Di certa conduzione e direzione della “res pubblica” locale ne avevamo scritto, ne avevamo intuito e previsto sin da subito, sin dall’inizio, malgrado da qualche parte sbeffeggiati, la natura, i connotati, il carattere, lo stile, la maniera e il sistema.
È in corso, a San Giovanni in Fiore, l’annientamento delle istituzioni democratiche, culturali, sociali, scolastiche, ambientali, commerciali, del lavoro, della sanità, della viabilità, dei servizi, delle tradizioni e di tutto quello che ogni cosa contribuisce allo sviluppo ed al vivere civile di una comunità.
L’adagio è: “O con me o contro di me!”. Altro che dialogo!
È vero che in tanti hanno contribuito, con il loro ingenuo consenso, a far instaurare un determinato tipo di governance, e se questo non è certo una colpa, lo è, quando consapevoli di una realtà, non si reagisce e si continua a comportarsi da MOLLICCI!
Cari e care istituzioni pubbliche e private, ISTITUZIONI CULTURALI con i vostri organismi, intellettuali, giornalisti, stampa, radio e Tv locali, forze politiche e sindacali, associazioni, istituzioni economiche e scolastiche, cittadini e comunità sangiovannese tutta,
a QUANDO una manifestazione civile, democratica e forte, ad oltranza, davanti ai PALAZZI gridando e chiedendo “DIMISSIONI!”, “DIMISSIONI!”, “DIMISSIONI!”?
Sappiamo già a priori che la nostra è una “Vox clamantis in deserto”, ma tant’è!
Si continui pure a plaudire ed approvare sciocchezze e frivolezze; si continui pure a sperare nell’orgoglio di alcune istituzioni rappresentative ormai caratterizzate da una cronica mansuetudine; si continui pure a baccagliare, strepitare, sbraitare e spolmonarsi, ma NULLA, se non ci sarà una vera presa di coscienza, SUCCEDERÀ!
E una rondine non fa primavera.
La strada per liberarsi da un particolare “modus operandi” è un concreto, democratico, reale e civile DISSENSO manifestato ad oltranza, con decisa opposizione alle attuali politiche!
Per il resto è solo un “Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate!”.