentro e per arricchire la sua esperienza.
Il corpo e la mente del paziente devono essere per il medico come un continuo “stage”, respirando addosso su di esso per capirne i segreti e i malanni. Tutti i tipi di pazienti per lui devono essere sempre preziosi, senza mai tradirli. Dai contatti ravvicinatissimi con essi il vero medico deve sempre instaurare un rapporto umano e profondo.
Inoltre, oggi, credo, che in presenza di una medicina altamente specialistica, a curare, nonché a sovrintendere, anche casi gravi, deve essere sempre il classico e vero “Medico di Famiglia”. Un Amico!
Ecco, questo era il Dottore Giovanni Tricarico! Il vero “Medico di Famiglia”, un missionario, ma, soprattutto, un Amico!
Oltre alla sua notoria fede e al suo notorio impegno sociale, era una persona disponibilissima, umana, ricca dentro, paziente, tollerante, mai una parola fuori luogo. Mai un NO fuori luogo!
Oggi tanti neo medici, purtroppo, sono semplicemente dei tecnici.
Il Dott. Giovanni Tricarico, è anche noto, quando visitava qualcuno, quello che interessava lui, o meglio, ciò che gli serviva, lo apprendeva dal paziente, dalla sua voce, seguendolo per curarlo, anche a domicilio se era il caso. I pazienti per lui non diventavano mai distanti, non erano degli oggetti fungibili, dei numeri, dei codici.
Il vero Medico, come lo era il “Medico di Famiglia” Dott. Giovanni Tricarico, è interessato all’uomo, al paziente, mentre, pare, oggi, il medico tecnologico sia molto più interessato alle macchine.
E penso, infine, che quando un medico ha più rapporti con le macchine che con i malati, si perde, spesso e volentieri, quello che dovrebbero essere l’obiettivo e lo scopo della sua professione, della sua missione.
Il Professionista Dott. Giovanni Tricarico era un “Gande Medico Missionario”!
R.I.P.